giovedì 22 dicembre 2022

Altra Calcata... altro mondo - Storia ed intenti di un blog alternativo (senza pubblicità)!



Il 4 giugno 2009 iniziava la pubblicazione del blog: "Altra Calcata... altro mondo" - Questo blog è nato per l'esigenza di restituire identità al luogo ed a noi stessi.

Negli anni passati avevo coniato il motto "Una, cento, mille Calcata..." per significare come l'esperimento in corso nel vetusto borgo potesse essere esemplificativo di un nuovo modo di rapportarsi con la natura e con se stessi. 

Non è certo Calcata, in quanto comunità o località, che va riprodotta ma un modo di percepire la presenza umana nel luogo. Una presenza inserita nel contesto della natura, nel consesso dei viventi, in condivisione olistica e simbiotica. 

Infatti - come disse Nisargadatta Maharaj - noi non possiamo essere altro che una parte integrante della manifestazione totale e del totale funzionamento ed in nessuna maniera possiamo esserne separati. 

Molto spesso però ho notato che l´uomo tende a dare maggiore importanza al contesto sociale in cui egli vive. E' nella società umana, con le sue esigenze e movimenti, che si fa la storia e si sancisce la caratteristica di un posto, spesso dimenticando l'appartenenza al tutto, ignorando l´inscindibile co-presenza della natura e degli animali. 

Per tentare di riscoprire le nostre radici naturali, continuando a prendere ad esempio un certo modo di vivere il luogo e nel luogo, ho pensato di affidare le mie riflessioni a questo blog. In esso si parla di Calcata ma anche di tutto il mondo, ma potremmo dire che è un'altra Calcata ed un altro mondo. Programmi, storie, descrizioni dell'ambiente (sia naturale che umano), poesie, riflessioni... è ciò che trovate in questo blog. Non è quindi un sito di servizi, per promuovere il turismo o la speculazione commerciale, ma un luogo di incontro e fusione delle anime. 

Paolo D'Arpini




1 commento:

  1. Commento di Gian Maria Bavestrello: "Ottima riflessione, il grande equivoco della ricerca di identità locale è fermarsi all'aspetto sociale che vira giocoforza su aspetti etnici e che riduce il territorio a campo di manifestazione lineare di una certa genia, di una certa lingua, di un certo sentire religioso, quando è vero il contrario: è il rapporto con la Terra che genera una "storia" e quindi una dimensione ciclica, costantemente aperta all'evento: alla consunzione e alla rigenerazione..."

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