domenica 30 giugno 2013

Facebook e la tecnica d'ipnosi leggera EMDR.. di Elke Colangelo

Caro Paolo. Leggevo l'interessante notizia del Giornaletto di Saul (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/06/28/seme-di-vita-san-ginesio-la-siria-offesa-gas-di-guerra-tuscia-avvelenata-la-bomba-che-piace-alla-%E2%80%9Cpace%E2%80%9D-10-luglio-1943%E2%80%A6/) su Facebook e mi è tornata in mente una mia nota dell'album Facecafoon, circa alcune mie inquietanti riflessioni sulle applicazioni e i meccanismi di questo socialnetwork mondiale. Se hai tempo, poi dirmi cosa ne pensi tu?

Per spiegare un mio dubbio che nutro da tempo, elencherò solo tre punti:

1) Che cos'è la tecnica d'ipnosi leggera EMDR?

E' LA DESENSIBILIZZAZIONE E RIELABORAZIONE ATTRAVERSO I MOVIMENTI OCULARI

La spiegazione dettagliata la trovate aprendo questo link: http://www.psico-terapia.it/psicotraumatologia-e-lutto/emdr

Estrapoliamo un passaggio: 

"Con l’EMDR è possibile accelerare la risoluzione di molti disturbi emotivi rispetto alle psicoterapie convenzionali. Il metodo nasce nel 1987, a seguito di una scoperta occasionale della psicologa Francine Shapiro, la quale notò che i movimenti oculari volontari erano in grado di ridurre l’intensità di pensieri negativi disturbanti. L’EMDR fu dunque inizialmente utilizzato nel trattamento di reduci del Vietnam traumatizzati, e di vittime di aggressioni sessuali ottenendo una notevole riduzione dei sintomi dei loro disturbi da stress post-traumatico (PTSD)."

ma anche: " Durante l’EMDR il paziente può provare emozioni intense, ma al termine della seduta, la maggior parte delle persone riferisce una notevole riduzione nel livello di disturbo associato all’esperienza traumatica."

Da Wikipedia leggiamo: 
"far "abituare" (desensibilizzare) il paziente ai ricordi traumatici, "distraendolo" (rielaborazione adattiva del ricordo) nel frattanto con movimenti ritmici degli occhi, oppure con tamburellamento delle dita o stimolazione sonora"

2) Come funziona? 

Esempi pratici: 

http://youtu.be/b1ghQfThYOM EMDR contro il Panico e contro l'ansia.mp4 

Osservate con attenzione e percepite il movimento dei vostri occhi, mentre seguite con lo sguardo il palloncino sorridente:

http://youtu.be/a2z9uydo3x8 EMDR FRANCAIS 

3) Ora osservate la vostra nuova pagina del diario di Facebook e guardate le varie notizie, le foto a destra e sinistra, sinistra destra, destra sinistra, sinistra destra, destra sinistra, sopra e sotto, sotto e sopra, molto velocemente, poi fermatevi per un po’ e leggete qualche notizia, poi ricominciate da capo… come fate sempre del resto. Vi sovviene forse un dubbio, com’è accaduto anche a me? 

Che coincidenza vero? La terapia psicologica parla anche di un tamburellamento delle mani per distrarre il cervello e per questo, le dita sulla tastiera mentre scrivono, possono rappresentare la stessa cosa? 

Parliamo di tante notizie GRAVISSIME nel mondo: guerre, abusi, maltrattamenti di animali, pena di morte, mattatoi, armi, disinformazione mirata, scie chimiche, industrie farmaceutiche corrotte dall’avidità del denaro, vivisezione, vaccini cancerogeni, signoraggio bancario, massoneria, giustizia corrotta, politici ladri, poliziotti che picchiano i manifestanti a sangue, foreste che spariscono, animali che si estinguono, pesticidi, tumori, Haarp e tanto di più… come non essere ansiosi? Come fare per inebetire, calmare e rendere innocue milioni di persone senza che se ne accorgano, per non fomentare delle rivolte, anche consumistiche, che potrebbero causare miliardi di danni alle multinazionali che comandano l’esercito e i politici di turno? 

Ho voglia di pormi delle domande e voi? Grazie a internet mi si è palesato un atroce mondo parallelo che prima non conoscevo; ero troppo impegnata a guardare film di eroici americani e la pubblicità del mulino bianco in TV. Spesso mi chiedo come mai ancora restiamo inchiodati e quieti con il posteriore sulla poltrona, mentre il mondo sta esalando i suoi ultimi respiri… davvero non me lo spiego, o forse sì?


Elke Colangelo


Mi sovviene un altro dubbio: e se questi nuovi occhiali ipertecnologici fossero pensati apposta?


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Mia rispostina: "Cara Elke. mi sembra un discorso accettabile, a livello di sogno, il fatto che venga fatto su facebook lo rende  intrigante ma non sarà questa una falsa via di uscita? Non rappresenta una eccessiva caduta nel gorgo? Personalmente ho preferito cancellami dal "libro delle facce", non che faccia molta differenza poiché anche attraverso mail e blog la presenza virtuale è la stessa.. In fondo dobbiamo vivere in questa società e su questo pianeta nelle condizioni correnti, non si sfugge, l'importante è non farsi invischiare.... Risolvo il problema conservando una libertà di azione nelle cose quotidiane: occuparmi della casa, passeggiare, stare in solitudine, raccontare storie alla gente, socializzare, cucinare, cantare, mantenere un rapporto con gli animali, amare, insomma vivere come se nulla fosse..." (Paolo D'Arpini) 

sabato 29 giugno 2013

La truffa e la strage dei farmaci chimici



Questo è il secondo film che la redazione Namir produce on line... dopo quello fantastico sulla verità dei VANGELI, oscurata dalla CHIESA... questa volta indaghiamo sulle case FARMACEUTICHE.

IL FILM si sviluppa sulla storia di un farmaco... IL TALIDOMIDE - prodotto dalla GRUNENTHAL alla fine degli anni cinquanta inizio anni sessanta.

IL FARMACO era un leggero tranquillante, la GRUNENTHAL pur sapendo che il farmaco faceva male e aveva delle controindicazioni, continuò a venderlo, fino a che non si scopri' che causava anche numerose malformazioni sui feti delle donne incinte... milioni e milioni di bambini furono uccisi dal farmaco e quelli che riuscivano a sopravvivere furono rinchiusi in campi lager, tipo il Cottolengo di Torino, o peggio fatti sparire.

ERANO GLI ANNI CINQUANTA anni del ROCK AND ROLL... mentre tutti si spingevano verso nuove scoperte c'era chi, allora come oggi, in merito alle scoperte traeva profitti assassinando.

LA CASA FARMACEUTICA GRUNENTHAL ancora oggi vende i suoi prodotti ovunque, di recente e' entrata nel campo degli antidolorifici, e da allora ad oggi non ha mai risarcito i talidomidici italiani - 300 - in tutto, che solo di recente si sono visti riconosciuti vittime - dallo STATO ITALIANO ma non certo dalla CASA FARMAUCETICA.

IL FILM - TALI DI TALI... analizza anche altre situazioni - ad esempio il colesterolo non e' la causa dell'infarto, malgrado questo le industrie FARMACEUTICHE hanno prima abbassato i valori del colesterolo e poi hanno cominciato a venderci i loro prodotti per costringergi a rientrare nei loro parametri per nulla scientifici e tutti commerciali ... stessa cosa hanno fatto per tanti altri medicinali, inventandosi malattie nevrotiche inesistenti, oppure abbassando i valori - minima massima - della pressione.

PER NON DIMENTICARE il famoso VACCINO ANTIPOLIO... dove nel resto del mondo si produceva e distribuva il SABIN mentre in ITALIA il ministro GIARDINA lo bloccava per far continuare a vendere l'altro vaccino anti polio che non era come il SABIN facendo nascere quindi fin dopo il 1964 bambini poliomilitici, quando nel resto del mondo fin dal 1959, si distribuiva il SABIN.

NESSUNO conosce ad oggi il piu' grande processo fatto contro la casa farmaceutica GRUNENTHAL dopo quello di NORIMBERGA ... nessuno conosce quella strage che un TALIDOMIDICO sopravvissuto racconta attraverso una registrazione e una ricerca di filmati particolarissima, oltre che l'analisi di quei documenti prodotti proprio in quel processo... la casa farmaceutica ha tentato di mettere tutto a tacere... ma noi li abbiamo ritrovati.

EMMEDI' il regista ci regala ancora una volta una grande impresa realizzata con pochi mezzi a disposizione e le colonne sonore dei più grandi del ROCK AND ROLL e quelle legate a PERFORMANCE che successivamente presenteremo on line.

NEL FILM C'E' TANTO, dalla ricerca delle immagini, alla storia musicale, al racconto di un TALIDOMICO sopravvissuto al farmaco che ci ha concesso la sua storia personale e documentatissima.

UN FILM PER NON DIMENTICARE - un film che mai come oggi serve per difenderci dalle case farmaceutiche che di noi
vedono solo un profitto economico e non certo persone umane da salvare per difendere il futuro della natura tutta.

PER VEDERE IL FILM che dura - due ore circa - si può cliccare sul link sotto riportato quando si e' collegati ad internet:  
https://vimeo.com/67843184

SE INVECE SI INTENDE RICHIEDERE COPIA DEL DVD - per visionarlo tranquillamente in casa si deve inviare una email a - giornale@namir.it - scrivendo nome e cognome e indirizzo postale dove si intende riceverlo, pagandosi ovviamente le spese postali del DVD e la stampa.

per contattI - giornale@namir.it -

buona visione... più di così non possiamo fare.

LUANA DE ROSSI

venerdì 28 giugno 2013

"Berlusconi, Silvio.. o morte" - Il parere di Gianni Donaudi


Faccio mie le parole che Manzoni dedicò a  Napoleone in occasione della sua morte.: " VERGIN DI SERVO ENCOMIO E DI  CODARDO OLTRAGGIO"..." . 

Premetto di non essere stato, di non essere e  di non essere mai "berlusconiano". Non ho votato PDL, non appartengo  alla "destra" radicale e neppure alla Lega Nord. Ma ho il buon senso di  pensare che l'avversario lo si debba combattere con oggettive
argomentazioni politico sociali e non sulla sua vita privata. La
Magistratura, inoltre, ha il diritto/dovere di essere AUTONOMA DALLA  POLITICA (nel 1933, persino i giudici del III° Reich assolsero il  comunista  Gyorgi Dimitrov dall'accusa di avere incendiato il  Reichstaig).

Ma ci risiamo: tutti esultano per  una sentenza degna di  zitelle puritane fondamentaliste  in un clima da Old England (o la mitica  PEYTON PLACE per intenderci!) .

E naturalmente chissà quanti tra  quella folla manipolata festeggiavano, ve ne fossero non pochi che ieri  applaudivano e magari lo votarono.

E' sempre la stessa storia! Sono  esattamente 70 anni che nella nostra Penisola si assiste alle stesse  scene . 

Nel 1997, in un interessante articolo il filosofo neo-marxista Costanzo Preve ebbe a scrivere sulla rivista  "Indipendenza",  che ...vista la partita persa, la tribù (ominide, pelasgica e  negroide, con tutto il rispetto per i veri Africani, beninteso! N.d.R.), scarica tutta la colpa sullo STREGONE DI TURNO, ritenendolo l' unico  responsabile di tutti i mali possibili & immaginabili.

La stessa massa itagli/ota che incitata da Samarcanda gettava pietrine e monetine a  Bettino Craxi e a Giorgio La Malfa (e chissà quanti fino al giorno  prima avevano la tessera del PSI in tasca!), che 10/15 anni fa  faceva i celeberrimi Giro-TONDI degli ECCE-BOMBI e in altre spetta/CULari emerite pagliacciate...

L' altro giorno si esultava addirittura  intonando "Bella Ciao", MANCO AVESSIMO VINTO LA RIVOLUZIONE  SOCIALISTA .

E una volta tanto, nel 1992 ebbe ragione la Signora  ROSSANA ROSSANDA LAVANDA (che di solito trovo troppo  cervellotica,  almeno quando le fa comodo...), nel suo articolo sul "Manifesto" " HA  RAGIONE MARTELLI..." , a trovare disdicevole quel clima di linciaggio  seguito a Tangentopoli (vero e proprio GOLPE mandato da oltre-Atlantico per punire Bettino per lo sgarro di Sigonella del 1985, come  la sentenza - Berlusconi potrebbe essere una vendetta per i suoi  rapporti con  la Libia e la Federazione Russa!) .

E meno male che  viviamo in un altro contesto storico-politico. Altrimenti si sarebbero  ripetute quelle che il grande dirigente della Resistenza FERRUCCIO  PARRI ebbe a definire MACELLERIE MESSICANE, di cui lo scempio sul  povero cadavere di MOAMED GHEDDAFI è solo l' ULTIMO ESEMPIO .

E il che  NON E' DEGNO DI UN PAESE CHE SI DICE CIVILE!    


Gianni Donaudi -  donaudig@tiscali.it

mercoledì 26 giugno 2013

Viterbo, pulire sporcando... con i soffiatori

soffia e scopa.jpg

Scrivo queste quattro righe per denunciare l’uso scellerato di “generatori di nuvole di polvere” all’interno del centro storico. 

Sporgo la denuncia e chiedo ufficialmente  alla direzione sanitaria della Asl di intervenire immediatamente tramite i suoi dirigenti, per verificare se questo metodo applicato dalla società che gestisce le pulizie di Viterbo, sia ritenuto sano e esente da rischi o se viceversa sia un modo di fare scellerato che mina alla base la salute e il benessere dei cittadini viterbesi. Mi spiego meglio. Nel capoluogo da tanto tempo, quando si puliscono le strade si usano le macchina spazzatrici che, tra l’altro mentre passano con le spazzole sui selciati del centro storico scavano in profondità la malta presente negli interstizi dei selci o dei sanpietrini, riducendo la solidità del manufatto. 

Ma questo sarebbe il male minore. Il secondo elemento negativo e altamente inquinante è l’uso dei soffiatori. Queste macchine sono usate con l’intento di spingere verso il centro della strada tutte le immondizie che giacciono abbandonate ai bordi, dove la macchina spazzatrice non può arrivare. E’ questo uso che rende la pratica della pulizia altamente inquinante e velenosa per tutti i cittadini. 

Infatti, quando il potente soffio entra in azione, immediatamente nella zona si alzano nuvole di polvere che poi saranno inalate dai passanti, entreranno nelle finestre delle abitazioni, distribuiranno a destra e a manca microbi  che sono dannosi e contengono anche sostanze che nessuno esaminerà mai. Così quella polvere la troveremo depositata sulla frutta di chi la espone all’esterno del negozio. La ritroveremo sul quotidiano che è all’esterno dell’edicola, la troveremo nell’abitacolo della nostra autovettura, risucchiata dal climatizzatore. Insomma ce la troveremo dappertutto. 

Ci vorrebbe di cambiare metodo e di innaffiare le zone prima di soffiare altrimenti puliremo le strade e sporcheremo i polmoni, con grave pregiudizio per la nostra salute.  


Giovanni Faperdue

martedì 25 giugno 2013

Vignola - "Come ho vissuto l'Incontro Collettivo Ecologista 2013" - Memoria di Vittorio Marinelli

Vignola  - Vittorio Marinelli con il bastone della parola

Ho seguito Paolo D’ARPINI, divenuto oramai una sorta di eccezionale organizzatore turistico, in questa, almeno per me, nuova iniziativa in terra emiliana. Per l’esattezza, a Vignola, città che si è scoperto poi essere famosa in tutta Italia per una particolare qualità di ciliegia, un po’ più grande rispetto al solito e certamente squisita. Purtroppo la raccolta della stessa si era conclusa da poco e abbiamo solo potuto immaginare il sapore della leccornia.


Via Cantelli a Vignola

Arrivati, Riccardo e io, diversamente che come definiti da Paolo “freschi freschi”, caldi caldi da Roma, in questo giugno che, così forte, ci ha storditi con l’ingresso trionfale dell’estate, abbiamo approfittato del bagno del teatro per rinfrescarci e cambiarci di abbigliamento un po’ come ai vecchi tempi dell’interrail per indi essere letteralmente sconvolti dall’incalzante ritmo teatrale di Teodoro, paladino del seme, che è svettato tra noi relatori per il pathos della tragedia greca. Una grande emozione sentire parlare questo uomo che ha dedicato la sua vita al seme, come emblema sintomatico della Natura.

Tra convenevoli e scambi di saluti tra gli ospiti arrivati, ci siamo dunque spostati alla fattoria La Bifolca di Maria, squisita padrona di casa che ci ha accolto in mezzo ai ciliegi, lo specifico di Vignola, in mezzo all’acqua del Panaro e di un canale pieno di acqua, inno alla natura, come sapientemente e non stravolta, in quel caso, condizionata dall’uomo.

         Distribuzione dell'acqua benedetta di San Giovanni

Siamo potuti perciò partire per la raccolta delle erbette e dei fiori per preparare l’acqua di San Giovanni, una sorta di fiori di Bach aventi poteri poco meno che magici, tamaturgica. Peccato che arrivato a casa, il bimbetto abbia disperso il prezioso liquido sopra il pavimento, che avrà beneficiato in misura maggiore del sottoscritto, dei detti effetti.

E già gli sorgeva il dubbio sul fatto che fosse meglio accamparsi con la tenda in mezzo alla natura piuttosto che fruire della sala yoga messa a disposizione vicino Vignola.

               Per mano in cerchio nel bosco sul Panaro

In questa passeggiata, siamo arrivati sulle sponde del Panaro laddove abbiamo fatto un rito sciamanico prendendosi per mano e formando un cerchio mentre il tamburo di Isabella dava il ritmo per sintonizzarci e sincronizzarci con la frequenza dell’universo.

Abbiamo, quindi, potuto fruire della cucina delle nostre vivandiere per essere quindi pronti per il cerchio di fuoco con la luna piena testimone sopra di noi.

Anche in questo caso, il tamburello, il flauto indiano e il battito delle mani percuotevano la nostra anima facendola vibrare all’unisono con l’universo, del quale eravamo un tutt’uno.


Il salto del fuoco, più un fuocherellino, veramente, non richiedente grande sprezzo del pericolo, ha scandito anch’esso lo scorrere del tempo.

Abbiamo concluso la serata utilizzando il conforto del centro yoga con un po’ di rimpianto, in effetti, rispetto a quell’ambiente naturale che eravamo abbandonato e che ci avrebbe potuto fare da accogliente letto con la nostra tenda.

Il giorno dopo, ci siamo immersi nell’atmosfera della nuova Emilia rappresentata in quel mentre da un bar caratterizzato dall’essere il gestore un cinese, simpatico, e gli avventori pensionati intenti a giocare a carte e a leggere il giornale.

Arrivati nuovamente alla fattoria di Maria, abbiamo esternato le nostre impressioni seduti sopra balle di fieno messe a mo? di cerchio, dove ognuno di noi ha esternato le proprie sensazioni con un bastone coll’iperico a ornarlo, che pareva una specie di chillum e l’iperico marijuana .

Dopo aver proceduto al pranzo conviviale con il ben di Dio che ognuno di noi aveva portato, tra cui svettava un’ottima birra all’ortica, abbiamo proseguito nuovamente le nostre passeggiate lungo il Panaro immergendosi in acqua e procedendo a un battesimo che è stata pure la scusa per rinfrescarci.

     Introduzione all'esperimento di ecopsicologia

Ritornati alla base, abbiamo fatto un bell’esperimento di ecologia psichica consistente nell’essere accompagnati a occhi chiusi e dover toccare con le mani e sentire con il naso il profumo degli oggetti che, tante volte, con gli occhi aperti non vediamo.

La serata è proseguita con due dimostrazioni teatrali con attrici di eccellenza – Caterina, Maria e una delle tre vivandiere - vestite nella prima scena da monache cattoliche e nella seconda da monache buddiste e con Paolo D’Arpini servo distratto e assonnato che, nel non alimentare il lume a olio, interrompeva il rito del silenzio delle tre monache.

Tre monache buddiste in arrivo

La serata si è conclusa con un bell’aperitivo e con l’idea di rivederci nuovamente in Abruzzo, il prossimo anno....

Unione, amicizia, rilassamento, riflessione: tante e tante l’energie positive dell’incontro. Una bella esperienza

Vittorio Marinelli

Gruppo di lavoro davanti al Teatro Cantelli di Vignola

lunedì 24 giugno 2013

Altro che Calcata.. qui si parla di Vignola - Memoria condivisa di Caterina Regazzi sull’Incontro Collettivo Ecologista 2013 e nota sul prossimo incontro del 2014

Vignola - Alcuni partecipanti all'Incontro Collettivo Ecologista 2013
Compagni di viaggio - Il servizio fotografico è di Vittorio e Fabiola
Eccomi qui dopo le due giornate dell’ Incontro Collettivo Ecologista 2013. E’ andata e dire che è andata molto bene (per me) è dire tutto e niente.
Comincio dal dopo la fine a raccontare qualche impressione, qualche momento bello..
Ieri mattina, dopo l’incontro, al risveglio, ho avuto una percezione da “riciclaggio della memoria” e ho rivisto i collettivi femministi a cui partecipavo negli anni ‘70 in cui si faceva “autocoscienza” e ci ho ritrovato la stessa emozione e lo stesso sentire provato nei giri di condivisione che si sono svolti durante l’incontro di questi giorni…. Collettivo Femminista…. Incontro Collettivo Ecologista… bella assonanza no?
E’ stato un po’ come ritornare bambini, in certi momenti, ritrovare la semplicità, la spontaneità, la purezza smarriti ma non perduti completamente, e questo Incontro ha portato per me, un nutrimento ricco e necessario a queste “doti” che dimentichiamo di possedere, che nella società attuale a volte possono essere fonte di disagio e che quindi, fin da bambini, ci insegnano a mascherare e a reprimere.
Capisco la mia difficoltà ad esprimermi in pubblico: non amando quello che sento dentro di me, ma forse dovrei dire più che “non amando”, non essendo sicura dell’accettazione degli altri verso di me (o di me stessa verso di me?), ho fatica ad esprimermi e quindi devo essere sicura di quel che dico e solitamente leggo i miei interventi per paura di dire sciocchezze o di dimenticare cose e concetti che viceversa credo possano essere ben accetti e condivisi.
Ma lasciamo stare la mia autoanalisi, per il momento. Devo fare anche un po’ di resoconto….
L’incontro per me è iniziato sabato 22 giugno 2013 all’ora di pranzo: Fabiola e Michele hanno pranzato e dialogato con noi (c’era anche mia figlia Viola) a casa, poi la giornata è proseguita con la Tavola Rotonda alla sala Cantelli: il Comune di Vignola è stato un buon attore di questo momento con la presenza e la partecipazione dell’Assessore all’Ambiente, dott. Scurani e la collaborazione nella preparazione della sala da parte di Jessica. Gli interventi erano variegati e senza un apparente filo conduttore, ognuno ha avuto modo di esprimere quello che più gli stava a cuore e che poteva essere di buon stimolo a svariate riflessioni per tutti.
Non c’era una vera separazione fra i relatori e, devo dirlo, lo scarso, ma attento pubblico. Ognuno era relatore e pubblico allo stesso tempo, ognuno con la sua sensibilità e le proprie conoscenze. Uno per tutti, credo il più “amato” degli intervenuti all’Incontro, Teodoro Margarita, si è presentato come un appassionato e strenuo difensore di Madre Terra e del mezzo che la Natura ha per riprodursi: i suoi semi e ci ha mostrato, con le sue parole, la sua pelle, le sue lacrime, i suoi gesti, la necessità di un impegno e la gioia di manifestare questo Amore.
Successivamente ci siamo trasferiti al campo di Maria che ringrazio per la sua ospitalità, dove siamo andati in un gruppetto a raccogliere erbe e fiori per fare l’acqua di San Giovanni insieme alle nostre due esperte di erbe: Isabella, recente, splendida scoperta col suo tamburo sciamanico con cui ha accompagnato un dolce canto sugli elementi, e l’affezionata Nelly, la nostra fata dei fiori.
Al ritorno dalla passeggiata e dopo la predisposizione della ciotola con l’acqua e le erbe, una cena frugale preparata dalle brave cambusiere di agribio (Cristina, Luisa e Monica) e poi l’accensione del fuoco da parte di Silvano, che ha provveduto per tutto il tempo a ravvivarlo con altra legna, e una danza collettiva intorno al fuoco e il salto del fuoco stesso, per chi lo voleva, benedicente. Siamo stati guidati da Monica Ferrari, anche lei molto preziosa in queste due giornate, e che ringrazio dal profondo del cuore. Ci hanno accompagnato i tamburi di un suo amico e di Isabella, che scandivano un ritmo tribale perfettamente in sintonia tra loro e con la situazione. Ho colto la presenza-assenza di alcune persone, che sono rimaste fuori dal cerchio, o che non si sono neanche avvicinate e magari se ne sono andate, ma tant’è, una delle cose belle che sono venute fuori in questi due giorni è la necessità ed il proponimento di accettazione delle diverse visioni e dei diversi modi espressivi, accogliendo quindi anche eventuali conflitti, che sono sale per la spinta evolutiva.
Come ha detto Lorenzo Merlo nella tavola rotonda, si fa tanto parlare di consapevolezza, ma se questa consapevolezza non è accompagnata dal sentimento, la spinta propulsiva può anche non manifestarsi.
Del secondo giorno, il 23 giugno, ricordo le lacrime che mi sono uscite ascoltando parlare Teodoro a nome di due esemplari di Populus nigra, che lui aveva estirpato dall’asfalto per evitare loro la morte per sfalcio (da parte di operatori del comune) e dei contadini indiani che si suicidano per evitare che a causa dei dissesti finanziari il governo espropri le loro terre, tutto ciò a causa dei disastri economici portati dalle multinazionali come la Monsanto che rendono i semi transgenici non più riproducibili e quindi queste persone quando perdono un raccolto per motivi climatici perdono la capacità di ricominciare autonomamente a coltivare.
Voglio ricordare anche l’esperienza di ecopsicologia che Monica Ferrari ci ha fatto fare e che mi ha svelato un mondo incredibilmente sconosciuto, quello del tatto. Siamo abituati a vedere le cose (e quanto è importante la vista!) e toccarle ad occhi chiusi ci fa sentire un po’ spersi, ma viverlo con la fiducia che abbiamo nel nostro accompagnatore (nel mio caso, Nelly), mi ha fatto pensare alla fiducia in quello che la vita ci riserva e ci riserverà, accogliendo con mente e cuore aperti tutte le esperienze. Non c’è bisogno di andare chissà dove, la vita è ovunque e ovunque c’è una scoperta da fare!
Grazie Paolo, grazie Maria e grazie a tutti!
Caterina Regazzi
Rete Bioregionale Italiana
…………………….

Nota  Aggiunta: 
“E la commediola sull’umiltà, che ha fatto da gran finale la sera del 23 giugno, con Caterina, Luisa e Maria attrici monacali, non la vogliamo ricordare?http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2013/05/vignola-23-giugno-2013-due-storie.html” 

Ed ancora due cose da aggiungere: 
1) E’ uscito il nuovo numero di Quaderni di Vita Bioregionale del solstizio estivo 2013, chi volesse ricevere l’edizione in cartaceo può farne richiesta a: Caterina Regazzi, Via Bruno Manni, 9 – Spilamberto (Mo) costo 5 euro compresa la spedizione postale; chi volesse invece il formato PDF gratuito può chiederlo scrivendo a: circolo vegetariano@gmail.com. 

2) Al termine delle condivisioni, in chiusura dell’Incontro Collettivo Ecologista 2013, domenica 23 giugno, è stata avanzata la proposta da parte di Michele Meomartino di ospitare il prossimo incontro del 2014 in Abruzzo, presso l’associazione Olis di Montesilvano. La proposta è stata accettata all’unanimità dai presenti. Pertanto il prossimo anno saremo vicini al mare….. e si parlerà quindi anche di ecologia marina.
Paolo D'Arpini - Referente P.R. Rete Bioregionale Italiana

Sotto l'albero di Gelso a Vignola

Fiume Panaro, luogo del battesimo

Felici e contenti dopo il battesimo

Due partecipanti romani,  sul sentiero natura

Tony  all'esperimento di ecopsicologia

 Tre monache buddiste nel campo della Bifolca

Tre monache cristiane nel campo della Bifolca

Foto
Momento musicale e canto di mantra


Arrivo al Teatro Cantelli di Vignola


Foto: Incontro Collettivo Ecologista del solstizio estivo.
Momento di dialogo al Teatro Cantelli di Vignol



Buvette all'aperto poco prima del pranzo


Scorcio della campagna attorno


Il frutteto della Bifolca


 
Partecipazione artigianale contadina



Partecipazione gallinacea




Partecipazione equina



Il forno in terra cruda



La casa di Maria Miani, che ha ospitato l'incontro



Momento sciamanico la sera al fiume Panaro


venerdì 21 giugno 2013

Rifugiati di troppo? - Tutto il mondo è paese... Radici e storia di nonna Nuria.

Premessa:

Ho incontrato e  sentito parlare Umberto  durante una seduta del consiglio comunale di Spilamberto, di cui lui fa parte. Il suo spirito indomito in difesa dell'ambiente e della storia bioregionale del paese mi colpì molto. Pur facendo parte della maggioranza votò contro una delibera per l'ampliamento di un'area urbanizzata  vicino al Ponte dell'Oca, questa è una zona che fa parte della memoria della vita contadina di Spilamberto e Umberto, ricordo, concluse il suo intervento affermando: "mi auguro che i nostri figli e nipoti possano ancora godere del verde delle nostre campagne riconoscendone la storia..". 
Purtroppo la sua accorata difesa dell'habitat cozzò contro gli interessi "pragmatici" della maggioranza comunale e la variante fu approvata lo stesso...
Poi ieri Caterina mi ha passato l'articolo che segue, in cui lo stesso giovane annuncia il suo voto contrario al limite posto all'immigrazione nel comprensorio delle Terre dei Castelli, di cui Spilamberto fa parte.  E ne riporta le ragioni...  

Paolo D'Arpini

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Ordine del Giorno e Radici

Mia nonna Nuria, o meglio nostra nonna Nuria, è nata non so bene quando (30+ gli anni della zia Franca=85-90 anni fa?)  non so bene dove, in un villaggio della Somalia (circa qui: Villaggio nonna Nuria)
Suo padre volava farle sposare un vecchio signore solo perché aveva tanti cammelli.
Lei… scappò.
La nonna Nuria
La nonna Nuria
Arrivò nella capitale Mogadiscio e incontrò mio nonno Giovanni leccese che per comprare una moto finì in Africa.
Mentre lui lavorava nella sua autofficina lei studiò, divenne ostetrica/farmacista e aprì un ambulatorio sia nella capitale che nel villaggio d’origine.
Tre dei suoi figli intorno ai 17-20 anni se ne andarono dalla Somalia e misero su famiglia in Italia.
Mia nonna venne in Italia a trovare il suo primo nipote, mentre era qui la situazione in Somalia precipitò.
Famigliari ambulatori, terra case ecc au revoir.
Si ritrovò in Italia, volente o nolente rifugiata.
Per recuperare il quarto figlio solcò oceani, mari e deserti rischiando più volte la vita, ma io questo lo seppi solo dopo.
Quando ero piccolo quello che vedevo era solo la nonna che ogni tanto partiva e poi dopo tanto tornava col naso bruciacchiato dal sole e in regalo un tamburello di pelle di cammello per me e mia sorella.
Sono sicuro che un giorno sulle avventure di mia nonna ci scriveremo un libro e da lì verrà tratto un film, non siamo i Buendìa, ma poco ci manca.
Questo è un ramo delle mie radici, lo porterò sempre e ovunque con me, mi scorre nelle vene e ne sono molto orgoglioso.
Entonces
Stasera in consiglio dell’Unione verrà discusso un ordine del giorno con questo oggetto “ordine del giorno sulla necessità di azzerare i flussi migratori”

Alessandro, Simone no.
Grazie per i dati ISTAT, ma no, proprio no, solo perché i vostri amici non prendono un gommone, ma un volo Lufthansa o Ryan per andare a lavorare negli States o a Londra e postano le foto su Facebook non vuol dire che non siano immigrati. Aprite gli occhi, domani, per mille motivi e non solo lavorativi, potrebbe toccare a voi.
Vi conosco come persone assennate, forse il caldo gioca brutti colpi, capita.

Voterò contro.
Buona giornata del rifugiato,
Umberto
"I rifugiati vorrebbero avere gli stessi problemi che hai tu"
“I rifugiati vorrebbero avere gli stessi problemi che hai tu”
P.S.
Grazie nonna....

giovedì 20 giugno 2013

Inciviltà delle macchine - L'incubo è già cominciato si preparano androidi con cervelli umani


Kali Yuga: presente

Ray Kurzweil, che oltre ad essere un genio, a capo dell’engineering di Google e un grande sostenitore del movimento futurista (non novecentesco sperimentato anche nel nostro paese) e in quello transumanista ha al suo attivo un elenco sterminato d’innovazioni e invenzioni importanti e che funzionano ottimamente, ha spiegato che “In qualche momento tra 10 o 20, ci sarà un’imponente trasformazione nella medicina”.


Proseguendo, nel corso del suo discorso alla conferenza Global Future 2045, ha spiegato che il tipo di progresso atteso permetterà di mettere mano alle informazioni contenute nelle cellule e di riprogrammarle, non diversamente da come si farebbe oggi con un hard disk o un dispositivo elettronico, riportandole così alla salute e persino bloccando o invertendo i processi d’invecchiamento. 

Non bastasse, il miliardario russo Dmitry Itskov ha presentato un progetto che mira alla possibilità di trasferire il cervello o almeno copia digitale del suo contenuto, all’interno di altri contenitori. Il progetto è già iniziato e si promette di approntare entro 7 anni degli androidi con organismo non biologico. Che saranno in grado d’ospitare le copie dei cervelli entro il 2025, in attesa di riuscire a trovare il modo per realizzare queste copie senza perdere bit fondamentali.

Prospettiva decisamente meno allettante di quella alla quale ha accennato Kurzweil, che pur preannunciando enormi problemi etici e sociali sembra decisamente preferibile al tentare avventurosi back-up dei cervelli e poi confinarli a vivere dentro alle macchine. 


(Fonte: giornalettismo.com)

martedì 18 giugno 2013

Avviso ai Naviganti per l'Incontro collettivo ecologista del 22 e 23 giugno 2013 a Vignola

Sotto l'albero di gelso a Vignola

Certo! Ormai è sicuro che anche tu ci sarai (almeno lo speriamo).... Il 22 ed il 23 giugno a Vignola, durante l'incontro collettivo ecologista del solstizio estivo, faremo un esperimento di convivenza creativa. La situazione  che andremo a vivere è inserita in un contesto di piccola città di provincia, l'ideale dal punto di vista bioregionale. Vignola è famosa per le sue ciliege e noi staremo proprio in mezzo ad un campo di ciliege, nel terreno di Maria Miani, detta la Bifolca, che si trova  vicino alla piscina comunale in Via dei Gelsi (davanti alla casa c'è anche un bellissimo albero di gelso pieno di more mature),  in compagnia di una bella asinella, pony, galline, etc. 

L'esperimento che andremo a tentare comprende un simposio, lo spartirsi cibo e lavoro, il dialogo costruttivo, il gioco, la poesia la musica, il teatro, le cerimonie sacrali dell'estate, il fuoco notturno e le stelle... e l'amore e la gioia e la pazienza di stare assieme senza litigare sulle opinioni. 

Te la senti? Allora vieni... Sarà come stare in un'altra Calcata, senza i suoi abitanti finti sderenati. Non ci saranno bancarelle con le collanine ed i ciarpami pseudo artigianali  ma solo esposizione di eccellenze contadine, sementi antiche, piantine rare e comuni, fiori profumati di campo,  erbe e frutti... 

La festa inizia il sabato 22 giugno  2013 con una  Tavola Rotonda, sul tema "Bioregionalismo, Ecologia Profonda e Spiritualità Laica per la riscoperta dell'Identità Locale", si tiene  alla Sala Teatro Cantieri Cantelli. E' nel centro storico, se prendi una delle strade che partono dalla piazza di fronte alla chiesa dovresti arrivarci, la via della sala è Via Cantelli.  Lì saremo tutti un po' in fermento..... con accompagnamento di organetto e poesie lette dal pubblico ed interventi interessanti, a cominciare da quello dell'assessore all'ambiente di Vignola, continuando con quelli segnati in scaletta (vedi sotto link e locandina inclusa).  Ah, presenteremo anche il  nuovo libro "Riciclaggio della Memoria" (Ed. Tracce) sui temi predetti ed il nuovo numero di Quaderni di Vita Bioregionale.  

Terminati gli interventi ci si trasferisce nel terreno di Maria, per raccogliere iperico ed erbe profumate e  così preparare l'acqua  benedetta di San Giovanni (conducono due erboriste), dopo un rinfresco agricolo vegetariano ammannitoci dalle cambusiere di Agri.Bio, stiamo in cerchio davanti al fuoco al suono di un tamburo sciamanico, per una danza sacra con salto della fiamma (donne in gonna larga). Per finire esausti sdraiati a terra ad osservare il cielo stellato. 

La mattina del 23 giugno 2013, vigilia di San Giovanni, viene distribuita l'acqua benedetta e si comincia così un giro di condivisione di pareri e proposte e narrazione di esperienze sull'attuazione di un vivere armonico e pieno d'amore. A guidare  il cerchio ci penserà il bastone della parola abbellito da ramoscelli d'iperico. Il pranzo che ci aspetta sarà composto dal cibo vegetariano che ognuno avrà portato, assieme alle proprie stoviglie personali. Il forno a legna in creta cruda sarà acceso per scaldare le vivande. Subito dopo escursione al fiume Panaro per il battesimo di San Giovanni ed esperimento guidato di ecopsicologia, sotto gli alberi, al fresco.

Tornati al campo di Maria si terrà l'ultimo giro di condivisione con il bastone della parola e per finire in bellezza, verso le h. 18.30 (o forse anche 19), si svolge una recita con alcune attrici dilettanti, sul significato vero di "umiltà"...      

Per concludere la giornata gusteremo un buon rinfresco agricolo delle cambusiere Agri.Bio e al crepuscolo la banda popolare "Lanterna Magica" ci allieterà invitandoci a danzare nell'aia.

Baci, Caterina Regazzi  e Paolo D'Arpini
Rete Bioregionale Italiana




P.S. Per dormire ci si può accampare nel terreno di Maria con tenda propria oppure con sacco  a pelo nel centro yoga che abbiamo prenotato a Vignola - Segnalare la propria presenza: Cell. 333.6023090 - circolo.vegetariano@libero.it 

Per arrivare a Vignola con il treno, scendere alla stazione di Bologna e prendere un trenino locale che porta a Vignola. Le partenze per Vignola sono alquanto frequenti i giorni feriali a cominciare dalla mattina presto, uno ogni ora circa, sino agli ultimi delle  20.16 e 21.16.  Da Vignola a Bologna la domenica sera gli ultimi trenini locali sono alle 16.48  e alle 20.48  (durata del viaggio un'ora).

Chi venisse in macchina se arriva il sabato prima della tavola rotonda può recarsi al campo di Maria  oppure venire direttamente al Teatro Cantelli, noi ci saremo dalle 15.30 per sistemare la sala (vedi sopra indicazioni per raggiungerci).

La manifestazione si svolge con il patrocinio morale del Comune di Vignola (Mo)

Gruppo di lavoro della Biforlca di Vignola.jpg
Gruppo di lavoro alla Bifolca di Vignola


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Commento di Teodoro Margarita: "Sarò a Vignola, per il Solstizio d'estate. Sarò a Vignola, terra di ciliegie. Ci sarò con i miei semi e le mie parole. Invitato fin da gennaio dalla Rete bioregionale. Ci sarò e staremo accanto al fuoco della notte di San Giovanni, raccoglieremo l'iperico e le erbe che l'estate dona. Ci saremo e canteremo di una stagione piena. Ho canti e voce e saranno sufficienti ad allacciare relazioni, ho semi da lasciare in dono, piantine da mettere a dimora. L'utopia bioregionalista mi ha conquistato da un decennio e rivivrà. Spiritualità ed ecologia profonda in movimento. Vignola, rosse ciliegie, arrivo!  Ci saranno danze, alle donne è consigliata la gonna larga. Sarà una notte lunga. La festa dell'ecologia profonda: nulla a che spartire con le plasticate fighette. Ciascuno si porta le proprie pentole e si condividono i cibi, niente ciarpame Ikea, il letto sarà il prato e il soffitto il cielo."

lunedì 17 giugno 2013

Da Ronciglione a Veio e Montalto di Castro... correndo per Gaia


Sabato pomeriggio 16 giugno u.s. a Ronciglione (VT) erano duecentodue i concorrenti a "Corri per Gaia" sia per la corsa che per la passeggiata ecologica e storica all'interno del  borgo medioevale del paese. Corri per Gaia, la prima edizione di una corsa podistica ecologica regionale, si è snodata per 8,300 chilometri per  le vecchie vie del paese e per le campagne limitrofe. 

Un risultato che gli organizzatori non si aspettavano, infatti le prime edizioni di ogni gara sportiva sono viste dagli atleti con un pò "di sospetto", in questo caso, invece, ha prevalso il messaggio della manifestazione indirizzato verso l'ambiente naturale e la sua salvaguardia. Grazie a ciò sono giunti atleti oltre che dalla provincia di Viterbo, da Roma e da Napoli. Una gara per niente facile nonostante i pochi chilometri d'impegno, infatti i concorrenti hanno dovuto affrontare discese e salite continue, strade sterrate e alla fine anche gradini. Comunque tutti soddisfatti, atleti compresi. La corsa è stata organizzata da Accademia Kronos e da Liberi Podisti di Vetralla. La premiazione si è svolta nella piazza del comune di Ronciglione sui gradini della famosa fontana del Vignola (foto).

Questa la graduatoria d'arrivo. Le prime tre donne assolute: Paola Salvatori, Chiara Cruciani, Orsola Anna  Clausi.

I primi tre uomini assoluti: Guido Arsenti, Luca Scardetta, Yahya Boudouma.
I prossimi appuntamenti di "Corri per Gaia" in autunno forse a Veio e a Montalto di Castro.

domenica 16 giugno 2013

Bassano Romano, giugno 2013 - RAI e penne nere al vento....


Il 6 giugno 2013, giorno precedente la diretta RAI da Bassano Romano, mi hanno rubato 2 anatre corritrici. 

Nel giorno della diretta RAI, venerdì 7 giugno 2013 dalle 7,30 alle 8,00 non ho potuto controllare subito subito gli animali, al ritorno mi mancava una gallina nera di cui ho trovato le penne .... 

Il 12 giugno 2013 mentre navigavo su internet ho sentito parlare una o due persone dalla strada... ho chiamato il vicino che è arrivato con la macchina ma non abbiamo trovato nessuno. 

Il 14/06/2013 ALLE 9.40  E' PASSATA UNA STRANA PERSONA CON MOTO LI PER LI NON HO FATTO CASO DOVE ANDASSE... SI E' FERMATO A 10 MT DOPO CASA MIA POI HA FATTO RETROMARCIA ANDANDO PIANO E NON FERMANDOSI uscendo dalla strada si possono prendere due direzioni: una verso stazione (dove ho allertato persone che potrebbero aver preso la targa) l'altra direzione a sinistra ci sono meno case e lì gli ho fatto una foto. 

Dopo aver denunciato TUSCIA PREFABBRICATI/COLACEM, per possibile disastro ambientale nella zona, temo  atti di ritorsione verso la mia famiglia e la mia attività agricola! 

Carlo Leoni

(La Tua Voce)

sabato 15 giugno 2013

Concordato tra Stato e Chiesa da abolire

Trasmetto intervento sul Concordato tra Stato e Chiesa da abolire 
Massimo Teodori



STATO E VATICANO -DISCUSSIONE APERTA SUL CONCORDATO
(Stralcio dal “Corriere della Sera”, 15 giugno 2013)

.....il patto concordatario continua ad essere in Italia un’ingombrante palla al piede sia per la religione cattolica che per lo Stato laico, tanto più con il nuovo Papa della Chiesa povera e con la trasformazione della società italiana nella quale i fedeli alla Chiesa ecclesiastica sono ormai divenuti una minoranza. I Patti Lateranensi stipulati nel 1929 dal cardinal Gasparri e Mussolini, chiudevano dopo sessant’anni la “questione romana” apertasi con Porta Pia, assicuravano la pace, per non dire il sostegno della Chiesa ufficiale al regime fascista, e garantivano quella libertà religiosa così precaria nei regimi autoritari. Con la Repubblica, quando non era più necessario salvaguardare la libertà dei cattolici, su pressione di Pio XII tramite il costituente Giuseppe Dossetti, i Patti furono inseriti all’art.7 della Costituzione, anche in considerazione degli orientamenti religiosi della grande maggioranza degli italiani del tempo. Nel 1984, poi, Craxi e cardinal Casaroli firmarono un nuovo accordo che attualizzava il Concordato eliminandone gli anacronismi come l’incipit “In nome della santissima Trinità”.

Se, dunque, si guarda al nuovo Concordato (non al Trattato che opportunamente è sempre lo stesso), ci si accorge della presenza di norme pleonastiche in quanto vi sono garantiti gli stessi diritti enunciati nella Carta repubblicana: “La Repubblica"

Firenze - Florilegio ospita Giorgio Di Genova il 21 giugno 2013

FLORILEGIO
10 ARTISTI A CONFRONTO



Maurizio ATTISANI - Anna Iskra DONATI
Renzo EUSEBI - Antonio FIORE
Rosario GENOVESE - Alba GONZALES
Giancarlo MASCELLI - Adriana PIGNATARO
Vito SARDANO - Salvatore SAVA

a cura di Riccardo Tartaglia e Stefania Alba
presentazione e testo critico di Giorgio Di Genova
  

EsposizionePresso
 Merlino Bottega d'Arte
Via delle Vecchie Carceri - Firenze

in contemporanea
166Arte
via Cavour, 166R - Firenze



 la mostra inizia il 18 e  si protrarrà  fino al 27 giugno 2013 ad ingresso libero

venerdì 21 giugno alle ore 18,00
 il critico Giorgio Di Genova presenterà, presso la Merlino Bottega d'Arte, i 10 tomi della sua
 "Storia dell'arte italiana del '900"


Florilegio è un termine che si utilizza per indicare una raccolta della parte migliore di uno o più scrittori, di opere intere o più spesso di brani. Scippando il termine alla produzione letteraria, la mostra Florilegio. 10 artisti a confronto, che si inaugura martedì 18 giugno alle ore 18,00, a cura di Riccardo Tartaglia, Stefania Alba e  ideata da Giorgio Di Genova, autore dei 10 tomi della monumentale Storia dell’arte italiana del ‘900 per generazioni, ha raccolto alcune opere di 10 pittori e scultori di varie generazioni e di differenti linguaggi e tecniche, nonché di diverse regioni, con l’intento di restituire un paradigmatico spaccato delle attuali ricerche artistiche, affidandole a 4 opere di ciascuno, cioè 3 realizzate nel Terzo millennio più una propedeutica, in quanto realizzata negli anni m’90.
Il confronto si svolgerà a Firenze in due sedi, la galleria 166arte, che riunirà le opere degli anni ’90, e nella galleria Merlino Bottega d'Arte, avrà per protagonisti  Antonio Fiore, Alba Gonzales della generazione anni trenta, Maurizio Attisani, Renzo Eusebi, Gianfranco Mascelli, Adriana Pignataro, Vito Sardano della generazione anni Quaranta, Anna Iskra Donati, Rosario Genovese  della generazione anni Cinquanta e  Salvatore Sava della generazione anni Sessanta.
In concomitanza della mostra sarà edito da TAAR un catalogo con due riproduzioni delle opere esposte da ciascun artista ed un testo di Di Genova, che il 21 giugno alle ore 18 all’interno della  mostra presso Merlino Bottega d'Arte, presenterà la sua Storia dell’arte italiana del ‘900, per meglio inquadrare gli artisti del Florilegio e nel contempo collocare le loro ricerche sulle direttrici delle tendenze di ieri e di oggi.



Titolo:"Florilegio, 10 artisti a confronto
artisti in esposizione: Maurizio ATTISANI - Anna Iskra DONATI - Renzo EUSEBI - Antonio FIORE - Rosario GENOVESE - Alba GONZALES - Giancarlo MASCELLI - Adriana PIGNATARO - Vito SARDANO - Salvatore SAVA
a cura di: Riccardo Tartaglia e Stefania Alba
testo critico: Giorgio di Genova
periodo mostra: dal 18 al 27 giugno 2013 ad  ingresso libero
Location: Firenze - Merlino Bottega d'Arte, via delle vecchie carceri - 166A via Cavour, 166R
apertura inaugurale mostra: martedì 18 giugno ore 18,00
presentazione Volumi: venerdì 21 giugno alle ore 18,00 presso Merlino Bottega d'Arte
orario e giorni di apertura: Merlino 10,30-13 / 17-20 chiuso lunedì - 166A sabato 09.30-13 / 16-19 chiuso lunedi
ufficio stampa:, Tartaglia Arte ufficiostampataar@tartagliaarte.it
Edizione catalogo: TAAR

Informazioni: 3486622952 - riccardotartaglia@tartagliaarte.it