mercoledì 27 maggio 2020

Sopravvivere alla fine del primo amore...

Il primo amore non si scorda mai: ecco perché le gambe continuano ...
Alla fine del mio primo amore fui preso da una grande depressione e mi curai con una abbondante dose di sesso droga e rock and roll, i miei primi anni a Bologna furono disastrosi; in compenso vissi un periodo a Londra, nel 1980, pieno di musica giamaicana, new wave, art rock e new dandies, punk, dark, skin head.
Un altro periodo a Parigi a studiare arte moderna, futurismo, pop art, neo dada, al beaburg. Un altro breve periodo in Germania con un camionista che mi porto in luoghi e locali simili a quelli del film "Soul Kitchen" di Fati Hakim ad Amburgo. Locali pieni di emigrati del sud che parlavano un dialetto stretto pugliese, calabrese, siciliano che non capivo, vestiti vintage, giubbotti di pelle, auto tedesche dai colori verdi e arancioni diafani come scoloriti della loro essenza con le pellicce di pecora al sedile di guida e cornetti rossi, dadi e corna varie, appesi allo specchietto e poi  la rigidità mentale dei tedeschi e la musica elettronica dei kraftwerk, l'ordine  del traffico e della citta. Nella confusione mentale cambiai diverse facoltà e tra queste storia antica, che mi è sempre piaciuta, rincontrai una compagna di scuola e le proposi un lungo viaggio studio nel meridione. circumnavigammo tutte le coste della magna grecia con una vecchia citroen color carta da zucchero. Avevamo una radio e mangianastri, ascoltavamo brian eno robert fripp di evening star e no pussy footing, poi low di david bowie, joi division, i primi cure e U2. 
Arrivammo a santamaria di leuca poi ugentum, dove ci fermammo su una bellissima spiaggia di fine maggio, piena di surfisti. quando pioveva stavamo nella tenda a disegnare, facevamo ritratti ed acquerelli. Poi basilicata, metaponto, policoro: volevamo visitare tutti i luoghi della magna grecia con templi, musei e teatri; crotone, capo colonna, locri epizefiri; taormina il teatro; siracusa, il teatro; agrigento, la valle dei templi; il bellissimo teatro greco sul mare della falesia di Eraclea minoa; i templi di selinunte, segesta, il grande tempio e il bellissimo teatro, che si apre sulla sicilia intera, dove fummo fortunati ad assistere all antigone di jean marie straub. Ci fermammo alcuni giorni a palermo a visitare la citta, monreale, solunto sopra una montagna, tindari. In calabria a tropea con la tenda sulla spiaggia, poi il cristo di maratea, le spiagge e il paese vecchio; finalmente palinuro che divenne e rimase il nostro luogo preferito con le dune e la lunga spiaggia che definimmo: love beach; elea-velia, pestum, la costiera sorrentina, ercolano, pompei, cuma e l'antro della sibilla. A napoli montammo la tenda nella solfatara di pozzuoli dove a quei tempi cera un campeggio. Facemmo altri viaggi assieme fino all 85, quando mi confesso che non le piaceva la tenda e neanche tanto viaggiare e cosi continuai da solo.

Quando ho iniziato a viaggiare solo all inizio ho sofferto, mi sembrava faticoso. In quel periodo stavo studiando un pittore che mi piaceva molto, giorgio morandi e la cosologia; lessi che usciva di casa e si muoveva da Bologna solo per andare a trovare piero (piero della francesca) ad arezzo nella basilica di san francesco e stava la tutto il giorno a guardare ad ammirare e a meditare davanti agli affreschi. Durante un viaggio in toscana andai a visitarla e rimasi tutta la mattina nella chiesa vuota e poi seduto sulla scalinata a scrivere e disegnare. Entrai in un concetto diverso di viaggio piu lento, esplorativo, meditativo e mi fermavo dove capitava, dormivo sulla strada, in macchina. Cosi dopo aver visitato il museo e visto la famosa chimera etrusca e alcuni vasi greci stupendi, percorsi tutta la cassia scoprendo paesi e borghi come terme di san filippo, bagno vignoni, montalcino. poi volterra san gimignano, monteriggioni, siena, sant'antimo, monte murlo. 
Una sera mi fermai a dormire sul prato della famosa abbazia di san Galgano senza il tetto e la spada nella roccia in una chiesetta limitrofa e poi bagni alle cascate di saturnia. Ho frequentato questi luoghi per un quindicennio, spesso in un paese fantastico scavato nel tufo: sorano. Ci andavo ogni estate a fare corsi di aggiornamento di pittura, scultura, ceramica, raku, perle di vetro. Frequentavo quasi tutti gli anni umbria jazz il festival di spoleto dei due mondi. Sono stato pure a pistoia blues e altri piccoli festival ed eventi culturali e artistici. Visitavo mostre di fotografia e corsi a massa lombarda; si la toscana, in quegli anni, è stata una scoperta meravigliosa. Tutto nella liberta e solitudine assoluta, naturalmente incontravo gente e ho imparato ad ascoltare e parlare con loro. Ho scoperto il mondo degli anziani, mi raccontavano le loro storie. Alla fine degli annoi 90 sono tornato a viaggiare al sud: viaggio nella tradizione mediterranea per riallacciare i fili sparsi nel tempo e nello spazio. una ragazza spagnola che avevo conosciuto tempo prima, mi aveva mandato una cartolina con una frase di socrate: la conoscenza inizia con la meraviglia. 
A forza di meravigliarmi non ho mai raggiunto la conoscenza. I miei viaggi erano diventati lenti e lunghi, a forza di meraviglie lungo la via, rischiavo di non arrivare mai. Mi fermavo ad assaggiare il pane buono di un posto, il costruttore di strumenti particolari, una zampogna un piffero, un ceramista, un artigiano del legno, un pastore. un borgo un paese, un bosco, un albero, una duna, una spiaggia, un caffè ecc. oggi sono cambiato nel senso che mi piacerebbe rifare il giro dell etna della sicilia e della sardegna, anche se so che se parto, vado gia in posti stabiliti che conosco, dove ho ottime opportunità di agire e scoprire il luogo, anche assieme a chi mi ospita. Per esempio a cosmo centrale in salento a copertino, l'ultima volta che ci sono stato, abbiamo girato una settimana per le campagne e per lecce. 
L'aspromonte mi attrae molto, ho scoperto uno dei paesi piu belli in assoluto per natura archeologia cibo artigianato luce e profumi, solo che lontano e per ora difficoltoso da raggiungere anche se spero ci siano ancora buone opportunità di scoperta e conoscenza...

Ferdinando Renzetti -  ferdinandorenzetti@libero.it

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