Voci di corridoio informano che il potere costituito aveva commissionato un sondaggio specifico, con il quale capire quanto potrebbe ottenere una lista unica di UNITÀ NAZIONALE con dentro tutte le forze del dissenso. Il risultato è terrificante per loro: 14%.
A quel punto Mattarella convoca tutti i leaders dei partiti e impone una condizione: "qualora dovesse cadere il governo, elezioni subito", molto probabilmente il Capo dello Stato vuole scongiurare la formazione di questa lista unica. A questo punto, per l'area dell'antagonismo, la conferma arriva direttamente dal "nemico": se vi unite, vincete.
Buonsenso avrebbe voluto l'unione, il bene comune l'avrebbe voluta, l'Italia della lotta e i suoi caduti l'avrebbero meritata. Anche perché, partecipando uniti, si sarebbero agevolate e di moltissimo le speciose procedure burocratiche. In 24h avremmo raccolto tutte le firme necessarie, immaginate una lista di UNITÀ NAZIONALE che entusiasmo dilagante e contagioso avrebbe coinvolto milioni d'italiani. Col passare dei giorni questa ipotesi però sembra essere sempre più remota e il potere inizia a tirare un sospiro di sollievo. A questo punto, ed è veramente clamoroso, l'idea di sostenere più liste antagoniste inizia a prendere sempre più corpo, si iniziano a leggere puttanate tipo:"Non attacchiamoci tra di noi, così facciamo il gioco del nemico", e no cazzo! Non unendosi tutte le forze antagoniste faranno il gioco del potere, solamente così, e non viceversa. Certe "autorevoli" candidature hanno iniziato a stabilizzare la linea del potere e a far in modo che quella remotissima ipotesi di unione svanisse per sempre.
Tutti sanno che UNITI si vince, ma allora perché ad un mese dalla scadenza dei termini di presentazione delle liste si è smesso di chiedere UNITÀ, facendo esattamente il gioco del potere?
David Gramiccioli
David Gramiccioli
Mio commentino: “Dopo le ultime notizie sulla gara a qual'è la cucuzza più grande del cucuzzaro, riguardo alle liste di presunta opposizione al sistema, mi sembra che tali liste siano sempre più alternative a se stesse... con ulteriori divisioni. Così la chance di poter avere una lista d'opposizione credibile e unitaria si allontana. Altri nodi vengono al pettine... Sento puzza di bruciato... Il meno peggio assomiglia sempre più al peggio... Sono frastornato comunque andrò a votare ed a naso sceglierò la lista che avrà saputo mantenere un minimo di decenza...”
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