Il delfino di Berlusconi, Tajani, gongola per il risultato ottenuto dalla votazione all'Europarlamento (con PD e FI uniti nella pugna) teso a spodestare Maduro, il legittimo presidente venezuelano. Intanto la perfida Albione manovra dietro le quinte - La Banca d'Inghilterra non solo ha detto no alla richiesta del presidente Nicolas Maduro di restituire l'oro venezuelano tenuto in ostaggio dalla GB, Jeremy Hunt, in piena fase Brexit, chiede alla UE di imporre pesanti sanzioni contro il popolo venezuelano. "Guaidò ha detto chiaramente di voler che facessimo pressioni su Nicolas Maduro, perché c'è bisogno di cambiamenti.". Questa la dichiarazione fatta dal capo della diplomazia britannica il giorno dopo la conversazione con il leader golpista dell'opposizione venezuelana, Juan Guaidò, e dopo essersi consultato con i capataz Trump e Netanyahu...
Paolo D'Arpini
Notizie di cronaca e commenti:
“Il parlamento europeo ha riconosciuto
lo speaker del parlamento del Venezuela Juan Guaidò come “presidente
temporaneo legittimo”. Tale risoluzione è stata approvata da 439
voti contro 104 a sfavore e 88 astensioni. "Il Parlamento
europeo è la prima istituzione europea a fare questo" ha
dichiarato il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani. Il
Parlamento europeo ha esortato il servizio diplomatico dell'UE e i
paesi membri a prendere la stessa decisione...” (Sputnik)
Commento di V.B.: “Notizie
brutte, ma scontate. Ormai il sub-imperialismo europeo si allinea
sempre alle indicazioni dell'imperialismo USA ed a quelle del suo
braccio armato, la NATO. Senza vergogna...”
Commento di G.S.: “Cosa
c'era da aspettarsi da un "consesso" presieduto da
tale Tajani, da tale Juncker e dai codazzi dei tal dei
tali? Mi sarei meravigliato del contrario.”
Commento di F.L.: “L'UE
si sta visibilmente posizionando per uno SCONTRO EPOCALE, di cui
alcuni dei parlamentari sono sicuramente coscienti: il salto a piè
pari nell'illegalità più sfacciata da parte del Parlamento, e non
semplicemente della Commissione, a mio avviso è segno di
determinazione allo scontro bellico, oltre che della diffusione e
profondità del degrado democratico europeo (e non solo i nazisti che
crescono!). Sulla faccenda Venezuela la prova di forza non mi sembra
simile alle precedenti "prove", in questo caso si vuole
arrivare fino in fondo contro Russia, Cina e Iran. Ad un seminario
organizzato lo scorso ottobre a Napoli dal ministero dell'istruzione
il presidente di un organismo internazionale, Federation
Internationale des Societes de Philosophy, eletto nel 24th World
Congress of Philosophy tenutosi a Pechino, ha fatto un intervento di
neosovranismo europeista che mostrava mire di colonialismo culturale
preoccupanti e mosse da quello che sembrava autentico panico da
confronto con l'Asia. Mi sembrò un segnale tremendamente
preoccupante ed orribile. Mai avrei pensato che solo pochi mesi dopo
il Parlamento europeo sarebbe arrivato a rompere ogni legame con una
certa cultura di legalità formale, giungendo ad acquisire da israele
le pratiche linguistiche svincolate da ogni riferimento di cultura
condivisa (qui la non ingerenza ed il rispetto delle forme della
democrazia elettiva)...”
Commento di F.G.: “...cose molto giuste e preoccupanti, però ho qualche riserva. Non credo che sia rampante il sovranismo europeo, quanto lo statalismo imperialista e fascista 2.0 dell’alleanza carolingia Francia-Germania (finchè i Gilet Gialli non la saboteranno nel nome del sovranismo popolare e nazionale che è l’unica uscita dalle barbarie).
Commento di F.G.: “...cose molto giuste e preoccupanti, però ho qualche riserva. Non credo che sia rampante il sovranismo europeo, quanto lo statalismo imperialista e fascista 2.0 dell’alleanza carolingia Francia-Germania (finchè i Gilet Gialli non la saboteranno nel nome del sovranismo popolare e nazionale che è l’unica uscita dalle barbarie).
Non credo neppure che i
poteri forti europei abbiano in vista di “andare fino in fondo”
contro Russia e Cina. Ci sono interessi convergenti, anche sulla Via
della Seta, del gas, delle aziende, e poi, da soli, senza gli Usa,
dove vanno?
Credo invece che il voto
pro-golpe del parlamento europeo, sullo sfondo dell’opzione
banditesca dell’Occidente più rappresentativo, sia la
manifestazione non solo della rottura di ogni legame con la legalità
formale della nostra para-democrazia, bensì qualcosa di molto
peggio, espresso dall’appoggio che tutto lo Stato Profondo Usa e i
media guidati dal New York Times, nemico mortale fino a ieri di
Trump, danno alla sua operazione di disintegrazione del diritto
internazionale e di ogni pretesa, mascherata dalla carta velina dei
propaganda mediatica, di democrazia, ancorché formale.
I poteri finanziari che
guidano questa parte del mondo nelle sue formulazioni statuali,
industriali, bancarie, militari, hanno dismesso nei fatti ogni
pretesa di bene e di male, di giusto e ingiusto.. Ritengono di essere
stati capaci, grazie allo strumento militare, di sicurezza, ma
soprattutto alle piattaforme digitali, di organizzare i
controlli, i condizionamenti psicofisici e la repressione in maniera
tale da poter abbandonare la finzione della libertà (d’espressione,
di pensiero, di manifestazione, di movimento, di qualsiasi scelta non
conforme).
Un Occidente capeggiato da
uno Stato utilizzato dalla Cupola per uccidere più umanità e
devastare più mondo di qualsiasi predecessore, persiani, romani,
cristiani post-Costantino, musulmani, unni, mongoli, nel tempo più
breve di qualsiasi precedente genocidio, su Caracas ha gettato la
maschera.
Tocca trovare una
definizione per il sistema fatto inaugurare da Trump e condiviso
dalla criminalità organizzata politica, massonica, mafiosa che si
manifesta nelle classi dirigenti europee. Nazismo, fascismo, sebbene
2.0, non sono adeguati. Ciò che è arrivato farà rimpiangere il
fascismo.
A meno che non ci saranno
bolivariani e Gilet Gialli a milioni...”
Jeremy Hunt, dopo le dichiarazioni...
Commento di J.E.: "
RispondiEliminaCon il voto del 'parlamento europeo' Guaido ci si può pulire: ha solo valore ad uso politico. Un pronunciamento PE in politica estera ha valore solo se votata unanime. A livello internazionale e all'Onu conta lo schieramento dei singoli governi: la UE come corpo unico non esiste, ancora e perlomeno. E va quindi dato valore che l'Italia si sia tenuta fuori, e che a comunicarlo sia stato Di Stefano ha ancor maggior valore, dopo il tentativo di Moavero di scavalcare il PdC. Dato il marasma in corso (da Aachen a Visegrad, da brexit alla Polonia che da fascista caccia Soros etc.), puntare al Massimo CD mi pare un obiettivo intermedio utile: pure qua è stato detto che prima di pensare alla rivoluzione bisogna costruirne le condizioni, no?
In PE probabile che M5S stia tenendo basso profilo per preparare alleanze in vista delle europee.
Infine, niente male l'ulteriore spaccatura PD: in 5 non hanno votato NATO..."
Commento di Vincenzo Zamboni: "Il governo italiano non riconosce il golpista venezuelano guaidò minuscolo, così come non lo riconoscono, tramite democratica votazione, OSA ed ONU, mentre lo riconosce il "parlamento" europeo, finto parlamento (non ha potere di iniziativa di legge) di un non stato (la ue minuscola non lo è, è solo un istituto di accordi intergovernativi) che pretende di ingerire negli affari interni di un paese sovrano, violandone le leggi.
RispondiEliminaQuindi, nonostante il governo gialloverde mostri molti limiti e sia variamente criticabile, dimostra comunque di essere migliore della politica europea e delle teoriche alternative italiane: si è schierato con la democrazia e contro la tirannide.
Nicolas Maduro rappresenta la maggioranza del popolo sovrano del proprio paese, che lo ha democraticamente eletto presidente.
Il golpista guaidò minuscolo rappresenta parte della opposizione, ovvero una minoranza.
La maggioranza al potere è democrazia.
La minoranza al potere è tirannide.
Nello scontro venezuelano, già minato dal blocco commerciale statunitense (un atto di guerra che costringe in gravi difficoltà l'economia del paese e del popolo) l'occidente si è posto con la tirannide, il governo italiano con la democrazia."