venerdì 9 dicembre 2022

Le armi regalate a zelensky vengono poi rivendute ai tagliagole dell'Africa (e dell'Estremo Oriente)

 



Al di là delle pagliacciate propagandiste di e su Zelensky nei media mainstream, si sappia che il 30 novembre il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha denunciato la comparsa nella regione del Lago Ciad di armi provenienti dal conflitto in Ucraina, nel corso del summit tenuto ad Abuja dai paesi della regione a cui hanno partecipato i leader di Benin, Ciad, Niger, Repubblica Centrafricana, e rappresentanti di Camerun e Libia.

“Purtroppo, la situazione nel Sahel e la guerra in corso in Ucraina fungono da principali fonti di armi e combattenti che rafforzano le fila dei terroristi nella regione” ha sottolineato il leader nigeriano, citato dal quotidiano This Day.

“Una parte importante delle armi e delle munizioni procurate per la guerra in Libia continua a trovare la strada per la regione del Lago Ciad e in altre parti del Sahel. Anche le armi utilizzate per la guerra in Ucraina e in Russia stanno iniziando a filtrare nella regione.

Questo movimento illegale di armi ha determinato un incremento della proliferazione di armi leggere e di piccolo calibro che continua a minacciare la nostra pace e sicurezza nella regione”, ha concluso Buhari, sollecitando quindi un rafforzamento delle misure di sicurezza alle frontiere.
Il vertice ha approvato ulteriori operazioni congiunte dell’esercito contro i militanti del gruppo Boko Haram e dello Stato islamico attivi nella regione.

Preoccupazioni simili a quelle del presidente nigeriano circa il destino di parte delle forniture militari giunte in Ucraina erano state espresse nelle scorse settimane anche dalla Polizia finlandese che aveva riscontrato come organizzazioni criminali nel paese nordico dispongano di armi che erano state consegnate a Kiev e la stessa circostanza è stata registrata anche in Svezia, Danimarca e Paesi Bassi. Secondo Europol le organizzazioni criminali cercano di impossessarsi di fucili, pistole, granate ma anche di droni.

Analisi Difesa aveva evidenziato fin dall’11 marzo i rischi connessi con ampie forniture militari all’Ucraina, nazione caratterizzata da diffusa corruzione da una malavita organizzata ben strutturata proprio nel traffico di armi. Nei mesi successivi i media statunitensi e in seguito l’Interpol avevano lanciato l’allarme in proposito.

Paula Filip De Jesus





1 commento:

  1. Ed intanto... La Rai spaccia per russi i bombardamenti ucraini su Donetsk – Scrive J.E.: “Fake news della Rai (come della Stampa). Accusati falsamenti i russi per bombardamenti che sono in realtà opera degli ucraini. Senza vergogna: https://www.youtube.com/watch?v=2zLuUz39XKk - La denuncia di Giorgio Bianchi presente sul posto...”

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