Fedeli assiepati a Medjugorje
Ante Scriptum
A Maglie, a quanto pare, c'è ancora qualche laico. Leggevo stasera della bufera che c'è stata nell'Adriatico e di come una motonave di pellegrini sia stata a rischio di affondamento. Era carica di fedeli provenienti da Medjugorje, il santuario supermercato della madonna. Per fortuna, a quanto pare, la madonna stessa è interceduta per salvare la nave, sarà stato in seguito alle preghiere dei passeggeri devoti. Evidentemente sulla Concordia della Costa, affondata al Giglio, non c'erano devoti pellegrini ma solo vacanzieri peccatori, a cominciare dal capitano "dongiovanni", perciò il disastro..... Ma questo ora ha poco importanza e non è attinente (se non per gioco) con la lettera che segue inviata da un simpatico leccese che rimprovera all'amministrazione comunale di Maglie di aver qualificato il paese del Salento come "mariano", inaugurandovi con gran pompa una statua proveniente da Medjugorje. (Paolo D'Arpini)
Maglie, Comune prono e devoto
L'assessore alla pianificazione del Territorio di Maglie, Franca Giannotti, si è spesa nei giorni scorsi per la inaugurazione di una statua della Madonna, "Regina della Pace", acquistata dai fedeli durante un pellegrinaggio a Medjugorje.
Tanto, come riportato dalla corrispondente della Gazzetta, Angela Leucci, per "testimoniare la tradizione devozionale, come segno della nostra storia". La Giannotti continua: "La data del 31 ottobre per l'inaugurazione coincide col termine dei festeggiamenti nel mese della madonna del Rosario e testimonia una contrapposizione al sopravvento di tradizioni che non ci appartengono, poiché alla festa di Halloween di origine anglosassone quindi poniamo una statua simbolo della tradizione cristiana".
Ma perché proprio a Maglie, nel Salento o nella Magna Grecia, accreditare una sola tradizione, quella cristiana, in nome della quale si sono distrutte e riciclate tutte le altre?
Chi autorizza l'assessora, come riportato nell'articolo, a definire Maglie "città mariana"?
L'attenta assessore alla pianificazione del Territorio si è pure preoccupata di assicurare il restauro della ringhiera in ferro battuto che cingeva la stessa aiuola ove insisteva in precedenza la colonna della Madonna delle Grazie, per utilizzarne la restante parte per "altri interventi di arredo urbano".
Mi meraviglia che non solo la corrispondente della Gazzetta, ma anche altri amministratori, forze politico-culturali abbiano sorvolato non solo su questa stortura, su una una sovrapposizione o fusione della funzione civica con attività di tipo confessionale, addebitabile ad una assessora, anche in ordine ad eventuali oneri, sostenuti dal Comune, al posto dei fedeli o parrocchia di competenza.
Qui è da affermare il dovere di equidistanza, di rispetto della laicità ed imparzialità, ma anche di dignità della Pubblica Amministrazione, senza alcuna distrazione... non di pensiero.
Giacomo Grippa (Lecce)
Volto di Madonna
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