I
fans del golpista Guaidò (tradotto: portatore di guai) autoproclamatosi "presidente" in
Venezuela sostengono che le elezioni del 2018 che hanno scelto il
legittimo presidente Nicolas Maduro sarebbero state truccate da
brogli. Purtroppo per loro si limitano a dirlo, senza fornire alcuna
prova, dunque solo a titolo propagandistico diffamatorio. Nel 2018
gli osservatori internazionali non hanno sollevato eccezioni alla
procedura elettorale, tant'è vero che nessuno ha contestato il
legittimo insediamento di Maduro.
Tuttavia quest'anno, dopo la
"autoproclamazione" del golpista filoamericano (una
tecnica, si badi, con cui ciascuno di noi può autoproclamarsi anche
imperatore universale, se vuole) il problema è stato affrontato
nelle sedi internazionali che coinvolgono il Sudamerica.
1) L'OSA;
Organizzazione degli Stati delle Americhe, in riunione
straoprdinaria, a maggioranza ha confermato la legittimità del
presidente Maduro e dunque delle elezioni che lo hanno nominato tale,
mentre ha respinto l'ipotesi di riconoscere il golpista.
2) Il
Consiglio di sicurezza dell'Onu, in riunione straordinaria allargata,
ha fornito lo stesso risultato, confermato dal segretario generale.
3) Perfino la UE, che pure è estranea al continente americano, ha
respinto il riconoscimento del golpista, proposto da un "parlamento"
privo di potere di iniziativa di legge (dunque solo consultivo),
perché alla riunione intergovernativa dei ministri degli esteri è
mancata la unanimità necessaria (e con ciò va riconosciuto il
valore democratico della presa di posizione italiana).
Dunque, i fans
del golpista insinuano irregolarità riguardo elezioni che invece gli
organismi internazionali hanno riconosciuto, e ancora riconoscono,
pienamente legittime. La propaganda antidemocratica scatenata dagli
Usa è spudorata, ma il mondo non la accoglie, e preferisce la
democrazia dei popoli sovrani. I fasciogolpisti strepitano, ma
giustamente il mondo non li ascolta. Il mondo è stufo dei tentativi
di ingerenza straniera negli affari interni delle nazioni e dei loro
popoli sovrani, e si mantiene conforme al principio di non ingerenza
accolto dal diritto internazionale riconosciuto dall'ONU.
Vincenzo Zamboni
Commento di Paolo D'Arpini: "Il mondo gli è contro, povero Guaidò, ma Hollywood intende premiarlo con un Oscar come miglior attore non protagonista del film "Fallito golpe in Venezuela"
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