Sì, si è appena spenta l'eco
della manifestazione di "massa" di piazza San Giovanni a
Roma ed è subito ripreso il tran tran della politica e della
comunicazione dei media nostrani.
Spazio alla Leopoda di Renzi, tam
tam alle fibrillazioni di Di Maio e Zingaretti, rimbombo agli
ultimatum di Conte. S'ode a destra uno squillo di tromba a sinistra
risponde uno squillo. Cosa succede, nei fatti? Niente, niente di
niente!
Al governo litigano ma non credo proprio sul serio, perlomeno
non tanto da farlo cadere. Punto d'arrivo, concordato con Mattarella
e dichiarato alla Leopolda da Renzi, è quello della elezione di un presidente
della Repubblica di sicura e comprovata fede ueista: tutti dicono
Prodi, io credo Draghi. Salvini punta sull'Umbria per sfrattare
Conte, sapendo di dire una balla. Pure se, come sembra, vincesse il
centro destra (Lega e Meloni con quel che resta di Forza Italia) non
cambierebbe nulla.
Ognuno per sé e Dio per tutti ed avanti tutta! Fino
alle prossime elezioni regionali e, via di seguito, fino al 2023! Eh
si, si potrebbe davvero arrivare alla scadenza della legislatura
senza eccessivi problemi, a meno che (dopo la elezione quirinalesca)
sia Renzi a staccare la spina. Opposizione a questa prospettiva?
Se è
questa la piazza che dovrebbe far cadere un governo, stiamo freschi!
Vincenzo Mannello
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