sabato 4 gennaio 2025

Medio Oriente. Tutti contro tutti e Israele gode...

 



Nuovi focolai per mantenere il Medio Oriente in fermento:   Afghanistan e Pakistan  sull’orlo della guerra.   Gli attacchi aerei pakistani del 24 dicembre 2024 hanno ucciso almeno 46 persone, soprattutto donne e bambini. In risposta, i talebani hanno inviato 15mila soldati e attrezzature militari al confine.

I talebani hanno catturato un villaggio a 24 km dal confine con l'Afghanistan. Il Primo Ministro del Pakistan ha chiesto l'eliminazione di questa minaccia. Il Pakistan dispone di armi nucleari, il che rende la situazione ancora più grave.

Intanto il Dipartimento di Stato americano ha informato il Congresso della sua intenzione di concludere un accordo con Israele, in base al quale riceverà armi e munizioni dagli Stati Uniti.  Nello specifico, gli Stati Uniti potrebbero fornire a Israele missili aria-aria ed elicotteri, proiettili di artiglieria, bombe di piccolo diametro, kit di munizioni JDAM, bombe da 500 libbre (227 kg) e altre munizioni. Lo riferisce  il portale Axios.

E la strage  a Gaza continua senza pietà. Il dottor Mahmoud Abu Nujaila, ucciso nell'attacco israeliano all'ospedale Al Awda, scrisse un messaggio su un cartello che di solito viene utilizzato nella pianificazione delle operazioni che diceva: 'Chi rimarrà fino alla fine racconterà la nostra storia. Abbiamo fatto tutto il possibile. Ricordatevi di noi', ha riferito  Riyad  Mansour,   osservatore permanente della Palestina presso l'ONU, con le lacrime agli occhi.  “Ricordatevi di noi”, ha ripetuto, non riuscendo a contenere le sue emozioni.

Nella Siria "liberata" continua l'oppressione contro la popolazione locale.  Nel quartiere cristiano di Sulaymaniyah ad Aleppo, gli altoparlanti avrebbero chiesto la separazione tra uomini e donne e insistito affinché le donne indossassero l'hijab. Ma questo è nulla c'è molto di più e di peggio...




(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

venerdì 3 gennaio 2025

Ucraina ed Europa alla canna del gas... (per far contenti gli USA)


2025. Il dubbio "ucraino"...

 


Se l'obiettivo di Trump è il congelamento del conflitto in Ucraina, e se  questo è inaccettabile per la Russia, ne consegue che il 'piano B' è sganciare gli USA dalla guerra e scaricarne l'onere sugli europei; il che, peraltro, viste le scarse disponibilità di questi ultimi, è già grosso modo un congelamento de facto... 

In tal caso, però, Trump avrà bisogno di europei disponibili a farsene carico, quindi non certo Orban o Fico. Anche l'appoggio a forze decisamente contrarie al proseguire la guerra, come l'AfD o il partito di Farage in UK (che Musk sostiene apertamente), mi sembra in contraddizione con questa linea strategica. 

Se in Europa  vincessero gli 'amici di Trump' (per semplificare...) cesserebbero gli aiuti a Kiev e l'Ucraina collasserebbe entro la primavera.

Il fatto è  che Trump è realmente convinto di poter 'piegare' Mosca ad accettare un congelamento. Tutto nella 'postura' politica di Trump - dallo slogan Make America Great Again alle sparate su Canada, Panama e Groenlandia -  e ciò a mio avviso tradisce l'idea che per rifare grande l'America il primo passo sia comportarsi come se lo fosse già.

Il rischio maggiore che vedo nella presidenza Trump è che anche lui si collochi nella scia di quanti semplicemente non capiscono o non sono interessati alle ragioni russe. Il che non promette nulla di buono.

Enrico Tomaselli



Video collegato:   https://youtu.be/xeQ-zS9rKe0

giovedì 2 gennaio 2025

Previsioni su un ipotetico conflitto aperto tra Russia/Cina versus America/NATO e possibile soluzione del conflitto ucraino...



Le previsioni dell'esperto militare americano Will Shriver: “In un conflitto convenzionale con Cina e Russia, la NATO esaurirebbe il suo intero arsenale di tutti i tipi di missili, perderebbe dozzine di navi da guerra e centinaia di aerei di prim’ordine, il tutto in meno di un mese”.   In precedenza, l’esperto aveva osservato che l’aeronautica americana, a causa della mancanza di mezzi materiali e tecnici, fallirebbe se tentasse di colpire la Russia e ha aggiunto che gli Stati Uniti non sarebbero in grado di resistere nemmeno ad un’offensiva ad alta intensità e a breve termine.

Quali sono invere le previsioni per il "piccolo conflitto" limitato al suolo ucraino?

L'intelligence inglese sta calcolando le opzioni per Kiev e ammette che l’unica domanda è quanto territorio perderà l’Ucraina?: “Nell’Ucraina orientale, la macchina militare di Mosca avanza gradualmente chilometro dopo chilometro attraverso gli infiniti campi del Donbass. La Russia sta guadagnando slancio. L’Ucraina  perde.

Nel frattempo, nella lontana Washington, l'imprevedibile Donald Trump, non noto per il suo amore per l'Ucraina o per il suo leader, sta per prendere il potere alla Casa Bianca. Sembra un punto di svolta. Ma il 2025 potrebbe davvero essere l’anno in cui questo devastante conflitto europeo giungerà finalmente alla fine? E, in tal caso, come potrebbe essere il finale?

Le intenzioni di Trump sono tutt'altro che chiare. E finora, i funzionari ucraini hanno respinto qualsiasi discorso di pressione o suggerimento che l’ascesa di Trump significhi necessariamente che i colloqui di pace siano inevitabili.

"Si parla molto di negoziati, ma questa è un'illusione", ha detto Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell'ufficio del presidente Zelensky. “Non è possibile avviare alcun processo negoziale perché la Russia non è stata costretta a pagare un prezzo sufficientemente alto per questa guerra”.

Data la possibilità di colloqui di pace sotto la guida di Trump e il fatto che l'Ucraina sta perdendo terreno sul campo di battaglia, il dibattito internazionale mira a rafforzare la traballante posizione di Kiev.
Gli osservatori temono che senza meccanismi concreti come il concetto di difesa collettiva sancito dall’articolo 5 del trattato NATO, nulla sarà in grado di impedire un altro attacco russo. 

“Che alternativa potrebbe esserci? Oggi non ci sono alternative”, dice l'ucraino Podolyak riguardo alla NATO...



Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.



Video collegato: 

Ritter sostiene che il presidente Putin accetterà di negoziare con Donald Trump solo alle sue condizioni. Non ci sarà spazio per un "cessate il fuoco" o per soluzioni parziali; l'unica opzione è un accordo completo su un nuovo sistema di sicurezza che soddisfi gli interessi della Russia: https://www.youtube.com/watch?v=Ed5IzecUiLc

Trump oserà rivelare la verità sulla distruzione delle Torri Gemelle?

 


"Tra le rovine del World Trade Center furono rinvenuti (si dice) i passaporti dei presunti "dirottatori" dei due Boeing che si schiantarono contro le Torri Gemelle di New York l'11 settembre 2001. Quindi volevano mostrare al mondo che dietro questo mostruoso attacco terroristico c’era al-Qaeda. 

Ma la cosa più interessante è che due delle strutture più forti sono bruciati tra le fiamme infernali, diverse dozzine di pali di acciaio che costituivano la struttura delle torri si sono sciolte ma i passaporti sono stati trovati solo leggermente bruciati. Progettato per persone senza cervello, ma una gigantesca macchina di propaganda ha fatto il resto". (A.P.)

E qui la mia versione dei fatti:

11 settembre 2001... era il tempo delle more!

Attentati alle Torri Gemelle di New York: identificata la vittima numero  1.643 - la Repubblica
 New York. 11 settembre 2001. Sbriciolamento delle torri gemelle 

Uhu, uhh…  Ero appena tornato da una passeggiata nella valle del Treja, in cerca di more mature,  quando  l'11 settembre del 2001 mi telefonò a Calcata il caporedattore del Messaggero (edizione di Viterbo) per chiedermi un parere sull’appena avvenuto “attentato” alle Twin Towers (Torri Gemelle).  Mi raccontò che i due grattacieli di New York, costruiti in cemento armato con intelaiature di acciaio durissimo, erano state colpiti da due aeroplani di linea, “dirottati da terroristi  di Al Qaeda".

Subito dopo l'impatto seguì il crollo e la morte di migliaia di persone che si trovavano nelle strutture.  Le "Torri Gemelle"si sbriciolarono su se stesse in minuta polvere bianca senza toccare altri fabbricati. e per "simpatia" anche un altro fabbricato sito nei pressi,  il WTC 7,   crollò senza nemmeno che fosse stato colpito. Tanto che una giornalista della BBC  annunciò alla televisione che era crollato mentre dietro di lei era ancora perfettamente in piedi (https://www.bing.com/videos/search?q=wtc+7+journalist&&view=detail&mid=2EB31DCFB48C41F2D7252EB31DCFB48C41F2D725&&FORM=VRDGA).


Da tutte queste notizie "ufficiali"  sentii una forte  puzza di bruciato. Non credetti assolutamente alla fola dell’attacco dinamitardo di Al Qaeda ma siccome non avevo dati sufficienti per obiettare o sostenere tesi alternative mi limitai a dire: “...sono stati gli extraterrestri…”.

E con ciò sistemai la faccenda, lasciando chiaramente intuire il mio pensiero, ovvero che la fantasia degli addetti ai “servizi” è intergalattica (se ne inventano di tutti i colori..).

Ufo Sulle Torri Gemelle - YouTube


Peccato che il giornalista del Messaggero di Viterbo non raccolse la mia dichiarazione... che altrimenti la “bugia dinamitarda” sarebbe stata scoperta subito.

Niente paura, con  il trascorrere degli anni la verità vera dei fatti fu confermata da solide prove e da indizi inequivocabili sul come  le torri erano state buttate giù… In effetti  sin da subito  rimasi esterefatto quando appresi che tre enormi   grattacieli (di cui uno non era nemmeno stato colpito da nulla!) si erano letteralmente fusi in pochi secondi. Poi l'ottimo lavoro di migliaia di tecnici (la maggior parte dei quali ingegneri, architetti, fisici e chimici americani!) ha chiarito tutto e svelato il  trucco.  (Vedi: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/18/11-settembre-le-torri-del-wtc-erano-minate-una-commissione-di-vigili-del-fuoco-lo-sostiene-e-per-me-e-giusto-ascoltarli/5382262/  - ed anche: https://revoluzione.unoeditori.com/verita-sulle-torri-gemelle-ingegner-torri-distrutte-da-cariche-esplosive/).

Il fatto  è che l’America aveva bisogno d’una altra  guerra, una guerra di tragedia e  paura. Serviva una guerra che facesse sentire al popolo americano  che  un grande pericolo lo sovrasta… La desideravano quella guerra, una guerra che facesse provare il fremito della vendetta, una guerra che mantenesse ad libitum il senso di pericolo, che giustificasse l’occhio per occhio e soprattutto giustificasse un intervento militare e la rimessa in moto dell'industria bellica.  Cosa questa confermata  di recente dallo stesso presidente USA, come da   dichiarazione in tal senso,  riportata  dall'Ansa del 8 settembre 2020: “Donald Trump ha accusato i vertici della difesa di voler intraprendere guerre per far contente le aziende belliche: "I vertici al Pentagono probabilmente non mi amano perchè loro non vogliono altro che combattere guerre, così tutte quelle meravigliose aziende che fanno bombe, aerei e tutto il resto restano contente". 

Ed in verità non  era la vendetta che l’America (leggi gli USA) cercava con la conseguente invasione dell'Afghanistan dei Talebani, accusati di essere gli artefici dell'attentato,  bensì l’opportunità di impadronirsi dei campi  d'oppio per finanziare le azioni segrete di CIA e compagni e successivamente soggiogare i ribelli al NWO e  rapinare il mondo di ogni sua ricchezza con la scusa di combattere il “nemico” della democrazia. (Vedi: http://paolodarpini.blogspot.com/2012/07/afghanistan-e-la-guerra-per-loppio.html  - ed anche: https://www.strategic-culture.org/news/2020/08/29/cia-addiction-to-afghanistan-war/)


Questo è in fondo lo sporco segreto che, da quelle parti, tengono gelosamente nascosto. Rinunciando alla vergogna liberatoria di una confessione pubblica d’errore… Gli USA mantengono il patto mefistofelico. Ne abbiamo una prova anche oggi  con le invasioni pilotate  ed i cambi  di regime  in Ucraina, in Yugoslavia, in Iraq,  in Siria, in Libia, in Moldavia,  etc. etc.

Per tutto questo gli americani, “che sanno”, provano quotidianamente un senso di vergogna  che non riescono a cancellare. Però l’ ipocrisia è più forte: sopportano lo status quo, mangiando hamburgers e popcorn al cinema o davanti alla tv.


Ah,  un inciso intrigante sul passaggio delle Torri Gemelle da Donald Trump a Larry Silverstein,  neo proprietario delle Torri Gemelle, questi, già 6 settimane prima dell'11 settembre, firmò il contratto esattamente il 24 luglio 2001, mentre si trovava in ospedale sotto morfina in seguito a un incidente stradale, e per firmare obbligò i medici a sospendergli la morfina. Aveva evidentemente una fretta terribile, uscita fuori all'improvviso, visto che le Due Torri erano in vendita da 7-8 anni e lui le aveva lì sotto il naso visto che era anche il proprietario del WTC7, l'edificio 7, il terzo grattacielo crollato per “solidarietà” nel pomeriggio dell'11 settembre. Inoltre diciamo che Silverstein la mattina degli attentati, che gli fruttarono solidi miliardi di dollari dall'assicurazione da lui stipulata contro gli attentati, aveva una colazione di lavoro al ristorante  al piano 87-88 della torre nord ma a quella colazione non si presentò perché la moglie Clara quella mattina aveva preso per lui un appuntamento dal dermatologo a sua insaputa e lo costrinse ad andarci. Tutte le persone presenti in quel ristorante quella mattina sono morte...

L'11 settembre 2001 l’America della libertà è morta, quella  finta di Hollywood ha vinto!


Paolo D'Arpini


mercoledì 1 gennaio 2025

Grazie a zelensky il 2025 inizia al freddo ed al buio...

 



Dal 1 gennaio 2025 l'Europa torna al medioevo.  Gia Fico, il presidente slovacco, durante la sua recente  visita a Mosca, aveva prospettato il problema della chiusura decisa da zelensky del gasdotto russo che passa attraverso l'Ucraina.   Per vari Paesi europei  questa ennesima mossa autolesionista  avrà un grave impatto sulla qualità della vita,  sia nell’UE che in altri Paesi che utilizzavano quel  gasdotto. Ciò non danneggerà in alcun modo la Russia, riferisce Reuters, ma porterà danni solo all'Europa...  (vedasi articolo: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2024/12/solo-fico-sinteressa-del-futuro.html).

Elon, il partitore, dietro al mucchio selvaggio di Donald...

 


L’amministrazione Trump, che si insedierà (se tutto va bene)  il 20 gennaio 2025, si compone di una pletora di personaggi a dir poco controversi e difficili da conciliare, in quanto portatori di visioni politiche radicalmente diverse. 

Da Marco Rubio al Dipartimento di Stato a Tulsi Gabbard alla National Intelligence, da Scott Bessent al Tesoro ad Howard Lutnick al Commercio, da Robert Kennedy alla Salute a Pete Hegseth al Pentagono, da Chris Wright all’Energia a Pam Bondi alla procura generale.

 Sono tuttavia in molti a ritenere che il perno, il partitore, attorno al quale ruoterà l’intera squadra di governo vada identificato nell’ingombrante e sotto molti aspetti paradossale figura di Elon Musk, dominus di Tesla e Space-X con un patrimonio complessivo stimato in circa 430 miliardi di dollari, parte consistente del quale realizzata in seguito al successo elettorale di Donald Trump. 

Quale ritratto è possibile tratteggiare di Elon Musk? Come interpretare la sua “discesa in campo” nella politica?

Giacomo Gabellini


Un quadro/caricatura di Elon Musk viene tratteggiato da  Alessandro Volpi, docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa:   https://youtu.be/upgwZMvk52I