Negli anni passati avevo coniato il motto “Una, cento, mille Calcata..” per significare come l´esperimento in corso nel vetusto borgo potesse essere esemplificativo di un nuovo modo di rapportarsi con la natura e con se stessi. Non è certo Calcata, in quanto comunità o località, che va riprodotta ma un modo di percepire la presenza umana nel luogo. Una presenza inserita nel contesto della natura, nel consesso dei viventi, in condivisione olistica e simbiotica.
Infatti – come disse Nisargadatta Maharaj – noi non possiamo essere altro che una parte integrante della manifestazione totale e del totale funzionamento ed in nessuna maniera possiamo esserne separati.
Molto spesso però ho notato che l´uomo tende a dare maggiore importanza al contesto sociale in cui egli vive. E´ nella società umana, con le sue esigenze e movimenti, che si fa la storia e si sancisce la caratteristica di un posto, molto spesso dimenticando l´appartenenza al tutto, ignorando l´inscindibile co-presenza della natura e degli animali. Per tentare di riscoprire le nostre radici naturali, continuando a prendere ad esempio un certo modo di vivere il luogo e nel luogo, ho pensato di affidare le mie riflessioni a questo blog. In esso si parla di Calcata ma anche di tutto il mondo, ma potremmo dire che è un’altra Calcata ed un altro mondo.
Programmi, storie, descrizioni dell´ambiente (sia naturale che umano), poesie, riflessioni… è ciò che troverete in questo blog. Non sarà quindi un sito di servizi, per promuovere il turismo o la speculazione commerciale, ma un luogo di incontro e fusione delle anime.
Paolo D’Arpini
Scritto il 4 giugno 2009 sul frontespizio del blog http://altracalcata- altromondo.blogspot.com/ poi cancellato per errore...
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