lunedì 12 settembre 2022

Ucraina: la guerra continua al buio...



Evoluzione preoccupante della guerra: sottomarini russi del Mar Caspio e del Mar Nero, hanno lanciato molti missili balistici diretti sulle infrastrutture elettriche ucraine e sugli acquedotti di quasi tutto il paese. Gran parte dell'Ucraina in queste ore sarebbe al buio e senz'acqua. La centrale di Zaporizha è stata spenta. Le infrastrutture civili non erano state mai attaccate dai russi fino ad oggi, almeno come politica di guerra. Senza elettricità una nazione di 40 milioni di abitanti collassa.

Colpire le infrastrutture energetiche è il primo passo di una guerra vera, sempre che gli attacchi siano sistematici e molto lunghi nel tempo. Poiché le reti dopo un po' di tempo, di solito, vengono ripristinate. Quindi si annunciano bombardamenti intensissimi, non più limitati agli obbiettivi militari.

Ed infatti i russi in queste ore stanno sparando decine e decine di missili da crociera Kalibr su tutte le infrastrutture elettriche ucraine. Ciò lascerà milioni e milioni di persone senza elettricità e senza acqua (a breve saranno anche senza riscaldamento). Chiaro l'intento: o l'Europa si farà carico di fornire elettricità (che non ha manco per le proprie necessità) e gas per il riscaldamento al paese o si dovrà accollare milioni di profughi.

Questa è la prima vera reazione russa dopo l'offensiva ucraina a Kharkiv. Intere regioni ucraine al buio. Gli attacchi missilistici russi hanno provocato blackout totali a Kharkov e in tutta la regione compresi Poltava, Dnepropetrovsk, Kremenchug e Sumy e Odessa . La Russia non avevo mai attaccato le centrali elettriche per non creare problemi alla popolazione. Ma sicuramente da oggi tutto è cambiato.
I russi hanno di fatto finito l'operazione di ordine pubblico per iniziare la guerra.



Per ritorsione le soldataglie ucraine continuano a bombardare il Donbass, ieri hanno colpito un mercato a Donetsk. E' stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso e alcuni passanti hanno reagito in modo piuttosto stoico ai detriti che volavano vicino a loro. Tre persone sono morte: il razzo ha colpito le file di negozi e le persone sono state bruciate vive: https://t.me/zvezdanews/92166 .

Nel frattempo, malgrado sia stato sfiduciato, il governissimo Draghi continua a fornire di armi zelensky. A oggi siano in un biennio a quasi 29 miliardi di spese approvate. A stupire è piuttosto che lo si faccia a Camere sciolte, con 21 nuove richieste su 22 presentate dopo il 21 luglio. Una mossa irrituale e scorretta perché si tratta di programmi pluriennali. Eppure da un biennio tutti questi programmi sono stati approvati all’unanimità.
Questo dimostra che sul procurement militare, come su molti altri fronti, il ruolo del Parlamento è del tutto ancillare al traino del governo, che impone ciò che vuole allineandosi ai desideri delle industrie del settore.

(Varie fonti)

L'ultimo discorso di zelensky





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