mercoledì 16 agosto 2023

Non guerra ma pace e dialogo con il Niger... e con l'intera Africa


 Un presidio per la pace e contro ogni intervento militare in Niger si svolgerà a Roma davanti all'ambasciata della Nigeria, via Orazio 14/18,  il 17 agosto dalle 12,30 alle 14. 

L'orario è stato scelto per  permettere di consegnare una lettera all'ambasciata nigeriana, che è stata scelta perché la Nigeria ha la presidenza della Cedeao, l'organismo regionale che ha imposto un marziale ultimatum al Niger, per fortuna scaduto senza azione il 6 agosto. Ma le minacce non sono finite. Ecco perché non aspettiamo la prossima settimana. 

OBIETTIVO. E' fondamentale per l'Africa occidentale che la crisi in Niger NON sfoci in un intervento armato della Cedeao-Ecowas in quel paese. Tutta la regione è già tormentata non solo da povertà e cambiamenti climatici ma anche da gruppi terroristici jihadisti che seminano morte e miseria e sono il frutto, ormai lo dicono tutti, della guerra Nato in Libia. Un altro intervento armato e il caos che ne deriverebbe magari farebbe gli interessi della Francia ma soprattutto quelli dei terroristi. Nella regione tante voci si sono levate contro questa possibile sciagura. Qui possiamo fare poco, ma qualcosa in appoggio a chi si muove nell'Africa occidentale si può fare e va fatta.

CHI PROMUOVE. Rete No War ma il presidio è di tutti e tutti sono invitati.  
 
NATURA DEL PRESIDIO. Sarà una manifestazione conciliante, non contro l'Ecowas ma per una Ecowas che dialoga. Si ricorderà nei cartelli (ne prepareremo) l'avventura della Nato in Libia. E appunto cercheremo di consegnare una lettera all'ambasciata, per l'Ecowas.

FINALITA'. Il presidio vuole rappresentare un piccolo sostegno a chi in Africa occidentale cerca di fermare un intervento armato tuttora evitabile.

Rete No War Roma - Info: palombo.marco57@gmail.com



Commento integrazione di J.E.: 
"Arriva un avvertimento dell'Algeria (e di Mali, Burkina Faso, Guinea, Egitto e pure qualcun altro in Africa) alla Nato e ai suoi alleati in Africa a non provarci, contro il Niger. Come dire: "Guardate che lo sanno tutti ormai, che il vostro imperialismo è alla frutta". E infatti gli USA in Africa tentennano, accontentandosi di un win-win per un ulteriore indebolimento politico-economico della Francia e, con essa, della UE. Un altro "Fuck UE", come disse Victoria Nuland un paio d'anni fa, e in questi giorni appena tornata da un viaggetto inconcludente (eufemismo) presso il nuovo governo rivoluzionario di Niamey. Cui non bastano nè le minacce francesi, nè le oramai vuote promesse USA, e che guarda a Mosca e ai BRICS. Come quasi tutto il Sahel, dal Senegal all'Eritrea e oltre.  Buongiorno Africa, ben svegliata!"



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