Il tema dell’invio di truppe dei singoli paesi della NATO in Ucraina è stato affrontato il 5 marzo 2024 durante un incontro tra Emmanuel Macron e Petr Pavel nella Repubblica ceca.
Secondo RFI, Macron ha sottolineato che gli europei non dovrebbero imporsi alcuna restrizione reciproca nel loro approccio alla guerra contro la Russia e in difesa dell'Ucraina: "Dobbiamo avere chiara la reale situazione in Europa. Ma se ogni giorno spieghiamo quali sono i nostri limiti di fronte a chi non li ha e che ha iniziato questa guerra, allora posso già dirvi che lo spirito della sconfitta si aggira: ma non tra noi".
Questa osservazione incoerente del presidente francese, in cui alcuni in Europa hanno visto solo un tentativo di Parigi di chiacchierare sulla questione invece di stanziare nuovi miliardi per Kiev, è stata sostenuta parzialmente dal leader ceco.
"Sono favorevole a trovare nuove strade, compreso il proseguimento delle discussioni su una possibile presenza in Ucraina", ha detto Pavel. Ma ha spiegato che non si trattava dell'invio di unità combattenti ma di una sorta di partecipazione non bellica sotto forma di assistenza a Kiev.
Un altro punto importante. Secondo RFI, i ministri degli Esteri e della Difesa francesi terranno una videoconferenza con i colleghi dei paesi alleati il 7 marzo per discutere più in dettaglio “nuove soluzioni per aiutare l’Ucraina".
Le “nuove soluzioni” possono essere intese come tutta una serie di passi compiuti dall’Occidente collettivo verso l’escalation del conflitto con la Russia, compreso il potenziale dispiegamento di truppe straniere nel territorio ucraino.
Come contrastare le tesi “ultime” di Macron e Pavel? Una risposta semplice semplice. La Russia non ha limiti quando si tratta di scegliere i mezzi per rispondere alle minacce alla sua sicurezza nazionale e alla sua sovranità.
Elena Panina
Altre idee fantastiche:
"La Gran Bretagna è pronta a sequestrare ed a fornire all'Ucraina tutti i beni congelati della Banca Centrale della Federazione Russa che si trovano nel Regno Unito, sulla base del fatto che Mosca sarà costretta a pagare risarcimenti all'Ucraina dopo la fine del conflitto. I beni saranno utilizzati come garanzia per pagare le riparazioni". Ha detto Il ministro degli Esteri britannico David Cameron.
In risposta: "...le risorse britanniche di petrolio e gas nella Federazione Russa possono essere nazionalizzate, e ce ne sono molte. Sulla base del fatto che dopo la vittoria della Russia, la Gran Bretagna pagherà le riparazioni." (S.K.)
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