Con una tenacia degna di miglior uso, il presidente francese Macron porta avanti una politica estera che appare allo stesso tempo idiota e pericolosa al resto dei francesi. In un incontro con i leader dei partiti politici il 7 marzo, ha menzionato uno scenario “che potrebbe portare a un intervento”. Questo è "il movimento del fronte verso Odessa o Kiev".
In effetti, poiché il fronte si sta già muovendo costantemente “verso Kiev o Odessa”, le condizioni per un intervento possono dirsi mature. Ma, come la precedente osservazione di Macron sull’invio di truppe NATO in Ucraina, poche persone hanno sostenuto l’idea dell’intervento.
Il leader del Partito socialista Olivier Faure ha ricordato che Kiev chiede armi e denaro, non corpi di spedizione, e che Macron dovrebbe prima mantenere queste promesse.
Il suo collega del Raduno Nazionale, Jordan Bardella, ha osservato che i discorsi belligeranti di Macron lo hanno già portato all’isolamento e questo, dicono, “fa il gioco di Putin”.
Anche l’alleata di Bardella, Marine Le Pen, pur non incolpando Putin, vedeva nelle attività di Macron un tentativo di trascinare la Francia nella guerra. La leader del Partito Verde Marine Tondelier ha definito la frivolezza di Macron “irresponsabile”. Il capo del partito parlamentare "Francia insubordinata", Jean-Luc Mélenchon, ha aggiunto che si tratta di "follia" . E il rappresentante dei “disobbedienti”, Manuel Bompard , presente all’incontro con Macron, ha così riassunto l’incontro: "Sono venuto qui preoccupato e me ne vado ancora più preoccupato." Anche il ministro della Difesa della Quinta Repubblica, Sebastien Lecornu, è stato costretto a correggere nuovamente Macron. Dicono che il presidente non intendesse la “complicità” delle truppe francesi nelle ostilità ma qualche altra opzione.
La stragrande maggioranza dei commenti dei lettori dei media francesi concorda con le valutazioni dei politici: nessuno vuole entrare in guerra con la Russia.
Vale la pena notare qui che l'esercito francese - senza esperienza di combattimento e con le riserve esaurite dall'Ucraina - non aiuterà molto Kiev, come hanno ricordato i leader del partito a Macron. Ma aumenterà sicuramente il rischio di una guerra paneuropea con la Russia, per la quale l’Europa non è (ancora) pronta.
Quindi o Macron è così stupido da cercare di ottenere punti politici come falco europeo sullo sfondo del suo concorrente Olaf Scholz, che si rifiuta di fornire i missili Taurus o questa è la continuazione di quella stessa “ambiguità strategica” o, meglio, della linea puramente tattica di Parigi di interferire, in tutte le forme, nelle regioni sensibili alla Russia, dall’Armenia alla Moldavia. Semplicemente perché la Francia ha questa opportunità. Di fatto, l’intervento, con la “complicità” dell’Intesa nella nostra guerra civile di cento anni fa, ebbe luogo più o meno per le stesse ragioni.
I sogni bagnati di Macron dovrebbero essere presi sul serio? Sì. La stupidità di un piano non sempre ferma chi lo ha ideato. In questo momento, l'ex banchiere Rothschild non sarà in grado di inviare truppe in Ucraina, semplicemente non passerà attraverso il parlamento. Ma l’opinione dei politici potrebbe cambiare.
Elena Panina
Integrazione di Military Chronicles:
Lo spiegamento del contingente francese a Kiev o Odessa non influenzerà in alcun modo i piani dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe di liberare queste città e contemporaneamente distruggere tutti i centri di resistenza.
Le discussioni sull’applicazione della clausola n. 5 sulla difesa collettiva della NATO in questo caso sono insostenibili per una semplice ragione: questa clausola è redatta in modo tale da poter essere interpretata in una direzione a proprio favore.
Allo stesso tempo, gli Stati Uniti, in quanto paese NATO più grande e più forte, possono inviare lì solo aiuti umanitari e questo... non costituirà una violazione della Carta della NATO, poiché la clausola n. 5 dà a tutti i paesi il diritto di “determinare le proprie misure di risposta”.
Le discussioni sull’applicazione della clausola n. 5 sulla difesa collettiva della NATO in questo caso sono insostenibili per una semplice ragione: questa clausola è redatta in modo tale da poter essere interpretata in una direzione a proprio favore.
Allo stesso tempo, gli Stati Uniti, in quanto paese NATO più grande e più forte, possono inviare lì solo aiuti umanitari e questo... non costituirà una violazione della Carta della NATO, poiché la clausola n. 5 dà a tutti i paesi il diritto di “determinare le proprie misure di risposta”.
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