venerdì 2 settembre 2022

Kamikaze ucraini a Energodar - La cronaca minuto per minuto...




All'alba del 1 settembre 2022  tentativo di  sbarco di forze ucraine dal fiume Dniepr, con la copertura di un intenso bombardamento al perimetro della ZAES che ha coinvolto quartieri civili. Centinaia di soldati ukraini morti nell'azione suicida per conquistare militarmente la centrale atomica di Zaporiziha prima dell'arrivo degli ispettori AIEA. Lo scopo implicito: mettere la missione AIEA (e quindi l'ONU) davanti al fatto compiuto, poter imputare ai russi i loro bombardamenti sulla centrale. Lo sbarco è stato respinto, le truppe d'attacco distrutte, i mezzi da sbarco affondati. Un macello. In mattinata la delegazione AIEA ha potuto accedere all'impianto in sicurezza.

Nessun mezzo d'informazione italiano ha finora riportato la notizia, nemmeno per smentirla. E proprio questo silenzio appare come la conferma dell'accaduto.

Jure Eler


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Centrale nucleare ZAES di Zaporozh’e - cosa è accaduto


KAMIKAZE A ENERGODAR
Il report di Paolo Selmi - testo integrale

01/09 ore 12:30 aggiornamento - KAMIKAZE SU ENERGODAR

Ogni tanto penso a quel militare di professione, unità scelta delle ff.aa. ucraine, marò addestrato per anni a combattere in ogni situazione, a come si deve sentire nel ricevere un prikaz, un ordine del tipo: “tu e la tua squadra prendete il gommone e andate a occupare la centrale”.

Una centrale che, in questo momento, è più difesa di Fort Knox. Sa che sta andando a morte certa, perché chi la difende difficilmente lascerà che torni indietro così come è arrivato, di notte e sfruttando il coprifuoco chiesto e ottenuto per consentire l’arrivo del personale dell’AIEA. Sa che nella sua professione deve purtroppo mettere sempre in conto di dover salutare moglie e figli (così come, essenzialmente, la sua attività consiste nel far salutare moglie e figli ad altri uomini). Ma non capisce perché DEVE andarsi, volontariamente, a suicidare.

L’azione di oggi ha lo stesso senso, dal punto di vista strettamente bellico, di quella che è costata la vita di altri marò, altre unità scelte, e che consisteva nell’andar di notte sull’isola dei serpenti per piantar la bandiera e farsi fotografare all’alba: nessun senso e solo morti.

Prologo: GROSSI è ormai con le spalle al muro, perché comunque DEVE andare alla centrale. Lo vogliono i russi, lo vogliono i cinesi, e al resto del mondo non NATO/UE non frega niente di quello che dice la NATO/UE. Il mondo è cambiato dai tempi di Michele figlio-di-Sergio e il suo successore ubriacone. E l’AIEA, nonostante le pressioni atlantiche, DEVE visitare la centrale.
https://english.alarabiya.net/News/world/2022/09/01/-We-re-not-stopping-IAEA-chief-says-despite-strike-near-Ukraine-nuclear-facility

Allora cosa facciamo? Si saran detti i kuratory? “O la va o la spacca, occupiamo la centrale”. Pur sapendo benissimo che la spaccava.
E così son partiti.

5:30 - Fuoco d’artiglieria impressionante su case popolari, strade, infrastrutture portuali, oltre che la centrale, ça va sans dir (4 proiettili a 400 m dai reattori). Qualche immagine e filmato qui. Tre morti e un ferito come minimo.
https://t.me/vrogov/4521
Fuoco partito da NORD, MARGANEC (carta di RYBAR con geolocalizzazione)
https://t.me/rybar/38029
e da NORD-EST, VYSSHETARASOVKA (altra carta di RYBAR con geolocalizzazione)
https://t.me/rybar/38042

6:20 – DUE SQUADRE DI MARO’, PER UN TOTALE DI SESSANTA UNITA’ DISTRIBUITE SU 7 MEZZI DA SBARCO, attraccano proprio nel luogo colpito dagli attacchi missilistici da NORD-EST, ovvero la costa a nord-est della centrale, a ridosso di un deposito d’acqua.
Cartina qui: in azzurro il punto di sbarco, cerchiata la base e, cerchio più piccolo i reattori.
https://t.me/yurasumy/4732
I marò sono individuati dalle unità della Guardia Nazionale ed è subito scontro. Intervengono altri uomini e mezzi, fra cui elicotteri. I marò vista la malparata cercano di tornare ai barconi.
https://t.me/boris_rozhin/61998
Minimo 40 soldati, di quei 60, muoiono già allora.
https://t.me/mod_russia/19352
Gli altri successivamente. MA NON TUTTI, ATTENZIONE:
TRE SOLDATI FATTI PRIGIONIERI, di cui due in gravi condizioni.
https://t.me/voenkorKotenok/39808
Cartina qui (dove si vede chiaramente la sequenza dell’attacco e della ritirata):
https://t.me/yurasumy/4735

7:00 – pattuglie russe sul Dnepr intercettano altri DUE mezzi da sbarco, partiti da Nikopol’. Affondati immediatamente.
https://t.me/boris_rozhin/61998
Cartina qui:
https://t.me/yurasumy/4736

Il piano quindi comincia a delinearsi nei contorni orchestrati dal regime di KIEV. Questa la cartina di quanto probabilmente architettato:
https://t.me/yurasumy/4738?single
Attacco da due direzioni: i sessanta marò da nordest e i due mezzi da sbarco da nord.
Sbaragliamento delle guardie a difesa e occupazione dei blocchi.
Dimostrazione all’AIEA (freccia rosa sotto) che il territorio era quantomeno “conteso”, se non in mano ucraina e difeso eroicamente dall’aggressore.
Risultato: unità scelte mandate al massacro, terrorismo di stato ucraino su case e civili.

Aggiornamenti a seguire.

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01/09 ore 14:00 aggiornamento - LA COLONNA AIEA E’ ALLA CENTRALE

Filmati alla frontiera e suo attraversamento
https://t.me/vrogov/4556
E della colonna di fuoristrada “UN” scortata e diretta alla centrale
https://t.me/vrogov/4560

Appena arrivati all’ingresso:
https://t.me/bolshiepushki/2266
Peraltro, un corrispondente che gira con elmetto e giubbotto anche per andare in bagno dice, a mio avviso giustamente: come fanno a girare in maglietta. Son certi che gli ucraini non gli spareranno addosso, conclude. I padroni (Хозяева) …
https://t.me/RtrDonetsk/8866

Intanto, penso ai kamikaze mandati a morire di morte certa stamattina all’alba, ai tre civili morti in quella criminale rappresaglia contro delle case popolari (e contro le scuole dell’infanzia nr 14 e nr 15),
https://t.me/readovkanews/41053
ai cinegiornali luce che scrivono sul rullo tutto e il contrario di tutto, pur di non dire le cose come sono realmente accadute e ormai accertate.

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01/09 ore 19:30 aggiornamento

KAMIKAZE A ENERGODAR: ANALISI DI UN OMICIDIO DI MASSA


«Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia». Da Uria l’Ittita a oggi non è cambiato molto. E l’omicida è sempre il re, tra l’altro. Sul perché, il Ministero della difesa russo da un lato, e il collettivo di RYBAR dall’altro, abbozzano qualche ipotesi. In particolare quest’ultimo conferma, in questa analisi che precisa, in maniera approfondita, puntigliosa come solo loro san fare, alcuni elementi tecnici che accentuano ancor più l’illogicità, l’insensatezza da qualsiasi punto di vista la si guardi, la criminalità di questa azione. Prima di proporvi la traduzione integrale di questa analisi, qualche immagine e filmato dei mezzi da sbarco in fumo:
https://t.me/lostarmour/772
https://t.me/boris_rozhin/62076
https://t.me/The_Wrong_Side/3499
un’altra foto di repertorio qui:
https://materik.ru/novosti/vs-rf-unichtozhili-dve-samokhodnye-barzhi/

I mezzi arrivati a destino, ovvero quelli non affondati in mezzo al fiume, quelli la cui esistenza a questo punto nemmeno un cinegiornale luce dovrebbe negare, invece di ripetere a pappagallo le stesse tre righe da oltre dodici ore.

La spiegazione che si dà il Ministero della difesa russo, è che tale azione avrebbe portato alla PRESA IN OSTAGGIO quantomeno di un turno di lavoratori e alla PRESA D’ATTO, da parte dell’AIEA, della mutata situazione, con necessità di preservare la centrale, tutelare chi c’era dentro, e far infilare quindi il regime di KIEV di nuovo nella centrale, DA CUI RICORDIAMO ESSER FUORI DA MARZO, “con un piede nella porta”.
https://t.me/mod_russia/19402

Passiamo ora all’analisi di RYBAR.

Sulla calata suicida dei marò a Energodar
О самоубийственном украинском десанте в Энергодаре
[…]

L’attracco dei marò è avvenuto già dopo l’alba, in seguito al fuoco di artiglieria su Energodar iniziato alle 5 del mattino. Nascondere il movimento dei soldati ucraini era impossibile.
▪Высадка десанта происходила уже в светлое время суток после артиллерийского обстрела Энергодара, который начался в районе 5 утра. Скрыть продвижение военнослужащих ВСУ было невозможно.

Dal punto di attracco alla centrale atomica ci sono diversi km di steppa. Non ci sono appigli, né tantomeno posti per nascondersi. Energodar si compone fondamentalmente di case popolari da nove piani e pochissimo verde, per cui nascondere un gruppo armato di 60 persone in movimento è semplicemente irreale.
▪От предполагаемого места высадки десанта до АЭС — несколько километров по степи. Никаких посадок или скрытых подходов нет. Энергодар застроен в основном девятиэтажными домами с небольшим количеством деревьев, поэтому спрятать вооруженную группу в 60 человек практически нереально.

La centrale è circondata da diversi livelli di sicurezza. Le fanno guardia i soldati della Guardia nazionale, armati con artiglieria pesante. Passare attraverso queste linee di difesa, armati solo con artiglieria leggera, era un compito estremamente difficile per i soldati ucraini.
▪На АЭС несколько контуров безопасности. Её охраняют бойцы Росгвардии, оснащенные тяжелой техникой. Пробиться через линии обороны вооруженным только легким стрелковым оружием военнослужащим ВСУ — задача крайне трудновыполнимая.

Ammesso anche che avessero passato le linee di difesa, tenere una stazione intera sarebbe stato estremamente problematico, a causa dell’enorme area di costruzione interne e passaggi stretti fra loro. Anche con guide del posto disposte a fargli strada, perdersi era un attimo.
▪Даже обойдя систему безопасности, удержать станцию стало бы крайне проблематично из-за огромной площади внутренних помещений и запутанных переходов. Даже при наличии нескольких проводников заплутать крайне легко.

Ma anche ammessa l’occupazione della centrale da parte dei militari ucraini, ci sarebbe stato sempre il problema di garantirne l’operatività. Un turno di lavoratori era tutto quello che avrebbero potuto sequestrare. E’ improbabile che altri lavoratori della centrale da fuori si sarebbero resi disponibili a dare il cambio ai compagni e finire in bocca ai terroristi. Anche soltanto “fermare”, la centrale, la sua operatività, sarebbe stato impossibile, perché è un’operazione che richiede il lavoro contemporaneo di più di un turno di lavoratori.
▪Если бы украинским военнослужащим удалось захватить станцию, то встал бы вопрос обеспечения ее работы: на объекте лишь одна смена обслуживающего персонала. Мало кто из сотрудников АЭС согласился бы сменить коллегу на станции, которая удерживается террористами. При этом просто «остановить» ее также невозможно — это сложный процесс, который требует большого количества сотрудников.

Ma anche nel caso dell’occupazione e tenuta della centrale… cosa sarebbe successo dopo? Minacciare di distruggere i reattori avrebbe screditato le ff.aa. ucraine agli occhi del mondo, quindi è da escludere.
Даже в случае захвата и удержания АЭС встал бы вопрос: что дальше? Угроза взорвать реакторы сразу же дискредитировали бы ВСУ в глазах мировой общественности.

Resta l’ipotesi che il comando di Kiev volesse provare a trattenere o far fallire la missione AIEA: questo a costo della vita di un intera compagnia dei propri soldati.
Вероятно, украинское командование рассчитывало ценой жизни роты солдат создать предлог, чтобы задержать или сорвать миссию МАГАТЭ.

E nemmeno questo sono riusciti a fare.
И даже это у ВСУ не получилось.

https://t.me/rybar/38052

L’ipotesi del Ministero mi sembra quella più probabile, nel senso che se si trova, dall’altra parte, un’autorità internazionale che “casualmente” passa di lì mentre tu per il rotto della cuffia occupi uno stabile e, di fatto connivente (e su questo non c’è tema di smentita), CERTIFICA, SANCISCE, CONGELA lo status quo trovato “per caso” in quel momento, questa follia avrebbe potuto anche stare in piedi. Resta poi l’analisi di RYBAR. Con i mezzi impiegati, anche nelle tempistiche scelte, probabilmente per ridurre il più possibile il tempo fra la “occupazione” e il “riconoscimento”, non era comunque possibile. E’ stato solo un mandare Uria l’ittita a morte certa.

Tratto Sinistra in rete
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/23715-provvisorio6.html

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Il talk d'analisi di Stefano Orsi e Max Bonelli sull'attacco alla ZAES
Ucraina, il conflitto 14a puntata
"Azzardo a Cherson" con Max Bonelli e Stefano Orsi
https://www.youtube.com/watch?v=99iZBDQhV0A
"Ospiti di Giuseppe Germinario in questa 14a puntata Max Bonelli ed io, affrontiamo il discorso dell'arrivo della commissione AIEA presso la centrale di Energodar, dopo una rocambolesca giornata".
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Aggiornamento di Stefano Orsi sulla situazione generale
L'offensiva su Cherson, la missione AIEA, il fallito colpo di mano ucraino
https://www.youtube.com/watch?v=399YHx8nXrw

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Integrazione:  "Ecco le conseguenze degli attacchi ucraini su uno degli elementi di raffreddamento della centrale atomica. Uno dei capannoni dove veniva prodotto l' azoto liquido è stato danneggiato: ora è inattivo, perché esce acqua dai tubi di raffreddamento. Per questo motivo è stato necessario spegnere diverse unità di alimentazione, che influiscono direttamente sulla potenza erogata dalla stazione.
Questo per chi continua a dire che i russi si bombardano da soli! I delegati hanno visto e capito la gravità della situazione. (Fonte: https://t.me/terzaroma)"

1 commento:

  1. Commento di A.C.: “Le autorità di Zaporozhye hanno affermato che Kiev ha cercato di introdurre le sue spie con il pretesto di giornalisti nella delegazione dell'AIEA presso la centrale nucleare...”

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