mercoledì 23 gennaio 2019

Declino economico e geopolitico dell'Italia e nascita del populismo e del sovranismo


Risultati immagini per Declino economico e geopolitico  dell'Italia

Molti storici fanno risalire l’inizio del declino geopolitico ed economico dell’Italia all’uccisione di Mattei, voluta dalle grandi compagnie petrolifere, ma io non sottovaluto nemmeno la strana morte di Berlinguer che spianò la strada all’ascesa di Napolitano, né il peso negativo della svolta ‘liberista’ imposta dalla massoneria nell’incontro del ’92 sul Britannia.

La linea politica decisa sul Britannia, imperniata su regalo alla grande finanza di Bankitalia e delle industrie e imprese pubbliche, fu facilmente attuata previo contemporanea operazione di ‘mani pulite’ che demolì la prima repubblica (https://www.youtube.com/watch?v=8csewRrKvu0).

Sull’Euro e sui limiti dell’Europa della grande finanza:

https://wordpress.com/block-editor/post/nandorossi.wordpress.com/730
http://goofynomics.blogspot.com/2011/12/euro-una-catastrofe-annunciata.html

Le decisioni della grande finanza (https://www.controinformazione.info/i-veri-padroni-del-mondo-sconosciuti-al-pubblico/), ratificate dai suoi organi di governo (  https://www.popoffquotidiano.it/2014/11/23/la-massoneria-deviata-che-controlla-il-mondo-ecco-la-lista/) e comunicate in primis negli incontri con politici, militari, imprenditori e manager di fiducia attraverso le riunioni della Trilaterale e del Club Bilderberg, sono sempre state attuate e condivise dai sui partiti, persino quando si è trattato di guerre, di golpe e di sostegno al terrorismo, o di ‘riforme’ dannose per il proprio paese o imposizioni di ‘cambi’, vedi il farsi da parte di Berlusconi e di Renzi.

Questa sudditanza e questi inganni hanno violato la nostra Costituzione e rovinato il nostro paese, che si è indebitato, ha perso un terzo della sua produzione industriale (il 22% dal 2007 al 2016) e non ha più alcun ruolo geopolitico.

Il nostro popolo ha visto la crescita esponenziale della povertà, della disoccupazione e dell’incuria per difesa del suolo, ambiente, servizi e opere pubbliche, mentre chi lavora ha meno diritti e meno salario.

Dopo aver fatto tutto ciò e gridato nei TG, nelle radio e dalle colonne dei ‘loro’ giornali che quelle erano le ‘Tavole della legge’ economico-finanziaria, per essere competitivi nella democratica e dirittumanista globalizzazione voluta dalla grande finanza, per poter crescere ‘domani’, e dopo che centinaia di imprenditori ed ex-lavoratori si sono suicidati, vengono a dirci che hanno sbagliato ad ubbidire al Fondo Monetario Internazionale.

Sarebbe già grave, ma è vero ?

Non è vero!

Già nell’ottobre 2012 non un ‘complottista’ né un ‘populista’ o ‘Sovranista’, ma il capo economista del FMI, Olivier Blanchard, criticò i fondamenti della politica del FMI dettata dalle superlogge newyorkesi e grandi banchieri USA raggruppati nel reganiano “Washington Consensus” (https://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2015/05/23/news/blanchard_il_nemico_numero_uno_dell_austerity_lascia_il_fmi-115024052/).

Le sue tesi e le sue analisi convinsero molti, apportando anche correzioni alla politica del FMI, ma UE e BCE restarono ancorati alle vecchie scelte.

Perché?

Perché alla Germania e alla grande finanza egemone in Europa che controlla i propri partiti europei, conveniva continuare l’indebolimento della sovranità degli stati già intrappolati nel sistema Euro e anche ai banchieri USA e governi democratici USA stava bene una Europa con al piede la palla di piombo della austerità della BCE, che avvantaggiava la sola Germania.

L’ammissione di essere stati servi ubbidienti del FMI (ma in realtà della Merkel e di Draghi, uomo della Goldman Sachs, come Prodi) non è un’attenuante ma una aggravante; talmente grave che basterebbe a fare in modo che tutti gli elettori (fuori dalle loro clientele) che sono fin qui riusciti ad ingannare, decidano di non votarli più.

Tajani, Zingaretti, Berlusconi, Mattarella, e compagnia bella di politici e giornalisti al seguito, devono ancora resettarsi e continuano a sparare le loro accuse di ‘populismo’ e di ‘sovranismo’, vestendole di disprezzo, verso i partiti e i politici che sostengono l’esperienza del Governo Conte.

Personalmente (in attesa che la sinistra si liberi della egemonia sorosiana), nonostante dissenta da più d’un fatto, decisione o comunicato di questo Governo e/o di qualche Ministro o figura istituzionale, continuo a sostenere il Governo Conte, ritenendolo l’unica strada oggi aperta per arrivare al rispetto del primo articolo della nostra Costituzione:

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La SOVRANITA’ appartiene al POPOLO, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione (sarà proprio perché è imperniata su populismo e sovranismo che PD e complici volevano cambiarla?).


Fernando Rossi




Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.