Siamo stati inondati da fake news fabbricate negli incubatori della Nato. Mentre qualcuno in Italia indaga sui putiniani, o presunti tali, per via della “disinformazione”, nessuno fra i guardiani governativi delle fake news sembra voler indagare su come è stata drogata l’informazione italiana mainstream, in primis le TV pubbliche che ci hanno raccontato le magnifiche sorti e progressive della guerra giusta, l’imminente crollo di Putin, la disfatta dell’economia russa dietro l’angolo, il tonfo del rublo e altre stupidaggini del genere.
In realtà in queste settimane accadevano tre cose terribili: boom di export per la Russia, carneficina dei soldati ucraini e avanzata delle truppe di Mosca. Gli ucraini stanno accusando perdite elevatissime, mille al giorno fuori combattimento fra morti, mutilati e feriti. Per la prima volta le forze armate ucraine chiedono gambe e braccia per i mutilati. In un mese quelli fuori combattimento saranno in trentamila di questo ritmo: addio esercito ucraino.
Zelenski replica le gesta del nostro generale Cadorna, prima di Caporetto. Chiede l’impossibile alle sue truppe per obbedire a una narrazione propagandistica Nato (Biden) che promette una vittoria mentre ottiene un massacro. Poveretti, i soldati ucraini si fanno ammazzare e dilaniare fino all’ultimo uomo. I loro comandanti per ragioni di “onore militare” non condividono con l’intelligence americana gli esiti delle proprie azioni per mascherare la debolezza in cui versa un’armata decimata, a rischio di ammutinamenti e diserzioni, un’armata piena di feriti, devastata dalle morti e da paurose mutilazioni.
Prima ci renderemo conto che gli Usa sono guidati da un vecchietto inetto e l’UE da una signora non all’altezza e da propagandisti (es. Draghi) che non hanno raggiunto gli obiettivi militari ed economici sbandierati, e meglio sarà per noi...
(Stralcio di un articolo di Alessandro Marescotti - Fonte: Peacelink)
Commento di Andrea Bassi: "Aggiornata la lista di pericolosi giornalisti, influencer e opinionisti filo-russi!
Scherzi a parte, massima solidarietà a coloro che sono stati sbattuti in prima pagina solo per aver espresso pensieri in tutto o in parte difformi da quello che la grancassa mediatica italiana ritiene politicamente corretto..."
#aggiungetemiallalista
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