Sul DDL Zan, e sulla sua narrazione demagogica da parte di influenzer tipo Fedez, sponsor di Amazon, assunto a nuovo paladino dei diritti civili, che hanno monopolizzato anche la festa del Primo Maggio...
"Il DDL Zan è contro i principi di uguaglianza perché crea un gruppo di persone che gode di privilegi speciali. Ciò è equivalente a discriminante per sesso, razza, religione e sarebbe facilmente evitabile separando ''negli articoli di legge - quelli prospettati e quelli in vigore - due istanze differenti, che dovrebbero essere valutate separatamente.
Scrive Andrea Zhok:
"La prima istanza è l'esigenza di difesa del più debole. In presenza di un'aggressione, fisica o morale ad un soggetto in condizione di inferiorità, lo Stato dovrebbe fornire una tutela addizionale, che disincentivi l'aggressione e questo si può fare in termini di un aggravante al reato di aggressione.
Tuttavia le condizioni di inferiorità sono numerosissime, e non possono mai essere elencate in modo esaustivo. Può essere un disabile, un anziano, un malato uscito dalla chemioterapia, un bambino, una donna fragile, e un'infinità di altri casi, che possono essere valutati soltanto da un giudice, valutando il contesto dell'aggressione.
La seconda istanza è l'esigenza di colpire ideologie o visioni che riteniamo inaccettabili (ad esempio perché incostituzionali). Così aggressioni fisiche o morali accompagnate da giudizi di tipo discriminante con riferimento a "sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali" (Art. 3 della Costituzione) devono comportare ACCANTO al reato di aggressione un reato supplementare di discriminazione.
Lo stesso può avvenire nel caso in cui non c'è alcuna aggressione, ma semplice propaganda rivolta a discriminare per sesso, razza, religione, ecc.
Dunque:
1) Se X aggredisce Y, che è un soggetto in condizioni di inferiorità (disabile, fragile, ecc.) scatta un'aggravante al reato di aggressione.
2) Se X, mentre aggredisce Y inveisce contro un gruppo sociale con intento discriminatorio (inveisce contro qualcuno in quanto di colore, cinese, musulmano, omosessuale, ecc.), le espressioni di accompagnamento rappresentano un secondo reato, da valutare separatamente e addizionalmente.
Va notato che questo secondo reato sussiste anche se l'aggredito alla fin dei conti non è affatto davvero di colore, cinese, musulmano, omosessuale, ecc. Il punto è che l'aggressore si è espresso come se lo fosse, ed è l'espressione di aggressività discriminante ad essere punita.
Separando le due fattispecie in due reati distinti si toglie di mezzo il problema del privilegio immotivato, della 'protezione speciale' senza ragioni. Si evitano cioè casi esemplificabili in termini di questo genere: due automobilisti si prendono a botte per un parcheggio, e in seconda battuta uno dei due, appartenente ad una 'categoria protetta' asserisce di essere stato aggredito in quanto membro di detta categoria.
In questa situazione, tutt'altro che impossibile, si creerebbero privilegi speciali, essi stessi palesemente anticostituzionali, per alcuni gruppi. E questo peraltro finirebbe per venire addebitato agli appartenenti a tali gruppi, visti come, appunto, privilegiati.
Invece tenendo separate le due fattispecie di reato, per cui si richiedono pezze d'appoggio specifiche, e non facendole collassare in termini di 'aggravanti' di un medesimo reato, si ottiene egualmente sia la desiderata protezione sociale dei più deboli, sia lo scoraggiamento di atti discriminatori.
Si evita però la condizione di ambiguità per cui l'identità 'percepita' o 'auto-dichiarata' di uno dei soggetti possa diventare di per sé una clausola legale preferenziale, una tutela speciale.
Naturalmente, siccome so che questi temi vengono agitati -pro e contro - dai più non per i motivi obiettivi che ho cercato di rappresentare, ma come parte di agende ideologiche più ampie, so anche che tutti i tentativi fatti per tenere il discorso sul piano della razionalità saranno inutili.
Ma mi pareva valesse comunque la pena tentare."
(Notizia diramata da Antonio Castronovi)
CREARE GRUPPI CHE GODONO DI PRIVILEGI SPECIALI È TANTO ANTICOSTITUZIONALE QUANTO DISCRIMINARE UN GRUPPO PER SESSO, RAZZA, RELIGIONE.
Commento integrazione di Antonio Francesco Perozzi:
"Programma per una complicazione cronica dell'esistente
Episodio 4 - Fedez alla linea. Dimostrazione attraverso la teoria della termosimbolica
Primo principio della termosimbolica.
Dal momento che la realtà è stata dismessa, dobbiamo immaginare che il luogo delle nostre vite sia l'incrocio di coordinate non geo-grafiche ma simbolo-grafiche. Prendiamo in considerazione un luogo che abbia le seguenti coordinate:
1) Latitudine: mercificazione del gesto
2) Longitudine: spettacolarizzazione del gesto
3) Altitudine: mercificazione della spettacolarizzazione
Il punto che risulta sulla mappa simbolografica dall'incrocio di queste coordinate lo chiameremo per comodità Primo Maggio Televisivo.
Il PMT riguarda il pensiero sul lavoro: dunque è politico. Il PMT ha tuttavia una telecamera: dunque è spettacolo.
Il PMT si dimostra sistema soddisfacente alla prima legge della termosimbolica: «la temperatura simbolica non si crea né si distrugge, ma si trasforma passando da una forma all'altra».
La forma in cui si trasforma stavolta è il PMT stesso, ovvero la messinscena della protesta politica.
Secondo principio della termosimbolica.
All'interno del sistema di riferimento PMT accade un evento. Questo evento si chiama Giusta Denuncia. Il soggetto di questo evento - che chiameremo l'Influente - è codificabile secondo le seguenti caratteristiche: fa della musica; ha molti follower; è compagno di una persona con molti follower; ha molti soldi; è più potente della TV italiana; vive in virtù della propria performance influenzante; obbedisce alla riproducibilità tecnica della propria immagine.
Ripensando alle coordinate simbolografiche, chiedersi ora: la Giusta Denuncia può santificare un Influente? Il messaggio può superare la recita senza la quale l'Influente non esisterebbe? Da quale angolazione è stata filmata la Giusta Denuncia? La Giusta Denuncia ha a che fare con il lavoro? La Giusta Denuncia deve per forza avere a che fare con il lavoro? La Giusta Denuncia è tale a prescindere dal soggetto? La Giusta Denuncia è più efficace se prodotta dall'Influente?
Sia possibile o no rispondere a queste domande, il PMT e la Giusta Denuncia rispondono al secondo principio della termosimbolica: «una volta accaduto dentro il sistema simbolografico, l'evento è irreversibile».
Terzo principio della termosimbolica.
Accaduta la Giusta Denuncia occorre misurare gli effetti. Li elenchiamo:
- Sensibilizzazione al DDL Zan
- Sensibilizzazione ai cappellini con visiera della Nike
- Sensibilizzazione alla politicità degli Influenti
- Sensibilizzazione all'affiliazione social all'Influente
- Sensibilizzazione al PMT come luogo di messinscena di protesta politica
- Sensibilizzazione al dominio del capitale sulle opinioni
- Sensibilizzazione allo sfruttamento dell'Influenza ai fini di una Giusta Denuncia
- Sensibilizzazione alla visibilità come legge etologica fondamentale
L'irreversibilità (secondo principio della termosimbolica) pone questi effetti come definitivi e coesistenti. La Giusta Denuncia guadagna visibilità dall'Influente che guadagna visibilità dalla Giusta Denuncia [prosegue ad libitum] come correttamente prevede il terzo principio della termosimbolica: «non è possibile raggiungere lo zero assoluto in un processo termosimbolico che coinvolga un numero finito di retweet».
Articolo datato collegato: http://paolodarpini.blogspot.com/2020/10/restiamo-liberi-protesta-contro-il-ddl.html
Commento di O.A.: "...è uno dei punti dell'affaire Fedez che va elevato, lo "sdoganamento" di un concetto di libertà come emancipazione assoluta che sconfina nell'assenza di legge, dove nondimeno non è il più forte per natura a prevariare, bensì coloui che ha più potere, anzitutto economico e, in conseguenza, mediatico. Il secondo punto (co-implicato naturalmente al primo) è l'allineamento del ddl ai claim delle corporation internazionali, di cui lui e la moglie sono testimonial...”
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