La questione è se bisogna aver pianificato un sistema perfetto, o quasi, da sostituire a quello vigente per poter agire, oppure se, dato che la situazione economica sta precipitando in un caos incontrollabile, è urgente, invece, usare ciò che è disponibile al momento per ribaltare la situazione, specialmente in un momento storico quando la possibilità di un'ancora russo-cinese è ancora possibile.
So bene che la vera politica non è quella data in pasto al pubblico ma qui stiamo parlando di cosa è possibile mettere in atto con quello che è alla mano. ("You have to deal with the cards you are dealt". La saggezza mi piace in qualsiasi lingua).
Il sistema di formazione classico italiano e` insuperabile per la capacità di analisi critica che sviluppa nei più intelligenti e che, in tempi di relativa tranquillità, è certamente fondamentale, ma, in situazioni critiche, quella stessa capacità, sembra a me, diventa causa di paralisi. E` quello che sto constatando guardando conferenze e interviste sia su Youtube che su alcuni canali italiani.
Le dinamiche di contrasti ci sono in tutti i periodi storici e da questi contrasti poi emergono nuove realtà economiche, demografiche e politiche.
Questo meglio espresso da Friedrich Wilhelm Nietzsche:
"Examine the lives of the best and the most fruitful men and peoples, and ask yourselves whether a tree, if it is to grow proudly into the sky, can do without bad weather and strom, whether unkindness and opposition from without, whether some sort of hatred, envy, obstinacy, mistrust, severity, greed and violence do not belong to the favouring circumstances without which a great increase even in virtue is hardly possible. The poison which destroys the weaker nature, strengthens the stronger – and he does not call it poison either..."
Esaminate le vite degli uomini migliori e dei popoli più fecondi, e chiedetevi se un albero che deve crescere orgoglioso verso il cielo può fare a meno del maltempo e delle intemperie, se la cattiveria e l'opposizione dall'esterno, sia essa una sorta di odio, d'invidia, di ostinazione, di sfiducia, di severità, di avidità e di violenza, non appartengono alle circostanze che favoriscono e che, senza le quali, un grande aumento, anche in virtù, è quasi impossibile. Il veleno che distrugge la natura più debole, rafforza quella più forte - e quest’ultima neanche lo chiama veleno.
Ma, tornando nel nostro orticello e al microcosmo di noi individui: quello che si sta delineando è di una portata che non è neanche immaginabile (già dal 2014 il Congresso ha smantellato l'ultimo piccolo salvagente finanziario del Dodds-Frank che imponeva alle banche di fare speculazioni di derivativi sono in enti sussidiari).
In un articolo un commentatore ha dichiarato, riferendosi ad un'intervista tra analisti di finanza: "La nave sta affondando e loro vogliono controllare di che legno è fatta la scialuppa!".
I movimenti di incompetenti, saranno anche incompetenti, ma se hanno l'effetto di svegliare i cittadini dal torpore della rassegnazione, sono meglio di niente. Teniamo presente che la competenza e, in minor misura, la capacità di leadership, sono rare qualità. In genere, ci si è sempre dibattuti tra incompetenti rapaci e competenti rapaci. I periodi felici (si fa per dire) nella storia sono stati quelli in cui i competenti (e anche quelli rapaci), hanno permesso ad un buon numero di persone intelligenti e lungimiranti di esprimersi ed operare. In ultima analisi, credo che la volontà di sopravvivere, come l'acqua, trova sempre la via d'uscita e il suo livello.
(S.S.)
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