sabato 13 febbraio 2021

Grillo dice che Draghi è uno di loro... allora noi diciamo No a Draghi

Quando il nostro garante Beppe Grillo chiede che il nuovo governo abbia un ministero dedicato alla Transizione ecologica dice una cosa fondamentale: è arrivato il momento che il Paese riparta su nuove basi…”  (continua il Comunicato MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati).

 

Sì Tav? No Draghi!

Fermare il TAV è il minimo sindacale dell’ecologia. Il compitino da prima elementare per qualsiasi politica veramente “verde”. Ma la questione TAV dimostra anche che la “transizione ecologica” è una questione molto politica e poco tecnica. La difesa dell’ambiente non è un’abbuffata confindustriale: ci sono industriali da scontentare, lobby d’interessi che remano contro, colate di cemento da fermare. È una questione che richiede coraggio e idee chiare, quelle che sembrano siano sempre mancate ai vari partiti (leggi M5S) che si professavano notav fino all’arrivo in parlamento ma che non hanno mai fatto della salvezza del Val Susa una questione dirimente che potesse rimettere in dubbio la loro permanenza sull’agognata poltrona. Allora ci chiediamo: a cosa serve un ministero della transizione ecologica se non si riesce nemmeno a fermare il TAV? Clicca qui NoTav Info.

Sì Pfas? No Draghi! 

Magistrati e carabinieri stanno eseguendo una vasta perquisizione dentro lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo: sono i sostituti procuratori della Repubblica di Alessandria, Eleonora Guerra e Fabrizio Alessandriacon il supporto tecnico dei  militari del Nucleo operativo ecologico (Noe) e dell’Arpa.Il fascicolo per sversamento di sostanze inquinanti, dunque per  disastro ambientale e omessa bonifica, è coordinato dal procuratore capo Enrico Cieri, al quale il Movimento di lotta per la salute Maccacaro ha inviato 5 esposti, clicca qui  in particolare chiedendo fra i documenti il sequestro delle cartelle cliniche top secret dei lavoratori con valori stratosferici di Pfas nel sangue.

La magistratura  di Alessandria sembra che stia facendo il suo dovere. A Vicenza è in corso il maxi processo contro Miteni di Trissino. Non ha fatto il suo dovere il governo uscente, anzi il ministro grillino all’ambiente,  avendo promesso e non mantenuto di fissare LIMITE ZERO PFAS (per cui si è affrettata, malgrado allarmanti indagini epidemiologiche e idrogeologiche, la giunta provinciale  ad autorizzare alla Solvay i cancerogeni Pfas C6O4). A questo punto chiediamo: a cosa serve un ministero della transizione ecologica se non si riesce nemmeno a fermare i PFAS?

Sì Ilva? No Draghi! 

Come si fa a parlare di super ministero della transizione ecologica  se non si chiudono, come non ha fatto il governo uscente, gli impianti inquinanti dell’Ilva a fronte della drammatica questione sanitaria di Taranto? (clicca qui).

 

Sì TAP? No Draghi! 

TAP (Trans Adriatic Pipeline): uliveti espiantati, fondali marini distrutti, pozzi avvelenati, inquinamento delle falde con nichel, arsenico, manganese, bromo e soprattutto cromo esavalente.  Il governo uscente se n’è lavato le mani. Allora ci chiediamo: a cosa serve un ministero della transizione ecologica se non si riesce nemmeno a fermare il TAP? Clicca qui.  

 

Sì armi nucleari? No Draghi! 

Il Trattato di Proibizione della Armi Nucleari, firmato da 50 Stati, è entrato  in vigore il 22 gennaio,  proibisce agli Stati di sviluppare, testare, produrre, realizzare, trasferire, possedere, immagazzinare, usare o minacciare di usare gli armamenti atomici, o anche solo permettere alle testate di stazionare sul proprio territorio. E’ pensabile (come già abbiamo chiesto invano al governo uscente clicca qui) che Draghi  disobbedisca agli Usa,  aderisca al Trattato, dunque si impegni a distruggere i propri arsenali in accordo con un piano definito e legalmente vincolante? No. Allora a cosa serve un ministero della transizione ecologica se non si riesce nemmeno a proteggere l’Italia dalle servitù nucleari?

 

Sì trivelle? No Draghi! 

Il macigno trivelle è pronto a travolgere la maggior parte del territorio italiano. Clicca quiCome si fa a parlare di ministero della transizione ecologica se non lo si ferma?

 

No acqua pubblica? No Draghi! 

Al punto 22 del programma del governo si leggeva: “L’acqua è un bene comune: bisogna approvare subito una legge sull’acqua pubblica, completando l’iter legislativo in corso”. L’appello si rivolgeva soprattutto al  M5S che aveva posto l’acqua pubblica come prima stella affinchè  “si abbandoni la politica di privatizzazioni e si imbocchi la strada della ripubblicizzazione di questo bene che Papa Francesco nella Laudato Si definisce diritto umano essenziale, fondamentale e universale.” Impensabile che sarà  una stella di Draghi. Allora  ci chiediamo: a cosa serve un ministero della transizione ecologica se non rispetta il volere degli italiani nel Referendum?

 

Sì OGM importati? No Draghi! 

A cosa serve un ministero della transizione ecologica se non vieta ogni importazione di mangimi o alimenti geneticamente modificati? in particolare  costituiti da semi vivi o materiali riproducibili, che inquinerebbero irreversibilmente le nostre varietà tradizionali attraverso il polline se dovessero diffondersi accidentalmente o venissero seminati da agricoltori o hobbisti imprudenti, per risparmiare sulle sementi… Inoltre, continuando a importare mangimi e alimenti ogm rischiamo che l’inquinamento della nostra flora microbica, di quella dei terreni e delle acque, attraverso il passaggio genico orizzontale per mezzo dei microbi intestinali che trasferiscono ad altre specie frammenti di dna geneticamente modificato, diventi irreversibile.

 

No bonifica Bussi? No Draghi! 

Ci chiediamo a cosa serve un ministero della transizione ecologica se la mega-discarica dei veleni tossici di Bussi sul Tirino continua ad inquinare. Se si conferma, come a Spinetta Marengo, che non sono bonifica nè gli interventi di copertura e impermeabilizzazione dei terreni, nè il sistema di emungimento delle acque sotterranee, vale a dire il procedimento che pretenderebbe di prelevare l’acqua di falda, depurarla e rimetterla in circolo pulita.

 

No bonifica Caffaro? No Draghi! 

La Procura di Brescia, nell’ambito di un’inchiesta per disastro ambientale ha disposto il sequestro della Caffaro: il cromo esavalente percola, il mercurio galleggia sul suolo, nonostante la presenza della barriera idraulica;  non è solo un’eredità del passato, ma un inquinamento perpetrato nel tempo. Allora ci chiediamo: a cosa serve un ministero della transizione ecologica se non  riesce ad affrontare la bonifica previo urgente intervento per  mettere in sicurezza la falda? Clicca qui.

 

Sì Mose? No Draghi! 

Alcune  associazioni ambientaliste nazionali hanno avuto un incontro con Draghi e hanno scritto un documento che non parla delle cosiddette “Grandi Opere” inutili e dannose che sono da molti anni oggetto di mobilitazioni di migliaia di persone che tentano in tutti i modi di fermarle per difendere e tutelare i territori in cui vivono! Grandi Opere Inutili e Dannose che invece sono volute e/o non contrastate dai partiti che siedono in parlamento e che si accalcano per entrare nel nuovo governo! Noi invece continuiamo e mobilitarci e lottare contro il Sistema MOSE e contro le Grandi Navi che devono rimanere fuori dalla Laguna ora e sempre! Allora chiediamo: a cosa serve un ministero della transizione ecologica se non si riesce nemmeno a fermare Mose e Grandi Navi?


Movimento di Lotta per la Salute Giulio A. Maccacaro

Via Dante 86 – 15121 Alessandria – Via Mario Preve 19/7 – 16136 Genova  cell. 3470182679  lino.balza.2019@gmail.com - lino.balza@pec.it








Articolo in sintonia: 

2 commenti:

  1. Mio commentino: “...come mascherare il consumismo e la distruzione delle risorse residue del pianeta usando una semplice parolina “transizione ecologica”...” (Paolo D'Arpini)

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  2. Commento di Gloria Germani: “La transizione ecologica non può essere una questione tecnologica. Perché è la tecnologia che ci ha portato al collasso. Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale, una visione Sistemica...”

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