Donald Trump sta rompendo le uova nel paniere al sistema consolidato, un segnale forte in tal senso è l'annuncio della nomina di Tulsi Gabbard, 43 anni, a direttrice della National Intelligence. Gabbard è una ex deputata democratica che si è schierata con Trump ed ha una posizione molto critica nei confronti dell'Ucraina di Zelenski. La sua nomina non piace al Deep State e dovrà comunque essere confermata dal Senato.
Tulsi Gabbard ha definito Zelenski un dittatore e il suo un governo autoritario:
Zelensky ha incarcerato i suoi oppositori politici, ha bandito il loro intero partito politico.
Ha chiuso tutti i media che non erano controllati da lui e dal suo governo. Nessuna libertà di parola, nessuna opposizione politica.
Nessuna libertà religiosa nel Paese. Ha chiuso la prima chiesa cristiana più grande del Paese, con il pretesto di democrazia e libertà...
Inoltre, Gabbard pone una domanda molto interessante: “Come può essere rappresentativo della democrazia immaginata dai nostri fondatori? Questo dovrebbe essere allarmante per tutti, la direzione in cui in Ucraina stanno andando non è affatto democratica, è più simile a una dittatura."
La pericolosità del governo di zelenski è confermata dalle sue recenti richieste intimando all'Occidente di rafforzare la posizione del regime ucraino e di consentirgli di effettuare attacchi con armi a lungo raggio sul territorio russo. Egli ha bisogno di nuove vittime solo per preservare il suo potere illegittimo, e rinviare le elezioni presidenziali. Ma ancora di più: coinvolgere l'Occidente, l'UE e la NATO in uno scontro diretto con la Russia e aggravare la situazione fino a provocare una grande guerra nel continente.
Notizie raccolte da varie fonti e rielaborate da P.D'A.
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