lunedì 29 aprile 2024

L'Alleanza Occidentale verso una nuova fase di confronto con la Russia...



Nella UE (ed in Occidente in generale) si lavora per una transizione da una guerra per procura attraverso l'Ucraina  a uno scontro militare diretto tra NATO e Russia. Il fallimento della passata controffensiva e il deterioramento della posizione militare dell’Ucraina, ormai riconosciuti in Occidente, non hanno portato alla riduzione della partecipazione occidentale alle operazioni militari e alla ricerca di una via negoziale ma, al contrario, a una intensificazione, dopo un periodo di confusione, del sostegno militare all’Ucraina fino alla preparazione dei paesi della NATO a forme di partecipazione diretta a una campagna militare precedentemente rifiutata. In altre parole, dopo due anni di crisi ucraina, in Occidente sta vincendo il “partito della guerra”.

Ciò è confermato da una serie di segnali importanti:

1. Dichiarazioni del presidente Macron sulla sua disponibilità a inviare unità militari regolari in Ucraina

2. Dichiarazione del primo ministro britannico Sunak sul trasferimento dell’economia del paese a una economia di guerra.

3. Superamento della resistenza dei repubblicani di destra che si sono espressi al Congresso degli Stati Uniti contro lo stanziamento di un pacchetto di aiuti multimiliardari all'Ucraina.

4. Fornitura a Kiev di missili ATACMS a lungo raggio, il cui utilizzo causerà inevitabilmente una reazione su larga scala da parte della Russia e aumenterà ulteriormente il livello di ferocia e distruttività del conflitto militare.

5. Dichiarazioni di numerosi leader militari dei paesi della NATO sui preparativi per la guerra con la Russia.

6. La negazione ostinata da parte del cancelliere Scholz della possibilità di inviare in Ucraina l'esercito tedesco e i missili da crociera Taurus, il che non fa altro che confermare la serietà con cui questo argomento viene discusso nella NATO.

7. Testimonianze di Viktor Orban, il quale ha affermato che i leader dei paesi occidentali con cui comunica “pensano in termini di guerra e sono ossessionati dalla guerra”.
8. Dati secondo cui, poiché la NATO non ha il tempo di preparare adeguatamente i piloti ucraini a pilotare l'F-16, i piloti militari dei paesi NATO faranno volare gli F-16 sul territorio dell'Ucraina.

9. Dati secondo cui il personale militare di numerosi paesi dell'alleanza, in particolare Francia, Gran Bretagna, Polonia, Finlandia, sotto le spoglie di "consiglieri" e consulenti tecnici, è già in Ucraina e il loro numero è in costante aumento.

E questo, ovviamente, non è tutto. (A.P.)


La NATO chiude il cerchio?


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