martedì 22 gennaio 2019

Africa da mangiare. Macron, il vampiro smascherato...



Il panafricanista Kemi Seba rivela di essere stato l'ispiratore delle esternazioni degli esponenti M5S circa le rendite neocoloniali francesi, a seguito dell'incontro svoltosi lo scorso autunno in Italia. (B.B.U.S.)  

Ecco una notizia europea stupefacente. Di Maio continua il suo affondo contro la politica colonialista della Francia in Africa e contro la colossale ipocrisia di Parigi nei confronti del problema immigrazione da quel continente. L'attacco di Di Maio ad Avezzano in un commento sull'ennesima strage nel Mediterraneo è stato particolarmente violento. Ora, ciò che dice Di Maio è giusto, anzi giustissimo, compresa l'affermazione che senza la rapina di 14 Paesi africani, l'economia della Francia sarebbe pesantemente ridimensionata. Io penso le stesse cose e dico le stesse cose. Ma io sono un privato cittadino, mentre Di Maio è il vice premier. Siccome queste cose le dovrebbero dire il premier o il ministro degli Esteri, devo confessare che non capisco bene la piega che prenderà questo "affaire".  Per conto di chi sta parlando Di Maio? Sta parlando ad esempio a mio nome, a vostro nome, a nome di chi sa che cosa sta facendo la Francia in Africa, a nome della lunga lista di leader anticoloniali africani assassinati dalla Francia e dai suoi scagnozzi locali, a nome dei 4 milioni di morti africani dovute alle guerre coloniali di Parigi?” (P.P.)

Forse non sono più, forse non siamo più voces clamantes in un deserto. Credo sia merito di Di Battista, primo politico europeo a smascherare così l’operazione migranti nel Loft di Scanzi e forse me ne prendo un po’ di merito, dato che sono quattro anni che, prima da solo, batto sul tasto: No immigrazione perché è deportazione e destabilizzazione, in breve, tratta degli schiavi...” (F.G.)


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