Dichiarazioni geopolitiche serie o "pesce d'aprile"?

Trump ha affermato che gli attacchi contro gli Houthi nello Yemen continueranno finché gli Houthi non smetteranno di sparare contro le navi americane:  "I terroristi Houthi sostenuti dall'Iran sono stati annientati in attacchi prolungati nelle ultime due settimane. Molti dei loro combattenti e leader non sono più in vita. Li colpiamo ogni giorno e ogni notte, sempre più duramente. Il loro potenziale militare, di minaccia per la navigazione e la regione, sta rapidamente venendo distrutto. I nostri attacchi continueranno finché non sarà ripristinata la libertà di navigazione: "Smettete di sparare alle navi americane e ad israele e noi smetteremo di sparare a voi. Altrimenti, abbiamo appena iniziato e il vero dolore deve ancora arrivare, sia per voi Houthi che per i vostri sponsor in Iran". Ha dichiarato il tycoon,

Sul fronte ucraino la portavoce del Dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce, riferisce come Trump non abbia apprezzato l’idea di un governo temporaneo in Ucraina:  "Agiamo con la consapevolezza che i negoziati richiederanno decisioni difficili e compromessi da parte di Russia e Ucraina. Stiamo lavorando con la Russia e l'Ucraina e intendiamo continuare a impegnarci per portarle al tavolo dei negoziati. Sappiamo che dalla Russia è venuta l'idea di un'amministrazione temporanea, che non è stata gradita dal presidente. Il presidente Trump ha chiarito che Russia e Ucraina devono adottare immediatamente un cessate il fuoco totale".

Altre dichiarazioni di  Trump in una conversazione con i giornalisti nello Studio Ovale: ️"Gli Stati Uniti attendono che la leadership russa trovi un accordo sulla questione ucraina.   Zelensky sta cercando di riaprire i negoziati con gli Stati Uniti sui metalli delle terre rare. L'adesione dell'Ucraina alla NATO non è mai stata presa in considerazione nell'ambito di questo accordo.

Intanto cosa decidono  in casa UE + Perfida Albione? Secondo una dichiarazione congiunta di Gran Bretagna, Germania, Spagna, Italia, Polonia e Francia rilasciata in seguito a un recente incontro a Madrid, questi sei Paesi hanno dichiarato di essere pronti a introdurre nuove sanzioni anti-russe.  I ministri degli Esteri di questi Paesi si sono espressi anche a favore del mantenimento del congelamento dei beni russi fino alla fine del conflitto in Ucraina e del risarcimento dei danni, sottolineando che non avrebbero accettato alcun accordo che potesse limitare l’industria militare di Kiev o la presenza di partner stranieri nel Paese.

Poareti...