mercoledì 2 marzo 2022

Taci! Il nemico ti ascolta...

 


Durante la guerra, mia mamma e le sue amiche si sussurravano all'orecchio le opinioni sul corso della stessa, sul regime e su Hitler. Ben attente che nessuno le sentisse. E nel'44 si ascoltava Radio Londra a casa dei vicini, sotto una grande coperta per non far trapelare il suono. Censura totale e paura toglievano il pensiero dalle menti.

Io non mi sono vaccinato e diffido troppo delle farmaceutiche e dei galoppini alla U. van del Leyen, per farlo.

Alla luce della Storia, ma soprattutto conoscendo i farabutti che dominano in Occidente, non condanno la Russia. Una mancata reazione avrebbe portato i missili nucleari USA-NATO alle porte di Mosca, là dove i tedeschi erano stati bloccati nel novembre 1941. In fondo si ripetono le vicende di allora su scala globale. Con le stesse dinamiche e la stessa paura diffusa che toglie pensiero alla mente.

Quindi siamo in guerra, come ha detto il galoppino della Goldman Sachs, sussurreremo nell'orecchio e e se  vorremo ascoltare Radio Mosca lo faremo sotto la trapunta  

Giorgio Stern



Da un messaggio di J.E. estraggo: 

In questo clima di guerra permanente (cfr Bush Jr....)...


Ecco qua sopra su La Repubblica pronta una prima bozza della lista nera dei renitenti e disertori, destabilizzatori del Belpaese. Non si tratta di ultras da stadio, ma di una ventina di parlamentari e di una decina di cittadini comuni impegnati in politica e nel sociale. Non è questa una deriva fascista?
 Oltre a Pino Cabras, Diego Fusaro e Ugo Mattei, nel mirino ci sono tutti i 17 parlamentari di Alternativa (l'unica opposizione parlamentare attuale), c'è Marco Rizzo del PCI pur se bombardatore della RFJ, c'è perfino l'allineato Vauro. Si sta configurando il frame del Nemico interno.

Ed inoltre:


NEGOZIATI SOTTO LE BOMBE - Diario di Guerra in Ucraina - Max Bonelli  https://www.youtube.com/watch?v=2d7tLKTFZAk - breve report audio dal Donbass
  "Nel Donbass gli scontri si fanno sempre più violenti e coinvolgono i civili. Le milizie cecene dell'esercito  si stanno avvicinando a Mariupoli. Sui grandi social, invece, è in atto una censura coordinata contro le voci non allineate alla propaganda occidentale."


 Le parole con cui Mario Draghi nel Parlamento plaudente ha portato l'Italia in guerra.
 "Non basta la deterrenza, non basta il supporto ideologico":
 https://youtu.be/nCERG5NiDVs?t=149 
 L'aula applaude, la traduttrice per non udenti vomita.

 Dal centro di Donetsk sotto bombardamento. 
 Lo sfogo e la commozione del reporter Vittorio Rangeloni:
 "Sono 8 ca**o di anni: siete ipocriti"
 https://www.youtube.com/watch?v=LmisnvNsEjU


 Dal nostro cronista da Nikolaev, pacifista e oppositore alla giunta di Kiev:

 

 "Venite ad aiutarci invece di commentare sul web!" Ucraino racconta la situazione attuale dal posto.
 https://www.youtube.com/watch?v=TIsm8OqteXk


 Cosa è successo durante l’attacco a Nikolaev? Non è una Guerra.
 Ciao a tutti. Vi espongo quello che ho capito di quello che è successo qui a Nikolaev l’altra sera.   Parleremo poi di tante cose quando sarò in Italia. In tanti mi chiedono. Vi posso dire solo che mi sto muovendo. Grazie a tutti!
 https://www.youtube.com/watch?v=wPE5Acsz7w8


 Chi comanda in Ucraina. Le verità di questa Guerra.
 Ciao a tutti. Qui già si può avere un idea della situazione che c’è e c’era in Ucraina. Una realtà a molti sconosciuta. Ma dai commenti che ho visto a tanti non è sconosciuta, e sanno!
 https://www.youtube.com/watch?v=0tt6nSMpHGY

 

 Aggiornamento su cosa succede in Ucraina durante la guerra quarto giorno a Nikolaev
 Carri armati distrutti e niente pane.
 https://www.youtube.com/watch?v=jZX31C7UWkM


 Ucraina: l’attacco lo lanciò la Nato otto anni fa... ma ora la Russia ha il cerino acceso in mano

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Vittime  civili russe nel Donbass - http://www.madrerussia.com/

"Nel febbraio 2014 la Nato, che dal 1991 si era impadronita di posti chiave in Ucraina, effettuava tramite formazioni neonaziste appositamente addestrate e armate, il colpo di stato che rovesciava il presidente dell’Ucraina regolarmente eletto. Esso era orchestrato in base a una precisa strategia: attaccare le popolazioni russe di Ucraina per provocare la risposta della Russia e aprire così una profonda frattura in Europa.  Quando i russi del Donbass (bombardati da Kiev anche col fosforo bianco) si trinceravano nelle due repubbliche, iniziava contro la Russia la escalation bellica della Nato. La sosteneva la Ue, in cui 21 dei 27 paesi membri appartengono alla Nato sotto comando Usa. In questi otto anni, forze e basi Usa-Nato con capacità di attacco nucleare sono state dislocate in Europa ancora più a ridosso della Russia, ignorando i ripetuti avvertimenti di Mosca...". Ciò è uno stralcio di  quanto scrive Manlio Dinucci nella sua rubrica "L'Arte della Guerra" del 1 marzo 2022.


Certo la pazienza ha un limite, ma ho la sensazione che la mossa di Putin di avviare un'azione militare in Ucraina possa ritorcersi infine contro la Russia. Forse Putin sperava in una campagna lampo con i soldati ucraini che si arrendessero senza combattere ma così non è stato. Per non colpire i civili l'esercito russo deve affrontare una guerra di posizione e questo va a vantaggio dell'Ucraina poiché nel frattempo può lanciare una campagna di solidarietà, addirittura attraendo volontari o "terroristi" stranieri come è accaduto a suo tempo in Siria. 

Non vorrei fare la parte di Cassandra ma temo che alla fine la Russia sarà costretta a ritirarsi senza aver ottenuto risultati soddisfacenti, come accadde al tempo dell' “aiuto fraterno” offerto nel 1979  dall'URSS al governo laico dell'Afghanistan che infine si risolse in una debacle militare ed economica con ritirata ignominiosa dell'Armata Rossa nel 1989. 

Ai signori della guerra USA e UE fa comodo che la Russia si esaurisca con una campagna di posizionamento in Ucraina. Tra l'altro ho notato che la stragrande maggioranza della popolazione in Italia,  ed  in generale nel mondo occidentale, non è minimamente consapevole delle vere cause del conflitto in corso. Alla fine alla Russia non resterebbe che o aderire ad un accordo vergognoso con l'Ucraina oppure allargare il conflitto a livello mondiale... ed allora saranno cardi  amari...” 

Paolo D'Arpini

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