giovedì 18 agosto 2022

Assisi. Dal 26 al 28 agosto 2022: "Forum dei Movimenti di Resistenza Costituzionale"

 


All’azione eversiva del Governo, che tutto ha predisposto perché le voci del dissenso non trovassero spazio di espressione, si è combinata la cieca inadeguatezza  di molte delle nuove realtà di partito,  protesa più all’ascolto di singoli protagonismi, che all’attenta costruzione di un ampio movimento popolare, sociale e politico.

I numerosi appelli, ma insieme ad essi ogni attività voluta, organizzata e promossa dal Fronte del Dissenso prima, ed insieme ai Movimenti di Resistenza Costituzionale poi, hanno rinforzato in queste organizzazioni, la consapevolezza che solo un orizzonte di lotta plurale e coordinato, autenticamente in grado di generare la più ampia coalizione, possa davvero dare vita a quella opposizione sociale e politica di cui le numerose piazze di questi ultimi anni, hanno dimostrato di aver bisogno, desiderio e necessità.

Non è questo il momento di accentuare le divisioni.

Il contrario.

E’ questo il momento di rilanciare con più forza e convinzione di prima, il progetto di  costruzione di quel fronte di lotta unitario e plurale, attraverso l’analisi e la discussione, l’ approfondimento e lo studio delle proposte che su così tanti temi impegna le nostre energie e che deve orientare la vera politica.

Per questa ragione, come forza costituente dei Movimenti di Resistenza Costituzionale, abbiamo sostenuto e promosso con convinzione il Forum politico che si terrà ad Assisi l’ultimo fine settimana di agosto, e parteciperemo con determinazione al confronto e all’approfondimento, per comprendere, insieme e meglio, come orientare i nostri comuni e futuri sforzi, affinché le proposte si possano tradurre in azioni di lotta adeguate, condivise, strutturate. In una parola, efficaci...

ISTRUZIONI INFORMAZIONI, CONTATTI: forumassisi@gmail.com  


Integrazione di Fulvio Grimaldi:

Segnalo questo comunicato di Liberiamo l’Italia-Fronte del Dissenso con il programma della Tre Giorni allestita ad Assisi, sulla falsariga di quello che parecchi anni fa era il Campo Antimperialista, al quale detti volentieri i miei contributi.

Questa volta no. Stavolta auguro ai partecipanti all’indubbiamente vitale e ricca mobilitazione ogni successo ai temi trattati e agli obiettivi fissati.

Grande è il merito di molti dei protagonisti di questa iniziativa nel promuovere conoscenza, coscienza e combattività attraverso importanti manifestazioni di piazza in tante parti d’Italia.

 

Quello che dispiace e che respingo nettamente nella presentazione che precede il programma è il tono inutilmente e, questo si, solipsisticamente, denigratorio nei confronti di coloro che hanno ritenuto di non perdere l’occasione di portare la lotta anche sul piano elettorale, per quanto difficili e ostative fossero le condizioni fissate dal regime e dal suo vertice.

 

Ai personaggi più in vista del movimento popolare di opposizione è stato ripetutamente offerto dalla Lista ITALIA SOVRANA E POPOLARE di dare adesione e portare il proprio contributo di idee e volontà alla battaglia che il regime ci ha voluto imporre. Il rifiuto è stato ripetuto e tanto netto, quanto fallimentare, sterile e onanistica è stata la scelta, non solo del movimento del dissenso, di optare per l’astensione.

 

L’illusione di recare più danno al potere attraverso l’assenza e il silenzio, in questa fase di uno scontro che deciderà della sopravvivenza di una resistenza costituzionale e di contrasto al regime oligarchico e tecnocratico, nel momento in cui, con la partecipazione a guerre e l’assunzione di una strategia di devastazione dei diritti fondamentali, non può che rappresentare per i suoi fautori, nolenti e volenti, una diserzione.

 

La prova sta nella campagna di odio e nei tentativi di infiltrazione e sabotaggio praticati dal Sistema nei confronti delle formazioni che si sono impegnati nella battaglia elettorale, a confronto con l’assoluta indifferenza nei confronti di un movimento, che racchiusosi nei suoi ambiti, oggi si è autoeliminato dalla contesa. Assumendosi una responsabilità politica rilevante, di cui gli sarà chiesto di rendere conto.

 

Confidiamo che coloro che, in massa, nel corso di questi tre anni di aggressione sociale, culturale, economica e politica, hanno lottato nelle piazze, nei luoghi del lavoro, dell’istruzione, della sanità, dell’ambiente, li incontreremo nelle nostre campagne elettorali e poi ai seggi. Sono anche certo che amici e compagni che oggi hanno optato per l’assenza, li ritroveremo domani e dopodomani nelle piazze di una lotta che non ci sarà consentito di non fare. Forse, però, con un grado minore di credibilità

 

Fulvio Grimaldi



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