venerdì 10 febbraio 2023

Come al solito... ha stato Putin...



...abbiamo fatto a pezzi l’ennesima cattiveria russa (di chi sennò) degli hacker che rischiano di mandare in tilt l’intero Occidente digitale (una misera minoranza che si dibatte istericamente per farsi riconoscere maestro e padrone dagli altri tre quarti del pianeta). E vedrete che si scopriranno gli artigli dell’orso russo anche nelle orme che i 42 kg di Alfredo Cospito lasciano tra le schegge di vita che gente, che non ha commesso delitti di sangue, disperde nelle carceri del 41bis, accanto a quelle degli spargitori mafiosi e bellici di ettolitri di sangue. Mancando tra costoro anche coloro che di stragi ne commettono, ahinoi impunemente, nel segno del buono e del bello e del giusto, tra popoli sparsi qua e là sul globo.

All’epurazione dei suoi complici e sicari nella nazificazione dell’Ucraina e nel genocidio del suo popolo di lingua, pensiero, tradizione e comunità russi, Zelensky ha affiancato la pretesa di aver rimosso dall’Ucraina l’onorificenza attribuitale dall’affidabile Transparency International di 122esimo paese (su 190 circa) per primati di corruzione. Onorificenza che, pure, lui e i suoi si erano impegnati a meritare per rendere grazie agli intenti perseguiti da Obama, Hillary Clinton, Victoria Nuland e mercenariato nazista di Stepan Bandera, quando hanno mosso un terrorismo internazionale a compiere l’ennesimo golpe Usa, quella volta, 2014, a Kiev. Zelensky ne ha fatti fuori, figuratamente, tra governatori, viceministri, capintesta vari, sedici in una settimana. Altri li ha fatti esplodere negli elicotteri. Qualcuno è rimasto, coperto di pece, legato a un lampione. Niente rispetto ai 16.500 di ex-concittadini sterminati nel Donbass e bruciati vivi a Odessa...

Francesco Capo con Fulvio Grimaldi











Video collegato: https://www.youtube.com/watch?v=-4xmnTTcYYc

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