martedì 6 settembre 2022

Lettera aperta ai capi politici delle liste anti Agenda Draghi...



La banda  dei sostenitori di Draghi  ha convocato le elezioni parlamentari il 25 settembre per fare eleggere un Parlamento con meno remore  a funzionare da ufficio registrazione e legittimazione delle misure dell’Agenda Draghi, quale che sia il presidente del Consiglio dei ministri: Draghi stesso, Giorgia Meloni, Enrico Letta, Matteo Salvini od un  altro...

Il truffaldino sistema elettorale Rosatellum imponeva ai promotori di liste non delle Larghe Intese dei poli PD - Berlusconi o loro complici, una raccolta di firme difficile a farsi in agosto. L’obiettivo della banda Mattarella-Draghi era escluderle.  

Portando a termine la raccolta di firme i sostenitori  delle Liste Alternative hanno fatto saltare un primo lucchetto della trappola di elezioni riservate ai sostenitori dell’agenda Draghi: cinque e più liste di dichiarati oppositori dell’agenda Draghi saranno sulla scheda elettorale!

Per avere un Parlamento ufficio di registrazione e legittimazione, la banda Draghi e suoi padrini ora non contano solo sul loro monopolio dell’informazione, sulla loro residua influenza su alcuni strati delle masse popolari, sul sistema di propaganda alla Goebbels che impongono nel nostro paese. Contano anche sulla concorrenza tra le Liste Alternative al sistema


Voi siete in grado di far saltare anche questo lucchetto della trappola, non cadendo nella trappola delle divisioni e mobilitando i sostenitori delle vostre liste e in particolare i candidati a rafforzare  l’organizzazione comune ed il coordinamento  contro l’agenda Draghi e le sue misure di guerra, di smantellamento dell’apparato produttivo del paese, di inflazione, di miseria e di crisi ambientale. 



La mobilitazione delle masse popolari si estende e l’organizzazione cresce da un capo all’altro delle penisola. La manifestazione di sabato 3 settembre a Trieste contro lo smantellamento della Wartsila lo ha confermato. La presenza di esponenti di altre aziende, a partire dalla GKN di Campi Bisenzio (FI), e del movimento NO TAV della Val di Susa, ha mostrato il legame che si sta creando tra aziende e località. Le dimostrazioni contro le basi USA-NATO (Ghedi, Aviano, Coltano-Camp Darby, Niscemi) testimoniano la mobilitazione contro la guerra. La mobilitazione di Venezia è espressione della lotta contro la crisi ambientale. Il falò di bollette organizzato il 2 settembre dal Movimento disoccupati 7 novembre e dal Comitato 167 a Napoli, la campagna “Non paghiamo-È ora di fare basta” (https://www.nonpaghiamo.it/), le proteste dei commercianti stanno facendo montare la lotta contro la speculazione finanziaria sull’energia e il carovita. 


Crescono i legami tra i vari settori delle masse popolari da un angolo all’altro della penisola. Mille sono le mobilitazione delle masse popolari che con  picchetti, sit-in, scioperi, non pagamento di bollette (fatturate al prezzo fissato dagli speculatori) e manifestazioni contro  tasse,  gabelle, imposte ed estorsioni,  rendono l’Italia ingovernabile ai fautori dell’agenda Draghi e ai loro padrini...


Stralcio di una lettera del NPCI  alle Liste Alternative al sistema


delegazione.npci@riseup.net


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