lunedì 8 febbraio 2021

DRAKES... WHATEVER IT TAKES



Draghi. Costi quel che costi

            luglio 2012           febbraio 2021         

Forza signori. Avanti ci son posti.

Insiem riuniti, ripareremo i guai

del signor Conte. Non volle mentir mai.

Almen per qualche dì

anch’io farò così.

Una volta nominato,

vedranno il risultato.

Ai Cinquestelle lascio una speranza:

l’incasso del reddito di cittadinanza…                       

(senza percento per il Casaleggio)

 

Sul panfilo c’era REGINA ELISABETTA                        

(“il BRITANNIA”)

in gita d’affari nel Tirreno

fui io a domandar di far colletta.

Finanziatori inglesi hanno comprato:

poche sterline per boccon di Stato.                 

(Più d’un, naturalmente)

 

Lui era il Direttore del Tesoro;

dopo l’appello dal panfilo discese.

Furono “altri” a chiarir pretese;

pur senza Covid, chiesero il ristoro.                

(Erano al comando AMATO e CIAMPI)

 

Cancellò il Lete (*) l’antica vicenda.                             

(*) Il fiume dell’oblìo

Svarion (**) col SANTANDER nessun l’intenda!

Ché giornaloni non ne fan racconto

al fin che i lor padron presentin conto

gustando le primizie del Recovery Fund.     

 

Furono sue le autorizzazioni                             

(era Governatore di Bankitalia)        

il MONTE gettò via diecimilamilioni                 

(un importo spaventoso!)

in gattabuia mai nessun banchiere

son sempre i maggiordomi del potere.         

 (Giammai l’ALTO PROFILO ci ha giovato.)

 

Recovery avrà stessa procedura

ché questo è ver motivo della cacciata.

Son molti a pregustar la nuova entrata,

docili in coda son per la paura…                       

(di non papparsi una gustosa fetta)

 

Nel carrozzon non passa più uno spillo.

Chi mai avrìa predetto:”Pure Grillo?

Con MONTI ha due alfier liberalismo,

anch’egli guidò – con esito modesto – un Governo tecnico

fan ola i nipotin del "comunismo"

(oppur consumismo?)

 

Luigi Caroli – 8 febbraio 2021 –

 

(**) L’uomo del bottino

(Nascosto era nel nome il grosso affare)

 

LO spagnolo Emil BOTIN (deceduto nel 2014) Presidente – proprietario – del BANCO SANTANDER

pattuì (telefonicamente) con MUSSARI – Presidente del Monte dei Paschi – per nove miliardi di euro (Emil pretese una conferma entro due giorni) la vendita di Antonveneta in suo possesso.

La Banca di Padova ne valeva tre (in una catena di S. Antonio). Mussari non ordinò di fare la “DUE DILIGENCE”. E’ il controllo che si deve fare – con la dovuta diligenza – prima dell’acquisto. In soli due giorni non sarebbe stato possibile. Ma Mussari aveva ricevuto un assenso di ALTO PROFILO.

Dal 30 maggio 2008 al 30 aprile 2009 Monte dei Paschi effettuò bonifici per SEDICI MILIARDI DI EURO. Destinatari a New York, Londra e Madrid. Entusiasti di tanto successo e col beneplacito dell’ALTO PROFILO, i colleghi banchieri lo elessero Presidente. Avrebbero fatto meglio a nominare un onesto fattorino. Infatti, qualche mese prima (dicembre 2007), gli onesti ispettori di Bankitalia avevano stroncato la gestione di ANTONVENETA descrivendola come una “ciofeca”. Ignoto è il totale dei soldi distribuiti – per festeggiare – da Mussari in Toscana. Erano tutti di provenienza italiana. Il principe saudita non era ancora al potere e non poteva quindi distribuire i regali ipotizzati dal porco tosco.

Perché i tecnici devono essere sempre economisti?

Non sarebbe meglio – per gli italiani – una scelta a caso di poveri cristi?

La relazione degli ispettori fu letta dall’ipereroe che - a detta di giornaloni e televisioni leccaculo – tutto il mondo ci invidia.

Per favorire Goldman Sachs (è stato l’ente che di gran lunga l’ha retribuito meglio) il nostro eroe mandò in rovina la Grecia inondandola di derivati. Loro lo ricordano bene. Degli italiani non lo ricorda nessuno. Tantomeno i padroni che ne approfitteranno per cuccarsi buona parte del Recovery.

Sono certo che “I COSTI CHE MOLTISSIMI ITALIANI DOVRANNO SORBIRSI SARANNO MOLTO ALTI”.

Potrei continuare con rilievi che giornaloni, televisioni e padroni ben conoscono. Per loro continuerà ad andare – sempre e comunque – bene … tton!!

Non ci sarà la revoca ma l’aumento delle tariffe autostradali.

 

L’ ALTO PROFILO restò sempre silente

e contro mali banchier mai fece niente.



E qui possiamo leggere i punti programmatici del nuovo governo Draghi:

"Sarebbero otto i punti presentati da Mario Draghi alle delegazioni delle forze politiche incontrate a Montecitorio nel corso del secondo giro di consultazioni.

Punti parte di un programma di ampio respiro, che include l'obiettivo di tre maxi riforme legate al Recovery: pubblica amministrazione, giustizia civile e fisco.

Il primo dei punti riguarda la "convintamente europeista" posizione del governo, anche in merito alle sfide poste dal futuro: in ballo infatti anche "la questione di un bilancio comune europeo", come ha reso noto il senatore socialista Riccardo Nencini.

 Per ultimo, un macro-punto connesso al Recovery, consistente in "tre grandi riforme: pubblica amministrazione, giustizia civile e fisco".

Continua: https://it.sputniknews.com/politica/2021020810107336-il-programma-del-governo-draghi-8-punti-e-tre-grandi-riforme/

 

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