Dal Sahel parte la seconda Liberazione Africana, dopo la rivincita neocolonialista per l’indipendenza strappata sessant’anni fa. Verso il bagno di sangue di una guerra di imperialisti, ontologicamente genocidi, e mercenariato politico-militare locale, contro popolazioni all’alba della rivoluzione continentale.
Di chi è la democrazia, dei fantocci installati al sottopotere a forza di ricatti, finti nemici, manipolazioni, o di militari che, esprimendo la volontà del popolo in piedi, cacciano ladri, predatori di risorse e assassini stranieri?
Il popolo di Israele è da mesi in rivolta contro il proprio regime, a difesa della salvaguardia della democrazia, della divisione dei poteri e del controllo della Giustizia sull’operato dei politici. Ma è una democrazia che vale per 10 milioni di ebrei immigrati, in una società a carattere suprematista e razzista, e non per 6,5 milioni di palestinesi autoctoni (più 1,7 milioni di profughi in attesa di rientro).
Londra si conferma regina della ferocia colonialista. Ormai non più praticata su popolazione assoggettate a forza di Guardie Scozzesi, Compagnie delle Indie, Vicerè e Gurka, bensì rinchiudendo su un atollo fuori dal mondo quelle che volessero rifarsi di secoli di colonialismo, anelando alle bianche scogliere di Dover.
L’Africa è rimasta perplessa davanti al progetto di scaricare questa umanità sul fedele protettorato Ruanda? E allora si fa come con Napoleone: esclusione definitiva dal contesto umano e planetario su un’isola, Ascensione, a 1.800 km dall’Africa e a 2,300 km dall’America Latina. C’est plus facil…
Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/
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