martedì 2 aprile 2024

Sion è favorevole all'Armageddon... (altri forse no)

 


“Espressioni ispirate da demòni [...] vanno dai re dell’intera terra abitata per radunarli alla guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente. [...] Li radunarono nel luogo che in ebraico si chiama Armageddon"   [Apocalisse].

Con il termine  Armageddon, la Bibbia non si riferisce a un conflitto locale, ma a una guerra mondiale che vedrà contrapposti tutti i governi umani. Ed i  seguaci di Sion, sono molto "religiosi", preferiscono l'Apocalisse ad una ragionevole pace in Medio Oriente.

Per raggiungere il loro scopo  non basta lo sterminio di tutti i palestinesi di Gaza e Cisgiordania, colpevoli di essere nati in Palestina e di abitarvi dall'alba dei tempi (essi sono gli odiati Filistei che si opposero all'invasione storica di  Mosè). Ed all'insegna del "Muoia Sansone con tutti i Filistei",  le truppe del nuovo Mosè, alias Bibi   Netanyahu, stuzzicano i loro nemici, libanesi, siriani, persiani, ecc. affinché reagiscano alle provocazioni mortali cui sono sottoposti giornalmente  e così avere la scusa buona per un repulisti definitivo.

La giustificazione per Sion  è importante e necessaria non possono mica distruggere tutto il Medio Oriente, magari con un bell'olocauso nucleare,  senza una scusa valida.  Così  i diavoli di Bibi continuano a bombardare i loro odiati vicini nella speranza che perdano la pazienza e la "ragione" e reagiscano.  Altrimenti come potrebbe  giustificarsi  l'Armageddon?

Quindi i diavoli di Bibi continuano a soffiare sul fuoco. Mentre i palestinesi muoiono di fame e di malattie, gli  odiati arabi (ma veri semiti) della Mezzaluna Fertile potranno essere ridotti in cenere (come a Gerico) con buoni motivi.  

Mentre gli "alleati" yankee, albionici e ueisti si occupano degli yemeniti e di alcuni abitanti a nord della Siria le armate celesti di Bibi continuano a stuzzicare gli altri  sciiti e lo fanno nei giorni della Pasqua cristiana, (1 aprile, tanto per dare un ulteriore segnale a chi di dovere).


Scrive Serghey Kolyasnikov, un corrispondente russo:  "Una lezione geopolitica molto chiara ci attende  nel prossimo futuro. Israele ha attaccato l'ambasciata iraniana a Damasco. Ha ucciso non solo un certo numero di generali di alto rango: il canale televisivo Al Hadath riferisce che è salito a 11 il numero delle vittime, sette sono soldati iraniani dell'IRGC, tre sono cittadini siriani e un altro è un libanese"  

L'ambasciata è territorio iraniano. Cioè, Israele ha attaccato apertamente l’Iran. Quale sarà la risposta? Per ora ci sono solo affermazioni:  "La missione dell'Iran all'ONU riferisce che l'Iran si riserva il diritto di intraprendere un'azione decisiva in risposta all'attacco israeliano al consolato di Damasco. Hezbollah ha affermato che Israele è in attesa di ritorsioni per l'attacco al consolato iraniano a Damasco. Washington è coinvolto e  deve rispondere dell'attacco israeliano al consolato iraniano in Siria, ha affermato il ministero degli Esteri iraniano".

Inutile dire che l’Iran è uno stato sovrano che ha già ricevuto parecchi schiaffi sia da parte yankee che sionista e continua a masticare amaro per evitare un allargamento del conflitto  che potrebbe assumere proporzioni impensabili, da Armageddon appunto,  ma ogni pazienza ha un limite,  Bibi e Biden lo sanno e non aspettano altro che avere una buona scusa per lanciare i loro dardi infuocati, non  piccoli razzetti ma  belli grossi e magari a carica nucleare, sugli odiati musulmani. 

Ma pure l'Iran  è potente, con un esercito altamente tecnologico e addestrato, con molte armi avanzate ed in più è alleato di Russia e Cina.  Quindi,   da come l’Iran risponderà all’attacco di Israele, capiremo se arriverà l'Apocalisse tanto attesa.

Notizie catastrofiste a  cura di Paolo D'Arpini



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