La RAND ha delineato i possibili scenari di un'escalation militare che potrebbe coinvolgere la NATO. Esiste la possibilità di uno scontro diretto se la Russia pensa che la NATO si stia preparando ad attaccare le sue forze sul territorio dell'Ucraina.
"Il rischio più grande che la Russia decida di passare direttamente a un attacco contro gli alleati della NATO sarà connesso al fatto che Mosca si rende conto dell'inevitabilità di attacchi diretti della NATO su larga scala alle forze armate russe in Ucraina".
Armi nucleari tattiche potrebbero essere utilizzate in Ucraina se venissero esauriti i missili convenzionali in Russia.
Se la campagna mediatica in Occidente è accompagnata dal dispiegamento avanzato di armi d'attacco a lungo raggio, sono possibili attacchi preventivi russi ai mezzi di supporto, vale a dire - satelliti e sistemi elettronici.
Se la partecipazione di militari dei paesi della NATO sul territorio dell'Ucraina diventa troppo evidente e aumenta la fornitura di nuovi tipi di armi, Mosca potrebbe considerare che la NATO è già intervenuta direttamente nel conflitto. La risposta della Russia potrebbe essere quella di condurre operazioni simili sul territorio dei paesi della NATO o vicino ai loro confini. Se il flusso di armi aumenta a tal punto da minacciare l'intera operazione speciale (e a condizione che non sia possibile interrompere questo flusso all'interno dell'Ucraina), gli autori del rapporto non escludono attacchi già alla fornitura.
Il rapporto suggerisce che solo la Russia, se "fraintende" alcune azioni della NATO, potrebbe attaccare la NATO. Allo stesso tempo, nel rapporto non viene presa in considerazione nemmeno la possibilità teorica che l'Occidente abbia in programma di lanciare attacchi preventivi contro la Federazione Russa.
Gli attacchi russi non saranno necessariamente attacchi missilistici: non sono esclusi attacchi informatici e altri tipi di influenza militare segreta (ad esempio, la distruzione di depositi militari da parte di sabotatori sul territorio dei paesi della NATO).
Gli analisti suggeriscono anche di considerare il complesso dei fattori elencati come possibili istigatori di una guerra diretta tra la Federazione Russa e la NATO.
Notizia diramata da Giorgio Bianchi
Commento di Marco Palombo del Comitato No Nato: “Dopo il quarto incontro dei 40 paesi Amici dell'Ucraina nella base USA di Ramstaim in Germania, avvenuto poco prima del 20 luglio, Guerini ha illustrato al Copasir il contenuto del 4° decreto per l'invio di armi a Kiev. Il 4°decreto Guerini-DiMaio-Franco è arrivato così al Copasir solo il 27 luglio 2022, illustrato da Guerini, dopo il quarto incontro del gruppo Amici dell' Ucraina che si è svolto nella base USA il 18 o 19 luglio, Nel frattempo in Italia c'è stata la crisi di governo e la convocazione di nuove elezioni politiche. Il governo rimane in carica per l' ordinaria amministrazione, e l'invio di armi in grado di colpire a 80 kilometri di distanza potrebbe essere stato considerato "ordinaria amministrazione". Per il momento però non lo sappiamo, perché il contenuto del decreto è segreto, ed è ancora abbastanza sconosciuto anche il varo del decreto stesso. La notizia ufficialmente non è segreta, ma i media non ne parlano, i politici non commentano, i pacifisti neanche...”
RispondiEliminaNota di Askanews: "Il governo italiano auspica che il Parlamento "possa ratificare" il processo di adesione alla Nato di Svezia e Finlandia "alla Camera entro la prossima settimana". Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, spiegando che si tratterebbe di "un segnale politico molto significativo". "Più della metà dei nostri alleati ha già ratificato questa adesione" ha dettto Di Maio"
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