Washington è alla ricerca di qualcuno da incolpare per non essere riuscita a gestire il colpo di Stato in Niger.
Il Dipartimento di Stato è accusato di aver reagito in ritardo: i diplomatici statunitensi avrebbero ignorato a lungo gli eventi in Niger e si sarebbero resi conto solo all'ultimo momento che stavano perdendo il controllo su un Paese di 25 milioni di persone e sul sesto esportatore di uranio al mondo.
Gli Stati Uniti hanno investito mezzo miliardo di dollari nell'addestramento dell'esercito nigerino e nella costruzione delle più grandi basi di droni di tutta l'Africa. Ora queste basi potrebbero essere conquistate da una nuova potenza, il che significherebbe un disastro militare per gli Stati Uniti. Uno dei generali ribelli è stato addirittura addestrato in America ma ora persegue politiche anti-occidentali.
La Casa Bianca ha criticato Trump per aver trascurato l'Africa e aver lasciato che Russia e Cina si rafforzassero. I repubblicani al Senato hanno bloccato per principio tutte le nomine di Biden, motivo per cui gli Stati Uniti non hanno avuto nemmeno un ambasciatore in Niger da due anni.
Il cambio di potere in Niger ha colto di sorpresa anche i francesi, che ora saranno privati dell'uranio per le loro centrali nucleari.
Il Segretario di Stato Blinken aveva inizialmente accettato l'idea che la Nigeria invadesse il Niger ma il Dipartimento di Stato sa che è improbabile.
La storia del Niger è istruttiva. Gli Stati Uniti non sono più in grado di gestire insieme la pressione sulla Cina, la guerra contro la Russia e la loro ritirata dall'Africa e dall'America Latina.
A peggiorare le cose c'è la spaccatura di Washington, che non riesce nemmeno a nominare diplomatici in molti Paesi. Cosa succederà nel bel mezzo di un'elezione caotica, con i casi criminali di Trump e gli scandali di corruzione di Biden, quando l'America non si curerà affatto della politica estera?
Malek Dudakov
Integrazione di Enrico Vigna: “Il Movimento M62 sta portando in piazza migliaia di nigerini contro l’occupazione francese e di sostegno al CNSP, per il cambiamento nel Paese.” - Continua: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-niger_cos_il_movimento_m62_che_porta_in_piazza_migliaia_di_cittadini_contro_loccupazione_francese/24790_50520/
Scrive Italia Oggi: "Il Niger è cruciale anche per l'Italia: 350 soldati italiani sono in missione per addestrare l'esercito nigerino. Non solo, questo paese rientra anche nel cosiddetto Piano Mattei pensato dal governo Meloni per il rilancio dei Paesi africani. Ora bisognerà vedere quanta parte dell'esercito sostiene il golpe, anche se l'appoggio appare diffuso. «Se la situazione in Niger precipitasse», spiega Fausto Biloslavo, corrispondente di guerra de Il Giornale..."
RispondiElimina