lunedì 19 novembre 2012

Forza USA – Non basta più un “bhù” per incutere paura al mondo. L’esagerazione della potenza americana non spaventa più nessuno



“Bhù, settete… USA!” (Saul Arpino)

L’America è veramente così potente? A giudicare dalle ultime malefatte tipo l’invasione dell’Iraq, dell’Afganistan e della Libia parrebbe di sì.
Ma le conquiste vanno mantenute e consolidate per essere efficaci altrimenti si sgretolano nel giro di pochi anni. Ed è quel che sta avvenendo. Lo vediamo in Iraq che sempre più si discosta dalla politica indicata dall’America, osserviamo il lento sgretolamento della conquista afgana con ripercussioni di perdita di credibilità americana anche in Pakistan. E per quanto riguarda la Libia abbiamo sotto gli occhi, con lo scandalo della CIA e delle rivolte anti-americane, l’instabilità nella quale versa quest’ultima “conquista”. A parte che ognuna di queste battaglie geopolitiche è sempre stata compiuta nel nome della Nato e quindi non sono solo le forze americane ad essere coinvolte occorre considerare la capacità di opposizione nel tempo delle nazioni occupate e come pian piano le vittorie americane si stiano trasformando in “vittorie di Pirro”.
In questo momento la capacità d’intimorire il mondo dell’America è pressoché nulla. In verità con gli ultimi fatti in Palestina ed in Siria si scopre che la superpotenza con le sue vantate armi modernissime e tecnologiche è un grande bluff.
In questo momento Israele si sta sempre più sostituendo agli USA, come superpotenza in grado di controllare lo scacchiere internazionale. Israele ha la capacità di prendere decisioni immediate aldilà di ogni controllo americano e dimostra di saper mantenere in scacco i suoi nemici, anche con la costante minaccia del suo arsenale atomico e dei suoi vettori che -a detta degli stessi vertici israeliani- possono colpire in ogni parte del mondo. Evidentemente questo è un avviso alla Russia ed alla Cina di non interferire ulteriormente negli affari del medio oriente. Ma non sembra che i risultati siano quelli auspicati da Israele che oggi si trova in un calderone bollente che potrebbe rivelarsi fatale non avendo alcuna garanzia che gli USA possano avere la forza o la volontà d’intervenire a suo favore.
Gli USA sono in procinto d’implosione interna. Sono ancora in grado di minacciare e intimorire qualche stato ma debbono sempre tener conto della loro debolezza strutturale che non consentirebbe ulteriori fallimenti. Ed Israele pur condizionando grandemente la politica statunitense non è in grado di obbligare l’America a coinvolgersi in una guerra totale.

Paolo D’Arpini


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Intervento di Giorgio Vitali: “DOPO LA DEVASTAZIONE DI HIROSHIMA E NAGASAKI GLI AMERICANI EBBERO TUTTO L’INTERESSE AD ESAGERARE GLI EFFETTI DELLA BOMBA ATOMICA. CE L’AVEVANO SOLO LORO E IL LORO DOMINIO CONSISTEVA PROPRIO NELLO SPAVENTARE I POPOLI E SOPRATTUTTO I GOVERNANTI DI QUEI POPOLI. UNO DI COLORO CHE EBBERO L’INCARICO DI SPAVENTARE L’INTERO GENERE UMANO FU ALBERT EINSTEIN, il quale, per questa funzione, passò pure per PACIFISTA. Lui che aveva collaborato con molti SUOI consanguinei alla CREAZIONE della bomba stessa.TUTTAVIA, SIA LO SPIONAGGIO (coniugi Rosenberg) SIA IL PASSAGGIO DEL CONFINE (PONTECORVO, INTELLETTUALI OMOSEX INGLESI ETC..) RIDIMENSIONARONO QUESTO TERRORISMO DIMINUENDO ANCHE IL PRESSING PSICOLOGICO DELLA GUERRA SEGRETA. POI CI FU UN’ALTRA GUERRA DEL SANGUE CONTRO L’ORO, QUELLA DEL VIETNAM, CHE RIDIMENSIONò ULTERIORMENTE LO SPAVENTAPASSERI. OGGI GLI USA CI VOGLIONO SPAVENTARE CON L’ESIBIZIONE DI ARMI TERRIFICANTI. RICORDIAMO INVECE CHE LA SCIENZA NON HA CONFINI ED IL PROGRESSO TECNOLOGICO METTE GLI AVVERSARI COSTANTEMENTE SULLE STESSE POSIZIONI. COME AVVIENE NEL CONFRONTO ISLAM-EBRAISMO-FINANZA EBRAICA DI WALL STREET E DELLA CITY. Come dimostrano gli avvenimenti di questi giorni. IL TERRORISMO MILITARE HA FATTO IL SUO TEMPO e l’insegnamento delle disavventure di Saddam, che nell’intento di evitare un attacco USA, si era liberato delle armi di distruzione di massa. Al contrario della Corea del Nord che è sovrana ed indiscussa”

Commento di Maria: “Il potere bellico USA, come rilevò anche John Kleeves (Stefano Anelli), è di molto esagerato. Oltre al fatto che per tenere un territorio non basta la geopolitica bombarola del caos, ma bisogna mandare gli uomini a terra, e quando gli americani lo fanno prendono sonore botte, nessuno dice mai- perché i media sono in mani ebree- quale sia invece la tecnologia russa e, scopriamo in questi giorni, iraniana. Chi avrebbe mai detto che i razzi Farjs 5 potessero tranquillamente fare a pezzi l’Iron Dome israeliano?”

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