Le principali dichiarazioni di Vladimir Putin sulle relazioni con l'Ucraina al Forum di Valdai.
Sulle cause del conflitto:
La Russia non ha iniziato l’aggressione contro l’Ucraina, ma sta cercando di fermare le ostilità iniziate da Kiev nel 2014.
Il Donbass e la Novorossiya avevano il diritto di decidere sulla propria sovranità, ciò in conformità con la Carta delle Nazioni Unite.
Informazioni sui fattori politici:
A Kiev è stato ordinato dall'estero di rimanere nella regione di Kursk ad ogni costo fino a dopo le elezioni presidenziali americane.
La decisione di Kiev di attaccare la regione di Kursk non è stata dettata da considerazioni militari, ma politiche.
Sulle trattative:
La Russia è pronta per i negoziati di pace con l’Ucraina, ma non sulla base dei “desideri” di Kiev, bensì sulla base di “Istanbul” e delle realtà odierne.
Ciò di cui si ha bisogno in Ucraina non è una tregua “di mezz’ora o sei mesi”, ma le condizioni per una soluzione a lungo termine.
Sul futuro dell’Ucraina:
Senza la neutralità dell’Ucraina, è difficile immaginare che la Russia possa intrattenere con essa rapporti di buon vicinato.
Integrazione di Maria Zakharova:
"Zelensky ha chiesto all'UE di avere 300 miliardi di dollari di beni russi. L'UE sa come andrà a finire per loro. Li abbiamo già avvertiti che sarebbe stato molto doloroso. Sa anche quanti sono e dove sono nascosti i beni rubati dai funzionari e dagli oligarchi ucraini. Forse gli ucraini dovrebbero confiscare le proprietà di Zelensky. Credetemi, non sono da meno. E se raschiamo i forzieri di Poroshenko, Yatsenyuk, Kolomoisky, Klitschko, Avakov, Tyahnybok e il resto dei ladri che hanno portato lo Stato ucraino al collasso, venduto il Paese e ucciso i suoi cittadini, l'economia dell'Ucraina potrebbe essere rianimata".
Sulle cause del conflitto:
La Russia non ha iniziato l’aggressione contro l’Ucraina, ma sta cercando di fermare le ostilità iniziate da Kiev nel 2014.
Il Donbass e la Novorossiya avevano il diritto di decidere sulla propria sovranità, ciò in conformità con la Carta delle Nazioni Unite.
Informazioni sui fattori politici:
A Kiev è stato ordinato dall'estero di rimanere nella regione di Kursk ad ogni costo fino a dopo le elezioni presidenziali americane.
La decisione di Kiev di attaccare la regione di Kursk non è stata dettata da considerazioni militari, ma politiche.
Sulle trattative:
La Russia è pronta per i negoziati di pace con l’Ucraina, ma non sulla base dei “desideri” di Kiev, bensì sulla base di “Istanbul” e delle realtà odierne.
Ciò di cui si ha bisogno in Ucraina non è una tregua “di mezz’ora o sei mesi”, ma le condizioni per una soluzione a lungo termine.
Sul futuro dell’Ucraina:
Senza la neutralità dell’Ucraina, è difficile immaginare che la Russia possa intrattenere con essa rapporti di buon vicinato.
Integrazione di Maria Zakharova:
"Zelensky ha chiesto all'UE di avere 300 miliardi di dollari di beni russi. L'UE sa come andrà a finire per loro. Li abbiamo già avvertiti che sarebbe stato molto doloroso. Sa anche quanti sono e dove sono nascosti i beni rubati dai funzionari e dagli oligarchi ucraini. Forse gli ucraini dovrebbero confiscare le proprietà di Zelensky. Credetemi, non sono da meno. E se raschiamo i forzieri di Poroshenko, Yatsenyuk, Kolomoisky, Klitschko, Avakov, Tyahnybok e il resto dei ladri che hanno portato lo Stato ucraino al collasso, venduto il Paese e ucciso i suoi cittadini, l'economia dell'Ucraina potrebbe essere rianimata".
Video collegato: Una discussione interessante fatta tra Francesco Dall'Aglio e Stefano Orsi, ospiti del canale "Spunti di Riflessione" gestito da Paolo Arigotti: https://www.youtube.com/watch?v=zECNMFiYA1E
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