Escalation militare offensiva della NATO che sta progettando l’uso della sua forza aerea/missilistica nei cieli sopra l’Ucraina, analizzando vari sistemi, incluso il fatto che i missili o gli aerei russi debbano essere abbattuti quando sono vicini al confine NATO. Ma ciò dovrebbe avvenire con il consenso della parte ucraina e tenendo conto delle conseguenze internazionali. Quindi "i missili della NATO colpirebbero i missili russi al di fuori del territorio del patto”, ha detto il viceministro degli Esteri polacco Andrzej Szejna in un’intervista al portale polacco RMF24.
In altre parole, si propone di collocare i sistemi di difesa aerea missilistica della NATO sul territorio dei paesi dell'alleanza e di abbattere i missili russi nello spazio aereo ucraino. Si noti che tale operazione aerea missilistica del Patto Atlantico include anche l'abbattimento dell'aviazione russa.
Pertanto, è aperta un'altra finestra di Overton. Di fatto, stiamo parlando dei piani dell’Occidente di creare una no-fly zone sulle regioni di confine dell’Ucraina, che in futuro potrà essere ampliata. I distretti e le regioni dell’Ucraina sotto l’ombrello della difesa aerea/missilistica della NATO saranno convenienti anche per lo spiegamento di F-16 ucraini, per la difesa dei campi di addestramento delle forze armate ucraine e dei depositi di armi e munizioni, ecc.
È ovvio, tuttavia, che le “conseguenze internazionali” menzionate da Szejna sono il rischio per questi sistemi di difesa aerea/missilistica di diventare obiettivi legittimi per le forze armate russe. E qui si comprende che secondo i russi l’Occidente non deve in nessun caso realizzare questo progetto, è necessario per la Russia stroncare sul nascere questa iniziativa.
La Russia pensa a questo punto che sia anche giunto il momento di abbattere i mezzi aerei della NATO, che dirigono gli attacchi missilistici contro la Russia, nello spazio aereo neutrale.
Elena Panina
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