giovedì 17 dicembre 2020

Senza le braccia dei contadini anche Travaglio sarebbe morto di fame... - Lettera Aperta di Marinella Correggia



Al Giornalista Marco Travaglio,  stamani, mentre leggevo un articolo -  pubblicato dal sito francese Reporterre - sulle epiche lotte contadine che stanno percorrendo l'India in queste settimane, mi è stato segnalato il suo articolo "La vispa Teresa" https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/12/16/la-vispa-teresa/6038227/


Ecco, diciamo che sono tornata in Italia.

Non mi interessa qui l'aspetto politico del suo articolo, le sue critiche a Italia viva possono essere legittime  (peccato che con altri sia invece tanto indulgente). Mi soffermo invece sull'intenzione di scherno contenuta in poche Sue parole: "Braccia rubate all'agricoltura", riferite alla ministra delle Politiche agricole e forestali Teresa Bellanova.

Lei, facendo ricorso con intento offensivo a quell'idiotissima e banalissima espressione ("braccia rubate all'agricoltura"), dimostra evidentemente di non sapere nulla di questa attività - che dovrebbe rispettare in ogni caso visto che le dà da mangiare, letteralmente, come a tutti noi. Ma sappia anche che è uno dei lavori più faticosi e difficili. L'agri-cultura (in fondo questo è o dovrebbe essere) richiede intelligenza, forza, spirito di sacrificio. Il tutto in cambio di un reddito spesso risicato, anche quando non si è braccianti. Lo so per certo: sono nata e cresciuta sulle colline del Monferrato, ho sempre abitato in aree rurali, ho frequentato contadini del Sud del mondo.

Suggerimento terapeutico: provi per un mese a lavorare in agricoltura; ma sul serio, non in un orticello hobbistico - sarebbe troppo facile. Forse capirà. 

Ah ma aspetti... forse mi sono confusa? Probabilmente Lei è convinto che non occorrano affatto teste e corpi umani per produrre cibo. In effetti, certa tecnocrazia immagina una produzione alimentare affidata solo a grandi macchinari e ogm. Se questa è la sua (distopica; dispotica?) visione, in effetti le "braccia in agricoltura" sono un accessorio inutile e risibile.

Per finire, riferendomi in generale alla Sua attività giornalistica, La inviterei a imparare una virtù quasi sacra: il rispetto umano. Ad alcuni viene insegnato da piccoli. Ad altro no. Oppure dimenticano. 

Insomma, si devono attaccare le idee e le azioni e le intenzioni, non l'origine, il mestiere o l'aspetto delle persone. 

Marinella Correggia











originaria di Rocca d'Arazzo (AT)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.