venerdì 1 luglio 2022

Roma, 19 luglio 2022 - Commemorazione del bombardamento di San Lorenzo... e qualcosa che manca...

 


Il programma  di quest'anno per commemorare il bombardamento di San Lorenzo (il 19 luglio 1943), sembra un po' poco.  Mancano i temi attuali.

Certo, l'ANPI non è un partito ma dovrebbe comunque far politica, non solo commemorare il passato.  Come del resto ognuno di noi, nella propria vita lavorativa e civile.

L'ANPI Nazionale lo fa, e bene.  Pure l'ANPI Provinciale di Roma.

Ma ANPI San Lorenzo?  
 
Parlare con le realtà associative del quartiere e cantare contro le guerre, per commemorare il 19 luglio secondo il programma, sono cose buone.  Ma sono anche poche, visto il fascismo strisciante che dovremmo invece, come impegno politico personale e collettivo, sforzarci a contrastare.  Per fascismo strisciante intendo:
 
-- il crescente Stato di Sorveglianza (l'OVRA non era niente; siamo sempre più controllati, persino nei nostri cellulari, e sempre più censurati se esprimiamo vedute antagoniste),
 
-- il crescente militarismo (la NATO e quindi anche l'Italia, dopo aver istigato la Russia a fare guerra in Ucraina, per indebolirla, ora annunciano a Madrid una prossima guerra con la Cina).

-- il crescente sacrificio dell'ambiente sull'altare del profitto (ora la penuria di gas russo è la scusa per usare più combustibili fossili, accelerando così i futuri disastri climatici),
 
-- il crescente annullamento del Parlamento (Draghi vuole emanare decreti interministeriali per sostituire il dibattito parlamentare su questioni come l'invio delle armi o l'uso del PNRR).
 
-- il crescente marginalizzazione dei sindacati antagonisti (esclusi dalle trattative, meno ore di assemblea, ignorati dai media: hanno scioperato contro l'invio delle armi ma nessuno lo sa);
 
ecc. ecc.
 
Il Fascismo non era soltanto il Duce al balcone.  Era anche e soprattutto lo Stato di Sorveglianza, il militarismo, il predominio incontrastato degli imprenditori che saccheggiavano l'ambiente e sfruttavano i lavoratori, la soppressione dei sindacati, l'annullamento del parlamento.   Era, in una parola, "la dittatura dei padroni", voluta e finanziata per scongiurare la rivoluzione comunista e  la dittatura del proletariato che era nell'aria.  
 
Oggi i padroni riescono a far tornare il fascismo.  Ma in modo strisciante.  Cioè, niente manganelli e olio di ricino.  Ottengono lo stesso risultato usando i social media e i continui Stati di Emergenza.
 
Non dovremmo, come ANPI, discutere tutto questo?
 
Ripeto: parlare con le realtà associative del quartiere e cantare contro le guerre il 19 luglio sono cose buone.  Ma sono anche poche, visto il fascismo strisciante che noi, come ANPI, dovremmo essere in prima linea a contrastare.
 
Non vi pare?
 
Patrick Boylan - Nowar Roma




Integrazione di Franca Raponi: “...si, manca qualcosa d'importante, manca il motivo per fare e organizzare, perché non è solo una data di ricorrenza che ricordiamo, ma il motivo perché questa data è importante da ricordare, proprio per non ricadere e che la memoria sia di baluardo, perciò bisogna parlare dei bombardamenti che la gente ancora subisce come ne abbiamo subiti noi, e della  messa al bando della parola e delle verità che la stampa ufficiale sottace, come "La Pace proibita" di Santoro e Vauro, come l'estradizione di Julian Assange, perché se ci piace dire che siamo democratici e che siamo componenti nella Nato come alleanza atlantica e che difendiamo i nostri valori, all'ora dobbiamo difendere che la guerra continui e faccia strage, e i costruttori gli speculatori si sfregano le mani pensando ai loro dollari che faranno con la ricostruzione e quelli che già ne fanno con le armi che mandano alla Ucraina, perché questa non è una lotta di liberazione dall'occupante ma solo una lotta di due imperi, quello "Americano" che ha attaccato i confini dell'altro impero la "Russia" che difende i suoi confini.Se ci sentiamo veri democratici questi sono i temi d'affrontare e l'Anpi ci deve fare i conti, per rispetto ai Partigiani che rappresenta...”




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