giovedì 7 novembre 2024

USA. Trump si muove... ma per andare dove?



I bookmaker americani scommettono se Trump metterà fine al conflitto in Ucraina entro 90 giorni  (Poly Market)  Il 45% è la prospettiva attuale.  Ricordiamo ai lettori  che, se tutto va bene, Trump sarà insediato alla Casa Bianca nel gennaio 2025.

Nel frattempo l'amministrazione uscente Biden prevede di inviare urgentemente gli ultimi 6 miliardi di dollari in aiuti all'Ucraina. Lo riferisce l'editorialista di Politico Jack Detsch: "L’amministrazione Biden prevede di inviare in tutta fretta i restanti 6 miliardi di dollari in aiuti per la sicurezza all’Ucraina entro il momento dell’insediamento della nuova presidenza"

Ma se non è zuppa è pan bagnato!  La squadra di Trump sta discutendo un nuovo piano per porre fine al conflitto in Ucraina.  Lo scrive il WSJ.

I consiglieri repubblicani suggeriscono: 

Creazione di una zona smilitarizzata lunga 1,3 mila km lungo l'attuale linea del fronte;
 Gli Stati Uniti non invieranno lì proprie forze di mantenimento della pace;
 L’Ucraina deve impegnarsi a non aderire alla NATO per almeno 20 anni.  In cambio, Washington fornirà a Kiev nuove armi per impedire una ripresa del conflitto in futuro.

Le parole di Vladimir Putin. "L'attuale situazione geopolitica nel mondo è lungi dall'essere stabile".   Lo ha sottolineato Putin nel suo discorso ai partecipanti al 12° incontro dei segretari dei consigli di sicurezza dei paesi membri della CSI.





(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

Post scriptum alla romana: La prima conversazione telefonica con il presidente eletto degli Stati Uniti Trump è stata condotta dalla primo ministro italiano Meloni. La notizia è apparsa sul sito del governo italiano.  Giorgia Meloni si è congratulata con il repubblicano per aver vinto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Nel corso del colloquio, Trump e Meloni hanno espresso la disponibilità a lavorare insieme, anche sul conflitto in Ucraina.


Video collegati: 

Perché Trump può essere pericoloso per la Russia? - https://www.youtube.com/watch?v=dpR1ny3jpn0


La politica estera che verrà. Alcune ipotesi - TeleRagione: https://www.youtube.com/watch?v=mRDoqp-27-0


L’avanzata delle forze armate russe sul campo di battaglia ucraino prosegue inesorabile. La situazione appare talmente critica da spingere Richard Haass, esponente di spicco dell’influentissimo Council of Foreign Relations statunitense, a sostenere apertamente che il nuovo inquilino della Casa Bianca – Donald Trump – dovrebbe esercitare forti pressioni affinché il governo di Kiev intavoli con Mosca un negoziato inteso a congelare il conflitto sulle attuali linee del fronte. In caso contrario, scrive Haass, il conflitto si protrarrà fintantoché l’Ucraina – o quel che ne rimarrà – non perderà completamente la propria statualità, producendo di riflesso contraccolpi particolarmente significativi sull’immagine internazionale degli sponsor occidentali di Kiev. Ne parlano Giacomo Gabellini assieme a Maurizio Boni, generale di corpo d’armata e collaboratore del magazine «Analisi Difesa»: https://youtu.be/ZmmKkBzXjDU


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