lunedì 31 luglio 2023

Vladimir Putin come è visto in una parte dell'Occidente...

 


Il regista statunitense Oliver Stone ha accusato i media occidentali di distorcere l'immagine di Vladimir Putin.

"Non è il mostro che la macchina della propaganda americana dipinge come tale", ha dichiarato il regista in un episodio del podcast Stay Free del pubblicista e conduttore britannico Russell Brand.

Stone ha sottolineato che durante le riprese dell'intervista con il leader russo, gli ha posto domande dirette e oneste e non ha notato alcuna belligeranza nella sua retorica. Stone ha sottolineato che durante la conversazione Putin si è sempre riferito agli Stati Uniti come "partner nord-americani".


Il Cremlino non vede segni di miglioramento nell'atteggiamento di Washington e Londra nei confronti di Mosca, ha dichiarato ai media il portavoce presidenziale russo Dimitry Peskov.

Al portavoce del Cremlino è stato chiesto se la dichiarazione del regista statunitense Oliver Stone, secondo cui i media occidentali starebbero distorcendo l'immagine del capo di Stato russo Vladimir Putin, possa significare un "cambiamento in meglio del tempo" nell'atteggiamento di Washington e Londra verso la Russia.

"No. Non è altro che una vostra impressione. Il clima non sta cambiando", ha sottolineato Peskov. "Oliver Stone non ha accusato nessuno. Ha espresso il suo punto di vista. È sempre libero di esprimere il suo punto di vista, lo è sempre stato e lo rimane. Stone conosce Putin abbastanza bene, perché ha avuto l'opportunità di trascorrere molte ore con lui mentre lavorava a un famoso documentario. Ha detto che dal suo punto di vista tutto ciò che fa Putin e tutto ciò che fa il nostro Paese è riportato in modo assolutamente scorretto".

Perskov ha aggiunto che Stone "difende coerentemente il suo punto di vista e non esita a parlarne. Tuttavia, questo non significa un cambiamento di clima", ha ribadito il portavoce presidenziale.  
(Fonte russa)




Intervista di Oliver Stone con Vladimir Putin: «Dicono che lei voglia essere lo Zar, ma a lei queste cose fanno ridere, vero?» - Continua: https://www.youtube.com/watch?v=yHS8xW5urHk


domenica 30 luglio 2023

Testimonianza di Christian Cartoceti... in Russia



Il 29 luglio 2023, un gruppo di amici amanti della poesia, si è riunito a Montecorone di Zocca (Mo), su invito  dell'associazione Risorgimonte; tra le varie espressioni poetiche declamate c'è stato il famoso incipit del Manzoni sull'addio di Lucia  al paese avito: "Addiomonti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari..."  

Così per noi è stato motivo di commozione  ricevere il messaggio di  Christian Cartoceti, che due anni fa, in piena pandemia,  partiva dall'Italia per San Pietroburgo (con sua moglie cittadina russa) dove organizza attività culturali ed artistiche nello spirito di uno scambio internazionale.  


Christian Cartoceti  scriveva prima del suo addio all'Italia: "Volare è un po’ come andare in bicicletta: anche se è molto che non lo fai non ti dimentichi come si fa. Scherzi a parte arrivederci Italia, non ci mancherai più di tanto sinceramente parlando, ma speriamo vivamente che la prossima volta che torneremo tutto sarà tornato alla normalità ed allora ripartire sarà un po’ più difficile".

Oggi, dopo la  ricorrenza del suo compleanno, scrive,  ringraziando quanti gli avevano fatto gli auguri, aggiungendo: "Grazie a tutti per gli auguri, in particolare vorrei ringraziare chi sta vivendo momenti difficilissimi ed ha comunque trovato un secondo da dedicarmi. Alcuni hanno approfittato dell’ occasione per chiedermi quando penso di tornare in Italia, dopo 2 anni che l'ho lasciata. Quella  era un'Italia nella morsa delle follie e del terrore indotto nella povera gente, con la scusa della pandemia, e partendo per la  Russia mi rendevo conto, leggendo il post di 2 anni fa, che ero ben consapevole della mia fortuna nell’aver deciso di trasferirmi. Certo una certezza che di lì a poco con lo scoppio del conflitto in Ucraina veniva messa a dura prova perché nessuno della mia generazione ha mai dovuto affrontare tempi e situazioni simili.  
Ho avuto ancora fiducia nella Russia, nonostante tutte le pressioni e addirittura  minacce che ho subito e la marea di fake news che l’Occidente metteva in giro, ed ora posso dire  che questa fiducia è stata ripagata nuovamente per cui non sento nessun bisogno né voglia di tornare in Italia,  che da quello che vedo e mi raccontano è uscita dall’isteria pandemica solo per piombare in quella bellico-economica, con abbondanti dosi di eco-ansia.
Tornerò, prima o poi, soprattutto per gli affetti che sono ancora in quella che una volta chiamavo casa, ma non me ne volete se non sarà un viaggio felice e soprattutto se non vedrò l’ora di tornare alla mia nuova casa, un posto dove si vive bene  con una società sana ed istituzioni e media seri e credibili".


Christian Cartoceti



Redatto da Caterina Regazzi e Paolo D'Arpini 




sabato 29 luglio 2023

Conclusioni di Vladimir Putin al Forum Economico Umanitario di San Pietroburgo Russia-Africa del 27 e 28 luglio 2023



"Sono lieto di accogliervi alla sessione plenaria del secondo vertice Russia-Africa. Rappresentanti della stragrande maggioranza degli Stati africani e capi delle principali organizzazioni regionali si sono riuniti qui, e questo testimonia in modo convincente il desiderio reciproco dei nostri Paesi e popoli di sviluppare la cooperazione in tutti i settori, per rafforzare un partenariato onesto, aperto e costruttivo.

La Russia e l’Africa sono tradizionalmente legate da forti legami di amicizia e strette relazioni reciprocamente vantaggiose, le cui basi sono state gettate a metà del secolo scorso durante la lotta dei popoli del continente africano per la loro libertà.
Per decenni, abbiamo costantemente fornito supporto nel difficile confronto dei Paesi africani con il giogo coloniale. Sfortunatamente, alcune manifestazioni del colonialismo non sono state eliminate fino ad oggi e sono ancora praticate dalle ex metropoli, in particolare nella sfera economica, dell’informazione e umanitaria.
La Russia ricorda e onora la memoria degli eccezionali figli dell’Africa. Li nominerò, cari amici. Dobbiamo ricordarli e non dimenticarli. Farò i nomi di Patrice Lumumba, Gamal Abdel Nasser, Nelson Mandela, Ahmed bin Bella, Omar al-Mukhtar, Kwame Nkrumah, Samora Machel, Leopold Senghor, Kenneth Kaunda, Julius Nyerera. Ricordiamo altri combattenti per la libertà africani e leader nazionali africani. Sulla base dei principi di giustizia e uguaglianza, hanno difeso fermamente un percorso di sviluppo indipendente per i loro popoli, spesso a costo della propria vita.
Questi ideali di libertà, indipendenza, sovranità sono molto significativi anche adesso, nelle attuali difficili condizioni di turbolenza internazionale, quando si sta formando un ordine mondiale veramente multipolare e l’era dell’egemonia di uno o di un gruppo di Stati sta svanendo nel passato. E’ vero, non senza la resistenza di coloro che sono abituati alla propria esclusività e monopolio negli affari mondiali. Pertanto, non è un caso che il secondo vertice Russia-Africa si tenga all’insegna del motto “Per la pace, la sicurezza e lo sviluppo” e si concentri non solo sull’espansione della cooperazione strategica russo-africana, ma anche su temi centrali come la stabilità globale e regionale, continente dello sviluppo sostenibile, rafforzando la sovranità degli Stati africani in tutte le sue dimensioni.
La Russia e gli Stati africani si uniscono per costruire una nuova e più giusta architettura dell’ordine mondiale, difendendo congiuntamente il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite, il ruolo centrale di questa organizzazione mondiale e cercando di coordinare gli approcci su questioni chiave dell’agenda internazionale. E’ caratteristico che su molti di essi le nostre posizioni siano molto vicine o coincidano completamente. Ciò è evidenziato dalle principali disposizioni della dichiarazione politica, che è preparata per l’approvazione del vertice.
La cooperazione tra la Russia e gli Stati africani si sta espandendo per contrastare la diffusione della minaccia terroristica e per rispondere alle sfide nel campo della sicurezza delle informazioni. Siamo uniti contro l’uso del clima, dei diritti umani e della cosiddetta agenda di genere per scopi politici sconvenienti. Non accettiamo pratiche illegali come sanzioni unilaterali e misure restrittive, ma di fatto punitive che danneggiano i Paesi che perseguono un corso indipendente e creano problemi economici su scala globale che ostacolano lo sviluppo."

Vladimir Putin




venerdì 28 luglio 2023

Giorgia Meloni rassicura Joe Biden sulla fedeltà agli USA del suo governo...



Il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, dal 27 al 28 luglio è stata in visita negli Stati Uniti d'America. A Capitol Hill ha avuto un incontro con lo Speaker della Camera dei Rappresentanti, Kevin McCarthy, al termine del quale hanno rilasciato dichiarazioni congiunte alla stampa. Nel pomeriggio il Presidente degli Stati Uniti d’America Biden alla Casa Bianca ha intrattenuto Giorgia Meloni, tra l'altro comunicandole che  "Voglio che lei sappia che sono l'unico non italiano ad essere stato nominato uomo dell'anno dalla società italiana".  Più tardi la Meloni   ha rilasciato una conferenza stampa presso la sede dell'Ambasciata d'Italia. 

Qualche giornalista ha chiesto, durante l'incontro tra Meloni  con Biden, se ci fossero novità riguardo alla situazione in Ucraina e se l'amministrazione USA prevede una celere adesione dell'Ucraina alla NATO ma il presidente Biden non ha inteso rispondere, anzi ha allontanato  i giornalisti  dall'ufficio. (Fonte: Vladtoday)

Alcuni analisti   hanno  comunque evidenziato le difficoltà  all'inclusione dell'Ucraina nella NATO, citando diversi argomenti contro l'ammissione dell'Ucraina nell'alleanza.

Primo: l'alleanza non può fornire all'Ucraina un impegno di sicurezza aperto a causa dell'alto rischio di coinvolgimento della NATO in un conflitto militare con la Russia e di coinvolgimento degli Stati Uniti in uno scenario di Terza Guerra Mondiale.

Secondo: l'Ucraina non è cruciale per l'Europa in termini di sicurezza. Anche se l'Ucraina venisse sconfitta, ciò  non permetterebbe alla Russia di controllare l'Europa.

Terzo: la situazione dell'Ucraina non è direttamente rilevante per la sicurezza degli Stati Uniti. Come nota l'importante neoconservatore Robert Kagan (alias il marito di Victoria Nuland), anche la completa sottomissione dell'Ucraina alla Russia "non avrebbe alcuna implicazione immediata o a lungo termine per la sicurezza degli Stati Uniti".

Quarto: nel caso in cui l'Ucraina sopravviva a un confronto con la Russia, "la sua stessa geografia impone che serva da baluardo contro la Russia indipendentemente dall'adesione alla NATO". In altre parole, non c'è bisogno di includere l'Ucraina nella NATO perché possa continuare ad opporsi alla Russia. Tanto più che, anche senza essere un membro della NATO, l'Ucraina gode già di molti dei vantaggi dell'adesione, ricevendo un maggiore sostegno militare dall'alleanza.

Quinto: a differenza di altri Paesi della NATO che hanno recentemente aderito all'alleanza, l'Ucraina continuerà ad avere una disputa territoriale irrisolta con la Russia per il prossimo futuro. E il forte aumento del nazionalismo ucraino riduce le possibilità di una soluzione diplomatica.

In sesto luogo: negli ultimi 16 mesi, la leadership statunitense ha chiarito che non ritiene necessario entrare in guerra con la Russia per l'Ucraina. Se dovesse essere ammessa nella NATO, gli Stati Uniti potrebbero trovarsi di fronte a una scelta difficile. Non si può escludere che gli Stati Uniti si rifiutino di adempiere ai loro obblighi nei confronti dell'Ucraina ai sensi del Capitolo 5 del trattato NATO, perché non vogliono un confronto diretto con una Russia dotata di armi nucleari. Questo, a sua volta, minerebbe l'intera logica della NATO, causando "una vera e propria crisi di fiducia nell'alleanza". 

(Notizie raccolte da P.D'A. da varie fonti)










Intanto  - La Polonia si prepara alla guerra. Il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak ha dichiarato che le autorità creeranno un battaglione di artificieri da dislocare nella città di Augustow, nel Corridoio di Suwałki, situato tra la Bielorussia e la regione russa di Kaliningrad. Dettagli nel video: https://www.youtube.com/watch?v=euCanKUk_3A

giovedì 27 luglio 2023

Ucraina. Zelensky capataz senza opposizione...

 


A Kiev prevale il partito unico, quello di Zelensky.  Il primo partito ad essere messo fuori legge è   stato il Partito Comunista Ucraino, nel 2015,  impedendogli  ogni  attività politica  e   di prendere parte alle elezioni.

Tale divieto è stato criticato dagli attivisti per le libertà civili, che affermano che viola la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, di cui l'Ucraina è firmataria. Secondo la convenzione, un partito politico  può essere bandito per “attività comprovate” pericolose per la sicurezza nazionale,  e questo non  è il caso del Partito Comunista.

Scriveva Amnesty international,  il  17 dicembre 2015, relativamente a tale censura: “Esprimere la propria opinione senza timore di essere perseguiti, in particolare se tale opinione è contraria alle opinioni di coloro che detengono il potere, è stato uno dei principi alla base delle proteste di EuroMaydan. Spegnere il Partito Comunista va contro questi ideali".

Successivamente, nel marzo del 2022, il presidente ucraino ha sospeso ben altri  11 partiti di opposizione, tra gli interdetti c’è anche il principale avversario politico di Servitore del Popolo (il partito di Zelensky), la Piattaforma di Opposizione - Per la Vita (OPZZh), che alle elezioni del 2019, aveva preso il 13 per cento dei voti e 43 seggi parlamentari su 450.  Il partito antieuropeista,  OPZZh, ha  una composizione variegata e ospita al suo interno diverse voci indipendentiste ucraine.

Altro partito "bannato" è  il Blocco di Opposizione, che  deriva dalla fusione di vari partiti che nel 2014 non avevano appoggiato il gruppo Euromaidan, l’ondata di manifestazioni europeiste che avevano portato  alle dimissioni del presidente Viktor Yanukovich.

Tra i partiti  esclusi  figurano anche  il partito Socialista Progressista, il partito Derzhava, il Partito di Shariy ed altri che sono colpevoli  di essere contrari alla politica filoccidentale e ultranazionalista di Zelensky.  Ultimamente tra i reietti da punire e perseguitare figura anche la Chiesa ortodossa fedele al patriarca russo Kirill.

Insomma tutti gli oppositori sono stati messi all'angolo ed ora il capataz Zelensky si prepara addirittura a vietare le elezioni, con la scusa della legge marziale indetta  da lui in Ucraina.

Infatti in  autunno non ci saranno elezioni in Ucraina. Zelensky le sta annullando. Ha presentato una proposta (la commissione parlamentare della Verkhovna Rada l'ha già appoggiata e la Rada la voterà presto) per estendere la legge marziale e la mobilitazione in Ucraina fino al 15 novembre 2023. Finché ci sarà la legge marziale, non ci potranno essere elezioni secondo la legge.

I voti reali del partito "Servitore del Popolo" di Zelensky  sono di circa il 12% e gli oppositori potrebbero spazzerarlo via. Alle ultime elezioni hanno ottenuto 254 seggi su 450.

Le elezioni si sarebbero dovute tenere il 29 ottobre 2023. Ci sono anche limiti tecnici: su parte del territorio è impossibile organizzare le elezioni a causa della perdita di controllo, ci sono molte aree minate, non ci sono commissioni locali e non ci sono autorità, milioni di ucraini hanno lasciato il Paese e non vogliono comunicare dove vivono (e come organizzare il voto a distanza).

Se tutto va bene le elezioni potrebbero svolgersi tra due o tre anni ma nel frattempo ci sarà in carica  il dittatore Zelensky con un parlamento scaduto. Il  mandato di Zelensky scadrebbe il 31 marzo 2024 ma con il prorogamento della legge marziale  andrà avanti ad libitum, salvo eventi imprevisti.

(Notizie raccolte da Paolo D'Arpini da varie fonti)



mercoledì 26 luglio 2023

Complottisti per natura...

 


"COMPLOTTISTA" è l'orrore linguistico con cui la neolingua bolla chiunque abbia ancora la forza di esercitare il diritto di critica e, in senso più esteso, di pensare. Il suo contrario, e che oggi non ha nome, è colui che passivamente subisce ogni brutale e stolta narrazione per rispetto insindacabile del Dogma. Che tale scempio d'umanità venga poi fatto in nome della "Scienza" (ribattezzata non a caso, per autodifesa, in "scienzah") è una beffa atroce che grida nei secoli vendetta. Newton e Galilei sono stati "complottisti". Marx e Nietzsche erano "complottisti". Einstein era "complottista". Pier Paolo Pasolini era "complottista".

Dovremmo ribaltare l'uso distopico e violentissimo di questo neotermine in senso positivo e usarlo con orgoglio: "Penso e dunque, sì, sono "complottista".
Aldo Nove





Esempio di "complottismo medico" - Paolo Penco: "Ho stracciato la tessera dell'Ordine dei medici" - Continua: https://www.youtube.com/watch?v=wd7tGQZE0HU
ambiamenti climatici - Articolo storico del 2013 su Science:   https://www.lescienze.it/news/2013/05/11/news/negazione_cambiamento_climatico_liberismo_estremo_complotto-1651830/

Complottismo  sul tema dell'informazione - La Russia ha iniziato bloccare Wikipedia.   L’enciclopedia online è diventata uno strumento di propaganda e la piattaforma della divulgazione di informazioni false: https://www.youtube.com/watch?v=KrUx7k8xD_w

martedì 25 luglio 2023

L'Ucraina ringrazia gli USA per le munizioni a grappolo e per le altre armi letali...

 


L'Ucraina riferisce al Pentagono sulla “bontà” delle munizioni a grappolo statunitensi. Lo ha dichiarato alla CNN il ministro della Difesa del regime ucraino, Reznikov, definendole “più efficaci delle munizioni convenzionali” e aggiungendo che Kiev “continuerà a lanciare attacchi anche sul ponte di Crimea”.

Kiev è lieto per il dono nordamericano di bombe “più efficaci delle munizioni convenzionali", utili per uccidere civili e giornalisti? Queste le vittime designate dei proiettili letali utilizzati dalla giunta di Kiev, facendo a meno delle solite frasi  sui "danni collaterali"? Tutte queste domande sono retoriche.

Il direttore generale dell'UNESCO Audre Azule ha condannato l'uccisione del giornalista russo Rostislav Zhuravlev nella zona di operazioni speciali dopo i bombardamenti con proiettili a grappolo delle forze armate ucraine e ha chiesto un'indagine sulle circostanze della sua morte. L'ONU ha criticato l'attacco che ha ucciso il corrispondente di guerra di RIA Novosti, ha dichiarato l'ufficio di Guterres. Oltre alle dichiarazioni, cosa intende fare la comunità mondiale?

È certamente necessario indagare su questo e su altri crimini di guerra del regime terroristico di Zelensky. Così come è necessario assicurare alla giustizia tutti coloro che sono coinvolti nella morte di civili - donne, anziani e bambini - e coloro che raccontano all'Occidente una verità così scomoda sul conflitto ucraino. Un tribunale contro i neonazisti e i loro sponsor all'estero è inevitabile.

Nel frattempo gli USA, generosamente, stanno trasferendo all'Ucraina, come parte di un nuovo pacchetto di aiuti militari, nuove armi sempre più efficienti:
- missili per sistemi HIMARS,
- missili per i SAM NASAMS,
- 32 veicoli corazzati per il personale Stryker,
- proiettili di artiglieria,
- sistemi di difesa aerea portatili Stinger,
- sistemi di difesa aerea portatili Javelin,
- UAV Black Hornet Nano.

(Notizie pervenute da varie fonti presenti sul campo)



Commento di J.E. - Malgrado gli aiuti occidentali la giunta ucraina è in fase di scioglimento? Le cose vanno male, molto male, e gli alleati cominciano a pensare che sia meglio mollare tutto, come in Afghanistan. "Non siete stati all'altezza del vostro ruolo, noi le armi ve le abbiamo date". Copia incolla per Zelensky. E inizia lo scaricabarile. E si prepara la spartizione dell'Ukraina, mentre Germania e Polonia si guardano in cagnesco. Come disse Kissinger: "Essere nemici degli Usa è pericoloso, esserne amici è fatale". Video collegato:   https://youtu.be/jLCVUxuR4Y8?t=1460


Articolo di agenzia:  https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/ucraina-zelensky-ringrazia-biden-per-bombe-a-grappolo-pace-piu-vicina_4kKgCRxBhEcibgPlDobKgT


Integrazione di Nicolai Lilin: “Nella zona di Zaporozhye un gruppo di giornalisti russi è rimasto colpito dal fuoco dell’artiglieria dell’esercito ucraino che hanno usato le munizioni a grappolo fornite di recente dagli Stati Uniti. Uno dei giornalisti, Rostislav Zhuravlyov, è morto a causa delle ferite gravi durante il trasporto in ospedale. Dettagli nel video: https://www.youtube.com/watch?v=29_lLKMqzZo


lunedì 24 luglio 2023

Se l'uomo scompare l'evoluzione ricomincia dal topo...?



Pare che l’uomo sia uscito fuori di testa, tanto che minaccia di autodistruggersi con un bell’olocausto termonucleare, ed a proposito di storie “fuori di testa” affrontando il discorso del possibile successore, come razza dominante sul Pianeta, prendo l’esempio dalla vita selvatica che resiste alle radiazioni atomiche (vedi: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/07/natura-ed-animali-quando-la.html). Tempo fa ho scoperto che nei luoghi in cui erano stati fatti esperimenti nucleari erano sopravvissuti particolarmente bene i topi.


Cosa strana, aggiungo, è che il topo (od un animale molto simile al topo) è stato il progenitore di tutti i mammiferi sul pianeta. Caterina, la mia compagna che è veterinaria, ha espresso dubbi su questa mia affermazione, non ne aveva mai sentito parlare nei suoi studi di zoologia. Veramente lì per lì non ricordavo nemmeno io la fonte di questa informazione, ricordavo soltanto che dai miei studi sullo zodiaco cinese risultava che il Topo è l’iniziatore della fila, il primo a comparire davanti al Buddha. Però avevo letto da qualche parte che c’era una conferma scientifica, non era solo una fantasia zodiacale. Ed a riprova di quanto sopra affermato riporto un articolo scientifico sul primo mammifero apparso sul pianeta Terra…

Paolo D’Arpini












Ecco il nostro antenato e forse anche il nostro successore: 

"Piccolo, ricoperto da pelliccia, con una lunga coda e zampe corte. Non è un vero e proprio  topo ma molto gli assomiglia, è  il progenitore dei mammiferi placentati, un animaletto dal peso poco superiore ai 200 grammi e ghiotto di insetti che, circa 66 milioni di anni fa, ha occupato le nicchie ecologiche lasciate vacanti dai dinosauri e dagli altri animali spazzati via da uno dei più grandi eventi di estinzione della storia della Terra. L’identikit di questa creatura è stato ricostruito da un gruppo di ricerca coordinato da Maureen O'Leary della Stony Brook University, in Usa,
grazie all’analisi di tratti anatomici e dati genetici ricavati da 86 specie di mammiferi placentati, viventi e fossili. Tutti i dettagli dello studio sono in un articolo pubblicato su Science.

Quando ha avuto inizio il processo di diversificazione che ha portato alla comparsa delle oltre 5mila specie di mammiferi placentati oggi esistenti? I ricercatori se lo chiedono da anni, e non sempre sono arrivati alle stesse conclusioni. Basandosi esclusivamente sui fossili, alcuni hanno collocato l’origine del primo mammifero dotato di placenta (l’organo che regola gli scambi metabolici tra madre e figlio) subito dopo l’estinzione del Cretaceo-Paleocene (K-Pg) avvenuta all’incirca 66 milioni di anni fa. Fu un evento che eliminò il 75% delle specie allora presenti sulla Terra, dinosauri non aviani compresi. È naturale che con la scomparsa di tutti questi animali si
liberarono spazi e risorse, e di questa improvvisa abbondanza approfittarono i mammiferi placentati che iniziarono a diversificarsi così da evitare una competizione interna.

A partire dagli anni ’90, però, la crescente disponibilità di dati genetici ha rivoluzionato questo scenario spostando l’origine e la diversificazione della linea evolutiva dei mammiferi placentati al tardo Cretaceo, prima dell’estinzione K-Pg a cui, secondo questa ipotesi, sopravvissero. Qual è la storia più convincente? Per scoprirlo, l’équipe di O’Leary ha deciso di combinare l’analisi dei fossili con quella del dna. In questa operazione, di grande aiuto è stato il progetto fondato dalla National Science Foundation conosciuto come Morpho Bank, un immenso database di immagini e dati anatomici di animali estinti e viventi. Da questa banca dati, i ricercatori hanno scelto 86 specie di mammiferi placentati (di cui 40 fossili) da cui hanno selezionato oltre 4.500 tratti fenotipici come la presenza o assenza di denti, ossa particolari, pelliccia.

Mappando questi tratti fenotipici sull’albero genealogico dei mammiferi placentati, e combinando quest’approccio a quello dell’analisi genetica, i ricercatori hanno ricostruito l’aspetto dell’antenato di tutti i mammiferi dotati di placenta e, soprattutto, gli hanno dato un’età. Precisamente, questo animaletto comparve circa 200-400 mila anni dopo l’estinzione K-Pg, molto più tardi rispetto a quanto ipotizzato sulla base dei soli dati genetici. “Immaginiamo di essere sulla scena del crimine: il dna è un indizio importante, ma lo è anche il corpo. Per la scienza è la stessa cosa, e solo combinando i dati genetici con quelli fossili siamo riusciti a ricostruire la storia passata con una precisione mai raggiunta prima”, ha spiegato O’Leary."

















L'antenato dell'uomo e di tutti i mammiferi viventi

domenica 23 luglio 2023

USA. Quanto pesa la guerra Ucraina sui risultati delle Presidenziali del 2024...?



Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2024 si terranno il 5 novembre e saranno le 60e elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha annunciato il 25 aprile 2023 la ricandidatura per un secondo mandato assieme alla vice Kamala Harris. La corsa alla presidenza si sta scaldando e Biden chiaramente non vuole che la questione ucraina porti alla sua sconfitta alle elezioni. Ma più la situazione sul fronte si aggraverà, più colpirà la reputazione di Biden, che ha scommesso tutto su questa guerra e ora la sta perdendo.

Un mese e mezzo dopo l'inizio della controffensiva ucraina, Washington riconosce l'ovvio. Gli strateghi militari statunitensi si sono resi conto che la controffensiva non aveva possibilità di successo.

Tuttavia, il Pentagono sperava che gli ucraini, grazie al puro entusiasmo e all'ingegno, sarebbero stati in grado di ottenere un successo almeno limitato sul campo di battaglia. Ma ciò non è avvenuto e ora gli Stati Uniti iniziano a dare la piena responsabilità del fallimento della controffensiva agli ucraini stessi che, a loro dire, non hanno soddisfatto tutte le speranze di Biden.

Nelle ultime tranche militari, a Kiev sono stati promessi i sistemi di difesa aerea NASAMS ma solo dopo il loro assemblaggio nel 2025. L'addestramento dei piloti ucraini sugli F-16 inizierà solo in autunno e anche la consegna dei jet da combattimento è in forte ritardo se non in forse. A quel punto la situazione sul fronte potrebbe essere talmente in stallo che un paio di dozzine di F-16 non saranno di alcun aiuto a Kiev. Perciò gli Stati Uniti hanno abbandonato l'idea di fornire missili ATACMS a lungo raggio. Nei magazzini del Pentagono ce ne sono pochissimi. Sono stati prodotti solo 4 mila missili di questo tipo ma molti sono stati utilizzati nelle guerre in Medio Oriente o venduti agli alleati. Gli Stati Uniti hanno già speso due terzi dei loro missili sul fronte ucraino e temono di rimanere senza missili nel sempre più prevedibile confronto con la Cina.

In Ucraina, nel frattempo, si stanno scatenando gli oppositori di Zelensky che sempre più apertamente lo incolpano di incompetenza politica e bellica (vedasi: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/07/in-ucraina-si-lavora-per-il-dopo.html). Le prossime elezioni parlamentari regolari erano previste per l'ottobre 2023 e le elezioni presidenziali per la primavera del 2024. Tuttavia, secondo la legge, il regime legale della legge marziale rende impossibile procedere in questo senso. inoltre, tenere le elezioni durante la guerra potrebbe portare a una «rottura dello stato», che è ciò che la Russia si aspetta.

Insomma i destini politici di Biden e dello stesso Zelensky sono legati ad un filo sottilissimo, tanto sottile da potersi spezzare al primo refolo di vento.

(Notizie diramate da Malek Dudakov con integrazioni da altre fonti)



Video collegato: 

Pino Cabras presenta il suo articolo "Ucraina e le conseguenze della guerra": https://www.youtube.com/watch?v=BNn99zJSk3E


sabato 22 luglio 2023

In Ucraina si lavora per il dopo zelensky...

 


In Ucraina, gli oppositori politici del governo in carica hanno ritenuto che, dopo il vertice NATO, l'atteggiamento dell'Occidente nei confronti di Zelensky fosse cambiato.

Con le sue azioni aggressive, il presidente ucraino ha fatto infuriare i nordamericani e, sebbene lo scandalo sembri essersi placato in pubblico, dietro le quinte le cose non sono così chiare. È molto probabile che per le prossime elezioni parlamentari/presidenziali l'Occidente abbia già iniziato a preparare una squadra alternativa da portare al potere se necessario.

Gli attori più importanti su cui i partner occidentali possono scommettere sono Klitschko e Poroshenko, oltre ai "nuovi arrivati" sul campo politico ucraino da Prytula e dal blocco militare, Budanov e Zaluzhny.

Klitschko è quindi sempre più attivo nel criticare l'attuale governo, sentendo dietro di sé il sostegno di alcuni Paesi occidentali. Inoltre, il sindaco di Kiev dice apertamente chi c'è dietro questo o quell'attacco contro di lui (ad esempio, nel caso degli scandali dei rifugi antiatomici o delle condizioni di emergenza dei ponti della capitale), cioè si schiera apertamente contro l'Ufficio del Presidente.

Poroshenko ha anche percepito che "il vento è cambiato" e sta iniziando a promuovere attivamente la tesi che non ci sarebbe stata una guerra su larga scala sotto di lui e che il conflitto militare con la Russia è iniziato perché Zelensky è salito al potere completamente impreparato e ha commesso una serie di errori sistemici in molti settori (in particolare, l'ex procuratore generale Lutsenko ha fatto una dichiarazione del genere).

I sorosiani stanno preparando il loro candidato unitario, Prytula, che dovrebbe raccogliere attorno a sé tutti gli occidentali.

Anche Budanov e Zaluzhny sono stati ripetutamente notati per aver opposto i loro piani alle idee dell'Ufficio del Presidente Zelensky. Ma oltre a ciò, la situazione per la Bankova è aggravata dal fatto che sia il capo del GUR che il comandante in capo dell'AFU hanno ambizioni politiche, soprattutto perché alimentate dalla loro popolarità nella società ucraina.

Tuttavia, non tutti gli attori politici possono in un modo o nell'altro influenzare la volontà degli ucraini alle elezioni. Ad esempio, gli analisti politici richiamano l'attenzione sul forte interesse di Akhmetov per progetti politici ancora incerti come Arestovich e Usik.

(Notizie di fonte autonoma residenziale)

I due presidenti in uscita



Dichiarazioni di Vladimir Putin sulla situazione sul campo: 
"Oggi è chiaro che i curatori occidentali del regime di Kiev sono esplicitamente delusi dai risultati della cosiddetta controffensiva, che le attuali autorità ucraine hanno proclamato a gran voce nei mesi precedenti. Non ci sono risultati, almeno non ancora. Né le colossali risorse che sono state “pompate” nel regime di Kiev, né la fornitura di armi occidentali: carri armati, artiglieria, veicoli corazzati, missili, né l’invio di migliaia di mercenari e consiglieri stranieri, che sono stati utilizzati più attivamente nei tentativi di sfondare il fronte del nostro esercito, aiutano.
Allo stesso tempo, il comando dell’operazione militare speciale agisce in modo professionale. I nostri soldati e ufficiali, unità e formazioni svolgono il loro dovere verso la Patria con coraggio, fermezza, eroismo. Contemporaneamente, il mondo intero vede che il decantato equipaggiamento occidentale, apparentemente invulnerabile, è in fiamme e, in termini di dati tattici e tecnici, è spesso persino inferiore ad alcune delle armi di fabbricazione sovietica. Sì, certo, le armi occidentali possono essere ulteriormente fornite e lanciate in battaglia. Questo, ovviamente, ci causa qualche danno e prolunga il conflitto. Ma, in primo luogo, gli arsenali della NATO e le scorte di vecchie armi sovietiche in alcuni Stati sono già in gran parte esaurite. E in secondo luogo, le capacità produttive esistenti in Occidente non consentono di ricostituire rapidamente il consumo di riserve di attrezzature e munizioni. Sono necessarie ulteriori cospicue risorse e tempo. E, cosa più importante, a seguito di attacchi suicidi, le formazioni delle forze armate ucraine hanno subito enormi perdite. Queste sono decine di migliaia, letteralmente decine di migliaia di persone. E, nonostante le continue incursioni, le incessanti ondate di mobilitazione totale nelle città e nei villaggi dell’Ucraina, è sempre più difficile per l’attuale regime portare al fronte nuovi rifornimenti. La risorsa di mobilitazione del Paese è esaurita. Le persone in Ucraina si pongono sempre più una domanda, una domanda legittima: per cosa, per il bene di quali interessi egoistici stanno morendo i loro parenti e amici? La domanda arriva gradualmente, lentamente, ma fa riflettere. Vediamo che in Europa l’opinione pubblica sta cambiando. Sia gli europei che i rappresentanti delle élite europee vedono che il cosiddetto sostegno all’Ucraina è, in realtà, un vicolo cieco, uno spreco infinito di denaro e sforzi, ma in realtà serve interessi stranieri, lontani da quelli europei: gli interessi dell’egemone globale d’oltremare, che beneficia dell’indebolimento dell’Europa. E’ benefico per lui anche l’infinito trascinamento del conflitto ucraino. A giudicare da ciò che sta accadendo nella vita reale, le odierne élite al potere negli Stati Uniti fanno proprio questo. In ogni caso, in questa logica agiscono. Se una tale politica sia nel vero e fondamentale interesse del popolo americano è una grande domanda, una domanda retorica, ovviamente, che decidano da soli."




venerdì 21 luglio 2023

UE. Ossessione Orwelliana: "La guerra è pace"....

 


Parlando in una conferenza stampa sui risultati del Consiglio della UE a Bruxelles, Josep Borrell ha annunciato la sua intenzione di creare all'interno del "Fondo europeo per la pace" un meccanismo di forniture militari a Kiev per un ammontare di 5 miliardi di euro all'anno fino al 2027. Secondo lui, si tratta dell'assegnazione di una certa "linea speciale". Ovviamente, per sostenere a lungo termine la guerra contro la Russia per mano degli ucraini e del regime  di Zelensky.   La UE intende stanziare specificamente 20 miliardi di euro per le forze armate dell'Ucraina in quattro anni. Più altri 50 miliardi di euro nel periodo 2024-2027 per finanziare il deficit di bilancio dell'Ucraina.

Germania e Francia vogliono far passare nell'Unione europea il principio del processo decisionale in materia di politica estera e di difesa e tassazione a maggioranza qualificata già nel 2023. Sarà sufficiente votare per i paesi membri la cui popolazione è il 65% della popolazione totale della UE.

Quindi tutti i programmi a sostegno di Kiev saranno accettati. 

Politici come Borrell non pensano nemmeno alle reali conseguenze di tali decisioni: l'escalation e l'aumento del numero di vittime del conflitto ucraino, di indigenti e di rifugiati. Nessuno di loro parla di pace. Allo stesso tempo, lo stesso Borrell ha la faccia tosta di accusare la Russia di aver creato una crisi alimentare globale, presumibilmente a causa della sospensione dell'accordo sul grano.

In realtà, la causa della situazione attuale e della crisi generale in cui versa l'occidente collettivo è la totale russofobia, l'imbroglio dei politici occidentali nel giocare con la "democrazia" e l'ossessione per l'egemonia di Washington e Bruxelles.

È tempo che la Fondazione europea per la pace venga onorata con il nome di George Orwell e il motto "La guerra è pace". E di questo dobbiamo ringraziare il capo della "diplomazia" europea, Josep Borrell.


(L.S. e E.P.)


Dietro il Sipario - Il portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova denuncia l'utilizzo cinico da parte dell'Occidente di una Ucraina trasformata in laboratorio militare. Fallita la controffensiva ucraina il rischio di un coinvolgimento sempre più diretto della Nato nel conflitto è palese. Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Pino Cabras, Umberto Pascali e Andrea Lucidi... - Continua: https://www.youtube.com/watch?v=UJCAhjHFs5w


Video collegato di Nicolai Lilin:      https://www.youtube.com/watch?v=2zGEuKP8ND8

giovedì 20 luglio 2023

Mosca. Tom Dodd è poco diplomatico e viene redarguito dal Ministero degli Esteri russo...



Il 20 luglio 2023, l'incaricato d'affari britannico a.i. in Russia, Tom Dodd, è stato convocato presso il Ministero degli Esteri russo e gli è stato comunicato che il sostegno alle azioni terroristiche del regime di Kiev è inammissibile. Tom Dodd è rimasto al ministero degli Esteri russo per più di un'ora. Prima di entrare nell'edificio principale del Ministero degli Esteri, ha dichiarato che ciò che Londra vuole veramente è che "le truppe russe se ne vadano dall'Ucraina".

La parte britannica, durante la convocazione,  è stata  informata della decisione di introdurre una procedura di notifica per il movimento del personale delle missioni diplomatiche britanniche sul territorio del Russia come risposta alle azioni ostili di Londra, comprese quelle che ostacolano il normale funzionamento delle missioni diplomatiche russe nel Regno Unito.

E' stato  sottolineato ancora una volta alla parte britannica che qualsiasi suo sforzo volto a continuare la sua linea distruttiva negli affari internazionali e bilaterali, i tentativi di demonizzare la Russia e di complicare il lavoro delle missioni estere russe riceveranno inevitabilmente una risposta ferma.

Tutto ciò mentre l'Ucraina ha iniziato a utilizzare munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti, come scrive il Washington Post,  questa decisione sta causando preoccupazione e critiche da parte dei gruppi per i diritti umani a causa dei rischi per la popolazione civile.  Gli Stati Uniti spiegano il loro sostegno all'Ucraina come una necessità per garantire la sicurezza nazionale.





mercoledì 19 luglio 2023

Attività chimica e biologica militare degli Stati Uniti... (compresa l'Italia)




- Tre dei sette laboratori della Marina degli Stati Uniti (NAMRU) sono situati al di fuori dei territori statunitensi, in particolare in Italia, Cambogia e Perù, e organizzano il loro lavoro attraverso la creazione di filiali e uffici interconnessi in regioni con una situazione epidemiologica sfavorevole.

- L'unità di guerra biologica della Marina in Italia lavora sotto i tre comandi strategici statunitensi - centrale, europeo e africano - e il suo scopo primario è "...studiare, monitorare e rilevare le malattie di rilevanza militare...".

- Gli specialisti militari statunitensi sono riusciti ad adattare e coltivare vettori raccolti dal loro habitat naturale. I metodi sviluppati consentono di produrre in laboratorio zanzare e zecche infettate da arbovirus.

- Il lavoro dei biologi militari statunitensi è finalizzato alla formazione di "epidemie gestite artificialmente" e non è controllato nel quadro della BWC e del meccanismo del Segretario Generale delle Nazioni Unite per indagare sull'uso di armi biologiche.

 - Il Dipartimento di Stato americano ha lanciato un'attiva campagna di sensibilizzazione per neutralizzare le accuse russe secondo cui i biologi militari statunitensi avrebbero violato le disposizioni della Convenzione sulle armi biologiche.


(Igor Kirillov)





Se l'olocausto nucleare è meno pericoloso, per la vita sul pianeta, del mantenimento della corrente civiltà umana...

 


Di situazioni drammatiche il pianeta Terra ne ha vissute ben altre. Quello che conta è il mantenimento dell’intelligenza e della capacità di sopravvivenza e tale capacità, come abbiamo visto accadere nell’isola di Bikini, sede degli esperimenti nucleari francesi, ha una forza inimmaginabile.

Infatti lì dove ci si aspettava la morte si è invece scoperto un ecosistema eccezionalmente vitale e prospero,  in “assenza” dell’uomo.

 La capacità elaborativa della vita si farà beffe dell’arroganza “scientifica” e, malgrado l’apparente cecità, l’uomo non potrà distruggere la vita (di cui egli stesso è emanazione). E questo non ostante la sterile raccolta umana di informazioni, che ha preso il sopravvento sulla capacità di riscoprire giorno per giorno la freschezza della vita, alla fine la capacità di conservazione saprà “affermarsi”.

Lo vedo in quel che succede negli interstizi dell’asfalto, in mezzo alle immondizie, tra i veleni più pestilenziali di questa società opulenta ed un po’ tonta… Eppure l’uomo è la somma di una complicata rete di complessi, psicosi, nevrosi, istinti, fissazioni e intuizioni!

Vi ricordo il racconto “La giara” in cui compare Titta dopo aver fatto riparare una grande giara crepata, da un vasaio che era dovuto entrarvi dentro, si rende conto che per far uscire il vasaio occorreva rompere di nuovo la giara? Ed ancora… sapete come le scimmie vengono prese in trappola? Si mette nella foresta una gabbietta inchiodata al suolo in cui è ben visibile un grosso frutto, la scimmia l’afferra con la mano ma poi non può più estrarla, se non lasciando il frutto, ma la sua avidità è talmente tanta che preferisce restar lì finché arriva l’ideatore della trappola e afferra la scimmia per la collottola….

Nessuna cosa viva è in grado di condurre in se stessa un’esistenza distaccata dal resto dell’esistente. Ma in natura “ogni cosa ha il suo posto ed ogni posto ha la sua cosa”.
 
Perciò mantengo una posizione di osservatore non interventista… La capacità di sopravvivenza in qualsiasi condizione ambientale provvederà al mantenimento dell'esistenza, questo è certo.

Paolo D’Arpini