Caro Paolo, per iniziare il nuovo anno in bellezza, ho pensato di raccogliere alcune tue "citazioni" da me conservate nel corso di questi anni in cui abbiamo mantenuto un solido e vivace scambio epistolare! La ricchezza di ogni giorno si manifesta anche in tutti quei pensieri e parole che siamo in grado di offrire a tutti coloro con i quali condividiamo il momento presente, quell'attimo tangibile sussurrato dalla dimensione umana, tra Cielo e Terra! Auguri a te e a tutti i lettori del Giornaletto di Saul.
Antonella Padicelli
Mia rispostina - Cara Antonella, amica mia, mi piace che possiamo chiamarci confidenzialmente per nome, ricordando qualcosa del nostro vissuto. Il mome è importante. Il nome fa parte del destino che ci portiamo appresso. Pensa che da ragazzo, quando abitavo a Verona, rifiutavo il mio nome Paolo perché pensavo che significasse "piccolo", mi facevo chiamre “Max”. Poi all'età, di 29 anni, allorchè incontrai il mio Guru, fui ribattezzato Paolo... Lui mi chiamava così. Ci ho messo tanti anni a capire il vero! Tutto passa attraverso il nome è per questo che il mantra ha una così grande forza, quando si ripete OM NAMAH SHIVAYA si evoca il nome più intimo, il nome del Sé. E so che anche a te piace...
Raccolta di cicche a
Calcata - "Carissima Antonella, ti ricordi un altro giro di
giostra di Terzani? Sembra di andare avanti così giorno per giorno
con le cose che succedono senza sapere né perché né come... Un
passo dopo l'altro, giornate che finiscono appena cominciate,
pensieri arruffati ed allo stesso tempo indifferenza, distacco.
Stasera mi sono fermato in piazza con il nipotino Sava ci siamo messi
a giocare alla raccolta delle cicche per terra, con le scope e la
paletta, lui spingeva ed io impalettavo. Così abbiamo recuperato un
centinaio di cicche forse più. Mi sembrava di recuperare pezzi di
coscienza "artefatta", cicche incastrate nei buchi delle
scale della chiesa per non farle vedere all'occhio, eppure malgrado
la vergogna del mostrare le cicche erano lì belle stipate, quindi il
senso di colpa non aveva impedito l'occultamento del senso di colpa.
Insomma abbiamo fatto un'opera di recupero della coscienza e la cosa
più bella è stata il non aver intenzioni, non pensare che stavamo
pulendo dove altri avevano sporcato, anzi la caccia alla cicca ci ha
allertati i sensi e resi vigili e desiderosi di trovare tutte le
cicche nascoste."
Un giorno come un altro - "Ecco,
di ritorno al paese vecchio di Calcata, vado a governare la maiala
(che noto un po' dimagrita), recupero un vecchio tronchetto che stava
marcendo, è di un nocciolo secco che era legato ad un cancelletto
nel recinto dove c'era la somara Fantina (anche Fantina è morta…
da tanto tempo), con il legno sotto al braccio passo nella piazza,
oggi è sabato ma l'afflusso turistico è quasi assente, un piccolo
capannello all'angolo, la macchina di servizio dei carabinieri, i
soliti cani randagi che stazionano sull'asfalto, gli eterni lavori di
restauro e rifacimento dell'impiantito che mai finiscono. Per
fortuna i miei due gatti sembrano ignorare tutto questo turbinio di
pensieri, per loro è un giorno come un altro, quando arrivo mi
accolgono stiracchiandosi al sole… è arrivato il momento della
colazione, finalmente!"
Autoconoscenza... - "Lo
scopo dello scritto era quello di mettere in chiaro alcuni concetti
base su ciò che io chiamo "Spiritualità Laica" che non è
certo una nuova filosofia o religione, assolutamente no!
Semplicemente è un modo di esprimere qualcosa che c'era già, nella
mia via personale del ritorno a casa. Per una sorta di simpatia che
percepisco verso tutte le persone con le quali riesco a condividere
emozioni e sentimenti ho pensato che potesse essere utile (per me e
per loro) chiarire alcuni aspetti dell'auto conoscenza che ancora si
rivolgono alla persona. Poiché (comunque) dalla persona dobbiamo
partire in quanto depositaria della prima scintilla di Coscienza
dalla quale tutto deriva. Non voglio perciò sminuire il valore di
questa persona, e come "questa" anche tutte le altre che
pazientemente seguono e precedono."
(Citazioni di Paolo D’Arpini, da varia corrispondenza intercorsa con Antonella Pedicelli)
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