I bookmaker americani scommettono se Trump metterà fine al conflitto in Ucraina entro 90 giorni (Poly Market) Il 45% è la prospettiva attuale. Ricordiamo ai lettori che, se tutto va bene, Trump sarà insediato alla Casa Bianca nel gennaio 2025.
Nel frattempo l'amministrazione uscente Biden prevede di inviare urgentemente gli ultimi 6 miliardi di dollari in aiuti all'Ucraina. Lo riferisce l'editorialista di Politico Jack Detsch: "L’amministrazione Biden prevede di inviare in tutta fretta i restanti 6 miliardi di dollari in aiuti per la sicurezza all’Ucraina entro il momento dell’insediamento della nuova presidenza"
Ma se non è zuppa è pan bagnato! La squadra di Trump sta discutendo un nuovo piano per porre fine al conflitto in Ucraina. Lo scrive il WSJ.
I consiglieri repubblicani suggeriscono:
Gli Stati Uniti non invieranno lì proprie forze di mantenimento della pace;
L’Ucraina deve impegnarsi a non aderire alla NATO per almeno 20 anni. In cambio, Washington fornirà a Kiev nuove armi per impedire una ripresa del conflitto in futuro.
Post scriptum alla romana: La prima conversazione telefonica con il presidente eletto degli Stati Uniti Trump è stata condotta dalla primo ministro italiano Meloni. La notizia è apparsa sul sito del governo italiano. Giorgia Meloni si è congratulata con il repubblicano per aver vinto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Nel corso del colloquio, Trump e Meloni hanno espresso la disponibilità a lavorare insieme, anche sul conflitto in Ucraina.
Video collegati:
Perché Trump può essere pericoloso per la Russia? - https://www.youtube.com/watch?v=dpR1ny3jpn0
La politica estera che verrà. Alcune ipotesi - TeleRagione: https://www.youtube.com/watch?v=mRDoqp-27-0
L’avanzata delle forze armate russe sul campo di battaglia ucraino prosegue inesorabile. La situazione appare talmente critica da spingere Richard Haass, esponente di spicco dell’influentissimo Council of Foreign Relations statunitense, a sostenere apertamente che il nuovo inquilino della Casa Bianca – Donald Trump – dovrebbe esercitare forti pressioni affinché il governo di Kiev intavoli con Mosca un negoziato inteso a congelare il conflitto sulle attuali linee del fronte. In caso contrario, scrive Haass, il conflitto si protrarrà fintantoché l’Ucraina – o quel che ne rimarrà – non perderà completamente la propria statualità, producendo di riflesso contraccolpi particolarmente significativi sull’immagine internazionale degli sponsor occidentali di Kiev. Ne parlano Giacomo Gabellini assieme a Maurizio Boni, generale di corpo d’armata e collaboratore del magazine «Analisi Difesa»: https://youtu.be/ZmmKkBzXjDU
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.