mercoledì 20 luglio 2022

Democrazia come vacca da macello...

 


C'è chi è disposto a vedere in questo processo qualcosa di fatale e forse persino benigno. Dopo tutto la democrazia è sempre stata un esperimento difficile, una forma istituzionale delicata, forse era tempo che il circolo si chiudesse e che si ritornasse ad una forma di potere autocratico (come è stato in prevalenza per millenni).

Purtroppo questa versione in qualche modo consolante è priva di fondamento.
Non c'è nessun ritorno indietro della storia,
Non c'è nessun circolo che si chiude.

La democrazia era nata dopo la Rivoluzione Francese come rimedio, come reazione collaterale (voluta soprattutto dai socialisti nella seconda metà dell'800) ad un cambiamento epocale nelle gerarchie di potere: con l'emergere delle forme di produzione capitaliste il potere economico era divenuto centrale nella gestione del potere, anche politico, e la democrazia era la risposta alla tendenza a sostituire accentramenti di potere a base ereditaria (nobiltà) con accentramenti di potere a base capitalistica (concentrazioni, trust, corporations). 

Oggi, se il modello democratico appassisce ulteriormente e dissecca, esso non verrà sostituito né da un feudalesimo a base teocratica, né da monarchie ereditarie, né da principati affidati a condottieri vittoriosi, né da niente di simile. 

A sostituirlo sarà qualcosa di inedito: un'autocrazia fondata sul potere finanziario e tecnologico, un governo autoritario le cui motivazioni traninanti non saranno né religiose, né politiche, né etiche, ma dipendenti da una visione che combina l'astrazione dell'interesse finanziario in un'astrazione al quadrato con una concezione dove il potere è l'ultimo dio, e il potere è la tecnologia.

Lungi da me idealizzare governi autoritari a matrice religiosa, etica o politica, e tuttavia tutte queste forme di governo avevano un limite interno al proprio dominio, che ne circoscriveva i danni possibili. Erano tutti sistemi guidati di principio da una visione organica ed ideale del mondo, una visione cui i regnanti venivano preparati, una visione paternalistica ma perciò anche responsabilizzante, una visione che veniva percepita anche come criterio di legittimazione a detenere il potere.

Ciò che ci aspetta se ciò che resta della democrazia sarà spento e sostituito dai nuovi modelli di autocrazie tencofinanziarie è un mondo nuovo, un mondo dove l'esercizio del potere non conoscerà limiti di principio, un mondo in cui il posto legittimo per chi non è parte dell'èlite potrà essere solo quello delle mucche da latte o da macello.

Andrea Zhok


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