Di Maio se l'è fatto scappare: - Gli italiani saranno contenti di sacrificare i loro risparmi per far fronte ai rincari.
Solo i microcefali non hanno ancora capito che il pallino fisso di questi signori sono i soldi che abbiamo da parte. Ne hanno parlato ampiamente del capitale che gli italiani, grandi risparmiatori da sempre, per cultura, hanno nelle banche. E parlano di questi nostri risparmi come di un qualcosa di criminoso, li teniamo fermi lì inutilmente, ne parlano in toni sprezzanti come se li avessimo rubati, estorti, trovati per strada o vinti all'enalotto. Non sono soldi su cui abbiamo già pagato le tasse, che abbiamo risparmiato rinunciando a un viaggio, alle cose di lusso, alle cene fuori, evitando spese superflue, o guardando i prezzi al centesimo sugli scaffali del supermercato.
Mio padre mi ha insegnato il risparmio da quando ero piccola ed è stato un insegnamento basato sull'esempio, e gliene sono grata, perchè se avessi scialacquato tutto quello che mi entrava in saccoccia, senza mettere in conto che magari in futuro un qualunque evento inatteso che mi richiedesse di fargli fronte con una somma di denaro più cospicua e io non l'avessi avuta, mi sarei trovata nei casini, svariate volte. Ho sempre odiato il debito. Dovermi far prestare i soldi. Così ho sempre risparmiato. Mio padre coi suoi risparmi non ha mai dovuto dare interessi alle banche. Quando aveva una spesa inattesa, quando voleva cambiare la macchina, i soldi li aveva. Perchè è sempre vissuto dello stretto necessario, non ha viaggiato, non è andato nei ristoranti, e quello che non spendeva lo metteva da parte. I soldi non se li è mai fatti prestare dalla banca. È sempre stato un uomo LIBERO. Lo capiamo o no, il punto, signori?
I nostri risparmi in qualche modo ci rendono ancora LIBERI.
E questo non va bene. Non va bene.
Noi maledetti italiani risparmiatori, restii ai prestiti e al consegnare totalmente il nostro destino alle banche, dobbiamo colare a picco.
Le escogiteranno tutte per erodere i nostri risparmi, per smantellare il capitale che abbiamo ancora fermo e che ci consente di decidere autonomamente qualcosa nella nostra esistenza. Non siamo TOTALMENTE nelle loro mani.
L'assalto è alla libertà e all'autodeterminazione da un bel pezzo, per strade sordide, recondite.
Chi non l'ha ancora inteso non so in quale dimensione viva.
Morena Oro
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.