lunedì 19 novembre 2012

Siria e puzzonate - La francia chiede di dare armi ai ribelli "siriani" (mercenari) per incrementare la guerra e distruggere un paese indipendente e laico




Lunedì 19 novembre 2012 all'incontro dei ministri esteri UE presentata una mozione francese per togliere embargo armi difensive alla coalizione siriana e no fly zone sulle "zone liberate" (?) Ancora non si hanno notizie sicure su questo fatto comunque quando il ministro Fabius ha rilasciato una dichiarazione sull'abolizione dell'embargo UE sulle armi difensive lo ha fatto a margine di un incontro con ministri o rappresentati dei ministeri degli esteri di Francia, Polonia, Italia, Germania e Spagna, avvenuto a Parigi il 15 novembre u.s. 

Ed inoltre a Doha (sempre Doha!! tutto ormai accade sotto l'ombrello dell'Emiro qatariota), Monti Mario mentre svendeva l'Italia agli sceicchi ha spiegato che si stanno vlautando quali passi fare dopo il riconoscimento italiano della Coalizione dell'opposizione siriana, nata naturalmente a Doha.
 
Può dunque essere che rispondano positivamente anche all'idea della francia: rifornire i gruppi armati di armi sopra il banco e non solo sottobanco.
Cosa che viola il diritto internazionale come mi ha spiegato il giurista Curits Doebbler  (vedi su sibialiria).
 
Come Rete No War (ma già vari di voi hanno aggiunto la loro disponibilità) manderemo la lettera di protesta che segue a terzi, monti e altre "autorità".
 
Ma occorrerebbe al più presto una manifestazione specifica
 
Marinella Correggia 
 

ECCO LA LETTERA, SUGGERISCO ANCHE A VOI DI MANDARLA COME SINGOLI A QUESTI INDIRIZZI, con oggetto chiaro: Terzi e Monti fomentano la guerra in Siria!
 
centromessaggi@governo.it (non c'è altro modo, mi dicono dalla segreteria dei palazzo Chigi, poi laleggerà... un funzionario)
 
No alla fornitura di armi alla Coalizione Nazionale Siriana, Si al dialogo e al negoziato
La Coalizione Nazionale Siriana, che unisce gruppi di opposizione all’attuale governo della Siria, si è costituita domenica 11 novembre, firmando un accordo contenente alcuni punti fondamentali.
Tra questi c’è l’impegno dei sottoscrittori a non dialogare e a non aprire alcun negoziato con lo Stato siriano. E’ evidente quindi il proposito di combattere con le armi l’esercito governativo ad oltranza, fino alla sconfitta di quest’ultimo.

Per questo motivo riteniamo che:
- Fornire armi a questa Coalizione vuol dire contribuire ad una guerra che potrà essere lunga, sanguinosa e distruttiva per questo Paese.
- Definire difensive queste armi sarebbe una palese ipocrisia essendo dichiarato che questo conflitto ha come scopo la sconfitta dell’esercito siriano ed è quindi una guerra offensiva.
- Istituire alcune no fly zone in territori cosiddetti liberati sarebbe inoltre solo un pretesto per aiutare le attività bellicose e offensive dell’Esercito Libero Siriano che non sembra avere le forze, senza aiuto di Paesi stranieri, per sconfiggere militarmente lo Stato siriano.
Esprimiamo quindi la nostra contrarietà
- all’adesione del governo italiano a scelte che contengano i propositi illustrati precedentemente

E chiediamo invece l’impegno dell’Italia
- per l’apertura immediata di un negoziato senza precondizioni tra le parti coinvolte in questo sanguinoso conflitto, allo scopo di trovare una soluzione politica e pacifica all’attuale crisi.

(Firma e indirizzo del mittente)

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