sabato 31 luglio 2010

Agenzia del lavoro, i giovani e la fantasia produttiva..

Un futuro quasi impossibile
Un aiuto? L’agenzia del lavoro
 
 
E’ trascorso un po’ di tempo dal  1° maggio,  giorno della festa dei lavoratori, ed e’ proprio per questo che  si può affermare che il lavoro ed i giovani  registrano un record negativo.

Da una statistica nel 2009, in sei regioni, il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 ed i 24 anni è risultato superiore al 30%; in Sardegna è al 44,7% in Sicilia al 38,5% in Basilicata al 38, 3% in Campania al 38,1% in Puglia al 32,6%, in Calabria al  31,8%, e nel Lazio al 30,6%. Sul versante inverso le regioni che hanno la percentuale più bassa di disoccupazione  sono la Toscana con il 17,8%,  la Valle d’Aosta con il 17,5%, il Veneto con il 14,4%, ed il Trentino Alto Adige con il 10,1%. A fotografare la disoccupazione giovanile è la Confartigianato. Se si prende in considerazione l’occupazione in otto regioni di riferimento si riscontra una media del tasso del 20%, in Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna,, Molise, Abruzzo e Puglia. I tassi di occupazione più alti si registrano in Val d’Aosta, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige.
Ci si potrebbe domandare come mai esista un  così grande divario tra le regioni del nord e del sud. Se ci si informasse, ma a volte i mass media non interagiscono con il popolo, nelle principali regioni del nord, le aziende ruotano intorno al mondo del lavoro e della formazione con  corsi organizzati gratuitamente dalle agenzie di somministrazione  di lavoro, presenti sul territorio. l’apprendistato sino a 29 anni di età è norma, ma di maggiore rilevanza è l’introduzione  dei progetti di “Staff Leasing”, l’inserimento di  un lavoratore a tempo indeterminato attraverso l’utilizzo  dell’agenzia del lavoro. Mentre nel Sud si utilizza ancora il lavoro  “vecchia maniera” pensando alla conoscenza da sfruttare,  la cassa integrazione, la mobilità!

La cassa integrazione e la mobilità, certamente risultano essere strumenti utili in periodi di crisi,  ma non certo risolutivi  per trovare o ritrovare  un lavoro stabile. Per questo sarebbe utile conoscere le nuove possibilità che oggi, per esempio nella regione Lazio, si offrono a coloro che attualmente si trovino in tali situazioni sperando di essere reintrodotti nel mondo del lavoro. Esistono infatti, e non tutti ne sono a conoscenza,  dei progetti di inserimento  iniziale con contratti della durata di 12 o 18 mesi con la possibilità in seguito di essere ricollocati a tempo indeterminato con uno sgravio fiscale da parte dell’ azienda che ripristina  il lavoratore all’ interno del suo organico.

Si deduce quindi che il lavoro, anche per i giovani e meno giovani, forse non c’ è, ma anche le  istituzioni non danno  risalto  per portare avanti una campagna di informazione a livello nazionale, e sono, quindi, soltanto le agenzie di somministrazione di lavoro che attualmente si adoperano  per fare in modo che le persone disoccupate, possano essere informate, in tempo reale e non perdano “l’ attimo fuggente” per trovare il lavoro che si  dice  “non c’è” ma potrebbe esserci.
 
Rita De Angelis

venerdì 30 luglio 2010

Ecologia animale: “Salviamo il leone bianco dall'estinzione...”

Il leone Bianco è un leone che appartiene alla sottospecie della Phantera, e nella quale per una rara mutazione di colore, simile a quella della tigre bianca, ha portato così la rara colorazione del mantello. I leoni bianchi non sono quindi leoni albini, il loro colore che può variare dal biondo, al bianco sporco sino al colore rossiccio, viene causato da un gene chiamato color inhibitor. Il loro colore gradualmente si scurisce, sino a diventare crema o avorio, anche noto come biondo. In particolare non si parla di una sottospecie distinta, ma piuttosto di poliformismo genetico, che causa una colorazione pallida, simile quella delle tigri bianche. La colorazione è simile ed analoga, anche se con effetti opposti, al melanismo, tipico della pantera nera.

Questo viene confermato anche dalla colorazione dei suoi occhi, che non è rossa, come gli animali albini, ma è uguale a quella dei suoi simili non bianchi, tendenzialmente azzurra. Questa colorazione penalizza però i leoni nella loro natura, in quanto sono facilmente avvistabili dalle loro prede, che riescono così a fuggire, in questo modo il leone bianco è molto spesso condannato a morire per inedia. Le prime conferme dell’esistenza di questo tipo di animali si è avuta solo nel XX secolo. Per moltissimi decenni si è creduto che fossero solo mere leggende provenienti dal Sudafrica, e che il loro manto bianco fosse il simbolo della bontà presente in ogni creatura. I primi avvistamenti si anno nel 1900 e soltanto nel 1975 , viene trovata materialmente una cucciolata di leoni bianchi nella riserva Timbatavi. A causa della loro bellezza e rarità, da sempre i leoni bianchi sono ritenuti prede ambite sia per i cacciatori indigeni, che li consideravano messaggeri degli dei, che per quelli europei.

Un Tempo in Sudafrica venivano allevati in campeggi ed uccisi come trofei. Oggi questi allevamenti non ci sono più, ed i leoni bianchi vengono severamente protetti, poiché la loro presenza attira numerose folle di curiosi negli zoo, così da essere fonti di prestigio per il parco e la riserva dove sono ospitati. Ogni tanto in qualche riserva del Sudafrica si trova spontaneamente qualche leone bianco, anche nel Parco nazionale Krugher, si trovano piccoli esemplari di leocini accoppiati con i leoni bianchi fulvi.

La quantità precisa di leoni Bianchi nel mondo è ignota, si calcola che nel 2004 si contavano 300 esemplari, di cui in Italia vi sono 6 di questi animali distribuiti così: una coppia e la loro femmina nel safari parco di Pombia, e le altre tre all’interno del Parco Faunistico Le Cornelle di Valbembro. Esiste attualmente sin dal 2002 The global white trust protezione, fondata da Linda Tucker, che operando nella regione del Timbavati, si occupa di proteggere il leone bianco e sviluppare tutti i valori culturali connessi che lo rendono unico. Quando si è insediata qui

l’associazione non c’ erano esemplari riprodotti allo stato naturale. Dal 2009 il programma di reintroduzione è stato un successo, in quanto la specie si riproduce senza l’ intervento dell’uomo. I leoni vivono allo stato libero, non in cattività. Tuttavia si nutre preoccupazione per la sopravvivenza del gene White Lion, in quanto l’ ultimo cucciolo di leone bianco è nato del 2006, e poco dopo il probabile padre è morto cacciato come trofeo. I Leoni bianchi vengono così considerati in una fase di criticità, un pericolo critico, poiché sull’orlo di estinzione viene introdotto anche il loro habitat endemica. Siamo quindi in dovere di proteggere un tesoro globale per tutta l’Umanità, sperando che l’uomo con la sua mania di protagonismo la smetta di collezionare trofei, ma conservi questa specie meravigliosa e rara presente, forse ancora per pochi anni sul nostro fantastico pianeta terra.

Rita De Angelis

giovedì 29 luglio 2010

I costi Mediaset pagati dal popolo bue a tutto vantaggio di Silvio Berlusconi e dei suoi parentes

"..Le concessioni radiotelevisive costano al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l'uno per cento del fatturato che ne ottiene. Avete letto bene. Lo Stato italiano regala da anni alla Mediaset, attraverso RTI, il 99% degli introiti che ne ottiene. Solo l'uno per cento rimane allo Stato.

Le frequenze su cui Mediaset trasmette sono dello Stato italiano che le può dare in concessione a qualunque società ritenga. Mediaset o altre. La logica vorrebbe che la concessione porti principalmente soldi alle casse dello Stato, non ai privati. La ricchezza del signor Berlusconi, dell'imprenditore Berlusconi, deriva da una graziosa concessione ottenuta prima da Craxi con un una tantum annua ridicola e poi dal Governo D'Alema nel 1999, con la legge un per cento (pagina 32: legge 488, art.27comma 9, del 23 dicembre 1999). Legge mai messa in discussione dagli altri Governi che lo hanno seguito, tra cui ovviamente i suoi..."

In tempi di crisi come questi, ma anche in tempi normali, sarebbe logico, giusto e razionale che un bene dello Stato dato in concessione rendesse il massimo possibile e certamente non, come adesso, l'1% di quanto fa incassare ai concessionari.
Basterebbe che ogni anno (oppure ogni due o tre anni) la concessione fosse messa all'asta tra vari concorrenti, anche stranieri, e data al maggiore offerente ..!!
Ne guadagnerebbe l'equità della distribuzione perché tutti potrebbero concorrere e ne guadagnerebbe lo Stato che incasserebbe il massimo offerto dal mercato e magari si potrebbero ridurre gli effetti negativi di una manovra finanziaria che , come sempre, fa man bassa nelle tasche dei più diseredati se si facesse pagare di più a chi straguadagna alla faccia dello Stato ..!!

Alessandro Mezzano

mercoledì 28 luglio 2010

Diritto di replica, politica, affari privati... e Legge Bavaglio...

Ante Scriptum:
Non so se ho capito bene…….. ma se il problema sta che, se io pubblico qualcosa contro qualcuno, questo qualcuno ha il diritto di chiedere che lui stesso possa dare la sua versione dei fatti ed io sono obbligato, entro 48 ore, a pubblicare questa rettifica……. E allora? Cosa c’è di sbagliato? Se siamo in democrazia bisogna dare voce a tutte le voci, anche se non concordano con noi. Dove sta il bavaglio? Se io parlo male del mio sindaco, di Berlusconi o della mia dirimpettaia perché costui o costei non dovrebbe avere diritto di difendersi o di replicare? Se non ho capito male nelle norme previste avete il DOVERE/DIRITTO di replicare. Sarete ascoltati (letti) e pubblicati..
(Caterina Regazzi)

…....................

Avete un blog sul quale seguite l’attività politica della vostra città? Vi interessate di politiche ambientali e aggiornate il vostro sito con le novità che riguardano risparmio energetico e gestione dei rifiuti? Siete iscritti ad una mailing list di ricercatori precari nella quale vi confrontate sui tagli all’università? E ancora, siete tra quelli che, telecamera in spalla, vanno dai politici a chiedere conto delle loro scelte?

Se siete tra questi, o se comunque avete un vostro sito Internet, preparatevi: molto presto dovrete fare molta attenzione. Nella legge bavaglio che verrà approvata a breve in via definitiva, è contenuto un articolo che vi riguarda. E’ il comma 29 che recita: “Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”.

Vuol dire che ogni sito web (blog, forum, pagina Facebook, canale YouTube, wiki, ecc), dovrà sottostare all’obbligo di rettifica previsto per le testate giornalistiche. Se a qualcuno non va bene qualcosa che avete scritto, se ritiene falsa o tendenziosa una vostra frase o pensa che una vostra opinione ecceda il diritto di critica, potrà contattarvi ingiungendovi di pubblicare la sua versione dei fatti. Nel momento in cui nella vostra casella di posta arriverà una simile comunicazione, partirà un conto alla rovescia: avrete 48 ore per pubblicare la rettifica. Scaduto questo termine, non avendo rispettato la legge, rischiate una multa fino a 12mila euro.

Per la maggioranza di governo e persino per alcuni esponenti della blogosfera, il comma 29, è sacrosanto: “Sul web non si può scrivere ciò che si vuole” dicono. Per molta parte degli utenti della rete, per il Partito Democratico e Italia dei Valori, invece, il comma non tiene conto nella natura amatoriale di molti siti web e risulta perciò censorio. Da più parti viene anche sottolineato che il comma presta il fianco ad abusi: un sito web spesso non ha risorse, competenze e personale per analizzare nel merito ogni richiesta di rettifica. Juan Carlos De Martin, professore associato presso la Facoltà di Ingegneria dell’Informazione del Politecnico di Torino, contattato dal Fatto, parla a riguardo di “Chilling effect”, una definizione utilizzata negli Usa per definire leggi che sopprimono opinioni o condotte attraverso la minaccia di ritorsioni; è di certo vittima del Chilling effect un cittadino che si autocensura per timore di una penalizzazione (nel nostro caso di una multa salata).

Su Internet è in corso una campagna contro il comma 29. L’associazione Valigia Blu – la stessa che si era fatta promotrice di una raccolta di firme per chiedere al Tg1 una rettifica sull’avvocato Mills prescritto e non assolto  – ha scritto una lettera aperta a Gianfranco Fini e Giulia Buongiorno: “Occorre reintrodurre il dibattito sul comma 29 dell’art. 1 del ddl nel corso dell’esame alla Camera” dicono esponenti della blogosfera, della cultura, della politica. “L’informazione in Rete – aggiungono – ha dimostrato, ovunque nel mondo, di costituire la migliore forma di attuazione di quell’antico ed immortale principio, sancito dall’art. 19 della dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e del cittadino: ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione”.

I tempi ormai stringono: in settimana la Camera darà il via libera alla legge sulle intercettazioni. Quindi la maggioranza di governo, su esplicito diktat di Berlusconi, intende chiudere la pratica bavaglio al Senato entro le ferie estive.

Enrico Peyretti - pace-request@peacelink.it

martedì 27 luglio 2010

Estate romana sul Tevere.... ed all'osteria...

A Roma l’estate si apre sul fiume..
 
L’estate a Roma è entrata con tutto il suo splendore, di colori luci e suoni
che si snodano lentamente e costantemente lungo le sponde del fiume Tevere, il “biondo Tevere” cantato da molte voci di Roma e all’interno di stornelli romani, che malgrado siano trascorsi molti anni non perde mai il suo fascino notturno anche per i pochi romani che anche d’estate non lasciano Roma, e cercano lungo le sue sponde una brezza notturna che possa dare “refrigerio” alle calde notti “Romane“.

Lungo il fiume e sull’acqua da un po’ di anni è d’uso a Roma allestire mostre, vernissage, spettacoli all’aperto per rallegrare con le sue calde “note” Romani e non solo.. che questa estate resteranno presso la Capitale e dopo il lavoro, o magari essendo in vacanza, vorranno godersi uno “spettacolo con lo sfondo del “vecchio”, ma ancor affascinante fiume e lo scorrere lento delle sue acque che bagnano Roma. Viene così allestito a Roma il villaggio “Vacanze Romane“, c/o il Lungotevere Castel Sant’Angelo, dove all’interno passeggiando, si potranno godere ristoranti, longe bar e piscine, per alleviare la calura estiva, affacciate sul Tevere. Tutti i giorni si comincia dalle 10 del mattino sino alle 4 di notte, questo per tutta l’estate sino al 15 di settembre. All’interno del villaggio sarà così possibile prendere il sole, e rilassarsi, sotto il fiume di Roma, ed ammirando la bellezza, dei suoi monumenti vicini, quale Castel Sant’Angelo, San Pietro, ma nel contempo senza la folla di una “spiaggia” brulicante  di gente, l’una vicina all’altra, quasi a chiedere “permesso” per poter prendere il sole ed abbronzarsi a ridosso di antichi monumenti romani.

Così come mangiare presso il ristorante godendosi la vista ed il panorama del centro di Roma , o gustare un aperitivo, un long drink pomeridiano o serale, in compagnia di amici o del proprio compagno, sognando di essere ai tempi “della Tosca“ e dei Papi,  come se il tempo non fosse cambiato alla vista di Castel Sant’Angelo, che meglio di ogni altro monumento e la sua terrazza,  può rappresentare la citata opera. Naturalmente l’ingresso di entrata è gratuito.
Quest’estate sarà quindi tutta da godere e da scoprire, immaginiamo così di avere il “mare” dentro la nostra antica Roma, che tutti i turisti nel modo ci “invidiano ed ammirano “per il suo clima temperato, dov’è c’è quasi sempre il sole, la brezza del mare trasferita lungo le sponde dell’antico fiume, e il cibo mediterraneo che i Romani amavano e prediligevano consumare all’ombra di “un’Hostaria“ magari con la vista sull’antico Tevere.

Rita De Angelis.

venerdì 23 luglio 2010

Frank Fenner: "Le cause della fine della specie umana? Esplosione demografica e consumismo sfrenato..."

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Sembra il titolo di una celebre canzone di Lucio dalla” incontriamoci tra cento anni “ invece no, abbiamo soltanto cento anni di tempo per fare del nostro meglio e salvare il nostro pianeta. Ma forse non sarà sufficiente, non saremo più in tempo per salvare la razza umana, e malgrado tutti gli sforzi compiuti sino ad oggi, andremo man mano in estinzione. Lo afferma il Professore 95enne Frank Fenner, australiano, docente di microbiologia, lo scenziato che ha contribuito a debellare l’epidemia del vaiolo. Secondo il professore le cause che faranno precipitare le cose, sono da attribuire a due elementi fondamentali: l’esplosione demografica e i consumi senza controllo. Due fattori ai quali gli uomini non riusciranno a sopravvivere, mentre a dare inizio alla caduta, sono certamente i cambiamenti climatici che da un pò di anni colpiscono tutto il pianeta. L’uomo sapiens probabilmente tra cento anni non ci sarà più. E’ un dato di fatto, una situazione che non si può arrestare. Da quando la nostra razza umana è entrata nell’era geologica attuale,in cui le attività dell’uomo sono la causa

principale e scatenante delle modifiche subite dal clima, l’effetto sul pianeta è stato devastante, paragonabile quasi a una delle epoche glaciali.

Gli aborigeni australiani ci hanno dimostrato che potrebbero vivere per 50 milioni di anni senza il riscaldamento globale, ma il mondo nell’insieme non se lo può permettere , e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di una delle tante razze animali e specie che si sono già estinte nel corso degli anni. E’ proprio il caso di affermare che l’uomo assomiglia sempre di più ad un animale!

Rita De Angelis.

giovedì 22 luglio 2010

La censura e la globalizzazione civile... secondo Claudio Martinotti Doria

La vera globalizzazione in corso, quella che ha portato veramente un progresso nell'evoluzione della civiltà umana, a mio avviso è esclusivamente quella che ha riguardato l'informazione diffusa e la comunicazione della società civile internazionale, per il tramite della rete (Internet).

Ha ottenuto più risultati sulla qualità della vita e sulla politica sociale di quanto non abbiano influito altri settori, compreso il tanto decantato "tecnologico" (nel quale si sono riposte troppe speranze risolutive), che ha finito per esasperare con la sua iperproduttività innovativa ad oltranza ed ha perso il contatto con la sensibilità e la cultura umana, inflazionando il mercato di prodotti ipertecnologici inutili e dannosi.

Vi faccio un esempio concreto di cosa intendo.

Su un blog di un gruppo della società civile che si oppone alla costruzione del previsto inceneritore di Parma , qualche giorno fa è comparso un messaggio a firma di Akemi Nishimura, giornalista giapponese: "Ho molto paura che inquina anche parmigiano reggiano e prosciutto di parma e curatello che entra anche in Giappone."

Questo commento incisivo ed inequivocabile, viene diffuso anche sui blog giapponesi, nei quali tradotti in giapponese iniziano ad essere pubblicati articoli di giornalisti locali italiani che riassumono la situazione parmigiana a rischio di contaminazione e di grave danno di immagine per i prodotti alimentari tipici locali, che ha causato anche l'invio di migliaia di cartoline e missive di famiglie seriamente preoccupate per le ripercussioni che ci saranno sui prodotti di eccellenza del made in Italy.

I nostri politici, sempre schiavi del business e dello sviluppo cementificatorio e della produzione ad oltranza, che solitamente non vedono oltre la punta del loro naso, ovviamente una simile reazione non l'avevano neanche considerata. Ovviamente oltre al rischio di danneggiare le vendite dei prodotti locali, occorre aggiungere il serio rischio di perdere anche flussi turistici.

Questo stato di cose spaventa i detentori tradizionali del potere, che in fondo non si sono ancora discostati molto dalla cultura e metodologia dell'Ancien Régime, i quali soprattutto in Italia hanno già presentato decine di proposte di legge per limitare le libertà della rete, per poter oscurare i siti discrezionalmente, per cercare di allontanare la gente dalla rete, e magari farla tornare alla TV spazzatura e lobotomizzante, che ha loro consentito di pervenire al potere politico e di rimanerci nonostante la loro ignavia, insipienza, corruzione ed incompetenza.

Non che gli USA siano messi meglio che da noi, essendo notizia attualissima che l'FBI ha chiesto al provider americano BurstNet di oscurare alcuni siti per motivi di sicurezza nazionale, e questi applicando un'autocensura quantitativa urgente, ne ha oscurati ben 70 mila di colpo, forse per essere certi di non sbagliare bersaglio … che sarebbe come sparare sulla folla con una mitragliatrice di grosso calibro per colpire un moscone …

Per farla breve, gli unici spazi di libertà rimasti sono in rete, finché non la oscureranno, ma in tal caso ci si sposterà su quei territori nazionali autonomi che si presteranno (e qualcuno lo ha già fatto, in primis l'Islanda, seguita da altri stati di piccole dimensioni) ad ospitare i server e a non applicare alcuna censura. Non si può impedire alle persone di pensare e di comunicare, si può solo cercare di indurle all'ignoranza ed alla demenzialità, come in Italia.

Se i politici al potere avessero cultura ed intelligenza sufficiente, saprebbero che la rete oltre a fare da cassa di risonanza, consente anche di limitare e subliminare la rabbia e l'aggressività sociale di fronte alle loro scempiaggini, beceraggini, cialtronerie, abusi, parassitismi, ecc., che altrimenti si sfogherebbe nella realtà, elevando a livelli esponenziali le tensioni, i conflitti e le intolleranze sociali.

Claudio Martinotti Doria http://www.cavalieredimonferrato.it

martedì 20 luglio 2010

Recite, passaggi, escursioni, permanenze con Paolo D’Arpini dal 22 al 26 luglio 2010

Avviso ai naviganti ed agli stanziali

La sera di mercoledì 21 luglio Paolo D’Arpini di ritorno dall’Emilia sarà presente nella sede del Circolo vegetariano VV.TT. di Calcata, in via del Fontanile snc., per salutare i soci che vorranno visitarlo. Seguirà lo spostamento nel territorio nepesino per un convivio amichevole, ognuno porta qualcosa… Info: 0761/587200

A partire dal pomeriggio del 22 luglio il suddetto sarà nella piazza della Chiesa Antica di Faleria (Vt), assieme agli amici del Teatro Cinabro, per allestire le scene dell’ultimissima replica di “Agenzia Fregoli”. La recita, che vede il suddetto recitare in due parti, si terrà nel luogo indicato alle h. 21.00, l’ingresso è libero. Il popolo è invitato in massa.

La mattina del 23 luglio, il suddetto parte per la località di Treia (Macerata), chi desidera viaggiare al seguito è pregato di prenotarsi telefonando al 333.6023090

Il giorno 24 luglio la sciamana Sonia Baldoni, fondatrice di “Vivere con Gioia”, raggiunge il suddetto a Treia per la messa a punto del programma “lunare” dei due giorni a seguire, che corrispondono alla celebrazione di Gurupurnima:

Domenica 25 luglio 2010, alle h. 10.30, passeggiata assieme a Sonia Baldoni per conoscere i luoghi e per scoprire i sentierini nel verde che circondano Treia, riconoscendo erbe spontanee e quant’altro. Si terrà un convivio con il cibo vegetariano da ognuno portato a pranzo, il pomeriggio ascoltiamo le tesi di Sonia sul significato delle Rune (sul tema di erbe magiche e rune vedere articoli su www.viverecongioia.org).

Lunedì 26 luglio 2010, che corrisponde alla luna piena, si terrà nella “cave”, dalle h. 10.00 del mattino sino alle h. 13.00 la consueta condivisione di esperienze su reincarnazione e metempsicosi. Segue pranzo con il cibo vegetariano da ognuno portato. La vesseille é collettiva. Il pomeriggio sessione di canto e meditazione e verso sera deambulazione in senso orario attorno alla rupe esterna di Treia e sosta in un campiello, in attesa del sorgere dell’astro lunare.
Info e prenotazioni: Tel. 0733/216293

Presentazione della manifestazione:

“Ogni anno a luglio usciamo fuori di testa con il bagno di luna piena…” (Saul Arpino)
Già dal 25 luglio appare nel cielo la Canicola, che é la stella di Procione, nel Cane Minore, in cui la leggenda riconosceva la Cagnetta Mera. Questo é il segno celeste che annuncia il grande caldo. Quest’anno fatalità vuole che combaci con la vigilia della luna piena….

La luna piena di luglio ci aiuta a fuggire dai modi comuni di pensare, spontaneamente sentiamo di uscir fuori dal corpo, di riconoscerci in qualcosa che non è la consuetudinaria abitudine del ragionare, del decidere le cose con logica..
Chi conosce il Circolo Vegetariano VV.TT. sa che ogni anno festeggiamo la luna piena di luglio. Quest’anno sarà la prima volta che tale celebrazione non si svolgerà nella valle del Treja bensì, fatalità di un’omonimia, nel paese di Treia. Ci vuole tutta la forza ed il desiderio di cambiamento che contraddistingue la Luna in Leone, o Scimmia nello zodiaco cinese, per starmene lontano da Calcata ma vicino ad un nuovo inizio… Infatti con questa luna piena lo scrivente si stabilisce a Treia per concludere un’altra tappa della vita.

Alcune informazioni generali sulla divinazione con le Rune:

Rune: sistema divinatorio celtico.
“C’è un uomo appeso a quell’albero battuto dal vento, che penzola ormai da nove lunghe notti.” I segni primordiali delle rune furono scoperti da Odino che pendeva dall’albero della vita, Yggdrasil. Le rune rappresentano situazioni possibili, sono simboli magici scolpiti (o dipinti) che nella cultura celtica e vichinga convogliavano l’oracolo dell’Io supremo. Esse sono un sistema geroglifico di scrittura e sono 24, più la runa di Odino che è bianca. Il libro delle rune è stato scritto come un manuale, una guida, per il guerriero spirituale. La via del guerriero non è per tutti, sebbene sia possibile per chi intende vivere consapevolmente le proprie sfide. Consultare le rune comporta un misto di casualità ed intuizione, i messaggi possono essere riconosciuti in segni della natura oppure sui sassolini rettangolari che vengono gettati per terra.
Come avviene negli altri sistemi divinatori le rune si basano sul messaggio inconscio, la funzione determina la forma, l’uso conferisce significato ed un oracolo si adatta sempre alle richieste del tempo in cui viene consultato. Il punto di partenza è l’io, la coscienza che, nella sua volontà propositiva, si avvicina alla matrice universale e riceve così la conoscenza. Le cose esteriori sono un’immagine riflessa conoscibile e modificabile ma solo agendo dall’interno, nell’intuito, nella consapevolezza.
Ecco i sacri nomi delle rune: Supremo, Dono, Messaggero, Separazione, Forza, Iniziazione, Necessità, Fertilità, Difesa, Protezione, Possesso, Luce, Raccolto, Fuoco, Vittoria, Rinascita, Progresso, Acqua, Vulcano, Comunicare, Ingresso, Trasformazione, Arresto, Energia solare. La runa bianca è quella del Destino.
Le rune non rappresentano però un messaggio granitico, non richiedono la nostra dipendenza dall’oracolo, ma indicano la strada, il movimento, per uscire dal dubbio.

Paolo D’Arpini

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=reincarnazione+metempsicosi

L’incontro é libero ed aperto… lasciando alla fine la possibilità di offrire qualcosa volontariamente per chi lo desidera.

lunedì 19 luglio 2010

Healt Care and Prevention in USA – by Michelle Obama

Paolo

When you hear about the new health reform law these days, too much talk is focused on the political.

What I've found is that most Americans just want to know how this new law helps their families stay healthy -- and how it reduces their costs.

The first thing I tell people who ask about the Affordable Care Act is that, for moms like me, it makes our lives easier. It gives families control over their own care. And it gives us the comfort of knowing that our insurance will be there when we need it most -- especially if we get sick. Then I tell them that it gets better, but there's a lot to know. To help, this administration has set up HealthCare.gov, where folks can see customized information about how care will improve for their families.

So much of what makes this law great is its emphasis on preventive care -- right now, too many people aren't getting the check-ups or the screenings they need to stay healthy. Twelve percent of kids haven't seen a doctor in the past year. And 59 million adults -- and 11 million children -- depend on an insurance plan that does not cover basic immunizations.

Health reform is changing that. Under this new law, all new private plans will provide basic preventive services -- things like childhood immunizations and checkups, mammograms, colonoscopies, cervical screenings, and treatment for high blood pressure -- absolutely free of charge. No copay. No deductible. No co-insurance needed.

And, on HealthCare.gov, you can not only learn what preventive steps will help keep your family healthy, but also what insurance coverage options are available based on your needs.

A focus on prevention will help us to combat diabetes, heart disease, and high blood pressure -- chronic illnesses that right now lead to seven of ten deaths in the United States and 75 percent of our national health care costs.

And it will help us tackle an issue that is dear to my heart -- childhood obesity. As some of you know one of my top priorities as First Lady is the Let's Move! campaign, where we have made it our goal to put a stop to the challenge of childhood obesity within a generation, so children who are born today grow up at a healthy weight.

Each of us needs to take responsibility for our own health and the health of our families, and the new health reform law can help. That's why I'm writing today -- to make sure you and Americans across the country know how their health plans are getting better day by day under reform.

Please visit HealthCare.gov and find out more about your care:

www.healthcare.gov

Thank you,

Michelle Obama

domenica 18 luglio 2010

Opportunità karmiche e destino ineluttabile: Spagna 19 luglio 1936 … Pianeta Terra 19 luglio 2010

Spagna, 19 luglio 1936 : militanti anarchiche della C.N.T. – Confederazione Nazionale dei Lavoratori, in lotta contro il fascismo capitalista e il comunismo da caserma staliniano, per la rivoluzione sociale libertaria e liberatrice degli uomini. Dopo tre anni furono sconfitte e con esse fu sconfitta la speranza di riscatto dell’umanità dal suo karma.

Pianeta Terra 19 luglio 2010: il capitalismo ormai trionfante e globalizzante, nel suo delirio di onnipotenza e nella sua ottusa visione strategica (che va di sei mesi in sei mesi), sta conducendo tutti verso il baratro. 40.000 uomini muoiono ogni giorno di fame, miliardi di animali non umani ogni giorno sono massacrati nell’indifferenza, le risorse si esauriscono, il deserto avanza, la natura si ribella. Pertanto è ormai giunta l’ora di superare a partire da noi stessi quell’ego che ha generato il capitalismo e tutte le altre tragedie prodotte dall’uomo. Solo così potremo veramente progressivamente superare e sconfiggere questi mostri, liberando tutti gli uomini e gli animali e, in tal modo, finalmente esaurire il karma umano secondo il quale: ”Gli uomini continueranno ad uccidersi tra di loro finché continueranno a massacrare gli animali. Chi semina la morte e il dolore non può raccogliere la gioia e l’amore”. (Pitagora).

“Liberare tutti !” - liberaretutti@libero.it


Altri articoli sul karma:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=karma

sabato 17 luglio 2010

Il sistema Berlusconico, il potere occlusivo della magistratura, le logge, le cosche, la corruzione, la dittatura incombente….

Da anni, la martellante propaganda berlusconiana, forte di un impero mediatico privato e del grande potere di condizionamento del settore pubblico, ci ha detto sino alla noia che i guai dell'Italia sono tutti dovuti ad una sparuta pattuglia di magistrati militanti di sinistra o di estrema sinistra che perseguono "la via giudiziaria per la conquista del potere" e "l'eliminazione per via giudiziaria dell'avversario".

Che anche nella Magistratura, come in tutte le realtà della società, ci siano tendenze e correnti ideologiche è sicuramente vero, ma non si può accusare di faziosità la Magistratura ogni volta che pizzica con le mani nella marmellata esponenti politici, specie della lobby berlusconiana (e ultimamente sono un po' tanti!!!) e gridare ai quattro venti che è solo opera di magistrati militanti di sinistra.

Anche perché più volte in passato sono comparsi alla ribalta magistrati che non erano sicuramente di sinistra o che, come dimostrato dalle vicende Previti, erano comunque molto "sensibili" alle istanze e alle richieste della lobby liberista-berlusconiana.

Ma le vicende che stanno uscendo in questi giorni danno però un quadro molto diverso, dicono che non c'è solo una Magistratura "cattiva, invidiosa, faziosa, rossa", ma vengono alla ribalta magistrati anche ad altissimo livello che partecipano a cene riservate in luoghi "non consoni" per le inchieste in corso, che brigano in tutti i principali consessi dell'Ordine Giudiziario, che tessono trame sottili di complicità e condizionamento, il tutto finalizzato, come stanno evidenziando gli inquirenti, a favorire, agevolare, aiutare, coprire in tutti i modi la lobby berlusconiana.

Non solo, ma nell'inchiesta in corso sulla P3 (la nuova loggia P2), sta emergendo che persino il capo degli 007 del Ministro Alfano, il mitico capo degli ispettori giudiziari inviati a tempo di record ogni volta che una Procura avviava un'inchiesta politica "scomoda", sembra faccia proprio parte anche lui di questa ipotetica P3 e questo fa sorgere il dubbio che quelle ispezioni, più che a controllare la legittimità delle inchieste, fossero finalizzate a "vedere le carte" e "parare le conseguenze".

A questo punto, com'è avvenuto più volte nei riguardi dei cosiddetti magistrati militanti di sinistra, non ci resta che aspettare di vedere i principali programmi di approfondimento politico dedicare delle serate al dibattito su questo relativamente nuovo aspetto delle logge e dei magistrati militanti "berlusconiani".

Se questo non dovesse accadere, si confermerà l'inquietante sensazione che stiamo scivolando su una china sempre più pericolosa…

Adriano Rebecchi

venerdì 16 luglio 2010

Decreti Celesti secondo Bennie LeBeau - Il Messaggio di Tuono Blu, messaggera spirituale degli Shoshone (Wyoming, USA)...

Ante Scriptum
Obiettivamente, il messaggio è piuttosto ULTIMATIVO, e, ognuno di noi, deve leggerlo, comprenderlo e filtrarlo attraverso il proprio discernimento e la propria coscienza........ Detto questo, è anche assolutamente vero che, pur di perseguire i nostri scopi, a tutti i livelli, abbiamo fatto tutto quel che potevamo per impoverire, inquinare e defraudare delle sue risorse, questo splendido pianeta, sul quale comunque viviamo e del quale siamo responsabili, per noi e per tutte le creature, dei vari regni, che lo popolano.
Franca Chichi

…………….

Da Tuono Blu, alias Bennie LeBeau, messaggera spirituale della Nazione Shoshone dell'Est, riceviamo, traduciamo e diffondiamo.
Questo è un messaggio diretto a tutta la stampa mondiale sulla fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico, e su altri argomenti legati alle ferite di Madre Terra. Possano tutti incamminarsi sulla via che porta alla consapevolezza di ciò che sta succedendo a Madre Terra. Lei sta tornando ora a prendere il controllo del suo ambiente, e prego affinché molti divengano coscienti dei fatti di cui parla in questo messaggio. Grazie a tutti coloro che leggeranno questo messaggio per la pace; possa esserci un risveglio per la protezione di tutte le creature di Madre Terra, e specialmente delle nostre famiglie in tutto il pianeta.
Oohweehoo....

Tuono Blu, alias Bennie LeBeau, Shoshone dell’Est - Riserva Indiana Fiume del Vento - Fort Washakie, Wyoming (USA)

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Nettuno – Preghiera per il Golfo
A tutti coloro che hanno scelto di essere qui sul pianeta Terra
in questi tempi, non solo per essere testimoni di questi miracoli,
ma per contribuire a crearli con l’intenzione del proprio cuore e
con i propri atti. Ringrazio tutti, per ciò che hanno fatto e per
ciò che continueranno a fare in questo senso.
Per favore, condividete questo messaggio urgente di Gaia con tutti coloro
che conoscete, e con tutti i siti web centrati nel cuore.

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APPELLO DI MADRE TERRA AL RISVEGLIO
Gaia (Madre Terra) ha rivolto questo messaggio a tutti coloro che appoggiano l’industria petrolifera, banchieri, capi militari, agenzie sovversive, industria farmaceutica, leader religiosi e agli altri che mantengono le tenebre su questo pianeta.

Salute a voi tutti. Parlerò lentamente e con sincerità, poiché tutti dovete ascoltare ciò che ho da dire. Alcuni di voi agiranno, altri reagiranno. E, con un po’ di fortuna, qualcuno risponderà sentendo che occorre prndere in considerazione tutto questo. Io ho tollerato per troppo tempo gli abusi sull’acqua, sull’aria, sulla terra. Per quanto mi riguarda, questa tolleranza è finita.

Risponderò per me stessa. Potranno esserci perdite di vite umane, o di ingenti profitti, e conseguenze catastrofiche per quelli di voi che continuino a mettere avanti a tutto la cupidigia, il potere, il controllo. Stiamo per avere accesso ad un paradigma completamente nuovo, che richiede di prendere decisioni coscienti.
Siete voi a scegliere. Quelli che sceglieranno di continuare a violentare, ad appropriarsi impunemente e saccheggiare il mio olio minerale e altre “gratificazioni non necessarie”, saranno degradati ad un regno inferiore, per imparare la lezione insieme agli altri che rifiutano l’ascensione. Può essere ciò che chiamate “vivere il peggior incubo”. Per quelli di voi che avranno il coraggio di lasciare il proprio lavoro e muovere verso una prospettiva nuova, più verde, si apriranno strade di abbondanza personale.

Si apriranno per ciascuno di voi. A partire da ora creerete ciò su cui vi focalizzate e lo integrerete con tutto il resto della vita. Paura e attaccamento creeranno diffidenza e caos tra migliaia o milioni di altre persone, che faranno lo stesso attorno a sè. Non ci sarà chi lavora per la luce a calmarli e persuaderli, alleviare le loro pene, o portarli ad una frequenza più elevata.
Quelli di voi che sceglieranno un sentiero di maggiore evoluzione saranno generosamente premiati a molti, molti livelli. Sappiamo che questo cambiamento non è né facile, né immediato, e tuttavia siamo ad un punto in cui vi chiediamo di mostrarci quale direzione intendete prendere. Per coloro tra voi che scelgono una sentiero più alto, dobbiamo poter vedere i vostri sforzi in questo senso. Saremo compassionevoli, ma il momento è adesso. Voi avete un modo di dire, “SE NON ORA, QUANDO?”

Non è una minaccia, è semplicemente un avviso. Questo è ciò che succederà. Non vi sarà più permesso dissacrare la Terra, gli oceani, o le mie preziose risorse.
Le mie risorse sono preziose affinché io funzioni efficacemente. Il petrolio non è più necessario in questi tempi, in quanto avete una tecnologia superiore, appropriata, già disponibile per sostituire il petrolio in tutti i suoi usi. La plastica si può riciclare, ed esistono nuovi materiali che sono più rispettosi dell’ambiente. Usare i miei oceani come un immondezzaio è inaccettabile. Sterminare la mia flora, la mia fauna, sulla terra o nell’oceano, è inaccettabile. Strappare le membra di questi bellissimi animali, pesci, uccelli, per stimolazione sessuale, o come soprammobili, o per ricavarne profitto – tutto ciò ora cesserà e non sarà più consentito. I felini non sono stati creati per diventare i vostri indumenti o tappeti. L’avorio non potrà più essere sottratto prima della morte naturale dell’animale.

Siamo consapevoli che questo messaggio può aver bisogno di tempo per essere compreso, e per raggiungere le arterie e i flussi sanguinei capillari di tutto ciò che avete creato. Ma, anche se è così, saremo intransigenti con chiunque si azzardi ad opporvisi. Se il reddito di una famiglia deriva dalla caccia di frodo – o dalle medicine, o dal petrolio – sarà la famiglia intera ad essere in pericolo. Tutto questo deve cessare ORA. Sappiate pertanto che chiunque tra di voi contravverrà a questo, fa del male non solo se stesso, ma a TUTTI i suoi familiari.
Tutto questo avrà molte ramificazioni, che attraverseranno il sistema circolatorio da un capo all’altro, fino ad in cima; e giungerà anche al di fuori del pianeta, a coloro che pianificano, organizzano, e muovono i fili da altre galassie. È stato decretato così dalla Federazione Galattica, il Consiglio di Cristo, il regno degli Arcangeli e tutti i Maestri Ascesi.

Così, amati esseri, SIETE VOI A SCEGLIERE. Coloro che desiderano ascendere possono venire e giocare con il nuovo paradigma. Chi desidera rimanere nel vecchio ordine delle cose può farlo – questo è il pianeta del libero arbitrio. Dovranno però, semplicemente, accettarne le conseguenze.
Passando a qualcosa di più leggero, esistono molti, moltissimi esseri come voi che stanno incominciando a risvegliarsi, e a rendersi conto che ogni nostro pensiero, azione o parola ha conseguenze. Man mano che un numero sempre maggiore di persone sceglierà la luce, il sentiero più elevato, o il cammino verso un livello superiore di coscienza, tutte le energie del pianeta saranno amplificate.
Di conseguenza, se avete scelto l’avidità e il caos, le conseguenze saranno moltiplicate per 10 in ciò che resta dell’anno in corso. Coloro che sceglieranno una via più consapevole, vivendo in modo compassionevole e comunitario (tutta la Terra è una comunità), troveranno che pace, amore, gioia e prosperità saranno moltiplicate per 10 o per 100.

Troverete coloro che vi insegneranno. Chiedetelo, e il maestro apparirà. È semplicissimo. Può essere vostro figlio; o un animale di compagnia, un estraneo, o una guida da un altro regno. Pregate con sincerità, e riceverete.
Lasciate andare il dubbio, scegliete la fiducia. C’è luce tutto intorno a voi. Avete qui (sulla Terra) esseri umani sacri che ricevono questo messaggio, traboccanti di profonda compassione per l’umanità, e che hanno dedicato la propria vita a questo servizio. Sono solo alcuni dei molti che vivono su questo bel pianeta, ma mi danno una meravigliosa speranza, e rendono tutto tollerabile per me. Lo faccio per loro. In onore, integrità, profonda compassione e forza.
Tuono Blu - tetonrainbows@yahoo.com

giovedì 15 luglio 2010

Peto in tribunale: "Processo Bentivegna/Imposimato contro Antonino Amato, per maldicenza”…

“Anche gli eroi mangiano fagioli. E poi scoreggiano!”

Udienza del 21 Aprile 2010: era presente il Giudice, il PM e l'imputato con il suo avvocato; non era presente Rosario Bentivegna (eroe partigiano), non era presente Ferdinando Imposimato, suo legale (ex brillante magistrato, ex brillante parlamentare, brillantissimo avvocato). Si rinvia al 9 Giugno 2010 per "difetto di notifica alle parti".
***
Udienza del 9 giugno 2010: era presente il Giudice, il PM e l'imputato con il suo avvocato; non era presente Rosario Bentivegna (eroe partigiano), non era presente Ferdinando Imposimato, suo legale (ex brillante magistrato, ex brillante parlamentare, brillantissimo avvocato). Si rinvia al 14 Luglio 2010 "perché manca documentazione che la notifica è pervenuta alle parti".
***
Udienza del 14 luglio 2010: era presente il Giudice, il PM e l'imputato con il suo avvocato. Rosario Bentivegna (eroe partigiano) è stato dichiarato assente. Ferdinando Imposimato, suo legale (ex brillante magistrato, ex brillante parlamentare, brillantissimo avvocato) è stato dichiarato assente.
Avviato il dibattimento, il PM chiede “il rinvio a giudizio di Amato Antonino”.
Il mio legale osserva che “la querela è inconsistente e raffazzonata e che, in ogni caso, manca il corpo del reato”. Chiede pertanto che “la querela venga rigettata ed Amato Antonino venga prosciolto”. Il Giudice si riserva.

In attesa che il Giudice sciolga la riserva, comunico le mie impressioni:
1. Nulla da eccepire sulle “eroiche imprese” del Bentivegna e sui molti meriti dell’Imposimato. A parte il fastidio delle grancasse e il frastuono dei tromboni. Se gli Italiani sono contenti dei loro eroi, che se li godano.
2. Ho, invece, molto da eccepire sulla probabilità che i due, prima di scrivere la querela, si siano rimpinzati di fagioli e di vino rosso. Poi, ebbri di gloria e di vino, siano andati a depositarla.

Senza alcuna offesa, a me pare che la querela di Bentivegna ed Imposimato a mio carico sia una grande, grossa, fetida e puzzolente scoreggia. Mannaggia, che puzza!

Antonino Amato – antonino-amato800@alice.it


……..

Mio commentino: “......definisco la "farsa" divertente ... anche se capisco che per il "querelato" -Antonino Amato- tanto divertente non é...” (Paolo D’Arpini)

mercoledì 14 luglio 2010

Come emendare la Repubblica dal totalitarismo salvando quel che è pubblico ed allo stesso tempo quel che è privato..?

Le parole hanno spesso un significato letterale originario e dei significati successivamente formatisi. Molte sono le parole che oggi vengono usate non nel loro preciso senso ma per ciò che esse hanno in seguito rappresentato lungo le fasi della storia. Guaio è che, attribuendo alle parole significati che non sono propriamente i loro ma quelli che gli sono stati affibbiati, si finisce per non capir più nulla di quello che succede. Pensiamo agli utensili che abbiamo in casa. Cominciando col chiamare coltello un cucchiaio e forchetta un tovagliolo difficilmente il pranzo si svolgerà regolarmente.

"Repubblica" è una di queste parole afflitte da più significati. Diversi sono quelli che le vengono attribuiti ma uno è esattamente il suo: cosa pubblica, bene comune, proprietà collettiva. Usando il termine per quello che rappresenta realmente gli eventi politici avvenuti e quelli in atto iniziano a comprendersi ad un livello non possibile altrimenti. Proprio usando la parola Repubblica per quello che vuol dire letteralmente si capisce la tragica confusione, costruita da dotti e politici non possiamo ancora dire con quale grado di consapevolezza, che ha costantemente contribuito ad annichilire la nostra democrazia.

Fin dai primi anni del suo nuovo corso, dopo la fine della seconda guerra mondiale, il nostro Paese ha vissuto una costante deriva totalitaria. Un'ala del Parlamento, con il pretesto di garantire ai cittadini la sicurezza dai criminali, ha da sempre limitato le libertà individuali e sottoposto le persone a continui quanto ingiustificati controlli. L'altra ala del Parlamento, con il pretesto della difesa dell'ambiente, ha da sempre indebolito le proprietà private, sia semi-espropriando terreni per parchi e riserve sia entrando in casa di ognuno di noi, sempre per inutili controlli ma stavolta a caldaie ed impianti.

Con entrambe le sue facce ben spavalde, tanto la destra quanto la sinistra, il totalitarismo ha sempre oltraggiato il nostro Paese ed il suo popolo. Non è affatto un problema relativo ad un settore politico e tantomeno alle ultime legislature, bensì è endemico al nostro sistema e caratterizza l'intera nostra storia moderna. Come vedremo nell'intervento linkato in fondo e già ora, in men che non si dica, anticipandone un sunto per chi ha fretta, è dovuto, oltre al permanere dell'autoritaria compagine degli statali, assolutamente indebita in una democrazia, anche ad un problema d'ordine prettamente filosofico/linguistico di cui soffre fin dal suo primo vagito la nostra Costituzione.

L'Art. 1 della Costituzione asserisce che l'Italia è una Repubblica democratica. Illuminati dal significato letterale della parola "repubblica", possiamo ora comprendere che questo equivale a dire che l'Italia, ad onta dell'aggettivo democratico, è un Paese sottomesso ad un regime totalitario. Significa asserire che tutto quanto è annoverabile col nome di Italia: popolo, territorio, ordinamenti, beni economici e finanziari, tutto, sono una proprietà collettiva, un bene comune, una cosa pubblica. A nulla servono le successive affermazioni riportate nella Costituzione in merito all'inviolabilità della libertà personale e del domicilio nonché sulla legittimità della proprietà privata. L'Art. 1 vince su tutto e fa sì che l'Italia sia considerata dai politici un tutt'uno pubblico su cui essi hanno un potere semi assoluto.

Ebbene: divenga chiaro e sia infine riportato per iscritto che l'Italia NON è semplicemente una Repubblica bensì gode tanto di una Res Publica quanto di una Res Privata. L'Italia è un insieme costituito giuridicamente con pari legittimità da Repubblica e Reprivata. Solo affermando a chiare e grandi lettere ciò, il Governo della nostra Repubblica potrà capire che della Res Publica, cioè di tutto quanto di stretta pertinenza e proprietà della Collettività, esso ha quasi esclusivamente da occuparsi. Mentre lo sconfinamento del suo sguardo e della sua mano nella Res Privata può essere tollerato solo in straordinarie eccezioni conseguenti a situazioni di una gravità ed unicità tali da non potersi fare altrimenti né da risultare di peso ad alcuno.

Se desideriamo che la presente Italia Totalitaria si trasformi immediatamente in una Italia Democratica e Libera due sono le priorità:

1) rimuovere la truppa degli statali dalla Funzione Pubblica, facendovi invece partecipare a turno cittadini competenti. E' solo per l'irregolare presenza degli statali, figuri autoritari per antonomasia, che i Governi si permettono d'essere autoritari anch'essi. Circondati da cittadini attenti e coinvolti perché direttamente interessati, i Governi divengono invece immediatamente autorevoli: i peggiori politici manco si fanno più vedere mentre le migliori guide possono tornare a farsi avanti.

2) superare la monoideistica concezione di una Italia tutta Repubblica ed asserire invece la sua duplice essenza di Res Publica e Res Privata. Così come pari diritto spetta all'uomo ed alla donna, così come entrambi necessari sono il giorno e la notte, il Sole e la Luna, così come esiste con pari dignità l'alto ed il basso, il piccolo ed il grande, tanto la Res Publica quanto la Res Privata hanno da essere rispettate ed esplicitamente dichiarate nella Costituzione.

Solo facendo chiarezza tra pubblico e privato, solo individuando i giusti rapporti che devono intercorrere tra essi, s'interromperà quella continua commistione tra il peggio dell'uno ed il peggio dell'altro e potremo finalmente trovare quell'ordine armonioso ed equilibrato che ogni vita fa rifiorire. Gradite dunque continuare la lettura con:

Il Governo della Repubblica
http://www.hyperlinker.com/ars/governo.htm

I migliori saluti,

Danilo D'Antonio

Laboratorio artigiano di idee Eudemonia

martedì 13 luglio 2010

Un ponte fra Scilla e Cariddi: “Rischi, dubbi, danni e verità sul ponte berlusconico di Messina”

Messina, il cosiddetto ponte Berlusconi tanto discusso verrà mai realizzato?

E' uscito da poco un interessante libro (255 pagine) per i tipi della M.E. Architectural Book and Review intitolato “IL PONTE SULLO STRETTO, Rischi, Dubbi, Danni e verità nascoste”, curato da Carlo Mancosu.

Il libro tratta esaurientemente tutti i diversi aspetti riguardanti la eventuale costruzione del ponte come quelli strutturali, ambientali, sismici ed economici studiati a fondo da esperti di ognuno di questi settori.
Ne esce fuori un quadro desolante che ne contesta la realizzazione.
Il ponte si troverebbe in una zona a forte ventosità, sede inoltre di faglie attive e quindi senza i necessari requisiti di sicurezza.
Reggio Calabria e Messina furono rase al suole dal terremoto nel 1908 e non può essere una buona idea di costruire proprio in quel luogo un ponte a campata unica più lungo del mondo.

Anche le spese per la costruzione verrebbero a pesare praticamente sul già enorme debito pubblico statale italiano (1.762 miliardi, il 115,8% del prodotto domestico), malgrado le solite assicurazioni che tutto verrà finanziato da privati.
Un ulteriore pericolo è che i fondi destinati alla costruzione del ponte di Messina vengano dirottati verso Mafia e 'Ndrangheta, i quali controllano notoriamente la maggior parte dei lavori pubblici nel Sud dell'Italia.

Anche i danni ambientali sarebbero ingenti, le navi ultramoderne di tipo chiamate post panamax, sia da crociera che portacontainer, superano l'altezza massima per poter passare sotto il ponte e sarebbero quindi costrette a circumnavigare la Sicilia per arrivare nei porti italiani. Ma queste sono soltanto alcune delle controindicazioni descritte in questo libro corredato da informazioni tecniche, da grafici, disegni e tante bellissime fotografie.

Peter Boom

Altri articoli:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=ponte+di+messina

lunedì 12 luglio 2010

“L’uomo ha dichiarato guerra alla natura, che lui stesso é…” – Analisi e risultanze di un impazzimento collettivo

Nella foresta vergine la biosfera è spessa cento metri mentre è ridotta e meno di un metro nelle terre coltivate nella maniera convenzionale. Le foreste scompaiono al ritmo di 50.000 ettari al giorno e senza le grandi foreste la vita è impossibile sulla terra. Il vento genera tempeste; il suolo si secca; l’ossigeno si rarefà e diviene inattivo; l’anidrite carbonica si espande; le ionizzazioni si invertono; l’humus è distrutto dagli zoccoli degli animali d’allevamento; i parassiti si diffondono come epidemie: quando si annienta una specie di insetti considerati nocivi (sotto micidiali nubi chimiche) la natura ne invia una cento volte più temibile; i motori bruciano in un’ora quello che è occorso un millennio per accumularlo; gli animali selvaggi se sono inutili vengono massacrati, se sono commerciabili vengono catturati (non si faceva così anche con gli schiavi negri?); gli animali marini braccati dai radar… e i delfini? le balene? le tartarughe marine...? Tutto ciò che si rifiuta di sottomettersi all’uomo deve essere sterminato.

Più di 300 milioni di rane sono uccise ogni anno per alimentare il commercio di cosce di rane. Nella sola Svizzera, dove è proibito catturare le rane, nel 2005, per soddisfare gli amatori di questo piatto, ha importato 120 tonnellate di cosce di rana, di cui il 95% provenienti dall’Indonesia. Durante la notte piccole squadre di contadini cacciano le rane. Gli animali catturati sono ammassati in grandi sacchi e condotti per ore nel luogo del taglio. Molti animali muoiono durante il trasporto. Poi vengono poste su un ceppo e quindi decapitate ed eviscerate. Nella maggior parte dei casi la rana agonizza per molti minuti. Le cosce consumate costituiscono solo il 20% del peso dell’animale, il resto viene gettato. Non si uccidono così anche gli elefanti per le sue zanne?

Nel pesce, come in tutti gli animali uccisi violentemente dall’uomo e poi mangiati, vi è il terrore, l’angoscia, la paura dell’animale accumulata durante la sua cattura: più e lunga e dolorosa la morte di un animale più è pregna di vibrazioni mortali.

Nel pesce ci sono concentrazioni di cloruro di sodio che con la cottura possono causare tumori gastrici, ritenzione idrica, gravi idropisie; diossine, piombo, cadmio. Il mercurio che le industrie scaricano nel mare (circa 10.000 tonnellate all’anno) passa facilmente dal pesce nell’organismo umano. Il mercurio è una potente neurotossina in grado di interferire nello sviluppo del cervello riducendo l’intelligenza specialmente dei bambini.
Sono ricchi di purine (sostanze azotate che aumentano i livelli di acidi urici nel sangue) e di metalli pesanti dovuti all’inquinamento delle acque a causa degli scarichi industriali e fognari. Il pesce contiene le stesse tossine delle carni e può causare, oltre i danni della carne, parassitosi (es. tenia, ascaridi), asma, eczema, prurito, allergie, malattie renali, danni al sistema nervoso, ecc.; può anche trasmettere all’uomo la salmonella, larve di tenia e di ascaridi, né la cottura è sufficiente a scongiurare tali pericoli.

Franco Libero manco

domenica 11 luglio 2010

"Il PIL non é tutto.." Ode senza lode alla burocrazia statale di Danilo D'Antonio

Oggi si sente ripetere da più parti e giustamente che il PIL non è tutto. E'
proprio così: il PIL non è affatto indicativo della qualità della vita. Ed a
proposito di quest'ultima, come non dire che essa è determinata fortemente
anche dalla libertà di cui gode la persona? Assistiamo al dialogo tipico che
si svolge di questi tempi tra tanta gente comune, cittadini "qualsiasi", e
quella casta padrona, di superiore livello sociale, che con totale arroganza
costituiscono gli statali:

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei costruire un piccolo pollaio
sulla mia terra?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei accamparmi e passare una
notte con mio figlio nella natura, stando in santa pace, senza disturbare
nessuno, pulendo per bene quando andiamo via, senza che lei ci guardi storto
e ci faccia una multa?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei aprire una finestra sul lato
sud di questa pinciara di tufo dove mi tocca vivere (che emette radon a
tutto spiano e che lei non mi ha fatto buttar giù per preservare il
patrimonio architettonico del "suo" territorio ed il "suo" bel paesaggio per
venderlo ai turisti) per riscaldarmi un pochetto?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei costruire sulla mia terra una
piccola casetta per mio figlio, ché altrimenti gli tocca emigrar lontano e
chissà dove, se non vuole vivere rinchiuso in un lager urbano in mezzo a
tanta altra povera gente privata del suo naturale diritto di vivere sulla
terra da voi statali (e non scaricate la colpa sui politici, ché questi
fanno il procio che vogliono solo perché voi siete disposti a tutto pur di
far carriera e mantenervi quel posto fisso che, guarda un po', appartiene
invece a tutti noi cittadini!)?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei curarmi come io sento mi
possa fare bene piuttosto che come dice quel medico uscito dalle Università
finto pubbliche in mano a voi statali ed alle lobby farmaceutiche?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei correggere questa sigaretta
con un pochetto di marjuana per alleviare il dolore delle mie ossa? Potrei
farmi un thè alla marjuana per diminuire un po' la mia pressione oculare,
ché se no finisce che divento cieco?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei farmi una birretta, ché con
tutto questo caldo proprio ci vorrebbe, senza che lei mi ficchi in bocca
quel coso, quel macchinario prodotto dai soliti professionisti profittatori
parastatali e paratutto il resto? E poi avete il coraggio di parlarci di
"privacy"! Usate la parola inglese per non farci ricordare che la sfera
privata di una persona misura all'incirca tre metri di larghezza con essa al
centro e non può essere infranta come fa lei ogni volta che vuole con la
scusa di una prevenzione che le dà un potere assoluto senza che da parte di
noi cittadini ci sia stata la minima manchevolezza!

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei spegnere le luci della mia
auto, visto che c'è un sole che spacca e squaglia, se no va a finire che poi
di notte mi ritrovo con le lampadine fulminate e senza luci?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei morire in santa pace senza
che quel "medico" mi squarti, mi apra come un bue e mi derubi dei miei
organi, proprio mentre sto dicendo addio alla mia unica vita? Signora
Statale, Signor Statale, almeno in momenti come questo potrebbe farsi
gentilmente da parte e lasciarmi in pace?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei fare qualche lavoretto a
pagamento per mantenermi economicamente da solo, senza pesare sulla
Collettività, senza avere lei sul groppone?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, proprio non gliela faccio a portarla
in spalla, le spiacerebbe scendere ed andare finalmente a lavorare, a
produrre pure lei qualcosa di buono, invece che stare a controllare tutto
quello che faccio, ad invadere ogni angolo della mia sfera privata ed a
reprimermi senza giustificato motivo?

Scusi, Signora Statale, Signor Statale, potrei fare questo? Potrei fare
quello?
E come devo farlo, Signora Statale, Signor Statale, lei che sa tutto e tutto
impone?

Ma l'Italia è un Paese libero oppure esattamente il contrario?

Com'è che per ogni più piccola o grande cosa della nostra vita personale,
all'interno della nostra sfera privata, oggi ci tocca chiedere il permesso
di autoritari statali impositori oppressori repressori, fedelissimi servi
dei padroni della politica e dell'economia contro gli interessi dei
"semplici" "comuni" cittadini "qualsiasi", mai disponibili ad una civile
ribellione di fronte a leggi che non meritano affatto di essere applicate?

E com'è che tutte queste Associazioni se la prendono sempre e solo con
quattro politici specchietti per le allodole e lasciano invece perdere
quegli arroganti che, ripudiata l'onorevole qualifica di cittadini, sono
divenuti degli esseri superiori, degli statali sempre pronti a controllarci,
a spiarci in ogni più piccola mossa ed a punirci senza che ve ne sia alcuna
esigenza eticamente accettabile?


Carissimi, è tempo di prendere pubblica posizione contro l'assunzione a vita
nei ruoli di proprietà collettiva. La Funzione Pubblica è un bene comune e
come tale va rigorosamente condiviso tra tutti i cittadini competenti e
desiderosi di prestare servizio.

Cerchiamo di comprendere appieno il concetto semplicissimo che il problema
della democrazia non sta richiuso nei Governi ma spazia negli statali che li
attorniano. Qualsiasi Governo con gli statali intorno tende a comportarsi
più o meno autoritariamente. Qualsiasi Governo circondato da cittadini a
rotazione nella Funzione Pubblica cercherà di fare il suo effettivo meglio.

Fintantoché vi saranno gli statali,
i politici saranno autoritari ed impositori
anche se per nulla necessario.

Perché:

E' LA PRESENZA DEGLI STATALI
A DETERMINARE IL TIPO DI POLITICA
DEI VARI GOVERNI CHE SI SUSSEGUONO.

Coraggio, un po' di pazienza, cerchiamo di capire per bene questo importante
concetto:

IN PRESENZA DI STATALI
I GOVERNI SI CONCEDONO
DI ESSERE AUTORITARI

IN ASSENZA DI STATALI
I GOVERNI S'IMPEGNANO
A DIVENIRE AUTOREVOLI

Questo è il principio di sicura determinazione della felicità collettiva.
Avanti, allora, ché la Storia non vede l'ora che il mondo sia ovunque
liberato, pacificamente, legalmente, civilmente, dagli arroganti statali.

Ma gli educatori, i psicologi, et similia, che ben conoscono la differenza
esistente tra autoritarismo ed autorevolezza, perché non raccomandano
quest'ultima anche in ambito politico oltre che educativo? Ah, già, i più di
loro sono statali od hanno studiato dagli statali. Finchè ci saranno gli
statali non se ne esce.

Danilo D'Antonio

Altri articoli di Danilo D'Antonio:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=danilo+d%27antonio

sabato 10 luglio 2010

“L’Impero Ottomano entra in Europa?” - Libertà di stampa e capacità di esprimere verità obiettive

Il 9 luglio 2010, giornali e giornalisti di questa Repubblica hanno scioperato a difesa della libertà di stampa In contemporanea la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) emanava una nota di protesta per il fatto che, dal 1 aprile 2010, Poste Italiane ha aumentato a dismisura il costo di spedizione dei giornali e non accenna ad alcun ripensamento. Ma rassicuratevi: lo sciopero non era fatto per difendere i piccoli editori, strangolati dalle tariffe esose imposte da Poste Italiane; ma.....

Ma per difendere il diritto dei grossi editori di sputtanare chiunque entri nel circuito delle intercettazioni. Intercettazioni che ignoti volenterosi passano ai giornali. E, dunque, viva la libertà della magna stampa. La cui utilità è indubbia: informare il vulgo dei voleri di chi regge le sorti del mondo. E, per darcene un esempio concreto, interviene il Corriere della Sera.

C’era una volta l’Unione Sovietica. Che taluni ebbero a definire l’Impero del Male. Poi, quando crollò, tanti la rimpiansero. Anche perché, malgrado siano passati 20 anni, ancora non sono riusciti a rinnovare visione strategica e discorso politico. Facendoci la figura dei ritardati mentali.

Ordunque, ai tempi nei quali l’Unione Sovietica “minacciava” il mondo intero, gli USA, che ci “difendevano” dal “mostro sanguinario”, avevano escogitato di fare entrare la Turchia in Europa. E dicevano agli Europei: “Create una zona di libero scambio. Ed accogliete tra di voi i Turchi”. E dicevano ai Turchi: “Smettetela di turcheggiare. Travestitevi da Europei e ne trarrete grandi benefici”. Gli Europei, che avrebbero dovuto pagare le spese degli sponsali e mantenere lo sposo, tergiversavano e prendevano tempo; mentre i Turchi bussavano alla porta. E gli Europei a rispondere: “Vestitevi un poco meglio, vi presentate malvestiti”.

Poi, crollata l’Unione Sovietica, la sposina svelò tutta la sua riluttanza al “matrimonio forzato”. Ma anche i Turchi si rammentarono che, in passato, avevano creato e tenuto in piedi l’Impero Ottomano. Ahimè, non avevano fatti i conti con gli USA. Dovete sapere che, negli USA, cambiano i Presidenti…. Ma i pupari, che tirano le fila, restano sempre lì: immoti ed immutabili. E, se i pupari avevano escogitato che l’Europa diventasse una zona di libero scambio e che la Turchia entrasse in Europa non era certo per fare gli interessi dell’Europa o della Turchia, ma per fare gli interessi degli USA. Che sono immutabili. Ed allora.......

Ed allora ecco che Obama prova a ribadire gli ordini imperiali. Lo fa argomentando e passando le sue argomentazioni al Corriere, baluardo della libera stampa. Paolo Valentino, redattore del Corriere, si reca a Washington a raccogliere il messaggio imperiale . Che è di una limpidezza sublime: I Turchi si rammentano di essere Ottomani? Volgono lo sguardo ai Paesi che per secoli sono stati parte integrante del loro Impero? E’ colpa degli Europei che non sono stati generosi. Gli Europei diano molte pecore ai Turchi. E i Turchi, sazi delle pecore europee, smetteranno di rammentare le antiche glorie. Discorso ineccepibile: gli USA, volendo premiare la fedeltà della Turchia, chiedono all’Europa di aderire agli sponsali e di mantenere lo sposo povero.

Non mancano pubblici elogi per Napolitano e Berlusconi: due Italiani buoni, due cuori generosi e nobili che tengono in Afganistan 3.000 soldati e si dichiarano disposti a dare molte pecore europee ai fedeli alleati turchi. A dimostrazione che noi godiamo, negli USA, una grande considerazione: sudditi devoti, fedeli e servizievoli.

Domanda: voi rifiutereste se qualcuno vi offrisse delle pecore per i vostri banchetti? No. Ed ecco che i Turchi rispondono positivamente alle offerte del generoso Obama. Il Ministro degli Esteri turco conferma l’interesse turco ad entrare in Europa. Ed argomenta: Vero che da noi qualcuno vagheggia lImpero Ottomano e le sue glorie; ma, se gli Europei ci daranno molte pecore, noi sogneremo con la pancia piena.

Insomma: Obama è disposto a dare le pecore europee, i Turchi sono disposti a prendersi le pecore europee. Resta solo da convincere gli Europei a dare le pecore. Ma su questa strada ci stanno dei buoni patrioti alla Napolitano e alla Berlusconi che peroreranno i voleri degli USA e le brame della Turchia. E la libera stampa che propugna e sostiene i voleri della Patria.

Ed Antonio Ferrari ci conferma che l’Italia, almeno sul problema Ankara/UE, è sempre stata propositiva e compatta, sia con i governi di centrodestra che di centrosinistra. A prima vista parrebbe che Antonio Ferrari dia ragione a me, fascista becero, che sostengo che centrodestra e centrosinistra sono entrambi figli di Troia. Ma sul resto divergiamo: io non cederei le pecore europee, cederei i maiali europei. Anche per questo dicono che sono un becero fascista?! Mah!
Antonino Amato

Europa Informazioni antonino-amato800@alice.it

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venerdì 9 luglio 2010

Emilio Del Giudice: "Salviamo il pianeta Terra" - Intervento contro l'ipotesi energetica nucleare....

Parte dell'intervento del fisico prof. Emilio Del Giudice tenuto nel corso del convengno "Salviamo il pianeta Terra" organizzato dall'associazione culturale Saras. (Paola Botta Beltramo)


" ...Tuttavia quest'energia esce in forma selvaggia e cioè può essere molto utile a scopi militari dove l'obiettivo è quello di distruggere tutto, ma è molto difficile applicarla a fini civili. Tanto è vero che se non ci fosse il problema che ora vi esporrò nessuno avrebbe mai pensato al nucleare come fonte di energia civile in quanto esso, oltre ad avere difficoltà elevate ad essere controllato, difficoltà tuttavia superabili, produce rifiuti radioattivi e queste scorie non decadono prima di molti anni, ad esempio il plutonio decade in 24.000 anni. E' facile creare rifiuti radioattivi ma è difficile liberarsene, un pò come la plastica che essendo molto economica viene utilizzata su vasta scala essendo tuttavia molto difficile da smaltire. Nell'oceano pacifico hanno trovato una vasta area che è un'unica massa di plastica galleggiante, in quanto sia dal lato americano, sia dal lato australiano, i rifiuti vengono buttati in mare. La cultura d'impresa consiste nel ridurre i costi il più possibile non considerando le conseguenze derivanti dall'utilizzo smodato di materiali come ad esempio la plastica che hanno costi e difficoltà di smaltimento molto elevate, incidendo così sulla spesa sociale.

Il nucleare è ancora peggio in quanto non è così economico da costruire come la plastica, costa molto, in più l'uranio è anche raro. Un limite al pericolo del nucleare è dato dal fatto che le riserve di uranio sono ancora più scarse di quelle di petrolio. Ma il buco principale nell'energia nucleare è dato dal fatto che la demolizione di una centrale è molto più costosa della costruzione, cosa che non è vera per nessun altro tipo di impianto. Una centrale a carbone può essere demolita ed i rifiuti si possono mettere da qualche parte, invece in una centrale nucleare i rifiuti non possono essere depositati da qualche parte perché sono radioattivi e quindi bisogna costruire quei monumenti sepolcrali di cemento per circondarli, ma siccome nessun manufatto umano può essere garantito per 24.000 anni ci vorrà un corpo di sorveglianza che controlli che non vi sia mai una perdita. Di conseguenza bisognerà addestrare del personale per tenere sott'occhio i siti. Occupazione noiosissima, quindi potete immaginare che le persone più vivaci non sceglieranno questo mestiere e quindi se ne occuperanno coloro che non hanno nessuna altra possibilità, i più asini di tutti i quali la crepa non la vedranno appunto perché sono asini o perché sono troppo annoiati da passare il tempo a fare altre cose. Quindi quel sito diviene un pericolo.

Questa è la ragione per cui non c'è nessuna società d'assicurazioni privata disposta ad assicurare il nucleare. Il nucleare lo assicura solo lo Stato, ed in ogni contratto d'assicurazione c'è scritto che non assicurano nessun pericolo derivante dalla radioattività. Quindi il nucleare si può fare solo se c'è uno Stato che si assume tutti i costi e quindi non è competitivo se non per l'azienda la quale riceve in dono dallo Stato la centrale, la gestisce con costi d'esercizio minimi, e qui sta la truffa che fa pensare che il nucleare sia economico, però i costi di demolizione sono enormi e quelli se li accolla ancora una volta lo Stato. Quindi all'azienda privata conviene ricevere in dono una centrale nucleare da gestire a patto che lo Stato si addossi tutti i costi e tutte le responsabilità.

Ma allora perché c'è la corsa al nucleare? Perché il nucleare è anche militare ed allora, siccome le società non democratiche si basano sulla violenza, e le società democratiche si basano sulla truffa e sull'inganno, bisogna convincere le persone che lo Stato opera solo a fin di bene, non prepara la guerra e se c'è una guerra è solo in risposta ad un'aggressione esterna. Il nucleare civile è un modo per occultare il nucleare militare e anche per far vedere che il nostro bilancio della difesa è piccolo perché tanto una parte della spesa della difesa militare viene addossata ai bilanci di altri ministeri, questo viene fatto anche in Italia. Noi italiani abbiamo costruito una nave da sbarco, un'unità militare, che di fatto è stata utilizzata anche in Libano, che è stata costruita con i fondi del ministero dell'ambiente perché in caso di calamità naturale questa nave può essere utilizzata per portare i soccorsi.

Per fare le bombe atomiche bisogna avere le tecnologie adatte, avere il materiale esplosivo pronto, cosicché in caso di necessità sia possibile costruire un ordigno in una settimana. Questo lo fanno tutti gli Stati, però quando lo fa l'Iran che è un paese nemico non va bene.

Chi invece la bomba atomica l'ha già costruita non realizza più centrali nucleari in quanto non serve più: gli Stati Uniti hanno costruito l'ultima centrale nucleare nel 1978, stessa cosa per la Russia. Noi che la bomba atomica non l'abbiamo ancora fatta (a qualcuno è venuta la tentazione) dobbiamo attivare un programma di centrali nucleari ovviamente accollando le spese a tutti i ministeri al di fuori di quello della difesa. La Francia, avendo risorse minori rispetto a quelle degli Stati Uniti e della Russia, ha creato delle centrali ad uso duale in cui recuperano pare dei costi vendendo l'energia, che è un sottoprodotto di questa produzione, alla rete.

Quindi non è vero che l'energia nucleare costa meno, l'energia nucleare francese viene venduta sottocosto perché è il sottoprodotto di una produzione militare.

Adesso che i pericoli di guerra aumentano, gli interessi di vari paesi si orientano nuovamente verso il nucleare, anche perché sono stati inventati nuovi tipi di armi nucleari diverse da quelle precedenti che richiedono nuovi tipi di impianti ed ecco la necessità di costruire queste nuove centrali per coprire le esigenze del nucleare.

Se si guardasse solamente al problema dell'energia l'idea di costruire impianti nucleari è così assurda che non verrebbe in mente a nessuno.
[Prof. James Lovelock]


Coloro che sostengono il nucleare usano strumentalmente anche l'argomento dell'effetto serra e purtroppo uno dei personaggi che ha fatto questo è il fondatore di Gaia, il professor Lovelock, inglese che come molti professori anglo-americani ha a cuore le sorti del loro Stato e quindi collabora con le sue istituzioni politiche. L'Inghilterra ha necessità di sviluppare nuovamente il nucleare e il professor Lovelock ci dice che siccome le centrali nucleari non emettono anidride carbonica bisogna utilizzarle per evitare l'effetto serra e per rispondere al fabbisogno crescente di energia a cui le centrali ad energia rinnovabile non sono in grado di far fronte.

Ovviamente la stampa ha dato grande risalto a queste dichiarazioni e a queste ultime si sono aggiunte anche quelle di molti altri scienziati allettati dalla possibilità di nuovi finanziamenti per la ricerca. Io sono in pensione, non ho nessuno che mi finanzia, ma quando uno scienziato parla non crediate che sia esente da interessi: noi pensiamo che quando i politici parlano non sono al di sopra delle parti a differenza degli scienziati, ma credete forse che solo i politici abbiano bisogno di soldi?....."

...
"Il segreto sta anche alla base delle centrali nucleari e agli enormi interessi che vi gravitano attorno. Il potere politico, quello che manda gli eserciti ad uccidersi a vicenda, costruisce le centrali nucleari in nome dell'economia e del progresso, e ciò è un grande vergognoso inganno. Il loro maggior segreto è che, in tutte le parti del mondo, non sono ancora riusciti ad eliminare con sicurezza le scorie radioattive di queste centrali. I bidoni gettati nella Fossa dell'Atlantico avveleneranno il mare quando, fra qualche decennio, esploderanno. Ma chi se ne cura? (da "Il Segreto" pag. 210 ed. 1986 - Bernardino del Boca)

(Discorso tenuto il 3/2/2008)

giovedì 8 luglio 2010

Lettere da Spilamberto, fra Paolo D’Arpini e Giorgio Vitali - Si parla di teatro, di Longobardi ed anche di canapa

Caro Giorgio Vitali,
dovremmo continuare la fortunata serie …On Line news... quella di Calcata ha avuto 821 pagine su internet in breve tempo. Siccome sono qui a Spilamberto, un comune del modenese sino al 21 luglio, poi ritorno a Calcata per tre giorni avendo una recita a Faleria, e siccome poco tempo fa qui a Spilamberto è stato festeggiato l'800esimo anniversario della fondazione (ti ricordo che Spilamberto fu fondato dai modenesi per contrastare l'avanzata di Bologna che aveva appena fondato Bazzano, in cui tra l'altro reciteremo una commedia zen il 18 luglio p.v.). Spilamberro fu terra di confine per secoli e secoli, dal tempo dei Longobardi sino all'unità d'Italia in cui fu riportata in Emilia.
Insomma ti mando il link di google così vedi meglio le notizie storiche a cui fare riferimento...
http://www.google.com/search?client=gmail&rls=gm&q=spilamberto%20%20luglio%202010.
Aspetto tue nuove che poi corroboro con alcune notizie di cronaca spicciola sugli eventi prossimamente da noi qui organizzati... tra l'altro un incontro per parlare della canapa (titolo consigliato “se una cosa fa tanto bene a chi sta male perché dovrebbe fare tanto male a chi sta bene?”) facendo riferimento anche all'uso medicinale della canapa come antidolorifico approvato) e del lungo periodo di presenza del cannabinolo nel corpo umano -anche dopo un mese e più dall'assunzione- ma se i vigili fanno fare il test all'assuntore che è alla guida di un’auto questi risulta positivo e gli viene ritirata la patente pur non avendo egli materialmente fumato da parecchio tempo (é successo ad un amico di queste parti)....
Ciao, Paolo D’Arpini

…………..

Caro Paolo D’Arpini,
IL PROBLEMA DELLA CANAPA è UN PROBLEMA, COME SAI, DI POTERI FORTI. FU INVENTATO TUTTO L'INVENTABILE PERCHè LA COLTIVAZIONE DELLA CANAPA CONFLIGGEVA CON GLI INTERESSI DI ROCKEFELLER. IL CONFLITTO CON I PRODUTTORI DI COTONE (oh! che casualità!!!!) e con l'industria chimica delle fibre è ventuto dopo. Per poter colpire la produzione di canapa si inventarono tutta la questione della droga. Durante la guerra, nel periodo che ero sfollato in campagna dai contadini di mio nonno, si coltivava canapa a tutto spiano. Questa è una battaglia POLITICA di indipendenza nazional.europea, perché è un assurdo che se voglio comprare una maglia/camicia/capo di vestiario di canapa lo debba pagare cifre astronomiche. Giorgio Vitali

mercoledì 7 luglio 2010

Germania: “Stop all’alimentazione/idratazione forzate… – Un altro passo verso l’eutanasia?”

Cari Soci e Simpatizzanti,
In Germania non è passata l'eutanasia, ma il legittimo stop all'alimentazione/idratazione forzate su persona in stato vegetativo. Con la definizione di eutanasia attiva ed eutanasia passiva, omologate nel concetto di produzione di morte, continua la confusione voluta sia dalle autorità cattoliche, sia da quelle laiche. I primi temono che il diritto di rifiutare una cura sgradita porti di per sé all'eutanasia su commissione. I secondi sperano che introducendo il diritto al rifiuto di una cura sgradita, come l'alimentazione forzata, si possa giungere più facilmente all'eutanasia su commissione.
Con la sospensione o rifiuto di una terapia, la morte potrebbe subentrare come conseguenza naturale, non contrastata dalle tecnologie, vietate dal soggetto in tempi antecedenti. Con la richiesta di eutanasia su commissione sarebbe confermato un omicidio legalizzato ottenuto con atto medico. Il ragionamento inquinato dagli intenti politico-ideologici impedisce ai cittadini di agire nel proprio interesse.
Cordiali saluti. La Segreteria
lega.nazionale@antipredazione.org

Altri articoli su Eutanasia: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=eutanasia

martedì 6 luglio 2010

Roberta Valeriani: “Ancora sul tema del voto dei non vedenti… In quel muro nero..”

Caro Paolo ti invio un pezzo che ha scritto mia cugina Roberta Valeriani e pubblicato su il Tempo e su voxnews.info… Sarebbe utile farlo leggere per i ciechi e per la giornata della vista. Un Caro saluto.
Rita De Angelis

………

Chi non vede non crede. Si dovrebbe negare questa realtà che tra l'assurdo si mescola paradossalmente a contraffazioni nell'identità dell'io. Un utile suggerimento semplice, in aiuto dei non vedenti. Le schede elettorali dovrebbero essere concepibili in Braille come per i farmaci ed altre poche situazioni che vengono proposte a chi vive contro il muro nero del buio interiore ed esteriore.. Vorrei leggere,dicono in molti. Quelli che vivono nel mondo irreale o forse reale degli "zombi", a detta spesso altrui, cecati privi della propria autonomia, si crede, ma saggi. Soltanto in Italia esistono 350mila ciechi ed in tutto il mondo si celebra la "giornata della vista" con l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni per ridurre "il Dramma" della cecità. Non credo sia giusto che le mani di un altro accompagnino al voto chi è succube di questa patologia, facendo la croce su un simbolo piuttosto che su un altro. Scelta obbligatoria per "i disabili" a detta di legge cioè ciechi. Chi ha votato per chi? Per voi, per tutti? Lanciando una scorza di sopravvivenza intorno a noi, speriamo in un prossimo meraviglioso futuro. No, no –dicono - e ascoltiamoli - con le mani di un altro non voglio votare!

Roberta Valeriani

lunedì 5 luglio 2010

Il ponte sullo stretto di Messina, frutto avvelenato dell’economia del malaffare - No a opere inutili, costose, dannose e criminogene

Con il blitz dei suoi attivisti e lo striscione srotolato da Trinità dei Monti, in piazza di Spagna, nel centro di Roma, con la scritta “Il Sud frana e le mafie se la ridono dal Ponte” parte l’edizione 2010 della Lunga marcia della memoria, l’evento annuale per i diritti e contro le cosche dell’associazione daSud che quest’anno è dedicata ai nuovi linguaggi antimafia, alla libertà di informare e raccontare nel Paese dei misteri, alla richiesta di giustizia per le vittime innocenti delle mafie, alla giustizia ambientale e sociale verso Cancun.

La scelta di rilanciare nella Capitale la questione aperta del Ponte sullo Stretto (voluto dal governo di Silvio Berlusconi),proprio adesso che sono iniziati i lavori preliminari per 60 milioni di euro a Messina e Villa San Giovanni, non è casuale. Come nelle due precedenti edizioni, la Lunga Marcia vuole portare all'attenzione dei media e dell'opinione pubblica temi fondamentali per la tenuta democratica e civile dell'Italia intera, eppure spesso trascurati o raccontati male.

Il Ponte sullo Stretto, appunto, ma anche la drammatica condizione dei migranti, il problema delle mafie, gli attacchi alla libertà di informazione, la tendenza dei governanti all’oscurantismo e il dovere di raccontare le storie dimenticate della meglio gioventù italiana, a partire da quelle delle vittime innocenti dei clan.
Il Sud frana, come il modello economico e politico che governa tutto il Paese. E non solo le mafie se la ridono. Con loro le multinazionali, in attesa di mettere le mani sui finanziamenti pubblici. Come le guerre, l'acqua e le grandi infrastrutture, questo Ponte è solo il frutto avvelenato della shock economy, una delle “mucche da mungere”, operazioni fatte con denaro pubblico ma pensate per portare profitto ai privati e che arricchiscono le mafie.

Il Ponte non lo vogliamo perché non c'è spazio nella nostra idea di futuro per quest'opera inutile e dannosa, perché è la risposta sbagliata all’emigrazione forzata dei giovani meridionali, perché cancella un angolo di rara bellezza e calpesta la nostra memoria. E perché è il feticcio di una classe dirigente che concepisce la politica come occupazione cieca del territorio.
Un no al Ponte che non è più solo una rivendicazione territoriale del Mezzogiorno. Con noi, a dire No al ponte c'è anche la Rigas, la Rete italiana per la Giustizia ambientale e sociale. Un nuovo soggetto nazionale - nato dopo la prima Conferenza Mondiale sulla Giustizia climatica di Cochabamba - che raccoglie tutte le realtà italiane che vogliono arrivare alla Conferenza Onu sul Clima di Cancun con nuove proposte, idee e progetti. Ma anche con un netto rifiuto alle politiche che aumentano la distruzione ambientale, la povertà, le mafie. Il Ponte è espressione di queste politiche, che hanno già devastato il territorio.

La Lunga Marcia della Memoria 2010.

Dopo l’anteprima di oggi, la Lunga Marcia della Memoria, giunta alla sua terza edizione, attraverserà il Sud del nostro Paese – dalla Calabria alla Puglia - durante i mesi di luglio, agosto e settembre per ragionare sui nuovi linguaggi antimafia. Musica, fumetti, murales, fotografie, video, scrittura e performance sono alcuni dei mezzi espressivi che caratterizzeranno le giornate dell’associazione daSud e gli strumenti adottati per raccontare nuove storie, rivendicare diritti civili e sociali, promuovere la partecipazione dei cittadini contro le mafie, chiedere giustizia e verità sulle vittime innocenti delle mafie. Esercitiamo con forza il diritto a raccontare la verità: l’Italia è in mano alle mafie. Il Paese reale è andato ben oltre “La Piovra” degli anni 80. Raccontiamo con passione, con la potenza dei nuovi linguaggi espressivi, con la forza immaginifica che viene dalla contaminazione delle forme espressive. Un diritto messo in discussione costantemente. Al quale non sappiamo rinunciare.

Sono tante le strade a percorrere per reinventare un linguaggio che oggi più che mai ha bisogno di richiamare all'impegno antimafia nuove generazioni e strati sociali ancora marginali. L'obiettivo è ricominciare da Sud la Lunga Marcia che porta dalla memoria al futuro.


Ufficio stampa daSud – 5 luglio 2010
maricadipierri@asud.net

Manovra governativa antidisabili… in via di approvazione!

La Manovra che il Parlamento sta per approvare è la peggiore aggressione, nella storia repubblicana, alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Contiene disposizioni discriminanti di dubbia costituzionalità.

La Manovra eleva a 85 la percentuale di invalidità necessaria per ottenere l’assegno mensile di assistenza. Per godere dell’assegno sono previste altre due condizioni oltre a quella sanitaria: risultare inoccupati e iscritti alle liste di collocamento e non superare il limite reddituale annuale di 4.408,95 euro. Un limite molto basso, quindi. L’importo dell’assegno è di 256,67 euro mensili (importo 2010) per un totale annuo di 3.336,71 euro.

La Manovra, come emendata dal Governo, crea una illegittima disparità fra gli invalidi civili: chi ha la “sfortuna” di essere affetto da una patologia singola per la quale è prevista una invalidità del 74%, avrà l’assegno mensile anche se non raggiunge l’85% di invalidità. Chi è colpito, invece, da due patologie o menomazioni, la cui somma dà l’80 per cento, non ha diritto a nulla.

La Manovra fissa nuovi criteri per ottenere l’indennità di accompagnamento che sono irraggiungibili se non ci si trova in stato vegetativo. Ci saranno dei nuovi esclusi: persone con sindrome di Down, persone che deambulano a fatica e tra mille difficoltà (amputati, poliomielitici), persone che riescono a guidare con adattamenti, probabilmente persone che lavorano, persone che riescono a vestirsi o a mangiare, ma che magari non sanno dove sono, chi sono, dove vanno.

CHIEDIAMO

1. l’abrogazione del comma 1 dell’articolo 10 del Decreto Legge 78/2010, e dei relativi emendamenti, che prevede l’innalzamento a 85 della percentuale di invalidità necessaria per ottenere l’assegno agli invalidi parziali;

2. la cancellazione o il ritiro dell’emendamento del Governo che rivede i requisiti medico-legali per la concessione dell’indennità di accompagnamento.


Per approfondire http://www.handylex.org/gun/emendamenti_manovra_senato_invalidi.shtml

venerdì 2 luglio 2010

La discarica di Terzigno, a ridosso del Vesuvio, é “area di interesse strategico nazionale”, quindi é vietato fare riprese di quanto vi succede...

Una notizia che non è apparsa sui grandi organi di informazione ma che è paradigmatica del gravissimo deficit democratico che sta vivendo il nostro Paese. Tre giovani studenti, animati dalla voglia di costruire un pezzo di verità attorno alla discarica della vergogna costruita all’interno del Parco nazionale del Vesuvio, con una telecamerina si sono recati presso la ex Sari di località Pozzelle, nel comune di Terzigno per riprendere il pattume lì sversato.

Ma forse non tutti sanno che nell’anno di grazia 2010, nel Paese del duo Bertolaso & Berlusconi filmare o fotografare un sito come quello di Terzigno, catalogato come “area di interesse strategico nazionale”, è reato, è vietato dalla legge. E infatti puntuale sul posto arriva una pattuglia dei carabinieri che ferma i tre giovani e li porta in Caserma e i tre giovani vengono denunciati a piede libero per la violazione dell’articolo 650 del codice penale: “inosservanza dei provvedimenti dell’autorità“.

È accaduto mercoledi 23 giugno 2010 nel pomeriggio a Terzigno: gli studenti erano saliti fino alla discarica per filmare l’attività dell’impianto, almeno dall’esterno. “L’ intenzione era quella di girare un documentario in grado di sensibilizzare quella parte di popolazione che pare non interessarsi affatto al problema delle discariche, inconsapevole dei gravi rischi di salute a cui va incontro. Volevo portare il documentario in visione nelle scuole, dargli risalto tramite internet: è assurdo ma già a partire da Pompei molta gente non è a conoscenza nè della discarica nè dei disagi che tanti cittadini di Boscoreale e Terzigno stanno vivendo.”

Questa la volontà dichiarata da Francesco Servino, uno dei tre giovani fermati. Volevano realizzare un documentario, una sorta di reportage amatoriale che, tuttavia, sarebbe servito a denunciare il paradosso di un sito di immondizia in una riserva naturale. I carabinieri che li hanno incrociati, glielo hanno impedito e li hanno formalmente denunciati alla procura della Repubblica. Il fatto grave ha creato una forte mobilitazione, attestati di solidarietà e tanta preoccupazione per questa limitazione della libertà di espressione.

In realtà il fatto rende esplicito quello che è avvenuto in Campania con la equiparazione,voluta da Bertolaso, degli impianti per la gestione dei rifiuti a siti militari strategici, facendo venir meno la possibilità di vigilanza e controllo da parte dei cittadini e delle stesse istituzioni locali. Una sorta di extraterritorialità che espropria le comunità locali da qualsiasi azione di tutela e che rappresenta il modello sperimentale su cui nei prossimi anni a il Governo vorrà cimentarsi con la realizzazione delle centrali nucleari. In realtà questo episodio rappresenta l’anticipazione della legge bavaglio, una intimidazione inaudita contro cui bisogna reagire energicamente. Ma in reltà dobbiamo porci anche una semplice domanda: ma cosa si vuole nascondere nella discarica di Terzigno? E oltre alla solidarietà ai giovani bisogna che sulla questione si apra una discussione nazionale e se c’è qualche oppositore in Parlamento batta un colpo!

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it

giovedì 1 luglio 2010

Marcello Dell'Utri, santo subito!

La vita e la storia ci hanno insegnato che normalmente le persone nascono oneste, pulite, rette e poi, strada facendo, a causa delle vicissitudini e delle circostanze della vita, possono diventare ladri, truffatori, delinquenti, assassini, corrotti, mafiosi. Solo in casi molto rari può succedere il contrario ed è soprattutto il caso dei santi, ecco perchè riteniamo che Marcello Dell'Utri, senatore del PDL e cofondatore di Forza Italia, debba essere fatto santo subito. Infatti, dei magistrati hanno sentenziato che Dell'Utri a partire dal 1992 ha abbandonato le cattive strade e ha imboccato quelle della grazia (politica) e gli hanno ridotto la pena per "concorso esterno in associazione mafiosa" da 9 a 7 anni.

Marcello Dell'Utri ha definito la sentenza pilatesca, a dimostrazione della sua scarsa conoscenza dei Vangeli, perchè Pilato è stato l'unico che ha fatto di tutto per salvare Gesù Cristo, mentre il popolo ebreo ha scelto Barabba e l'ha mandato sulla Croce. Dell'Utri ha pure ribadito che il mafioso riconosciuto Mangano, da lui inviato a fare lo stalliere nella villa di Berlusconi ad Arcorre, "è stato un eroe", a dimostrazione che, come tutti i santi, si sente oramai in grado di dispensare assoluzioni e patenti di eroismo, patenti che oltretutto non possono che far piacere agli amici degli amici e che fanno loro comprendere che la famiglia è sempre la famiglia!

Adriano Rebecchi