domenica 30 aprile 2023

Il corrispondente Saul Arpino presenta: Il padiglione delle carabattole di Calcata

 

Calcata ed il  Modello Finto

Quando abbiamo aperto questo sito, in stile “fantasy” ho ricevuto diverse critiche da persone che mi rimproveravano di smitizzare Calcata e di danneggiare il buon nome “turistico” del posto. Ovvero di rovinare gli affari di chi viene a Calcata per usarne la fama  scenografica e ricavarne un utile economico o di immagine. 

Da allora le cose sono andate avanti, in bene ed in male, e questo contrasto fra il lumicino e gli specchi non si è sanato. 

Scrivevo: ”il lume è uno solo, gli specchi sono molti”.

Questi specchi hanno coperto e trasformato il lume in una facciata da luna park, dove tutto appare in luminaria finzione. Ogni tanto con la scusa dell’invenzione  nascono nuove attività per riempire e mascherare un vuoto culturale ed umano che si fa sempre più evidente. Mentre tanti vecchi abitanti o se ne vanno o debbono sottostare alla protervia innovativa,  commercial alternativa,  e mentre nuovi impostori arrivano a rifornire il paese di  carabattole pseudo artistiche, e mentre i pochi resistenti Hans e Grethel, cercano di impedire il crollo della diga  rimettendoci il loro ditino, anch’io -a modo mio-  voglio dare una mano  e presento questa  ironica guida turistica di Calcata.

Per la verità l’avevo tenuta pronta nel cassetto e volevo pubblicarla sin con l’avvio di questo sito, come pagina trasgressiva  sul  destino crudele di questo luogo, poi non ne ho avuto il coraggio….

E solo ora,  scoprendo che in fondo la realtà sta quasi superando la fantasia mi decido a pubblicare questa mappa di “Calcata Horror” – in forma di azione scaramantica-  per superare la finzione della finzione e  cercare di riportare l’attenzione  sulla luce,  la luce di questo luogo, la vera luce.

 

Calcata: ecco a voi…..

 

IL PADIGLIONE DELLE CARABATTOLE:

Attività In-culturali  e  Post-creative

Grotta  dell’Oltre Tomba, via dello Sgarrupo, 6 –  specializzata in  zombies, artisti  sommersi ed in catalessi.

Museo Senz’Arte né Parte, via del Camposanto, 23 – arbusti spinosi intrecciati INRI  e taglio  di alberi vivi a croce.

La Carriola,  ass.alter. via del Fabbisogno, 25 –  organizza corsi su come squagliarsela velocemente con la refurtiva.

La Bottega del Passatore,   via Agrigento, 34 –  poesie a metro, epitaffi,  barzellette, gioco delle tre carte.

L’Antro di Circe, via  Odissea, 12 –specialità fatture d’amore e odio, panacee anche trucchi e trucchetti.

All’Orso furioso, via del Tempestoso, 56 –  allevia il letargo dipingendo pagliuzze e sassolini per  collanine.

Virgineo Oscuro, via della Fogna, 90 –  tessitura a mano di stole profumate all’olio di puzzola.

Sapori e Colori, via Orto di Getsemani, 26 –  assaggi  e massaggi  con olio di ricino benedetto.

Vai e Vieni, via delle Montagne Russe, 78 –  scalate e passeggiate, avanti ed indrè, non si parte e non si arriva.

Burka, via del Talebano, 85 –  collezione esclusiva di veli e velette, anche cappucci e bavagli.

Gioielleria Artigiana Ambulante, via Dove Capita, snc. –    orecchini e campanelli da naso, fischietti  e specchietti per le allodole.

 

Dove Non Mangiare Bere e Dormire

 

Ad Ore, via del Referenziato, 34 –  una camera  ad un letto unificato,  servizi esterni dove capita.

Ristorante del Mal Augurio, via Nido di Vespe 65 –  specialità  incartate  ed  insaccate, provenienza oscura.

Birreria  Sugar Brown, via  Fateviunfix, 69 –  birra bruna e bionda alla spina, allo spinotto, allo spinello.

Grand Hotel de La Riviere, via Torquemada, 99 –  ad una stella (visibile dal tetto),  acqua piovana  in camera.

Ristoambulazione, via dei Pezzenti, 76 –  si mangia in piedi o seduti fuori, sulle scale o per terra.

Bar Ba Gianni, Via in Kulolaluna, 77 –  ricchi premi e cotillons a chi trova il posto.

Panetteria  del Porco, via Montisuini, 34 –  panini, panine,   pagnottelle e pagnotte, a volte cotte  a volte crude.

Agenzia di Viaggi, via della Transumanza, 34 –  si organizzano merendine al sacco e colazioni affrettate.

Senza Gusto, via del Finanziere, 323 –  lunedì broda, martedì zuppa, mercoledì panbagnato, giovedì acquacotta.

La Cantina dello  Scotennato, via Moneta Bucata, 11 -   assaggi di sfiziosità  industriali,  dal supermercato al mentecatto.

 

Fine?

1 Commento a “Il corrispondente Saul Arpino presenta: Il padiglione delle carabattole”

  1. admin scrive:

    Ciao Paolo, molto divertente la tua mappa “horror” di Calcata. In queste giornate un po’ di sane risate mi fanno bene.

    Cristina

Agenzie di Rating o "agenzie di rapina?"

 


Le chiamano "agenzie di rating": sono società private, per lo più nord-americane, che decidono unilateralmente e senza possibilità di appello quello che vale un Paese. E sulla base del loro insindacabile giudizio ricattano i governi e impongono le loro riforme a base di privatizzazioni, svendite, paghe da fame, precariato, abbattimento dei diritti sociali, tagli alle pensioni. 

Le agenzie di rating sono legate a doppio filo alle banche d'affari, anch'esse quasi sempre nord-americane, che accumulano miliardi semplicemente comprando e vendendo il debito degli Stati che loro giudicano buono o meno buono a seconda di come si svegliano la mattina. 

Non contente di quello che guadagnano speculando nei settori delle armi, dei farmaci, dell'energia. Nonostante il progresso tecnologico e l'automazione che dovrebbe affrancare gli esseri umani dalla fatica, si lavora sempre di più e a condizioni sempre meno dignitose, con sempre meno diritti, per permettere a loro di tenere in piedi il loro castello di carte che si regge sul nulla.
 
Tre di queste agenzie hanno più potere di tutti i governi del sud Europa messi insieme. La volontà di centinaia di milioni di elettori vale meno di quella di poche decine di amministratori e manager sconosciuti ai più. Alla faccia dell'occidente democratico e liberale!

Francesco Forciniti  



sabato 29 aprile 2023

Una memoria bioregionale: "Da Calcata a Treia..."


La piazza di Treia vista dal Comune 

La mattina del 24 febbraio 2011 sono andato all'ufficio protocollo del Comune di Treia per comunicare al sindaco l'apertura della nuova sede locale del Circolo Vegetariano VV.TT. (in Via delle Sacchette 15/a), con questo ho compiuto un successivo atto di distacco dalla mia Calcata, ma ho pensato di rendere omaggio al luogo che vide nascere il Circolo attraverso una memoria storica del percorso ecologista lì svolto. 

Sono stato in dubbio se divulgare o meno la testimonianza che segue  di Stefano Panzarasa,  in cui egli descrive l'inizio dell'attuazione bioregionale in Italia, infine, per l’affermazione di una verità storica, della quale tra l’altro conservo numerose testimonianze ed articoli apparsi dai primi anni ’90 su varie riviste e giornali in cui si parla di attuazione bioregionale a livello amministrativo e sociale, ho deciso di pubblicare questo documento. 

In seguito nel 1996, assieme ad altri ecologisti, fondammo la Rete Bioregionale Italiana, avvenne a Monte Rufeno (Acquapendente - Viterbo), alla presenza dell'allora presidente della Provincia Ugo Nardini. Vorrei qui precisare che l’attuazione dell’idea bioregionale o dell’ecologia profonda non sta nel ritirarsi in campagna, bensì nel vivere pienamente in sintonia, essendone parte integrante inscindibilmente connessa, con la vita che si manifesta nel luogo in cui si è, che sia una montagna, un’isola, una città od un ashram. 

È anzi necessario che l’ecologia profonda sia vissuta soprattutto negli ambiti urbani in modo da riequilibrarli all’ambiente circostante. Su questa posizione insisto ancora oggi con costanza, inserendovi elementi di ecologia sociale ed anche politica.

Paolo D’Arpini

l'autore nella Valle del Treia, con vista su Calcata




Integrazione di Stefano Panzarasa:

"Un giorno ho fatto felice Paolo portandogli il primo numero di Bullettin (il giornalino del Circolo, di cui non aveva più copie) che lui mi aveva regalato alla fine degli anni ottanta del secolo scorso. A quei tempi lavoravo a Roma Radio Proletaria (ora Radio Città Aperta) dove conducevo una trasmissione sulla natura, Terre Protette, che parlava in particolar modo di delle attività ecocompatibili nei parchi e nelle riserve naturali. Quindi era doveroso andare a Calcata nel Parco Regionale della Valle del Treja, a conoscere e intervistare Paolo D’Arpini, visitare il Circolo Vegetariano VV.TT. e avere notizie su tutte le molteplici attività ecologiste che venivano già allora regolarmente proposte. 

Quasi da subito con Paolo nacque una profonda amicizia basata su una reciproca stima e una visione comune su come era possibile vivere in un luogo in sintonia con il territorio e la natura. Come lui anch’io, se pur da meno tempo, avevo abbandonato la città per la campagna e allora come adesso, non era facile trovare persone con cui condividere questa scelta di vita. Quindi se pur vivendo un po’ lontano da Calcata, prima a Palombara Sabina e ora a Moricone (ambedue paesi situati alle falde dei Monti Lucretili a Nord Est di Roma), vi sono tornato spesso, tra l’altro, a presentare le mie attività artistiche e culturali come concerti di musica popolare e di musica ecologista (una volta anche uno spettacolo in una grotta!), presentazioni della newsletter Gaia e di libri di poesie e sui parchi e attualmente anche seminari e stage di ceramica sul periodo neolitico definito la Civiltà della Grande Dea, periodo che rappresenta le nostre più profonde radici di popoli europei. 

Insieme a tutto ciò negli ultimi anni con Paolo abbiamo condiviso un progetto ambizioso che è poi allo stesso tempo una filosofia e una pratica di vita. Si tratta del Bioregionalismo, anche definito Ecologia Profonda o semplicemente l’arte di vivere in un luogo in armonia con la natura, con se stessi e gli altri viventi. La nostra è stata una evoluzione culturale e spirituale del tutto naturale visto che ciascuno a casa sua queste cose le praticava già. Ma dietro il bioregionalismo si è aperta una rete di contatti con persone che in tutta Italia e addirittura in tutto il pianeta aderiscono a questa visione. 

Questa rete di contatti è in seguito divenuta la Rete Bioregionale Italiana e insieme a Paolo e altre persone della Rete abbiamo pubblicato, con AAM Terra Nuova, il libro La Terra Racconta sul bioregionalismo e la realizzazione delle mappe locali come metodo per prendere coscienza del luogo dove ciascuno di noi vive. E allora ecco la riscoperta della Tuscia come area omogenea dal punto di vista naturalistico, storico, culturale, economico, una vera e propria 'bioregione antesignana'. Ecco allora i tanti incontri organizzati da Paolo condivisi localmente e non solo, da tantissime persone, per dare dignità a questa proposta anche politica in relazione ad un riordino amministrativo della regione Lazio e regioni limitrofe e allo svincolo dalla sudditanza economica e culturale dalla grande città di Roma. 

Le antiche tribù falische che tremila anni fa popolavano questi splendidi luoghi sapevano benissimo integrarsi con il loro territorio, le loro divinità erano benevole e legate alla terra e alle acque, poi tanti secoli di dominio patriarcale sulla società umana e sulla natura hanno quasi fatto dimenticare una certa evoluzione culturale e spirituale di una società paritaria, democratica e ecologica ante litteram che però non è mai del tutto scomparsa e regolarmente riaffiora nel tempo e nei nostri sogni, miti e archetipi… 

Ma questa è ancora un’altra riflessione che attualmente stiamo facendo con Paolo e altri amici del Circolo Vegetariano VV.TT." (S.P.)

Treia. Stefano Panzarasa nella nuova sede del Circolo





venerdì 28 aprile 2023

Guerra d’Ucraina: verso la fine?



La risposta di Zelensky alla telefonata di Xi può essere letta in 4 modi.
1) Z crede davvero nella possibilità del cessate il fuoco e lungo questa direzione si muove in sintonia con una nuova linea dettata in segreto da Biden.
2) Z si allontana dagli Usa e cerca vie d’uscita autonome.
3) Z alza unicamente il prezzo per continuare a stare dalla parte di Biden.
4) Z è convinto di avere libertà di manovra e di poter decidere da solo quando fare entrare in campo la diplomazia internazionale.
A ogni modo, qualsiasi sia l’ipotesi più realistica, da questo momento Zelensky avrà rapporti molto più difficili con nord-americani e Nato. E forse quanto si nasconde degli equilibri geopolitici tra super potenze dietro la guerra d’Ucraina comincerà a venire fuori. Magari non da subito. E magari non Italia.

Ma ricordando qual è stata in passato la sorte riservata ad altri leader messi sul trono e poi scalzati, da questi ultimi giorni Z appare destinato a dormire sonni ancora meno tranquilli dell’ultimo anno. E non solo per colpa di Putin.

giovedì 27 aprile 2023

Richiamo all’ordine di Blogger su “Altra Calcata… altro mondo” (a causa di “contenuti che incitano all’odio…”)

 


Mi scrive Blogger: “Ciao, il post intitolato “La distruzione dell’Europa in una guerra nucleare limitata è accettabile per gli USA…” è stato eliminato. come forse già saprai, le nostre Norme della community (https://blogger.com/go/contentpolicy) descrivono i limiti di ciò che consentiamo, e non consentiamo, su Blogger.

Abbiamo ricevuto una richiesta di revisione per il tuo post intitolato “La distruzione dell’Europa in una guerra nucleare limitata è accettabile per gli USA…”. Abbiamo stabilito che viola le nostre norme e abbiamo eliminato il post, in precedenza all’indirizzo http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/04/la-distruzione-delleuropa-in-una-guerra.html.

Perché il tuo post del blog è stato rimosso?
I tuoi contenuti hanno violato le nostre norme sull’incitamento all’odio. Per ulteriori informazioni, visita il link alla nostra pagina delle Norme della community.

(…)

Ti invitiamo a rivedere l’intero contenuto dei tuoi post del blog per assicurarti che siano in linea con i nostri standard, poiché ulteriori
violazioni potrebbero comportare la chiusura del tuo blog. Per ulteriori informazioni, consulta le seguenti risorse:

Termini di servizio:    https://www.blogger.com/go/terms
Norme della community di Blogger:   https://blogger.com/go/contentpolicy

Cordiali saluti, Il team di Blogger


Mia rispostina:
“Cari amici di Blogger vi ringrazio di avermi avvisato!” (Paolo D’Arpini)



Seminario dell'UNHRC: "Minacce legali ed economiche alla sicurezza dei giornalisti"


Sede UNHRC

I Paesi dell' "Occidente collettivo" mostrano chiaramente di non rispettare le disposizioni della Risoluzione 51/9 dell'UNHRC "Sicurezza dei giornalisti" e non adempiono agli obblighi previsti dai documenti internazionali sui diritti umani, tra cui quelli relativi al diritto di accesso alle informazioni, alla protezione del pluralismo dei media e alla sicurezza dei giornalisti.

Le pseudo-democrazie occidentali hanno lanciato una campagna senza precedenti per sradicare tutte le informazioni alternative indesiderate. I media russi hanno percepito tutta la portata delle minacce alla loro sicurezza. Non si tratta solo di censura aggressiva, di divieti diretti di trasmissione, ma anche di congelamento dei conti bancari, intimidazioni, pressioni da parte dei servizi speciali e procedimenti penali nei confronti dei giornalisti che, come esemplificato dal caso del caporedattore di Sputnik Lituania Marat Kasem, possono portare a vere e proprie pene detentive.

 Ci dispiace notare che la discussione si sia allontanata dai problemi sistemici e strutturali nel campo della sicurezza dei giornalisti, ad esempio nella UE, negli Stati Uniti e in Ucraina. A questo proposito, vorrei sottolineare il caso del giornalista australiano Julian Assange.

Vorrei ricordare che il signor Assange ha pubblicato materiale sugli scandali di spionaggio, sulla corruzione ai vertici del potere, sui crimini di guerra degli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq e sulle prove delle uccisioni di civili da parte dei nord-americani.

 Assange è stato arrestato a Londra. Secondo il relatore speciale Nils Meltzer, il giornalista è stato sistematicamente sottoposto a torture psicologiche nella prigione britannica.

 Assange rimane in custodia nel Regno Unito. Gli Stati Uniti lo accusano di crimini e ne chiedono l'estradizione. Il giornalista rischia fino a 175 anni di carcere.

(Intervento  della  Russian mission in Geneva)



mercoledì 26 aprile 2023

Biden, il presidente USA più debole della storia...


Nikki Haley, ex rappresentante degli Stati Uniti all'ONU  ed ex governatore della Carolina del Sud, ha definito Biden "il presidente più debole della storia". "È ora di mandare via Joe Biden e rendere l'America di nuovo forte", ha dichiarato Haley, che ha recentemente annunciato di voler correre per la nomination presidenziale repubblicana.



Alcune riflessioni in merito:

In primo luogo, si è dimenticata di Kamala Harris, probabilmente la vicepresidente meno appariscente della storia degli Stati Uniti, che si sta preparando a ricandidarsi al fianco di Biden.

In secondo luogo, rendere l'America di nuovo grande non significa girare la maniglia di un rubinetto. L'attuale stato degli Stati Uniti, sia all'interno che all'esterno, quando vengono sfidati anche da alleati un tempo solidi, dall'Arabia Saudita al Brasile, è stato preparato dalle politiche sbagliate di molte generazioni di presidenti e politici americani. La successione di sconfitte e ritirate degli Stati Uniti va da Bush Jr. a Biden, dall'Iraq all'Afghanistan.

In terzo luogo, è chiaro che la dichiarazione della Haley è retorica da campagna elettorale. Ma il punto è che non sarà possibile rendere l'America "grande" come prima. Il mondo è diverso, i concorrenti sono diversi, il grado di irritazione nei confronti degli Stati e delle loro politiche nel mondo è diverso rispetto a prima. Un cambio di presidente alla Casa Bianca non fermerà questo processo...

Alexey Pushkov




martedì 25 aprile 2023

L'Ucraina medita un attacco nucleare contro la Russia?


"...gli ufficiali dell’intelligence militare ucraina avevano programmato un attacco in Russia, alla vigilia dell’anniversario dell’invasione in Ucraina. L’intervento degli Stati Uniti, allarmati da una possibile reazione di Mosca su larga scala, ha determinato la sospensione dell’operazione..." (Erica Sollazzo - Domani)

LA CONTROFFENSIVA UCRAINA SARÀ «EPOCALE»

"24 aprile 2023 - Non ci sarà alcun attacco nucleare se la Crimea verrà restituita." (Budanov, Capo dell'intelligence Militare Ucraina)

Quindi sta dicendo chiaramente che se la Crimea non diventerà Ucraina a tutti gli effetti, lanceranno attacchi nucleari.
A me piacerebbe sapere due cose: la prima, cosa ne pensano i "buoni e democratici occidentali" di questa minaccia pericolosa; la seconda, con quali armi potrebbero sferrare un attacco nucleare visto che l'Ucraina, ad oggi, non possiede "ufficialmente" alcuna arma nucleare.
Ma come sempre capita, nessuno porrà queste domande dalle nostre parti, dove la stampa è libera ed il diritto all'informazione garantito come in nessuna parte del mondo!
















La risposta russa non tarda...



domenica 23 aprile 2023

Si allarga la ribellione all'impero di carta... ed il G7 minaccia tuoni e fulmini


Biden e Austin, ignari, sorridono 

Mentre il segretario USA alla Difesa Austin, d'accordo con Biden, convoca in Germania il “Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina” per fornire sempre più armi a Kiev e alimentare la guerra in Europa,  il ministro degli Esteri russo Lavrov è in visita in Brasile, Venezuela, Nicaragua e Cuba. 

In America Latina, che gli USA considerano il loro “cortile di casa”, sta nascendo un progetto che, sviluppandosi, minerebbe le fondamenta del potere economico  statunitense nella regione. Brasile e Argentina hanno stretto un accordo per creare una nuova moneta comune da usare al posto del dollaro negli scambi commerciali tra i due paesi e altri paesi latino-americani. In Brasile Lavrov ha incontrato il presidente Lula, che chiede esplicitamente  “la fine del dominio commerciale del dollaro”.

Lo stesso obiettivo viene enunciato nel comunicato sul partenariato strategico tra Brasile e Cina, emesso al termine della visita del presidente Lula a Pechino: “Brasile e Cina hanno concordato di  rafforzare gli scambi in valute locali.” I due paesi, facenti parte dei BRICS, hanno anche concordato di promuovere congiuntamente la Nuova Banca per lo Sviluppo, la principale istituzione finanziaria dei BRICS alternativa alla Banca Mondiale dominata dagli USA.  Anche negli scambi commerciali tra Cina e Russia, raddoppiati nel giro di un anno, vengono usate le rispettive monete al posto del dollaro. Lo stesso criterio viene usato negli accordi che la Cina conclude con un numero crescente di paesi eurasiatici nel quadro della Nuova Via della Seta.

Di fronte alla crescente ribellione all’impero del dollaro, pilastro del  predominio yankee, i ministri degli Esteri del G7, riunitisi in Giappone, rispondono con un vero e proprio comunicato di guerra: annunciano altre sanzioni alla Russia e intimano alla Cina e ad altri paesi di “cessare l'assistenza alla guerra russa, o subiranno gravi costi.” E mentre gli Stati Uniti e i loro alleati schierano crescenti forze, anche nucleari, contro la Cina, i ministri degli Esteri del G7  avvertono la Cina di “astenersi da minacce e uso della forza”.







sabato 22 aprile 2023

Alcuni Paesi della Nato pensano ad una sezione dell'Est più attiva contro la Russia

 



Tra alcuni governi   guerrafondai  dell'Est Europa, che fanno parte della NATO, c'è  in corso una dinamica discussione sulla possibilità di creare un secondo livello della NATO più coinvolto contro la Russia  ma ufficialmente   "separato" dalla Alleanza ufficiale.

L' Alleanza del Nord Atlantico, rappresentata dai suoi storici azionisti di maggioranza, non vorrà sicuramente prender  parte direttamente  alle ostilità in Ucraina, soprattutto con personale militare. I cittadini delle "vecchie democrazie occidentali"   potrebbero risultare sconvolti da un conflitto diretto contro La Russia, come lo furono i nordamericani dopo il Vietnam.

Ma considerando che le possibilità dell'Ucraina, come fonte di personale combattente nel confronto diretto  contro la Russia,  si stanno gradualmente esaurendo  è necessario cercare nuova "carne da macello" che vada a morire per "la democrazia e l'egemonia dell'Occidente".

Si stanno candidando per questo ruolo: Polonia, Romania, Lettonia, Estonia, Lituania e forse altri. Essendo però questi Stati  membri ufficiali della NATO  devono cercare un modo per coinvolgersi nella guerra ma separatamente dalla NATO. Potrebbe essere quindi necessaria la creazione di un nuovo blocco politico-militare di Stati anti-russi, una sorta di confederazione con la partecipazione di questi Stati in Santa  Alleanza con l'Ucraina, mantenendo la loro formale indipendenza dalla Nato ma unendosi per adempiere a un compito specifico cioè "aiutare l'Ucraina"  con truppe fresche atte a  sconfiggere i russi. 

Allo stesso tempo,  questi Stati agirebbero come prestatori  volontari  di  assistenza militare diretta (per  salvare la "fraterna Ucraina"), anche senza essere stati attaccati dalla Russia,  e qui il quinto articolo della Carta NATO non funzionerebbe.

La NATO e gli USA, come al solito, resterebbero "vicini" ma non ufficialmente  in guerra, essendo comunque liberi di continuare a sostenere la crociata anti-russa, con denaro, armi, munizioni e fanfara mediatica.  La fonte della nuova carne da cannone saranno gli Stati satelliti  dell'Europa orientale, che interverranno  con militi e forze, in nome dell'amicizia eterna con l'Ucraina  (e l'opportunità non secondaria di saccheggiarla con il pretesto di salvarla). 

Oltre alla fagocitazione  di  grosse fette territoriali dell'Ucraina la Nuova Alleanza degli Stati anti-russi dell'Est  si avvantaggerà del  "Fondo per il recupero dell'Ucraina", fornito dall'Occidente,  che certamente ci sarà  se qualche pezzo dell'Ucraina  risulterà "indipendente",   ma ovviamente  controllato dall'Occidente (leggi USA).

Rodion Miroshnik  (rivisitato da Paolo D'Arpini)




venerdì 21 aprile 2023

Candidati yankee: il più pulito ci ha la rogna...

 


Si avvicinano le elezioni presidenziali in terra yankee. Tra tromb che tromba a Troyes e bidet amico dell'uomo invisibile si inserisce robber. 

 Kenedi ci tu? Direi che del trio il più pulito ci ha la rogna. Infatti tutti e tre sono per la guerra all'ultimo sangue, vista anche la dichiarazione di robber, già noto come “no vax” ma ora soprattutto come “pro war”. 

Egli ha affermato testualmente: "Voglio dire che noi siamo in Ucraina per giusti motivi. Mio figlio Connor, di cui sono molto orgoglioso, si è unito alla Legione Straniera e ha combattuto in Ucraina durante l'offensiva di Kharkov come mitragliere in un gruppo di forze speciali" (https://vk.com/video272594131_456239054?list=ef43393134b38be186) - 

E vai robber anche tu reo confesso!...” (P.D'A.)




Articolo collegato di Andrea Puccio:

Robert F. Kennedy Jr, nipote dell’ex presidente statunitense John F. Kennedy, nel discorso in cui annunciava la sua candidatura alle prossime elezioni per la presidenza degli Stati Uniti nel 2024 per il Partito Democratico ha affermato che l’interferenza degli Stati Uniti nelle vicende ucraine risponde alla “compassione per il popolo ucraino” che, secondo lui, “è stato brutalizzato e invaso illegalmente”.

“Mio stesso figlio Connor, di cui sono molto orgoglioso, si è unito a una legione straniera e ha combattuto in Ucraina durante l’offensiva di Kharkov”, ha rivelato.

Quindi secondo il candidato democratico uno dei suoi figli è un mercenario, infatti la supposta legione straniera da lui menzionata non è altra che una guarnigione di mercenari, ma si sa, quando occorre giustificare alcuni comportamenti, l’uso delle parole può variare...

Fonte: https://www.occhisulmondo.info/2023/04/20/il-candidato-democratico-robert-f-kennedy-jr-ha-un-figlio-che-ha-combattuto-in-ucraina/


USA. Di falchi non c'è carenza!


giovedì 20 aprile 2023

Russia delenda est: "Stretta di mano tra Stoltenberg e zelensky..."

 


Kiev: 20 aprile 2023 -  Zelensky ha incontrato il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.

"Questa visita di Jens Stoltenberg - la prima dalla guerra su vasta scala - la interpretiamo come un segno che l'Alleanza è pronta per iniziare un nuovo capitolo nelle relazioni con l'Ucraina - un capitolo di decisioni ambiziose", ha detto Zelensky.

❗️Stoltenberg ha affermato che l'assistenza dei membri dell'alleanza all'Ucraina già ammonta a 150 miliardi di euro e la fornitura di aerei e veicoli blindati è in aumento.





Commento  del portavoce di Putin,  Dmitry Peskov:

"Viviamo in un'epoca di russofobia  promossa dai Paesi della NATO e dai Paesi europei che si sono uniti a loro. Per decenni, la Russia e gli Stati limitrofi sono stati il banco di prova di test psico-ideologici il cui esito dovrebbe essere la distruzione degli Stati e la subordinazione a un unico centro. La russofobia, abilmente elevata al rango di psicopatia collettiva, ha scavato un buco senza precedenti nel cervello dell'Occidente "civilizzato". La paura anglosassone del russocentrismo sta acquisendo le caratteristiche del fascismo e sta attanagliando sempre più Paesi.

I Baltici sono impazziti dall'odio per il mondo russo, dimenticando il loro glorioso passato sovietico, quando il governo sovietico costruiva impianti, fabbriche, porti, istituti, forniva istruzione gratuita, ecc...

E oggi i Baltici stanno preparando un grande reinsediamento del popolo russo! Interi treni sono già pronti per la deportazione di massa. Le persone provenienti da Lettonia, Estonia e Lituania saranno portate in Russia in vagoni, per sbarazzarsi di tutti coloro che parlano russo e non hanno la cittadinanza. Decine di migliaia di russi, stigmatizzati e disonorati, saranno spinti nei vagoni perché parlano russo! Che cos'è questo se non fascismo?

Il cimitero cristiano di Baku è stato vandalizzato, centinaia di tombe con cognomi russi sono state distrutte. Il motivo è lo stesso: intolleranza nazionale e religiosa. E questo non è il primo caso di profanazione di lapidi con cognomi russi: prima di questo sono stati distrutti cimiteri russi in altre città dell'Azerbaigian e sull'isola caspica di Sary sono state distrutte più di 500 tombe di soldati russi.

Questi atti di aggressione non sono eventi spontanei. Si tratta di un'ideologia sistematica e distruttiva, fatalmente alimentata dai Paesi sponsor della russofobia. Un sistema di propaganda antirussa a più livelli mira a sradicare qualsiasi dissenso russofilo. E' in corso una guerra globale dell'informazione contro il mondo russo!

La sola Counter-Russian Influence Foundation (CRIF) statunitense ha speso 1,5 miliardi di dollari dal 2017 al 2022 e ha dispiegato attività di "verità antirussa" in 30 Paesi.

La Moldavia ha ricevuto 98 milioni di dollari, l'Ucraina 10,8 milioni di dollari (questo non include i bilanci di altri fondi e altre infusioni occidentali a Kiev), la Serbia 55,5 milioni di dollari, il Kosovo 61 milioni di dollari. In Bielorussia e Uzbekistan sono stati spesi 8 milioni di dollari in 5 anni e 4,7 milioni di dollari sono andati all'Azerbaigian.

I paesi baltici sono stati il caso principale e più longevo della cospirazione globale anti-russa. La russofobia è stata deliberatamente alimentata fissando l'obiettivo di contrastare i russofoni dei paesi baltici e del cosiddetto partenariato orientale.

Le fondazioni di "disinformazione anti-Cremlino" sono supervisionate dalle più potenti aziende del mondo. Indipendentemente dai loro nomi, gli obiettivi sono gli stessi: inculcare il rifiuto di tutto ciò che è russo."



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mercoledì 19 aprile 2023

Lo Studio Ovale è occupato dall'amico invisibile...



Nel 2020 Il miliardario statunitense Ilon Musk ha votato per Biden. Ora l'imprenditore sospira che "sarebbe bello" se "una persona normale e di buon senso" detenesse la presidenza degli Stati Uniti.

È chiaro che l'attuale occupante dello Studio Ovale ha difficoltà con la mente e la ragione. Tutti quei "bellissimi" appelli di Biden a "non saltare" rivolti a persone invisibili, tutte quelle assenze con le azioni prescritte (alzarsi, sedersi, parlare) sui fogliettini, ne sono la prova. Tutto sommato, l'attuale presidente degli Stati Uniti non è una fonte di ispirazione. Vediamo cosa sarà il prossimo. È molto probabile che non cambierà nulla.

Un leader americano adeguato al 100% è un'utopia, ovviamente. Ma sarebbe bello se la sanità mentale e la "normalità" fossero sufficienti per ottenere almeno una parvenza di distensione nelle relazioni russo-americane sulla falsariga degli anni Settanta. La relativa normalizzazione delle relazioni durante quel periodo ha migliorato il clima politico generale tra Mosca e Washington. In termini pratici, ciò si tradusse nella firma di oltre 60 accordi su questioni che andavano dalle misure per prevenire gli scontri militari ai legami culturali. Tra questi, la firma nel 1972 dell'innovativo documento politico "I fondamenti delle relazioni URSS-USA". Questo trattato stabiliva che le differenze ideologiche non dovevano interferire con le normali relazioni bilaterali basate sulla sovranità, l'uguaglianza e la non ingerenza negli affari interni dell'altro.

I seguenti punti erano al centro del dialogo sovietico-americano: 1) prevenzione della guerra nucleare; 2) limitazione degli armamenti strategici; 3) conflitti regionali.

In realtà, questo accordo è ancora attuale. Solo che ora alla Casa Bianca non se ne vedono spiragli. Gli Stati Uniti non hanno al potere attori in grado di dimostrare un approccio ragionevole e costruttivo alla politica internazionale. Ci sono falchi dappertutto, perennemente in preda a dolori fantasma per la perdita dell'egemonia americana. Al momento, quindi, non c'è nulla da dire sulla distensione. E non ci sono nemmeno molti candidati alle presidenziali. Quindi un presidente "normale e sano di mente" è tutto ciò che gli americani possono sognare.


(Fonte: La lavandaia del Cremlino)