domenica 10 maggio 2020

Una memoria sulla prima Biennale delle Arti Creative di Viterbo



Mi è capitata fra le mani una vecchia nota, della primavera  2010, scritta durante una visita a Viterbo, per incontrare amici vecchi e nuovi,  cercando di tessere una rete di relazioni per la prima Biennale d’Arte Creativa, che poi si svolse dal 29 maggio al 6 giugno 2010, alla quale partecipò anche il  caro Amico Mauro Galeotti, che  durante la presentazione ufficiale, tenuta a Palazzo dei Priori,  girò un video, che però non riesco più a trovare.

Sarà stato metà marzo, allorché Laura Lucibello ed io, gli organizzatori della Biennale, facemmo un giro di "propaganda fide" per cercare sponsor e sostenitori (in realtà mai trovati) e durante l'escursione facemmo incontri interessanti, che ci fecero conoscere il mondo  culturale "alternativo" della Città dei Papi. Ricordo che pranzammo in un ristorante storico pieno di quadri di autori viterbesi ed incontrammo anche qualcuno di essi. Al pranzo partecipò anche l'amico Peter Boom di Bagnaia e qualcun altro. 


Viterbo Caput Mundi”, oggi la presentazione del libro di Giovanni ...

Girando per laboratori e studi d'arte finimmo a    parlare con Giovanni Faperdue, nel suo studiolo, lì osservavo le foto della sua bellissima raccolta “Viterbo in mostra”… Mi sentivo estasiato dalla bellezza architettonica che mi appariva davanti agli occhi, pagina dopo pagina. “Questa è Viterbo!” -mi dicevo fra me e me e mi chiedevo: "saremo degni di poterla rappresentare in questa simbolica rassegna, in questa Biennale delle Arti Creative che stiamo cercando di realizzare?”

Poi passeggiando per le vie del centro storico mi sono ritornate in mente alcune delle immagini viste,  mentre parlavamo con questo o quell’artista/artigiano, rivedevo i cieli, rivedevo le torrette, rivedevo le corti… Eppure qualcosa era diversa da come la ricordavo, in effetti ero  mancato dal centro storico da diversi anni,  ed in quel momento mi sembravo più vuoto… più scenografico e meno vissuto. 


Affiliato Tecnorete: INVICTA SRL - Tecnorete Viterbo | Wikicasa

Quella è Via delle Piaggiarelle dove venivo  agli incontri con Signorelli, accompagnato da Angelo Bonelli e compagni,  ma la porta è chiusa, questo era il baretto dove presi il cappuccino.. ma il locale è in abbandono e sbarrato,  qui c’erano diversi artigiani ed artisti, ed allora manco l’ombra di un cane che passa… Insomma Viterbo, il Centro storico di Viterbo, così affascinante nella sua eleganza, era deserto! Da allora non ho più visitato Viterbo, il centro storico sarà ancora così negletto? 

Savona: alla scuola di politica del Prc incontro sul primo ...

E poi le pozze del Bullicame sono ancora  vuote,  abbandonate, con un po’ d’acquetta fredda pompata a stento… come mi raccontava Faperdue?   Eppure qui al Bullicame  qualche anno prima  ci venni a  mettere i piedi a bagno, una mattina, con la giornalista Marinella Correggia  quando imperversava la lotta contro l'aeroporto. Chissà se l'amministrazione comunale vorrà adoperarsi  affinché venga restituita l’acqua calda alle antiche terme di Dante!?

Girovagando in città ho scoperto però anche svariati aspetti simpatici ed umani, nel parlare con alcuni viandanti, nel mangiare una pizza ottima in un locale fatto a labirinto, anche lì con tanti quadri appesi alle pareti, i sorrisi del popolo non ci sono mancati… sembrava che ognuno volesse invogliarci: “Sì… venite a Viterbo, sì…. Questa è la città dell’arte e della cultura…”.


Palazzo dei Priori con mamma e papà” – Visit Viterbo

Tornato a Calcata la sera mi sono meravigliato di vedere la solita calca, le migliaia di persone che giravano inebetite, visitando il vuoto, ed a Viterbo con tutte le sue bellezze e le sue attrattive artistiche… nemmeno un turista per strada!

Paolo D’Arpini


Calcata-Valle del Traja-Antiche civiltà di Paolo D'Arpini – Cafe ...
Di ritorno a Calcata

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