Io: Trump ha vinto?
Lui: Di brutto. L’ha fatta nera. (Pausa) Non capisco perché al primo dibattito ha fatto il cretino.
Io: vado ad accendere un cero…
La seconda sfida in TV per la gente è andata così:
Per Trump: 72.98% (pari a 80.064 voti)
Per Clinton: 7,22% (Pari a 6.227 voti)
Io: che intendi?
Lui: Hitlary ha fatto l’attacco subdolo attraverso i suoi agenti sui media sul video del 2005 [quello dove Trump dice cosacce sulle donne, tipo che dai ricchi si lasciano fare di tutto…]
Io: Capirai, col Bill che si ritrova – era meglio se non toccava l’argomento.
Lui: “Ora Trump può attaccare sullo stesso terreno e nessuno potrà accusarlo di bullismo.
Io: Palate di sesso…Bill Clinton violentatore…è opportuno scendere così in basso?
Lui: Per i consigliori di Hitlary e i media Trump è debole, è finito, ha perso, è in imbarazzo..
Io: stessa cosa sui media italiani.
Secondo CNN, è andata così:
Per Clinton: 57%
Per Trump: 34%
Io: anche qui i media riconoscono che “Trump ha fatto un po’ meno peggio dell’altra volta”, anche se aggiungono: ma la Clinton ha stravinto.
Lui: è incredibile come la stampa sta perdendo ogni credibilità.
Io: Dici?
Lui: Ormai è una guerra tra la popolazione e la stampa di regime. La popolazione resiste quasi in segreto.
Io: come, resiste?
Lui: “Non lo posso dire in pubblico. Non mi far parlare. Ma io vado a votare e la fotto, lui, il marito e tutta questa razza impunita”: idea di quel che pensa l’americano medio non cultural-chic.
Io: E’ la stessa cosa che ha detto Michael Moore: la gente ha adottato Trump come una “molotov umana da lanciare in faccia all’Establishment. La gente s’è innamorata dell’idea di far saltare il sistema.”.
(Anche Pat Buchanan e Angelo Codevilla, senatore ed uomo dei servizi, evocano un clima “rivoluzionario” nel pubblico americano. Quando Donald ha detto a Hillary “Dovresti essere in prigione”, il pubblico ha festeggiato rumorosamente).
Ciò non significa che Trump vincerà le elezioni. Se il pubblico non voterà bene, soccorreranno i brogli elettorali.
Come mostra la mappa:
https://ballotpedia.org/Voter_identification_laws_by_state#tab=Map - Sedici stati, dove abita il 38 per cento della popolazione, non chiedono alcun documento di identità a chi si presenta al voto; in altri dove abita il 16% dei cittadini, si può esibire un documento senza foto. Così si vota nella Nazione che dà lezioni di democrazia al mondo.
11 ottobre 2016
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.