giovedì 29 dicembre 2016

Chi semina vento, raccoglie .....tempesta!

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LO STATO chiede
di aumentare l'età
delle pensioni perché in EUROPA tutti
lo fanno.
NOI CHIEDIAMO
- di arrestare tutti i politici corrotti , di allontanare dai pubblici uffici tutti quelli condannati in via definitiva o che patteggiano perché in EUROPA tutti lo fanno, o si dimettono da soli per evitare imbarazzanti figure.
NOI CHIEDIAMO
-di dimezzare il numero di parlamentari perche´ in EUROPA nessun paese ha cosi´tanti politici !!
NOI CHIEDIAMO
- di diminuire in modo drastico gli stipendi e i privilegi a parlamentari e
senatori, perché in EUROPA nessuno guadagna come loro.
NOI CHIEDIAMO
- di poter esercitare il "mestiere" di politico al massimo per 2 legislature come in EUROPA tutti fanno !!
NOI CHIEDIAMO
- di mettere un tetto massimo all´importo delle pensioni erogate dallo stato (anche retroattive), max. 5.000, 00 euro al mese di chiunque, politici e non, poiche´ in EUROPA nessuno percepisce 15/20 oppure 93.256,00 euro al mese di pensione come avviene in ITALIA per gli ex dirigenti di stato.
Il 10% del costo delle pensioni italiane appartiene a questi soggetti.
NOI CHIEDIAMO
- di far pagare i medicinali visite specialistiche e cure mediche ai familiari dei politici poiche´ in EUROPA nessun familiare dei politici ne usufruisce come avviene invece in ITALIA dove con la scusa dell´immagine vengono addirittura
messi a carico dello stato anche gli
interventi di chirurgia estetica, cure
Balneotermali ed elioterapioche dei
familiari dei nostri politici !!
CARI MINISTRI
- avete votato unanime l'aumento del 300% dei vs rimborsi spese, portandolo a 150.000,00 euro annui oltre ai 19.600,00 euro di stipendio mensile che vi paghiamo.
- non ci paragonate alla GERMANIA dove non si pagano le autostrade, i libri di testo per le scuole sono a carico dello stato sino al 18° anno d´eta´, il 90 % degli gli asili e nido sono aziendali e gratuiti e non ti chiedono 400/450 euro come gli
asili statali italiani !!
IN FRANCIA
- le donne possono evitare di andare a lavorare part time per racimolare qualche soldo indispensabile in famiglia e percepiscono dallo stato un assegno di 500,00 euro al mese come casalinghe piu´ altri bonus in base al numero di figli .
IN FRANCIA
- non pagano le accise sui carburanti delle campagne g napoleone, mentre per noi la pressione fiscale su ogni litro è del 75% e paghiamo ancora per la guerra d´abissinia!!
IN INGHILTERRA
il capo della polizia di Scotland yard guadagna la metà rispetto ad un questore italiano.
-loro non fanno parte dell UE e non versano tributi a fondo perso per mantenere i nostri politici.
IN BELGIO
tutte le visite mediche e le ecografie delle gestanti sono a carico dello stato oltre al sussidio di disoccupazione di 900,00 euro fino a quando troverai o ti daranno lavoro.
IN SVEZIA
lo stato regala ad ogni pensionato una bicicletta o l'esenzione del biglietto di trasporto al fine di raggiungere a costo zero i centri commerciali.
NOI CHIEDIAMO A VOI POLITICI
che la smettiate di offendere la nostra intelligenza, il popolo italiano chiude 1 occhio, a volte 2, un orecchio e pure l´altro ma la corda che state tirando da troppo tempo si sta´ spezzando.
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martedì 27 dicembre 2016

Buonuscita di sicurezza per la casta che si prepara a succedere a se stessa...


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Al ritorno dalle vacanze natalizie verrà approvata in Parlamento la prima norma porcata del 2017, un vero e proprio colpo di coda della Casta Renziana. Il tema è quello scottante dei vitalizi: con la scusa della sua definitiva abolizione dal 2018 la maggioranza a guida Pd garantirà agli attuali deputati e senatori una buonuscita intorno ai 50 mila euro a testa, consistente nei contributi versati dal 2013 ad oggi.

Il movente di questa ennesima manovra di palazzo è politico: Renzi vuole andare ad elezioni il prima possibile con una legge anti-M5S nel vano tentativo di evitare i referendum contro il Jobs Act e cercare di capitalizzare il fango gettato in queste settimane contro la giunta Raggi. Il segretario del Pd sa, però, che la maggioranza dei parlamentati non ha alcuna intenzione di staccare la spina prima del 15 settembre 2017, data in cui maturerà il diritto al vitalizio essendo passati 4 anni, 6 mesi e 1 giorno dall’inizio della legislatura. Con la ricca buonuscita Renzi spera quindi di placare gli appetiti di partito e di terminare la breve esperienza del burattino Gentiloni.

La manovra è articolata: il Pd presenterà alla Camera una norma transitoria che consentirà ai parlamentari di incassare i contributi versati all’istante (50 mila euro) con buona pace di qualsiasi logica pensionistica (salario differito). A quel punto verrà presentata la proposta di abolizione del vitalizio a partire dal 2018, con i parlamentari che potranno iniziare a versare i contributi nella cassa professionale di riferimento o all’Inps. Con questo meccanismo da politicante (soldi subito in cambio del voto anticipato), Renzi potrà andare ad elezioni fingendo di aver abolito per sempre il vitalizio dei parlamentari. Nel caso vincesse le elezioni, però, nulla vieterebbe al suo Governo di reintrodurre surrettiziamente l’odioso privilegio. L’unica certezza, infatti, sarà la buonuscita per i parlamentari.

venerdì 23 dicembre 2016

Sesto San Giovanni - Giustizia è "sfatta" - Il terrorista di Berlino individuato e silenziato


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A Sesto San Giovanni, a Milano, il 23 dicembre 2016, la polizia ha ucciso l'ormai famoso tunisino ricercato per la strage di Berlino.

Sono dei tragici e criminali buffoni e bisogna urlarlo ai quattro venti. 

Come sapevano che era proprio questo tizio alla guida del camion? 


Semplice. Come al solito, hanno trovato - toh guarda - un suo documento nella cabina del camion, sotto il sedile. Come mai allora l'efficientissima polizia tedesca aveva arrestato un pakistano che non c'entrava nulla. Ci hanno messo veramente un giorno a trovare un documento sotto il sedile dell'arma del crimine? Ma va là.

La sequenza è sempre la stessa:

1) Attentato "imprevisto".

2) Ritrovamento dei documenti degli attentatori sul luogo del crimine (e non sono "firme" come qualche depistatore scrive, perché se volessero firmare aspetterebbero sul posto il "martirio" e invece fuggono).

3) Dichiarazione che l'attentatore o gli attentatori in questione erano già sospettati e a volte sotto sorveglianza (però l'attentato lo riescono a fare lo stesso, come mai?).

4) Caccia all'uomo.

5) Conflitto a fuoco e uccisione del sospetto. Nessuno è mai catturato per essere interrogato. Nemmeno Osama bin Laden.
Variante possibile: gli attentatori muoiono durante l'attentato. Ma tutti gli attentati hanno seguito questo schema.

Esempi:

a) Torri Gemelle. In quel caso il documento è stato trovato sul marciapiedi prima ancora che le torri collassassero (ci prendono per scemi). Insospettite, le associazioni delle vittime dell'11 settembre hanno chiesto all'FBI di vedere questo documento. Non ci crederete, ma gli hanno risposto che "non lo trovavano più". Una prova fondamentale del più grande crimine commesso sul suolo americano, persa. Dall'FBI. Senza pudore!

b) Pentagono. Non si sono trovati nemmeno i mastodontici motori del presunto aereo, ma il documento di un attentatore dentro l'ala devastata dove nemmeno una delle colonne di cemento armato ha resistito, sì (qui proprio ci prendono per idioti).

c) Strage del Charlie-Hebdo. Qui addirittura c'era un operatore israeliano che per caso era lì e ha filmato l'attacco. Lo stesso operatore per caso era anche a Nizza a filmare la strage.

d) Strage del Bataclan.

e) Strage di Nizza.

f) E adesso la strage di Berlino.

Il copione è sempre lo stesso. Qualcuno sta usando sempre lo stesso canovaccio.

Non chiedetemi chi. Come diceva Pasolini: Io so i nomi dei responsabili. Ma non ho le prove. 

E quindi lascio che ognuno ragioni con la propria testa. Arriverà a conclusioni magari diverse dalle mie. L'importante è che si emancipi dalla narrazione ufficiale. Non sta in piedi ed è diventata mortalmente noiosa. Già, perché gli innocenti continuano ad essere ammazzati, per la gloria di poche élite.

Piotr


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giovedì 22 dicembre 2016

Solo la Madonna dei Debitori ci può salvare dalla guerra imminente (scatenata dalle banche sataniche)


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Fratelli preparatevi,  le banche sataniche stanno portando il mondo sulle  soglie dell'apocalisse. La profezia di Fatima sta per avverarsi ci saranno miliardi di morti, solo la Madonna dei Debitori  ci può salvare dalla guerra imminente...

Nouriel Roubini, Kyle Bass, Hugo Salinas Price, Charles Nenner, James Dines, Jim Rogers, David Stockman, Marc Faber, Jim Rickards, Paul Craig Roberts, Martin Armstrong, Larry Edelson, Gerald Celente e altri mettono in guardia  circa una Grande Guerra. 

Paul Craig Roberts - l'ex Assistente Segretario del Tesoro sotto la presidenza Reagan, ex direttore del Wall Street Journal, citato da “Chi è chi” in America come uno dei 1.000 più influenti pensatori politici del mondo, economista PhD - ha scritto un articolo ieri circa l'accumulo di ostilità tra Stati Uniti e Russia intitolato semplicemente: "la Guerra sta arrivando". Nell'articolo, Roberts osserva: 

“Come riportato da Tyler Durden di Zero Hedge, la risposta russa alla sentenza extra-legale di un giudice corrotto nei Paesi Bassi, che non aveva alcuna giurisdizione sul caso su cui si è pronunciato, con il trasferimento di 50 miliardi di dollari da parte del governo russo agli azionisti della Yukos , un ente corrotto che stava saccheggiando la Russia e evadendo le tasse, la dice lunga (???). Alla domanda su cosa la Russia avrebbe fatto riguardo la sentenza, un consigliere del presidente Putin ha risposto: "C'è una guerra in arrivo in Europa." Pensate davvero che questi regolamenti  abbiano significato? "

Il miliardario hedge fund manager Kyle Bass scrive: 
Trilioni di dollari di debiti saranno ristrutturati e milioni di risparmiatori finanziariamente prudenti perderanno una percentuale rilevante del loro potere d'acquisto reale esattamente al momento sbagliato nella loro vita. Ancora una volta, il mondo non finirà, ma il tessuto sociale delle nazioni dissolute sarà allungato e in alcuni casi strappato.

Purtroppo, guardando indietro nella storia economica, troppo spesso la guerra è la manifestazione di una semplice entropia economica giocato alla sua logica conclusione. Noi crediamo che la guerra sia una conseguenza inevitabile della attuale situazione economica globale. 

Il capo dell'Ufficio di Gestione e Bilancio di Reagan - David Stockman - sta postando articoli di avvertimento della controversia tra Stati Uniti e Russia che condurrebbe alla 3a Guerra Mondiale. 

Il consulente per gli investimenti Larry Edelson ha scritto una e-mail agli abbonati intitolata "Quello che i Cicli di guerra dicono", in cui si afferma: 

Dal 1980, ho studiato i cosiddetti "cicli di guerra" - i ritmi naturali che predispongono le società a discendere nel caos, nell'odio, nella guerra civile e addirittura internazionale. 
Io non sono certo la prima persona a esaminare questi modelli molto diversi nella storia. Ci sono stati molti prima di me, in particolare, Raymond Wheeler, che ha pubblicato la cronaca più autorevole della guerra, coprendo  un periodo di 2.600 anni di dati. 

Tuttavia, ci sono pochissime persone che sono disposte a discutere la questione adesso. E sulla base di quello che vedo, le implicazioni potrebbero essere assolutamente enormi .... 

L'ex analista tecnico di Goldman Sachs - Charles Nenner - che ha fatto alcuni grandi chiamate accurate, e conta importanti hedge fund, banche, società di brokeraggio, e high net worth individuals  come clienti - dice che ci sarà "una grande guerra", che guiderà il Dow a 5.000. 

Il promotore ed investitore veterano James Dines ipotizza una guerra  epocale come le guerre mondiali I e II, a partire dal Medio Oriente.

L’economista e gestore degli investimenti Marc Faber asserisce che il governo americano comincerà nuove guerre in risposta alla crisi economica: 
• "La prossima cosa che il governo farà per distrarre l'attenzione della gente sulle cattive condizioni economiche sarà iniziare una guerra da qualche parte." 
• "Se l'economia globale non recupera, di solito la gente va in guerra". 

Martin Armstrong - che ha gestito fondi di investimento sovrani multi-miliardari – ha scritto in agosto: 
Il nostro più grande problema è che la burocrazia vuole una guerra. Questo distrarrà tutti dalla NSA e giustificherà quello che hanno fatto. Hanno bisogno di un diversivo per il declino economico che sta arrivando. 
Armstrong ha scritto un pezzo dal titolo "Perché andremo in guerra con la Russia", e un altro che dice, "Prepariamoci per la terza guerra mondiale". 

Che cosa sta causando lo scivolamento verso la guerra? 

Discutiamo diverse cause. 
Inizialmente, ci crediate o no, una causa è che molti economisti influenti e molti opinionisti mantengono la convinzione screditata che la guerra sia un bene per l'economia. 

Pertanto, molti appoggiano  in modo più o meno sottile la guerra. 

Gli sfidanti fanno prudere le mani agli imperi in declino.
      
Inoltre, gli storici dicono che gli imperi in declino tendono ad attaccare i loro rivali in crescita... così il rischio di una guerra mondiale è in aumento perché gli Stati Uniti si sentono minacciati dall'impero nascente della Cina. 

Il governo degli Stati Uniti considera la rivalità economica una base per la guerra. Pertanto, gli Stati Uniti stanno utilizzando sistematicamente l'esercito per contenere la crescente influenza economica della Cina. 

Alberto Roncalli madonnadeidebitori@gmail.com  



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mercoledì 21 dicembre 2016

Terroristi tremate, è arrivata la soffiata di Rita Katz, l'informatrice "altra"


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Mentre i “mezzi di infamazione di massa”, impegnatissimi nel debellare il vero cancro della politica italiana – al secolo Raggi Virginia – omettono di dire ciò che gli italiani dovrebbero sapere…..
·         il PD farebbe bene a tacere su Raffaele Marra”, perché in realtà prima e più che la Raggi, fu Marino a promuoverne il ruolo in comune! (Franco Bechis),
·         accertata pericolosità sociale del Parlamento italiano, ben lieto di affittare a Scarpellini lussuosi immobili,che avrebbe invece potuto comprare, risparmiando denaro dei contribuenti” (Maurizio Blondet)
..…su La7 Chicco Mentana fa lo scoop degli scoop in prima serata: la capa della più importante società al mondo che verifica i video dell'ISIS – al secolo Rita Katz – forse sa qualcosa del fattaccio di Berlino. Sorge spontanea la domanda: Enrico, ma


 

direttrice e co-fondatrice, di Site - Searh for International Terrorist Entities - vale a dire il sito di monitoraggio Usa dei jihadisti sul web, fondato insieme a Josh Devon, grazie all’aiuto di diverse agenzie federali statunitensi e gruppi economici privati.

Rita Kazt, caro Chicco, continua a dire di scovare i suoi video in alcune chat room jihadiste protette da password. Ci monta su il logo del Site e li distribuisce al mondo con una traduzione in lingua inglese. Così costruisce la realtà, o buona parte di essa, sui filmati e le minacce dello Stato islamico oggi, e di al Qaeda ieri.

Ma chi ci dice che una società privata, con risorse limitate, possa svolgere un lavoro migliore delle agenzie governative?

Non pensi che sarebbe opportuno che tutti noi ci domandassimo quale sia la vera natura del Site e la reale attendibilità di certe notizie. Perché è su queste notizie che Pinotti e Gentiloni definiscono i nostri interventi militari in giro per il mondo. Non trovi?

Adriano Colafrancesco

martedì 20 dicembre 2016

La vera ragione dell'attentato di Berlino e viciniori


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La Germania cercherà magari di far passare la strage del mercatino di Natale di Berlino come un incidente dovuto ad un "autista ubriaco".

Ma la responsabilità è chiara: gli unici colpevoli sono coloro che insistono a festeggiare il Natale.

Hanno ragione le tante maestre ed i presidi italiani che vogliono eliminare il presepe dalle scuole.

Non c'è proprio nulla da festeggiare.


D'altronde gli yazidi, considerati pagani dai dominatori e dai loro servi politicamente corretti, servono solo come bersagli umani per le nuove reclute o come schiave sessuali.

Sottomissione. Houellebecq l'aveva perfettamente chiarito: BISOGNA ADEGUARSI, BISOGNA CEDERE,BISOGNA SOTTOMETTERSI.

Cancelliamo, bruciamo quelle tele oscene con la Madonna che mostra il seno mentre allatta.

Bruciamo anche la Divina Commedia e,per par condicio, anche Il Mercante di Venezia.
Ma è il Natale il vero pericolo,LA VERA MINACCIA ALL'INTEGRAZIONE E ALLA SOTTOMISSIONE.

E' indispensabile una campagna di informazione corretta,magari per arrivare ad un referendum che abolisca questa festa inutile.
L’Europa che ha paura di dire “Buon Natale”,che preferisce il più corretto- più idiota “buone feste”, PUÒ ASSAGGIARE UN PO'  DI QUESTO TERRORE.

Anzi, fino a questo momento è un miracolo che stupri ed omicidi di maschi islamici siano avvenuti solo alcune volte (ma i mass media lo nascondono), a questo serve tenere PAGATI i c.d. ‘’profughi'' negli alberghi.
Non mi riferisco ovviamente ai veri lavoratori islamici, come quelli che conosco nella mia vita lavorativa di ogni giorno.
Il vero nemico non sono loro, ma traditori come Mekel, Boldrini, il massone Hollande, Il PIDDI', Mr.Obama...

Intenzioni tradotte in linguaggio geo-politico: melting pot all’americana, così che si annacquano le identità nazionali e il potere di coesione dei popoli da una parte e paura, islamofobia dall’altra alla israeliana maniera, così che si solidarizzi con le sofferenze quotidiane delle vittime eterne e si prenda familiarità con l’esercito per strada e i posti di blocco dall’altra.
Dopo ciascun atto criminoso indotto dal potere occulto,i media lamentano la minaccia che la religione in sé costituirebbe per l’Europa, e,più o meno dissimulando,varano misure atte a reprimere usi,modi e contributi di carattere religioso.
Si andrà dalla proibizione di far suonare le campane delle chiese al veto al santo Presepe,al lavoro domenicale,alla proibizione dei simboli religiosi in luoghi pubblici,alla corruzione dei minori per tutelarli dall’integralismo.

Vedremo presto quello che gli “Osservatori antiradicalizzazione” dell’agenda anticristica ideeranno,scatenando persecuzioni populiste e mediatiche,seguite da quelle pecuniarie.

RISULTATO FINALE: LE CATENE SI STRINGONO E LE DIFESE SI INDEBOLISCONO.
È il risultato di una vasta esperienza nel mondo pederastico se ci fate caso: ipnotizzare i minori con le favole sui mostri cattivi… per poi avere un facile potere coercitivo alla bisogna.

SI PREPARA UN BEL SACRIFICIO COLLETTIVO.

Marco Mazzocchi

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lunedì 19 dicembre 2016

Roma e Milano e la malasorte politica - Riflessioni veloci sullo zelo delle procure contro i sindaci di Roma e Milano


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E’impossibile e sbagliato accomunare l’avviso di garanzia a Sala con l’arresto di Marra. I singoli personaggi sono entrambi il vecchio marcio travestito da nuovo, ma il peso politico delle amministrazioni che rappresentano è diverso e diverso è il loro ruolo.
La giunta Raggi è un problema di governabilità per i vertici della Repubblica Pontificia (parliamo pur sempre della loro capitale e del centro dei traffici e degli intrighi di ogni tipo) nonostante stia assicurando continuità con certi poteri forti, nascondendosi dietro al fatto che “certe delibere erano state decise in precedenza” (…in particolare da Tronca, aggiungiamo noi. Però il sindaco è lei e se una delibera va stralciata, la stralcia!).

La giunta Sala è il rigurgito della peggio criminalità organizzata nell’affare EXPO, tinta di arancione e decantata dai perdenti nati della sinistra borghese (eccetto le spoglie del PD post referendum, non esiste più nessun partito che ha sostenuto Sala nel giugno scorso), è l’unica grande città rimasta in mano alla cricca Renzi e a chi le ha retto il sacco.

Ma è da escludere che il terremoto politico a Roma sia indipendente da quello milanese. Sono fatti diversi, ma sono legati. Il più evidente ed epidermico legame attiene alla crisi politica in corso nel paese, al vicolo cieco in cui i vertici della Repubblica Pontificia si sono infilati con il governo “di responsabilità” Gentiloni-Renzi-Bergoglio e alle possibili elezioni politiche all’orizzonte. “Muoia Sansone con tutti i filistei”, cioè: fare fuori il M5S a qualunque prezzo. Anche al prezzo di sacrificare un faccendiere qualunque prestato alla politica e imposto al governo di Milano.

La Raggi paga il conto di aver consentito il prosieguo delle manovre speculative e antipopolari per mano dei palazzinari romani (Tronca ne era il prestanome e capofila, il Vaticano è il nocciolo duro), di non essersi opposta a sfratti e sgomberi, di aver solo minacciato di sottomettere la Curia alla legalità italiana, di aver solo minacciato di fare pulizia nel sottobosco della malavita fascista – politico – clericale di Roma. Ha promesso e promesso e non ha combinato ancora nulla. Ha promesso fuoco e fiamme, ma ha continuato a permettere che vecchie autorità medievali facessero il bello e il cattivo tempo. A fare la voce grossa senza essere conseguenti non si guadagna niente. Così, da “anche la Curia paghi le tasse” al “Buona onda” al Papa, è stata servita: invisa ai poteri forti, ma soprattutto senza il sostegno, decisivo, delle masse popolari.

Il M5S ora deve porre fine al nascondino a cui ha giocato fino a oggi. Se persiste a invocare onestà, legalità, rispetto delle regole, elezioni subito, ecc. finisce inghiottito da un vortice creato dai vertici della Repubblica Pontificia e alimentato da sé stesso. Se perde Roma sotto accuse gravi (la maggior parte false, ma insomma, Marra, ex di Alemanno, lo hanno scelto loro…), se cede alla manovra denigratoria, se offre il fianco alle speculazioni mediatiche sulle firme false, se cade nelle beghe interne da pollaio è perso, finito, disgregato. Dopo l’arresto di Marra, Grillo ha revocato una manifestazione a Siena sull’affaireMonte dei Paschi. Male, molto male. L’unica forza residua del M5S è attingere dalla mobilitazione delle masse popolari. Che esca nelle piazze! Che faccia valere quella credibilità di cui ancora gode. Che si allei subito con la parte sana di quegli esponenti del movimento sindacale, politico, della società civile, delle amministrazioni locali che sono disposti. Non a un accordo elettorale, ma a operare come comitato di liberazione nazionale.

Tutto sulle nostre teste. Mentre c’è che tira un sospiro di sollievo perché con il voto del 4 dicembre “abbiamo salvato la Costituzione”, mentre c’è che si incazza perché il nuovo ministro dell’istruzione ha la terza media, mentre c’è chi si accapiglia perché “il M5S sono come gli altri” e scrive frasi sgrammaticate sui social network per imitare, a detta loro, gli elettori medi del M5S, il programma comune dei vertici della Repubblica Pontificia prosegue, alle condizioni particolari dettate dalla batosta che hanno preso con il referendum. Per dirne una, la più importate, stanno distruggendo il CCNL. Sembra che fra i vincitori del referendum, denigratori e sostenitori del M5S e M5S stesso, se ne siano accorti solo gli operai e pochi altri. Ma del resto è normale, sono gli operai che si accorgono prima e meglio di quello che succede, perché in un posto di lavoro in cui sei obbligato a rimanere di notte anche se le condizioni di salute impongono che ti sia cambiato il turno, in un posto di lavoro dove alla fine ci muori, sei pure costretto a farti più attento rispetto a come vanno le cose del mondo. E dunque, alla faccia di chi è convinto e si sgola per convincere che la classe operaia non esiste più, sono gli operai ad aver preso il testimone della vittoria del NO del 4 dicembre. Non il Tribunale di Roma o di Milano. Non Gentiloni. Non il M5S. Non la Raggi (per senso del ridicolo omettiamo Sala e Pisapia…). Sono gli operai a evitare che tutto succeda sulle nostre teste.

Bando al tifo da stadio e agli opinionismi. Ai lamenti, alle scuse e ai teatrini. La strada è a un bivio. Le sorti del paese in mano alle fazioni dei vertici della Repubblica Pontificia alle prese con colpi di mano e regolamenti di conti fra loro oppure le sorti del paese in mano alla mobilitazione degli operai e delle masse popolari. La Costituzione in mano a chi ne decanta i valori e intanto trama (chiagni e fottioppure l’applicazione della parte democratica e progressista della Costituzione nelle mani di chi ha combattuto per ottenerla. Aspettiamo un governo di responsabilità nazionale degli irresponsabili ladri, accattoni, speculatori, cardinal-bertoni oppure costituiamo un governo di emergenza delle organizzazioni operaie e popolari.

Achille

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)

domenica 18 dicembre 2016

Roma - Mafia Capitale: “le cene de la mejo gente d’er coppolone”

Fingendo di non ricordare

le cene de la mejo gente d’er coppolone



che vedevano insieme Panzironi, Alemanno, Buzzi, Casamonica, Poletti e compari vari del calibro diLuca Odevaine ex capo di gabinetto del sindaco di Roma Valter Veltroni,  ex componente del tavolo di coordinamento sugli immigrati del Viminale, patteggiatore di una pena a due anni e otto mesi  per la vicenda sui vertici della cooperativa la Cascina accusati, con lui, di corruzione per l’aggiudicazione di un appalto per la gestione del Centro assistenza richiedenti asilo di Mineo, i segugi della notizia televisiva del calibro di Maurizio M’annoi e Lilli Krucker ,- per non parlare della nutritissima cucciolata di scodinzolatori di sistema che infesta la Rai - annunciano, visibilmente scandalizzati, che la vera pietra dello scandalo della politica nazionale ha un volto e un nome: Virginia Raggi.

Colpevole di essersi calata nell’arena di un Colosseo ancora puteolente di fiere che hanno dilaniato per anni la capitale d’Italia, con la presunzione di ridare a Cesare (i cittadini) quel che è di Cesare (la gestione onorevole e onesta della cosa pubblica), pur senza essere accusata(sabile) di alcunché, è lei la causa vera di tutti i mali della politica italiana!

Ridiamoci sopra, che è meglio. Anzi cantiamoci sopra col Canto Trigoriano de la mejo Roma  - Virgi’ nun ce pensà! Ch’è mejo pialla a ride!

Adriano Colafrancesco  - acolafran@gmail.com

sabato 17 dicembre 2016

Il "complotto" è un deja vu, un passatempo senza costrutto ordito dai soliti pochi eletti....


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Come diceva Marx, gli uomini fanno la storia ma non la fanno in modo arbitrario, in circostanze scelte da loro stessi, bensì nelle circostanze che essi trovano immediatamente davanti a sé, determinate dai fatti e dalla tradizione.

E questo vale anche per i potentissimi. Anche per i Rothschild, per fare un esempio, che quando decisero di impelagarsi con la Corona britannica fecero un ottimo affare, ma avrebbero potuto farne uno pessimo, come successe con la stessa identica scelta qualche secolo prima ai grandi mercanti-banchieri fiorentini Bardi e Peruzzi, glorie finanziarie dell'Europa, che le vicende della guerra dei Cento anni mandarono a gambe all'aria aprendo la stagione di potere dei Medici. 

Non sono sofisticherie. E' la Storia, che si fa beffe di strategie e di complotti, che crea discontinuità dove meno uno se l'aspetta. Pensa alla potentissima Compagnia delle Indie Orientali. Faceva il buono e il cattivo tempo in India ed era un'icona della potenza britannica. Fu sciolta perché erano cambiate le "circostanze". In poco tempo nessuno si ricordò più di lei. Pensa all'immenso impero britannico, il più grande della Storia. Durava da 150 anni, poi svanì in 30 anni di guerre mondiali. A proposito di India, ne parlerò in dettaglio con chi vuole, ma la conquista del Bengala - che segna la nascita del capitalismo occidentale - in un certo senso avviene addirittura per caso, non era stata pianificata. E senza la conquista del Bengala la Storia moderna, e quindi la storia del capitalismo, sarebbe stata ben diversa.

Astrologare è pensare in termini di "complotti", di ristrette consorterie con piani perfetti che esse riescono a imporre indipendentemente da ogni circostanza. Le consorterie ci sono sempre state e tuttavia le élite passano il tempo a farsi la guerra tra di loro e anche a contrapporsi strategie ed interessi differenti  (e solo in determinate circostanze a fare la guerra al "proletariato" perché di solito, come ben sapeva Marx, non ce n'è bisogno e lo sfruttamento procede da solo).

Io rimango coi piedi per terra cercando di guardare le contraddizioni del capitalismo. Se il saggio di profitto negli anni Sessanta non fosse diminuito costantemente, se il Dollaro non si fosse indebolito, se non ci fosse stata una crisi di sovraccumulazione, poco ma sicuro non ci sarebbe stata nessuna finanziarizzazione. Il ché non vuol dire che non ci sarebbero stati banchieri potentissimi (il ciclo dell'accumulazione nasce nelle banche e rifluisce nelle banche, anche nel tanto decantato keynesismo), ma non ci sarebbe stata la finanziarizzazione. Finché nel 1873 non scoppiò la crisi (la Lunga Depressione) non c'è stata nessuna finanziarizzazione, anche se i Rothschild erano già potentissimi in Inghilterra e il Credit Mobilier era il piedestallo e il fiore all'occhiello del II Impero in Francia, assolutamente intoccabile. 

Per passare a cose ancor più concrete e di attualità, io non riesco a spiegarmi perché Pannocchia stia per insediarsi alla Casa Bianca, se non nei termini che la "strategia" della finanziarizzazione-globalizzazione sia diventata insostenibile e settori delle élite statunitensi cerchino in questa circostanza una rivincita su altri settori. Cosa che apre scenari rischiosi ma positivi per i dominati. Se avessimo di fronte un unico Moloch compatto e che fa quel cazzo che vuole, beh lo dico chiaramente, andrei in montagna a mungere le mucche. Per fortuna non è così e in determinate circostanze il fronte avversario si sfalda, per una serie di fattori di cui uno importantissimo è proprio che le élite si fanno la guerra tra loro. 

Dietro Putin non c'è mica lo Spirito Santo o la falce e martello, ma interessi ben radicati nella società russa che no hanno alcuna intenzione di essere subordinati agli interessi degli USA. Stessa cosa vale per la Cina. Mica per niente sono "competitor".

Non solo, ma se pensassi che il mondo va avanti a suon di complotti (o, che è la stessa cosa, a suon di strategie arbitrarie) non avrei nessun interesse all'azione politica. Al massimo potrei darmi alla denuncia etica.

Piero

venerdì 16 dicembre 2016

Roma. Mafia capitale - Misfatti gravi o leggeri (dipende da chi li compie)



Mentre passa come notizia di scarso rilievo (quando addirittura, non omessa totalmente) quella del Coop-pagno Poletti – il ministro della repubblica che non ha mai chiarito “che ci faceva, quando non era ancora Ministro ma Presidente della Lega Coop Nazionale, nel 2010 a una cena di ringraziamento  organizzata da Buzzi” (patron di Mafia Capitale, insieme al compagno di cella Carminati) – il quale vorrebbe posporre alle elezioni i referendum abrogativi su vaucher e jobs act  per rinviarli nel tempo, sulla sponda oltre Tevere (probabilmente su istigazione dell’invidiosissimo e Referendissimo Cardinal Poletti) scoppia lo scandalo – quello sì gravissimo! - della risposta di ringraziamento al Pontefice da parte di Virginia Raggi!

Queste sì che son notizie: “Si informa che il Papa ha inviato la stessa lettera di ringraziamento e incoraggiamento a tutti i sindaci partecipanti al convegno sui rifugiati tenutosi gli scorsi venerdì e sabato alla Casina Pio IV. Ogni lettera è stata firmata personalmente dal Papa, ma il testo inviato è il medesimo per tutti i destinatari, tradotto nelle varie lingue». Se il Vaticano si è dovuto scomodare per questa precisazione, vuol dire che dalle parti di Papa Francesco non hanno preso benissimo l’entusiasmo con cui Virginia Raggi….” continua 

Ma non è tutto e , anzi, questo è il meno. Non paghi di inventarsi perquisizioni in Campidoglio, con la complicità delle televisioni di stato, ben sapendo che si tratta di semplice acquisizione di atti, arrivano all’indecenza di
colpevolizzare il M5S della presenza in Campidoglio di Raffaele Marra, tecnico
e non politico, prima che della giunta Raggi di quelle di Marino e di Alemanno
omettendo sistematicamente, in modo fraudolento, di rappresentare compiutamente e correttamente la realtà delle cose che riguardano il governo attuale della capitale, dopo gli anni di malavitosa gestione che lo hanno preceduto.

Oltre 40 aziende partecipate, 47mila dipendenti tra quelli del Comune e quelli delle società, un deficit che vale 823 milioni di euro l’anno e una serie di sprechi incredibile che ha portato a perdite economiche per circa 440 milioni di euro negli ultimi tre anni.

Questi sono alcune dei numeri terrificanti che abbiamo trovato analizzando i dati delle “municipalizzate” del Campidoglio. Abbiamo trovato tanta polvere nascosta sotto al tappeto. Ma la spazzeremo via con una “operazione verità” per restituire alla città aziende più efficienti e sane dal punto di vista economico.

Si tratta di un processo lungo – non vogliamo illudere nessuno né creare false aspettative – ma, siate certi, lo porteremo avanti con costanza e senza alcun indugio.
Il lavoro che hanno svolto in questi primi mesi gli assessori Massimo Colomban e Andrea Mazzillo è stato prezioso. Si tratta soltanto di una prima ricognizione che permette, però, di avere una visione chiara del disastro che ci hanno lasciato. L’opera che ci attende farebbe tremare i polsi a qualsiasi amministratore ma ci trova pronti e determinati. Su queste macerie proveremo a ricostruire un futuro per i lavoratori e per i cittadini. Ma serve l’impegno di tutti.

Siamo già impegnati da tempo nell’opera di risanamento di Ama e voglio chiarire che le dimissioni dell’assessora allo Sviluppo Ambientale Paola Muraro non rallenteranno il rinnovamento iniziato proprio grazie al suo impegno nei mesi scorsi. E’ questo il motivo per il quale ho deciso di assumere le deleghe all’Ambiente in prima persona: dare continuità.
Ama deve tornare ad essere completamente al servizio dei cittadini e superare le difficoltà che hanno impedito ai suoi dipendenti di svolgere efficientemente il proprio lavoro, e ai cittadini di fruire di prestazioni degne di una capitale europea.

Nel nostro progetto l’azienda deve garantire una raccolta differenziata puntuale, assicurare un servizio che rispecchi le esigenze specifiche e differenti di ogni territorio, introdurre meccanismi premiali nei confronti degli utenti virtuosi attraverso la modulazione della tariffa” Virginia Raggi.

Adriano Colafrancesco

giovedì 15 dicembre 2016

Caro Presidente Gentiloni, ci faccia il piacere...


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Caro Presidente Gentiloni, ci faccia il piacere...

​…“questi conduttori televisivi, che fanno il bello e il cattivo tempo e si sentono i padroni del mondo, non hanno capito che il vento è cambiato. Che il No così come la ben più importante vittoria di Trump in Usa sono un no all’establishment, del quale fanno parte i network televisivi. Del resto questo movimento contro l’establishment mediatico, in Italia è già in atto da tempo”….scrive  Massimo Fini su Il Fatto Quotidiano. 

Come dargli torto! Quale migliore rappresentazione possibile della realtà!

Le crepe di un mondo dell’informazione taroccato e mendace sono sempre più evidenti e insopportabili. Esempi di malversazione giornalistica imperversano ormai senza ritegno, quotidianamente.

Nel tentativo impudico di tutelare le proprie posizioni di rendita, giornalisti (si fa per dire) del calibro di Lucia Annunziata, non si vergognano di proporre cronache gratuitamente insolenti nei confronti degli avversari di regime e, al tempo stesso, di servilismo indecente e pacchiano nei confronti di un establishment sempre più tragicamente comico!

Non passa giorno che la Rai, nel più generale quadro di manipolazione mistificatoria dell’informazione, non ci ricordi le “tegole” che si abbattono sul M5S, dimenticando le “travi” che una classe politica, sempre più arrogantemente impresentabile, ha gettato e getta tuttora sulla testa degli italiani!

Sarà forse per questo che stanotte ho fatto un sogno. Ho sognato Gentiloni nel suo primo intervento in Parlamento, in veste di presidente del consiglio, che parlava della Rai,…… e con  lui il ministro Poletti che accompagnava il suo discorso compiaciuto con gesti di approvazione, mentre la Pinotti a stento tratteneva l’impeto tentatore di un invio di truppe in viale Mazzini,…… per riportarvi la pace!.... Su tutto le parole del nuovo premier – le sue parole! - che si materializzavano in un suggestivo crescendo musicale….. Tutte queste cose ho visto e sentito, presidente, ma era solo un sogno….. e si è infranto al bagliore del primo tiggì del mattino!

Orbene, però, caro presidente, il mio sarà pure stato solo un sogno, ma la voce che ho sentito nel sonno, quella, mi creda, l’ho sentita una volta pure da sveglio! Quella è autentica  reale, documentata e, soprattutto, pronta per una prima serata dalla nuova promessa del servizio pubblico televisivo, Gianluca Semprini, o magari a Porta a Porta, dal sempiterno Bruno Vespa, nel salotto portante della scena politica dell’ultimo quarantennio.

Che ne pensa? Si può fare? “C’è una realtà di una grandissima crisi di reputazione di una crisi di rigetto della Rai da parte dell’opinione pubblica”…..e forse, con un atto di onestà intellettuale si potrebbe fare ancora qualcosa di buono, non crede?    

Ci faccia  questo piacere, Presidente. Se è il caso, potremmo intervistarla di nuovo!

Adriano Colafrancesco - www.adriacola.altervista.org

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